Grigliata epica, Puglia e un grande produttore
Inviato: 20 lug 2014 09:30
...cosa c'entrano le tre cose? Da noi , d'estate , si è avezzi a fare la sera prima della festa delle grandi, epiche grigliate all'aperto con gli amici. Ieri sera eravamo in otto (più due femmine solo mangianti, un'altra bevente ... eccome) . Complice l'inaugurazione della grigliona a gas appena predisposta, avremmo deciso di "rosolarci sopra" ogni ben di Dio. Cosa bere? Mi hanno lasciato carta bianca assoluta con solo un "desiderata": essere abbastanza omogenei in termini di provenienza dei vini e produttori per none ssere troppo dispersivi. Ho scelto, anche per quel che abbiamo grigliato, la Puglia come vini e Nicola Ferri come produttore, perchè non tutti lo conoscevano. Innanzitutto premetto che mi levo il cappello sulla qualità media dei vini bevuti ; quello che mi ha veramente fatto felice era la gioia dei presenti ad ogni proposta e abbinamento . Veniamo nel dettaglio perchè Lucullo e Trimalcione, al nostro confronto di ieri sera , sarebbero stati dilettanti allo sbaraglio : Quattro chili di verdure, tre chili di pesce, cinque chili di carne e due chili abbondante di formaggi sono stati evaporati da questa piaga biblica (15 bottiglie giacevano inermi e vuote sparse qui e là) che si è abbattuta su Bue House ... allora:
- APERITIVO: ho sacrificato , con le pizzettine e tartine , lo Champenois a base di Chardonnay non ancora in commercio di Nicola che mi diede l'anno scorso in anteprima, ancora con il tappo a corona, freddo gelato ... poche gocce a testa evaporate e apertura d'amblé di uno Prosecco perchè la ciurma pretendeva di averne ancora. Vi dico che non capisco perchè non lo metta in commercio: per chi ama "le note citrine, l'affilata presenza, la tagliente espressività" questo dovrebbe essere un must. Vai Nicola , produci senza tentennamenti ...
- ANTIPASTO : grigliata di verdure al pinzimonio con qualche fetta di culatello supremo. Di ogni : indivia, radicchio, peperoni, zucchine, melanzane, cetrioli ... ho abbinato , per l'aromaticità tipica della preparazione , il Sol di Cuti 2013 . Per chi non lo conoscesse, è il Moscato Secco . Freschissimo al limite del ghiacciato, aromatico, piacevolissimo, se ne potrebbe bere a secchiate. Non ne faccio l'elegia strutturale perchè è vino senza pretese di grandeur, ma con quel che abbiamo mangiato catartico : quattro bottiglie evaporate...
- POI... GRIGLIATA DI SEPPIE E CALAMARI : a parte la mia personale maestria nel beccare la cottura a puntino, croccante fuori e morbide dentro, ci siamo "ingollati" 5 bottiglie di Rubeo 2013 , lo splendido rosato ( e qui l'elegia ci sta) . Non so se è il migliore rosato di Puglia, perchè il trasporto del momento potrebbe fuorviare, ma uno dei migliori senz'altro. Rosa "rosa" come ha da essere, forse un pò freddino per apprezzarne tutte le sfumature olfattive, ma di una gradevolezza, piacevolezza e godimento con i cefalopodi di cui vado pazzo da sballo completi. Il frutto, la freschezza, la leggiadria di questo rosato stanno diventando quasi leggendari fra la combriccola di gaudenti che frequenta Bue House, soprattutto in queste circostanze epicuree ...
- GRIGLIATA DI CARNE : costine a cartuccera (i parmensi e mantovani sanno di cosa parlo) , salsicce, luganega, braciole, bisteccone di coppa, guanciale , pancetta steccata fresca, un paio di costatone di scottona alla fiorentina (un chilo l'una) ... con cosa? Ma perdinci , un (grande) Primitivo Purpureus (
) servito ...."freddo di frigo" ... ma chi dice che questi vini vanno serviti a temperatura ambiente e solo con i brasati? ORRORE!!!! ...quattro gradi centigradi di puro piacere, con un prugnone indomito e una rotondità (e consistenza) di beva da lasciare sbigottiti . Unico neo, va giù talmente bene così fresco e in splendido abbinamento con la carne alla griglia da berne ... un pò eccessivamente, dato il grado alcoolico. Avendone sgargarozzato quantità solitamente riservate a Lambrusco locale, ci si è esibiti in canti gogliardici e scenette un pò disdicevoli, perchè l'allegria aveva preso il sopravvento così come i freni inibitori pericolosamente allentati ...
FINALE: Parmigiano e pecorino relativamente freschi per non intasare di sali eccessivamente le papille... e qui è uscita la "bomba" . Non so in quanti riusciranno a godere di questo esperimento di Nicola Ferri : è un mitico Memor, ma con una selezione particolare e immesso in bottiglie che farebbero impallidire, come peso e dimensioni, sia l'Harlequin di Zymè sia il Patrimo dei Feudi. Ciclopica la bottiglia ma anche il contenuto. Tutti all'unisono hanno buttato, in bottiglia stagnolata "Amarone" ... e proprio un grande Amarone, sembra. Rosso fuoco di densità cromatica impressionante, il naso intensissimo di prugna allo sciroppo, visciola sotto spirito , leggerissimo boisè delizioso (barrique? Sarà Lui a confermarcelo, eventualmente). La bocca sontuosa, ampia, grassa e voluttuosa ... spero non sia un esperimento "isolato" ma abbia soluzione di continuità come vino di punta del bravissimo produttore, perchè questo è davvero un vino poderoso e , per certi versi, indimenticabile. Nonostante il livello alcoolico che pervadeva i presenti, è stata chiesta la seconda bottiglia che ho prontamente rifiutato tenendomi le poche rimaste gelosamente custodite in cantinetta ad affinarsi ulteriormente , data la materia ancora in turbolenta evoluzione...

- APERITIVO: ho sacrificato , con le pizzettine e tartine , lo Champenois a base di Chardonnay non ancora in commercio di Nicola che mi diede l'anno scorso in anteprima, ancora con il tappo a corona, freddo gelato ... poche gocce a testa evaporate e apertura d'amblé di uno Prosecco perchè la ciurma pretendeva di averne ancora. Vi dico che non capisco perchè non lo metta in commercio: per chi ama "le note citrine, l'affilata presenza, la tagliente espressività" questo dovrebbe essere un must. Vai Nicola , produci senza tentennamenti ...
- ANTIPASTO : grigliata di verdure al pinzimonio con qualche fetta di culatello supremo. Di ogni : indivia, radicchio, peperoni, zucchine, melanzane, cetrioli ... ho abbinato , per l'aromaticità tipica della preparazione , il Sol di Cuti 2013 . Per chi non lo conoscesse, è il Moscato Secco . Freschissimo al limite del ghiacciato, aromatico, piacevolissimo, se ne potrebbe bere a secchiate. Non ne faccio l'elegia strutturale perchè è vino senza pretese di grandeur, ma con quel che abbiamo mangiato catartico : quattro bottiglie evaporate...



- POI... GRIGLIATA DI SEPPIE E CALAMARI : a parte la mia personale maestria nel beccare la cottura a puntino, croccante fuori e morbide dentro, ci siamo "ingollati" 5 bottiglie di Rubeo 2013 , lo splendido rosato ( e qui l'elegia ci sta) . Non so se è il migliore rosato di Puglia, perchè il trasporto del momento potrebbe fuorviare, ma uno dei migliori senz'altro. Rosa "rosa" come ha da essere, forse un pò freddino per apprezzarne tutte le sfumature olfattive, ma di una gradevolezza, piacevolezza e godimento con i cefalopodi di cui vado pazzo da sballo completi. Il frutto, la freschezza, la leggiadria di questo rosato stanno diventando quasi leggendari fra la combriccola di gaudenti che frequenta Bue House, soprattutto in queste circostanze epicuree ...




- GRIGLIATA DI CARNE : costine a cartuccera (i parmensi e mantovani sanno di cosa parlo) , salsicce, luganega, braciole, bisteccone di coppa, guanciale , pancetta steccata fresca, un paio di costatone di scottona alla fiorentina (un chilo l'una) ... con cosa? Ma perdinci , un (grande) Primitivo Purpureus (




FINALE: Parmigiano e pecorino relativamente freschi per non intasare di sali eccessivamente le papille... e qui è uscita la "bomba" . Non so in quanti riusciranno a godere di questo esperimento di Nicola Ferri : è un mitico Memor, ma con una selezione particolare e immesso in bottiglie che farebbero impallidire, come peso e dimensioni, sia l'Harlequin di Zymè sia il Patrimo dei Feudi. Ciclopica la bottiglia ma anche il contenuto. Tutti all'unisono hanno buttato, in bottiglia stagnolata "Amarone" ... e proprio un grande Amarone, sembra. Rosso fuoco di densità cromatica impressionante, il naso intensissimo di prugna allo sciroppo, visciola sotto spirito , leggerissimo boisè delizioso (barrique? Sarà Lui a confermarcelo, eventualmente). La bocca sontuosa, ampia, grassa e voluttuosa ... spero non sia un esperimento "isolato" ma abbia soluzione di continuità come vino di punta del bravissimo produttore, perchè questo è davvero un vino poderoso e , per certi versi, indimenticabile. Nonostante il livello alcoolico che pervadeva i presenti, è stata chiesta la seconda bottiglia che ho prontamente rifiutato tenendomi le poche rimaste gelosamente custodite in cantinetta ad affinarsi ulteriormente , data la materia ancora in turbolenta evoluzione...




