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Una riflessione sul verdicchio

Inviato: 02 set 2014 21:21
da lucuzzu
Ciao ragassi,
volevo condividere un pensiero che con voi.
Sto scrivendo una tesi in fisiologia umana, da un punto di vista ingegneristico, quindi direte voi, ma chissenefrega :mrgreen: :mrgreen: , e ci sta tutto! :D
Semplicisticamente sto studiando i comportamenti umani in determinate situazioni legate all'intercettamento di un oggetto, che si basano fortemente sull'esperienza pregressa.
Stasera poi ho bevuto un buon verdicchio (Bonci - san michele per i curiosi :mrgreen: ) che accompagnava una bella amatriciana e ci stava da dio.
Mi è venuta una domanda:

Possibile che, in qualche modo, il fatto che il verdicchio si leghi così bene alla cucina italiana, instauri una assonanza sensoriale pregressa che ce lo fa amare così tanto?
Come se ogni volta sfiorasse qualche corda del passato senza rendercene conto; sono sicuro che ognuno di noi, in ogni regione d'italia, ha un piatto del cuore che si abbina alla grande col verdicchio.
Vabe l'ho sparata.

Saluti boys, mi avrà dato al cervello :lol:

Re: Una riflessione sul verdicchio

Inviato: 03 set 2014 10:44
da tisana
Lucuzzu, vengo a rompere un po' le uova nel paniere per amore di discussione e conoscenza, cosi' se la tua tesi riguarda proprio il gusto, la rendiamo meno attaccabile. Al di fuori della tesi cmq ti direi: fratello, stappane un'altra che lo scopriamo subito! :mrgreen:

mi viene difficile legare le varie parti del tuo discorso: siamo d'accordo che qs e' solo una discussione via forum con tutti i limiti che ha, ma la premessa non riesco a vederla legata alla parte successiva

lucuzzu ha scritto: Possibile che, in qualche modo, il fatto che il verdicchio si leghi così bene alla cucina italiana

questa e' la tua opinione, niente di piu' e niente di meno; non significa che non e' importante, anzi! solo che stai facendo una premessa che non tiene.
Il verdicchio per me e' favoloso ma e' tutto da dimostrare quello che scrivi.
Troppe affermazioni in questa semplice frase sono estremamanete contestabili, e facilmente; dai per assunto che esista un gusto universale, che la cucina italiana sia riducibile ad una sola caratteristica (o piu', ma comunque riducibile) e che il verdicchio si leghi bene - quale verdicchio? tutti? sempre? con ogni piatto e ogni variazione? il famoso concetto della 'verdicchieta'- Inoltre il gusto e' una bestia grossa, ma grossa tanto; ci sto lavorando in questo periodo, e mi limito solo a dire che gia' il gusto e' difficilissimo, oltretutto definire la qualita' in base al gusto e' ancora piu' complicato

lucuzzu ha scritto: Come se ogni volta sfiorasse qualche corda del passato senza rendercene conto

questa e' mooolto piu' sensata e meno attaccabile; memoria gustativa e memoria affettiva sono molto legate
e su questo ci puoi scrivere altri bei tomi e difficilmente qualcuno potrebbe attaccare, se messa giu' correttamente

lucuzzu ha scritto: sono sicuro che ognuno di noi, in ogni regione d'italia, ha un piatto del cuore che si abbina alla grande col verdicchio.

questa e' molto bella e assolutamente inattaccabile, e' personale e regge il punto centrale della tua tesi.

Se la tesi e' sul gusto (umano) ed hai ancora abbastanza tempo, da leggere ci sono tante cose che possono indirizzare. Se non lo fosse, e cmq finito qs pippone, vai e stappa piu' verdicchi(o) che puoi con piu' piatti e tienici informati su quello che scopri :)

Re: Una riflessione sul verdicchio

Inviato: 03 set 2014 11:21
da lucuzzu
ciao tisana! la mia tesi verte, come vedrai nelle prime righe del primo post, sull'intercettamento di un oggetto; col gusto non ci azzecca niente. Però leggendo una montagna di articoli relativi all'argomento, spunta fuori una forte componente pregressa che ognuno di noi mette in moto quando prendiamo al volo un qualcosa (relativa magari al fatto che da bambini giochiamo 10 ore a palla al giorno, per dirne una). Da qui mi è venuto questo pensiero.

Concordo pienamente sul primo punto; assolutamente troppo generico. L'hai reso benissimo te, non si può parlare di verdicchietà. Penso che le variabili in gioco siano n^8 e sia assolutamente riduttivo. Ben che meno di il concetto di abbinamento cibo/vino, che trovo assolutamente soggettivo.

Però mi solleticava il fatto che, magari quel gusto sapido, caldo proprio del verdicchio (che poi io parlo da novizio, ma ci sono, presumo, sicuramente altri vini che provocano le medesime assonanze sensoriali o comunque simili), potesse richiamare alla mente di un'ampia fetta di popolazione uno stimolo quasi naturale, inconscio; penso ai 7500 km di coste italiane => mare => botta iodata.

Vedo che questo è il tuo lavoro, se hai voglia di scrivere due righe penso siamo tutti interessati all'argomento!
Ciao,
Luca

P.s:
se mi fomenti a stappare verdicchio è finita. Sta nascendo un amore quasi viscerale :lol: :lol:, pensa che ho messo una webcam in cantina e ogni tanto lo chiamo su skype quando sono lontano :shock:








Scherzo ovviamente magari qualcuno ci crede (oppure lo fa, ma è timidone e non lo dice :lol: . Ad esempio picenum per me se le bacia, per dirne uno a caso :lol: )

Re: Una riflessione sul verdicchio

Inviato: 03 set 2014 21:43
da Chicco76
Qui la colpa è tutta dell'AIS ... :mrgreen:

Un giorno dissero ... la Fiorentina si abbina benissimo col Chianti ... è pure territoriale ...

E pensai ... Forse tra Castell'in Villa e il Chianti da supermarket il relatore non ci ha mai sentito una gran differenza ... :wink:

Re: Una riflessione sul verdicchio

Inviato: 03 set 2014 21:49
da Vinis
Chicco76 ha scritto:Qui la colpa è tutta dell'AIS ... :mrgreen:

Un giorno dissero ... la Fiorentina si abbina benissimo col Chianti ... è pure territoriale ...

E pensai ... Forse tra Castell'in Villa e il Chianti da supermarket il relatore non ci ha mai sentito una gran differenza ... :wink:



Grande!! :mrgreen:

Re: Una riflessione sul verdicchio

Inviato: 03 set 2014 23:06
da tenente Drogo
come sei passato dall'intercettare un oggetto in base all'esperienza pregressa all'abbinamento Verdicchio matriciana lo sai solo tu :lol:

nel frattempo potrei consigliarti di leggere "Fisiologia del gusto" di Brillat Savarin
una pietra miliare

ciao!


N.

Re: Una riflessione sul verdicchio

Inviato: 04 set 2014 09:49
da lucuzzu
tenente Drogo ha scritto:come sei passato dall'intercettare un oggetto in base all'esperienza pregressa all'abbinamento Verdicchio matriciana lo sai solo tu :lol:

nel frattempo potrei consigliarti di leggere "Fisiologia del gusto" di Brillat Savarin
una pietra miliare

ciao!


N.



cito testualmente le parole di un amico, in merito alle mie pensate:
"t'ha scureggiato il cervello?"
:lol: :lol: :lol:

grazie per il libro, segnato!!
Ciao!