Tavernello
Inviato: 17 apr 2013 15:22
Un articolo interessante...
http://www.intravino.com/assaggi/portar ... -lo-fa-eh/
Voi avete mai provato?
http://www.intravino.com/assaggi/portar ... -lo-fa-eh/
Voi avete mai provato?
Lalas ha scritto:Un articolo interessante...
http://www.intravino.com/assaggi/portar ... -lo-fa-eh/
Voi avete mai provato?
vinogodi ha scritto:...da adolescente, o anche prima, i maestri , o professori, quando si perpetravano simili coglionate ci ammonivano con un serafico "giochi innocui per bambini scemi" . Mai commento migliore e aderente a questo teatrino. ...![]()
PS: non mi stupisce, comunque, da chi è stato partorito o , addirittura, fatto oggetto di articolo... mah...
fable_81 ha scritto:Lalas ha scritto:Un articolo interessante...
http://www.intravino.com/assaggi/portar ... -lo-fa-eh/
Voi avete mai provato?
Il rosso mai, il bianco si una volta e non mi era piaciuto per nulla.
... basta leggere (bisogna sempre informarsi prima di parlare). Fra un articolo sul vino di Rocco Siffredi (senza leggere però i commenti di bigotte e antiquate Nelle Nuvole...Lalas ha scritto:vinogodi ha scritto:...da adolescente, o anche prima, i maestri , o professori, quando si perpetravano simili coglionate ci ammonivano con un serafico "giochi innocui per bambini scemi" . Mai commento migliore e aderente a questo teatrino. ...![]()
PS: non mi stupisce, comunque, da chi è stato partorito o , addirittura, fatto oggetto di articolo... mah...
Ciao Marco, proprio questo volevo capire visto che i personaggi io non li conosco...
vinogodi ha scritto:...da adolescente, o anche prima, i maestri o professori, quando si perpetravano simili coglionate ci ammonivano con un serafico "giochi innocui per bambini scemi" . Mai commento migliore e aderente a questo teatrino. ...![]()
PS: non mi stupisce, comunque, da chi è stato partorito o , addirittura, fatto oggetto di articolo... mah...
...non dici sciocchezze , anzi, mi spiace soprattutto che tu voglia "tornare nel silenzio" dopo aver intelligentemente articolato un discorso così condivisibile. Ma , ripeto, è il tuo ragionamento ad essere condivisibile, non l'ipotetico giochino scemo perpetrato da un mediocre commentatore e altrettanto mediocre conoscitore di vini solo per prendersi qualche rivincita verso un mondo ancora per lui distante. Personalmente, il mio approccio è talmente ludico rispetto al vino da, paradossalmente, ritenerlo un argomento serissimo e poco incline a giochini o trappole così puerili solo per dimostrare che il mondo è così vocato all'autoreferenziamento. Me ne frega un cazzo e basta, ognuno si atteggi come vuole e non è nel mio essere doverlo dimostrare a piè sospinto anche per nascondere miei limiti. In tutto questo non c'è niente di scientifico, anzi, si va a colpire la buona fede di chi magari ti da credito, tenuto conto della particolarità delle varie situazioni sia psicologiche che ambientali che si vengono a creare. Soprattutto durante una kermesse caotica dove l'attenzione non sempre è ai massimi livelli: sta tranquillo, ho visto e ascoltato cose persino peggiori, dopo decine di assaggi. Fondamentale è la contestualizzazione, l'attenzione, la concentrazione , la consapevolezza di ciò che si sta analizzando sensorialmente... e sei indifeso di fronte al minchione che ti si avvicina subdolamente allungandoti un bicchiere anonimo magari con scopi che tu ritieni tutt'altro che ostili, perchè c'è ostilità in un'azione del genere, non intendimento positivo di verifica. Tutto lì ... quindi niente ragionamenti sui massimi sistemi di discriminazione sensoriale, in tutto ciò: se vogliamo discutere del mondo del vino, della struttura della ragion critica riferita al vino, alla discriminante sensoriale individuale e bla, bla, bla, questa è una pessima partenza...sepp maier ha scritto:vinogodi ha scritto:...da adolescente, o anche prima, i maestri o professori, quando si perpetravano simili coglionate ci ammonivano con un serafico "giochi innocui per bambini scemi" . Mai commento migliore e aderente a questo teatrino. ...![]()
PS: non mi stupisce, comunque, da chi è stato partorito o , addirittura, fatto oggetto di articolo... mah...
E perchè mai?
Secondo me da la misura di quanto ci sia di reale e di teatrale nell'enfasi posta su certi atteggiamenti.
Io sono un povero ignorante appassionato di vino, chiaramente vedo che nel tempo il mio gusto si affina e ciò che mi andava bene qualche anno fa ora non mi piace più o per meglio dire incontra molto meno le mie aspettative.
Leggo di tanto in tanto questa sezione per trarre spunti e cercare di imparare, ma vi posso dire con il massimo rispetto che certe "analisi" mi impressionano per la profondità ma mi lasciano perplesso, mi chiedo se esistano così tante persone con sensorialità così amplificate o se non ci sia anche un pò di autocompiaciuta enfasi.
Certo sentire che il tavernello non viene riconosciuto per la categoria cui appartiene (anche io arrivo a capire con facilità i vini di bassa qualità quando mi tocca berne uno) in un contesto così autorevole sarà anche esercizio fine a se stesso, ma insomma certe perplessità che a volte io ho nel sentire e leggere i commenti degli esperti trovano un forte fondamento. Mi si permetta di chiarire che per mia stessa recente esperienza non metto in dubbio l'olfatto e il palato sopraffino di chi ha questa stessa mia passione da molti più anni e l'ha coltivata con molta maggiore razionalità del sottoscritto (ribadisco sono solo un innamorato del nettare di Bacco, nulla più). dico solo che i "nasi" ad esempio nel settore cosmetico sono pochissimi al mondo, nel mondo del vino invece sembra ce ne siano qualche migliaio, è una particolarità che non riesco a spiegarmi.
Con massimo rispetto e stima per tutti voi massimi conoscitori della materia torno nel silenzio.
vinogodi ha scritto:In tutto questo non c'è niente di scientifico, anzi, si va a colpire la buona fede di chi magari ti da credito, tenuto conto della particolarità delle varie situazioni sia psicologiche che ambientali che si vengono a creare. Soprattutto durante una kermesse caotica dove l'attenzione non sempre è ai massimi livelli: sta tranquillo, ho visto e ascoltato cose persino peggiori, dopo decine di assaggi. Fondamentale è la contestualizzazione, l'attenzione, la concentrazione , la consapevolezza di ciò che si sta analizzando sensorialmente... e sei indifeso di fronte al minchione che ti si avvicina subdolamente allungandoti un bicchiere anonimo magari con scopi che tu ritieni tutt'altro che ostili, perchè c'è ostilità in un'azione del genere, non intendimento positivo di verifica.
gp ha scritto:Per il resto, invece, noto che la "kermesse caotica dove l'attenzione non sempre è ai massimi livelli" è lo stesso tipo di posto da cui vengono emessi giudizi che secondo alcuni hanno la stessa attendibilità rispetto al singolo vino di assaggi condotti sull'arco di più giorni, quando non effettuati ordini di interi bancali di vino... Come la mettiamo?
vinogodi ha scritto:sepp maier ha scritto:vinogodi ha scritto:.perchè c'è ostilità in un'azione del genere, non intendimento positivo di verifica. T
vinogodi ha scritto:...non dici sciocchezze , anzi, mi spiace soprattutto che tu voglia "tornare nel silenzio" dopo aver intelligentemente articolato un discorso così condivisibile. Ma , ripeto, è il tuo ragionamento ad essere condivisibile, non l'ipotetico giochino scemo perpetrato da un mediocre commentatore e altrettanto mediocre conoscitore di vini solo per prendersi qualche rivincita verso un mondo ancora per lui distante. Personalmente, il mio approccio è talmente ludico rispetto al vino da, paradossalmente, ritenerlo un argomento serissimo e poco incline a giochini o trappole così puerili solo per dimostrare che il mondo è così vocato all'autoreferenziamento. Me ne frega un cazzo e basta, ognuno si atteggi come vuole e non è nel mio essere doverlo dimostrare a piè sospinto anche per nascondere miei limiti. In tutto questo non c'è niente di scientifico, anzi, si va a colpire la buona fede di chi magari ti da credito, tenuto conto della particolarità delle varie situazioni sia psicologiche che ambientali che si vengono a creare. Soprattutto durante una kermesse caotica dove l'attenzione non sempre è ai massimi livelli: sta tranquillo, ho visto e ascoltato cose persino peggiori, dopo decine di assaggi. Fondamentale è la contestualizzazione, l'attenzione, la concentrazione , la consapevolezza di ciò che si sta analizzando sensorialmente... e sei indifeso di fronte al minchione che ti si avvicina subdolamente allungandoti un bicchiere anonimo magari con scopi che tu ritieni tutt'altro che ostili, perchè c'è ostilità in un'azione del genere, non intendimento positivo di verifica. Tutto lì ... quindi niente ragionamenti sui massimi sistemi di discriminazione sensoriale, in tutto ciò: se vogliamo discutere del mondo del vino, della struttura della ragion critica riferita al vino, alla discriminante sensoriale individuale e bla, bla, bla, questa è una pessima partenza...sepp maier ha scritto:vinogodi ha scritto:...da adolescente, o anche prima, i maestri o professori, quando si perpetravano simili coglionate ci ammonivano con un serafico "giochi innocui per bambini scemi" . Mai commento migliore e aderente a questo teatrino. ...![]()
PS: non mi stupisce, comunque, da chi è stato partorito o , addirittura, fatto oggetto di articolo... mah...
E perchè mai?
Secondo me da la misura di quanto ci sia di reale e di teatrale nell'enfasi posta su certi atteggiamenti.
Io sono un povero ignorante appassionato di vino, chiaramente vedo che nel tempo il mio gusto si affina e ciò che mi andava bene qualche anno fa ora non mi piace più o per meglio dire incontra molto meno le mie aspettative.
Leggo di tanto in tanto questa sezione per trarre spunti e cercare di imparare, ma vi posso dire con il massimo rispetto che certe "analisi" mi impressionano per la profondità ma mi lasciano perplesso, mi chiedo se esistano così tante persone con sensorialità così amplificate o se non ci sia anche un pò di autocompiaciuta enfasi.
Certo sentire che il tavernello non viene riconosciuto per la categoria cui appartiene (anche io arrivo a capire con facilità i vini di bassa qualità quando mi tocca berne uno) in un contesto così autorevole sarà anche esercizio fine a se stesso, ma insomma certe perplessità che a volte io ho nel sentire e leggere i commenti degli esperti trovano un forte fondamento. Mi si permetta di chiarire che per mia stessa recente esperienza non metto in dubbio l'olfatto e il palato sopraffino di chi ha questa stessa mia passione da molti più anni e l'ha coltivata con molta maggiore razionalità del sottoscritto (ribadisco sono solo un innamorato del nettare di Bacco, nulla più). dico solo che i "nasi" ad esempio nel settore cosmetico sono pochissimi al mondo, nel mondo del vino invece sembra ce ne siano qualche migliaio, è una particolarità che non riesco a spiegarmi.
Con massimo rispetto e stima per tutti voi massimi conoscitori della materia torno nel silenzio.
enotecavinovivo ha scritto:Quoto questa frase, purtroppo, in tutta questa situazione goliardico/sperimentale. Alla stessa stregua di uno scherzo telefonico ad un anziano che, ultimamente, va di moda nelle radio di tendenza...C'è una "gratuita" ostilità
Torno anch'io nel mio vigile silenzio...
Fufluns ha scritto:Innanzitutto un benvenuto ad Ale sul forum...![]()
Non ho resistito, stasera sono andato a comprare un brick di tavenello rosso....me lo sto bevendo.....
sepp maier ha scritto:vinogodi ha scritto:...non dici sciocchezze , anzi, mi spiace soprattutto che tu voglia "tornare nel silenzio" dopo aver intelligentemente articolato un discorso così condivisibile. Ma , ripeto, è il tuo ragionamento ad essere condivisibile, non l'ipotetico giochino scemo perpetrato da un mediocre commentatore e altrettanto mediocre conoscitore di vini solo per prendersi qualche rivincita verso un mondo ancora per lui distante. Personalmente, il mio approccio è talmente ludico rispetto al vino da, paradossalmente, ritenerlo un argomento serissimo e poco incline a giochini o trappole così puerili solo per dimostrare che il mondo è così vocato all'autoreferenziamento. Me ne frega un cazzo e basta, ognuno si atteggi come vuole e non è nel mio essere doverlo dimostrare a piè sospinto anche per nascondere miei limiti. In tutto questo non c'è niente di scientifico, anzi, si va a colpire la buona fede di chi magari ti da credito, tenuto conto della particolarità delle varie situazioni sia psicologiche che ambientali che si vengono a creare. Soprattutto durante una kermesse caotica dove l'attenzione non sempre è ai massimi livelli: sta tranquillo, ho visto e ascoltato cose persino peggiori, dopo decine di assaggi. Fondamentale è la contestualizzazione, l'attenzione, la concentrazione , la consapevolezza di ciò che si sta analizzando sensorialmente... e sei indifeso di fronte al minchione che ti si avvicina subdolamente allungandoti un bicchiere anonimo magari con scopi che tu ritieni tutt'altro che ostili, perchè c'è ostilità in un'azione del genere, non intendimento positivo di verifica. Tutto lì ... quindi niente ragionamenti sui massimi sistemi di discriminazione sensoriale, in tutto ciò: se vogliamo discutere del mondo del vino, della struttura della ragion critica riferita al vino, alla discriminante sensoriale individuale e bla, bla, bla, questa è una pessima partenza...sepp maier ha scritto:vinogodi ha scritto:...da adolescente, o anche prima, i maestri o professori, quando si perpetravano simili coglionate ci ammonivano con un serafico "giochi innocui per bambini scemi" . Mai commento migliore e aderente a questo teatrino. ...![]()
PS: non mi stupisce, comunque, da chi è stato partorito o , addirittura, fatto oggetto di articolo... mah...
E perchè mai?
Secondo me da la misura di quanto ci sia di reale e di teatrale nell'enfasi posta su certi atteggiamenti.
Io sono un povero ignorante appassionato di vino, chiaramente vedo che nel tempo il mio gusto si affina e ciò che mi andava bene qualche anno fa ora non mi piace più o per meglio dire incontra molto meno le mie aspettative.
Leggo di tanto in tanto questa sezione per trarre spunti e cercare di imparare, ma vi posso dire con il massimo rispetto che certe "analisi" mi impressionano per la profondità ma mi lasciano perplesso, mi chiedo se esistano così tante persone con sensorialità così amplificate o se non ci sia anche un pò di autocompiaciuta enfasi.
Certo sentire che il tavernello non viene riconosciuto per la categoria cui appartiene (anche io arrivo a capire con facilità i vini di bassa qualità quando mi tocca berne uno) in un contesto così autorevole sarà anche esercizio fine a se stesso, ma insomma certe perplessità che a volte io ho nel sentire e leggere i commenti degli esperti trovano un forte fondamento. Mi si permetta di chiarire che per mia stessa recente esperienza non metto in dubbio l'olfatto e il palato sopraffino di chi ha questa stessa mia passione da molti più anni e l'ha coltivata con molta maggiore razionalità del sottoscritto (ribadisco sono solo un innamorato del nettare di Bacco, nulla più). dico solo che i "nasi" ad esempio nel settore cosmetico sono pochissimi al mondo, nel mondo del vino invece sembra ce ne siano qualche migliaio, è una particolarità che non riesco a spiegarmi.
Con massimo rispetto e stima per tutti voi massimi conoscitori della materia torno nel silenzio.
Il mio "torno nel silenzio" non voleva essere un lanciare il sasso e nascondere la mano, ma il rispettoso silenzio che lo studentello (magari! visto che mi avvicino alle 50 primavere) deve nei confronti dei professori (sia chiaro non è una velata presa in giro, mi accorgo anche io che l'esperienza fatta in pochi anni mi ha elevato nei confronti di amici che di vino sono digiuni), ma detto questo capisci che se uno come me guarda a questo mondo (di esperti) per imparare e come tutti gli impenitenti ha qualche volta dubbi sulle esagerazioni dialettiche nelle recensioni dei vini, fatti, come quelli dell'articolo raccontato, tolgono (magari ingiustamente) credito al mondo al quale si guarda per imparare. Dai un giudizio piuttosto tagliente (ed è un eufemismo) sullo scherzetto fatto dall'autore dell'articolo, ma in effetti il primo che è rimasto incastrato nella "tagliola" è proprio lui e non l'ha nascosto. Trovo, a dirti la verità, invece che ci sia quasi una reazione stizzita da lesa maestà della categoria e sinceramente non la comprendo per due ordini di motivi: primo perchè non ne sei coinvolto in prima persona e tra l'altro ti dico che tra i tanti che leggo sei quello che più mi ha ammagliato per la competenza e per il tuo modo di porti, secondo perchè comunque vogliamo definire l'accaduto (esecrabile? Sciocco? Stupido? Puerile?) rimane il fatto che è successo e porta a considerazioni che non sono proprio positive per chi cerca avvicinandosi a questo mondo spunti di conoscenza e interesse.
Molto meglio riderci sopra, un pò di sana autoironia non fa male e torna a dare una dimensione "umana" alla categoria, perchè sia chiaro una cosa incontestabile: spesso generate un timore reverenziale notevole a chi si cerca di accostare a questo mondo, poi ci sono quelli come me dove l'interesse per il vino prevale sulla naturale istintiva "repulsione" al vostro mondo di esperti, sembrano (gli esperti, articolisti, enologi, vignaioli qualche volta, somellier) spesso dei sacerdoti custodi della saggezza riservata solo agli eletti e questo lo dico a chiare lettere fa solo male al settore.
Un simpatico saluto a tutti.
alexer3b ha scritto:... Mai mi permetterei di pensare male di te solo perché ti sei rivelato, nei mesi, un commentatore molesto di Intravino. Con spunti interessanti ma, alla fine, purtroppo per la discussione, molesto e trattato come tale. Alessandro Morichetti
chooselife ha scritto:enotecavinovivo ha scritto:Quoto questa frase, purtroppo, in tutta questa situazione goliardico/sperimentale. Alla stessa stregua di uno scherzo telefonico ad un anziano che, ultimamente, va di moda nelle radio di tendenza...C'è una "gratuita" ostilità
Torno anch'io nel mio vigile silenzio...
Eccomi, iscritto!
Scusa enotecavinovivo ma non sono d'accordo e trovo inadeguato il parallelismo che suggerisci. Qui non si tratta né di uno scherzo né tantomeno di raggirare alcuno. Ingannevole sarebbe stato, semmai, spacciare un vino per altro da sé, ma non è andata così.
Quindi proprio niente di gratuitamente ostile. E poi, di grazia, ostile verso chi e verso cosa? Visto che io stesso sono stata la prima "vittima", tra l'altro.
Semplicemente, un assaggio senza altra specificazione e nel contesto dove meno ti aspetteresti un certo prodotto. Che NESSUNO di noi ha riconosciuto. Sicuramente qualcun altro sarebbe stato più bravo ma non è coi se e i ma che si raccontano storie vere.
Non ho inventato nulla né tratto conclusioni. Semplicemente, come molti anche qui hanno fatto, mi sono posto domande ulteriori a partire da una situazione. Nient'altro.
AM