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Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 08:14
da paolo72
Quando si guarda al mercato dei vini di Hong Kong sono due gli elementi da considerare: il primo riguarda le previsioni di crescita di questa regione speciale della Cina, che parlano di una progressione delle vendite in volume dell’11% annuo da qui al 2017; il secondo riguarda il fatto che oltre il 40% del vino in ingresso viene riesportato verso la Cina e verso l’altra regione speciale cinese di Macau. Va da sé che Hong Kong (7 milioni di abitanti) sia da considerarsi una tra le tappe obbligate per chi si affaccia in Estremo Oriente. In questo vero e proprio porto franco, hub strategico per i competitor internazionali dove, grazie all’abolizione nel 2008 dei dazi sul vino, sono quasi triplicate le importazioni fino a superare il miliardo di dollari nel 2012, l’Italia è ben piazzata nella top ten dei Paesi fornitori. Non è certamente in grado di insidiare la leadership francese (che ha oltre il 50% delle quote), ma naviga intorno alla quinta posizione con uno share del 3 per cento in valore.Da “Hong Kong, gateway to China”, pezzo pubblicato sull’ultima edizione del settimanale economico del Gambero Rosso, Tre Bicchieri.
Devo avere vissuto in un altra citta' negli ultimi tre anni.
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 08:23
da alì65
ciao caro, di certo va meglio che dalle nostre parti; da tanto va male è diminuita anche la trifola!!!

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 08:25
da alì65
paolo72 ha scritto:Quando si guarda al mercato dei vini di Hong Kong sono due gli elementi da considerare: il primo riguarda le previsioni di crescita di questa regione speciale della Cina, che parlano di una progressione delle vendite in volume dell’11% annuo da qui al 2017; il secondo riguarda il fatto che oltre il 40% del vino in ingresso viene riesportato verso la Cina e verso l’altra regione speciale cinese di Macau. Va da sé che Hong Kong (7 milioni di abitanti) sia da considerarsi una tra le tappe obbligate per chi si affaccia in Estremo Oriente. In questo vero e proprio porto franco, hub strategico per i competitor internazionali dove, grazie all’abolizione nel 2008 dei dazi sul vino, sono quasi triplicate le importazioni fino a superare il miliardo di dollari nel 2012, l’Italia è ben piazzata nella top ten dei Paesi fornitori. Non è certamente in grado di insidiare la leadership francese (che ha oltre il 50% delle quote), ma naviga intorno alla quinta posizione con uno share del 3 per cento in valore.Da “Hong Kong, gateway to China”, pezzo pubblicato sull’ultima edizione del settimanale economico del Gambero Rosso, Tre Bicchieri.
Devo avere vissuto in un altra citta' negli ultimi tre anni.
ma il dato sbagliato quale sarebbe, l'incremento, la posizione italiana o il giro d'affari
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 10:22
da giacobbepavese
paolo72 ha scritto:Quando si guarda al mercato dei vini di Hong Kong sono due gli elementi da considerare: il primo riguarda le previsioni di crescita di questa regione speciale della Cina, che parlano di una progressione delle vendite in volume dell’11% annuo da qui al 2017; il secondo riguarda il fatto che oltre il 40% del vino in ingresso viene riesportato verso la Cina e verso l’altra regione speciale cinese di Macau. Va da sé che Hong Kong (7 milioni di abitanti) sia da considerarsi una tra le tappe obbligate per chi si affaccia in Estremo Oriente. In questo vero e proprio porto franco, hub strategico per i competitor internazionali dove, grazie all’abolizione nel 2008 dei dazi sul vino, sono quasi triplicate le importazioni fino a superare il miliardo di dollari nel 2012, l’Italia è ben piazzata nella top ten dei Paesi fornitori. Non è certamente in grado di insidiare la leadership francese (che ha oltre il 50% delle quote), ma naviga intorno alla quinta posizione con uno share del 3 PER CENTO IN VALORE.Da “Hong Kong, gateway to China”, pezzo pubblicato sull’ultima edizione del settimanale economico del Gambero Rosso, Tre Bicchieri.
Devo avere vissuto in un altra citta' negli ultimi tre anni.
Direi...

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 10:34
da ugc
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 10:36
da giacobbepavese
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 10:47
da ugc
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 10:50
da paolo72
Beh, anzitutto il mercato del vino è, quest'anno, in leggero calo del 2%, altro che crescite a volume a due cifre.
Inoltre se come sembra ci sarà l'anno prossimo una flessione nella crescita in Cina, soprattutto nel consumo sul segmento alto, questo si rifletterà ancora più negativamente verso i consumi generali qui (molti dei consumatori di vini costosi ad HK, sono infatti Cinesi continentali che vengono qui per business o shopping).
Inoltre è praticamente impossibile riesportare vino verso la Cina, troppo burocratico e costoso, meglio comprarlo direttamente dal paese di origine. Per dare un idea, il Cile ha verso la Cina una tassazione agevolata del 3% (al netto comunque dell'IVA locale e della tassa sui liquidi), se si dovesse riseportare vino Cileno da HK verso la Cina il dazio risalirebbe automaticamente al 60%, come un qualsiasi paese non agevolato (tipo l'Italia). Il mercato del vino a Macau è insignificante, se si escludono i grossi numeri di vini portoghesi e champagne.
La quota di mercato del vino Italiano è probabilmente in leggera flessione quest'anno, passando dal 3,1 al 2,9%, ma questo dato non tiene conto di un forte fenomeno di riesportazione di prodotto Italiano dall'Inghilterra, Stati Uniti e Giappone.
La francia non ha quella quota, ma è inferiore al 35%, il primo paese esportatore verso HK è l'Australia, con oltre il 35%.
Insomma, il giornalista non ne ha azzeccata una.
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 11:09
da Kalosartipos
paolo72 ha scritto:Insomma, il giornalista non ne ha azzeccata una.
Nulla di nuovo sotto il sole

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 11:43
da marcolandia
paolo72 ha scritto:Beh, anzitutto il mercato del vino è, quest'anno, in leggero calo del 2%, altro che crescite a volume a due cifre.
Inoltre se come sembra ci sarà l'anno prossimo una flessione nella crescita in Cina, soprattutto nel consumo sul segmento alto, questo si rifletterà ancora più negativamente verso i consumi generali qui (molti dei consumatori di vini costosi ad HK, sono infatti Cinesi continentali che vengono qui per business o shopping).
Inoltre è praticamente impossibile riesportare vino verso la Cina, troppo burocratico e costoso, meglio comprarlo direttamente dal paese di origine. Per dare un idea, il Cile ha verso la Cina una tassazione agevolata del 3% (al netto comunque dell'IVA locale e della tassa sui liquidi), se si dovesse riseportare vino Cileno da HK verso la Cina il dazio risalirebbe automaticamente al 60%, come un qualsiasi paese non agevolato (tipo l'Italia). Il mercato del vino a Macau è insignificante, se si escludono i grossi numeri di vini portoghesi e champagne.
La quota di mercato del vino Italiano è probabilmente in leggera flessione quest'anno, passando dal 3,1 al 2,9%, ma questo dato non tiene conto di un forte fenomeno di riesportazione di prodotto Italiano dall'Inghilterra, Stati Uniti e Giappone.
La francia non ha quella quota, ma è inferiore al 35%, il primo paese esportatore verso HK è l'Australia, con oltre il 35%.
Insomma, il giornalista non ne ha azzeccata una.
Paolo (ciao mitico!) a quanto equivale in soldoni quel 3%?
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 12:36
da paolo72
marcolandia ha scritto:paolo72 ha scritto:Beh, anzitutto il mercato del vino è, quest'anno, in leggero calo del 2%, altro che crescite a volume a due cifre.
Inoltre se come sembra ci sarà l'anno prossimo una flessione nella crescita in Cina, soprattutto nel consumo sul segmento alto, questo si rifletterà ancora più negativamente verso i consumi generali qui (molti dei consumatori di vini costosi ad HK, sono infatti Cinesi continentali che vengono qui per business o shopping).
Inoltre è praticamente impossibile riesportare vino verso la Cina, troppo burocratico e costoso, meglio comprarlo direttamente dal paese di origine. Per dare un idea, il Cile ha verso la Cina una tassazione agevolata del 3% (al netto comunque dell'IVA locale e della tassa sui liquidi), se si dovesse riseportare vino Cileno da HK verso la Cina il dazio risalirebbe automaticamente al 60%, come un qualsiasi paese non agevolato (tipo l'Italia). Il mercato del vino a Macau è insignificante, se si escludono i grossi numeri di vini portoghesi e champagne.
La quota di mercato del vino Italiano è probabilmente in leggera flessione quest'anno, passando dal 3,1 al 2,9%, ma questo dato non tiene conto di un forte fenomeno di riesportazione di prodotto Italiano dall'Inghilterra, Stati Uniti e Giappone.
La francia non ha quella quota, ma è inferiore al 35%, il primo paese esportatore verso HK è l'Australia, con oltre il 35%.
Insomma, il giornalista non ne ha azzeccata una.
Paolo (ciao mitico!) a quanto equivale in soldoni quel 3%?
Yo bro! Difficile da dire a valore, perchè i ricarichi sono vari e i segmenti di vendita sono schiacciati verso l'alto e verso il basso. Si potrebbe fare una stima a sell in (quanto vino si compra), quasi impossibile capire quanto vino si vende.
In termini di quantità dovremmo essere attorno ai due milioni di bottiglie, forse un pò di più.
Se fai una comparata con il primo brand più venduto (Penfolds), che da solo fa un milione e mezzo di bottiglie all'anno, puoi capire come facciamo morire dal ridere.
La Cina dovrebbe nel 2013 fare il doppio di Hong Kong come quota di vini Italiani.
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 13:31
da il chiaro
Ciao Paolo, che piacere rileggerti!
Tu che vivi direttamente quel mercato puoi dirmi, anche in modo spannometrico, cosa richiede il consumatore di HK del pacchetto Italia? Parlo sia a livello di prezzo che di denominazione. La Franciacorta viene "percepita"?
Grazie.
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 14:10
da Kalosartipos
il chiaro ha scritto: La Franciacorta viene "percepita"?
Bella idea: esportiamo l'integrale produzione..

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 14:30
da il chiaro
Kalosartipos ha scritto:il chiaro ha scritto: La Franciacorta viene "percepita"?
Bella idea: esportiamo l'integrale produzione..

Una bottiglia a testa a chi vive a HK e i restanti 3 milioni per far rinascere Franco Timoteo Metelli, che senza invenduto lui non serve

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 15:32
da Wineduck
Ciao Paolo, è un vero piacere rileggerti dopo tanto tempo. Mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto.
Hai fatto benissimo ad andartene dall'Italia.
Anche lo spessore e la serietà del tuo intervento sono una boccata d'ossigeno in questo forum ormai frequentato quasi esclusivamente da bande litigiose per futili motivi. Una vera e propria zozzeria, degno specchio della decadenza morale di questo paese.
Probabilmente anche il giornalista del GR che ha scritto l'articolo è un frequetatore in incognito di questo forum...
Continua a tenerci aggiornati dall'Asia: ci può essere utile. Non è infatti da escludere che molti di noi ti raggiungeranno in un futuro nemmeno troppo remoto.
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 15:35
da paolo7505
paolo72 ha scritto:.................Devo avere vissuto in un altra citta' negli ultimi tre anni.
Ah, ma perchè tu eri andato la anche per lavorare?!?
P.S.
Ciao bello e speriamo di rivederci presto!
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 15:50
da alì65
paolo7505 ha scritto:paolo72 ha scritto:.................Devo avere vissuto in un altra citta' negli ultimi tre anni.
Ah, ma perchè tu eri andato la anche per lavorare?!?
P.S.
Ciao bello e speriamo di rivederci presto!
ma tu pensi che i numeri scritti in percentuale siano riferiti al solo vino!!!?....vi è compresa anche la parte ludica...

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 16:50
da paolo72
il chiaro ha scritto:Ciao Paolo, che piacere rileggerti!
Tu che vivi direttamente quel mercato puoi dirmi, anche in modo spannometrico, cosa richiede il consumatore di HK del pacchetto Italia? Parlo sia a livello di prezzo che di denominazione. La Franciacorta viene "percepita"?
Grazie.
Ciao zio.
Non esistono aspettative sui vini italiani. Anche perchè qui sui vini italiani non c'è mai stata una vera e propria educazione. Normalmente ne viene percepita l'acidità marcata (anche sui vini che non ne hanno, dicono "this wine is sour", dando all'acidità la connotazione di "aspro", e quindi negativizzandone l'espressione) e questo disturba il consumatore. Anche i ristoranti italiani stellati più importanti spingono molto i vini italiani più internazionalizzati. Poche eccezioni (Messina, La Piola, 121BC). Non c'è molto spazio per la tradizione, Hong Kong non è il Giappone dove la gente è curiosa di scoprire, la distintività non è una priorità nelle aspettative del bevitore medio qui. L'identificazione con il brand di lusso lo è molto di più ma le cose cambiano rapidamente.
Le bollicine italiane non esistono, il totale deve essere attorno alle 55-60.000 bottiglie totali, di cui in prevalenza prosecco, di bassissima qualità in quanto nella media il prosecco viene offerto dalla casa (e quindi deve costare poco, una roba tipo 2 euro franco cantina massimo). La Franciacorta c'è ma non si vende. Le uniche bollicine metodo classico che si vedono (non vendono) un pò di più in giro sono Ferrari e Contratto, forse per il prezzo più abbordabile del Franciacorta.
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 16:52
da paolo72
Wineduck ha scritto:Ciao Paolo, è un vero piacere rileggerti dopo tanto tempo. Mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto.
Hai fatto benissimo ad andartene dall'Italia.
Anche lo spessore e la serietà del tuo intervento sono una boccata d'ossigeno in questo forum ormai frequentato quasi esclusivamente da bande litigiose per futili motivi. Una vera e propria zozzeria, degno specchio della decadenza morale di questo paese.
Probabilmente anche il giornalista del GR che ha scritto l'articolo è un frequetatore in incognito di questo forum...
Continua a tenerci aggiornati dall'Asia: ci può essere utile. Non è infatti da escludere che molti di noi ti raggiungeranno in un futuro nemmeno troppo remoto.
Grazie Ale.
Cercherò di scrivere ogni tanto anche se mi è un pò difficile perchè sono oberato di lavoro.
Un abbraccio a tutti.
Cheers!
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 17:10
da pudepu
Al 121 BC hanno il Chianti Colli Senesi delle Ragnaie, non scherziamo

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 17:21
da paolo72
pudepu ha scritto:Al 121 BC hanno il Chianti Colli Senesi delle Ragnaie, non scherziamo

Anche la barbera frizzante di Camillo Donati, e mi sento già in un bar di borgo delle colonne a parma a giocare a briscola con i pensionati.
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 17:38
da @ndre@
paolo72 ha scritto:pudepu ha scritto:Al 121 BC hanno il Chianti Colli Senesi delle Ragnaie, non scherziamo

Anche la barbera frizzante di Camillo Donati, e mi sento già in un bar di borgo delle colonne a parma a giocare a briscola con i pensionati.
Sei al rangoon? Speta ca son dre river

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 18:00
da Kalosartipos
@ndre@ ha scritto:paolo72 ha scritto:pudepu ha scritto:Al 121 BC hanno il Chianti Colli Senesi delle Ragnaie, non scherziamo

Anche la barbera frizzante di Camillo Donati, e mi sento già in un bar di borgo delle colonne a parma a giocare a briscola con i pensionati.
Sei al rangoon? Speta ca son dre river

Quando si parla di pensionati..

Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 20:04
da il chiaro
Grazie Paolo.
Sei stato al ristorante "l'altro"?
Re: Hong Kong, gateway to China
Inviato: 14 nov 2013 20:46
da claudietto
Qui si parla di HK, ma se si vuole avere una panoramica anche di un altro bric, vi riporto i dati 2012 relativi al Brasile.
Le considerazioni di Paolo su quali prodotti tirano e quali no si applicano perfettamente anche a queste latitudini, mentre le tasse sono ancora più alte. Per farsi un idea del costo si può dire che ogni vino italiano costa in media 3x l'Italia.
Classifica per valore e non per volume.
Partiamo...
1) Chile 31% prezzo al litro 3,11 USD
2) Argentina 20% 3,86 USD
3) Francia 15% (di cui 45% è champagne) 10,39 USD
4) Portogallo 12% 3,9 USD
5) Italia 12% 3,36 USD
6) Spagna 5% 4,88 USD
7) Rest of the world 4%
Da notare come il prezzo al litro dei vini italiani sia tra i più bassi!
Classifica completa e un po' di info in più qui:
http://revistaadega.uol.com.br/artigo/os-numeros-de-2012_5230.html