Miglior sauvignon d'Italia...quale???
Inviato: 03 feb 2013 21:09
Lieben Aich di Manincor
Attendo opinione di voi esperti.
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vinogodi ha scritto:...senza dubbio i Sauvignon del nostro grande interprete friulano Didietro Daghenò , ma anche quelli del conterraneo Edmondo Vatan Scapin sono eccellenti....
gpetrus ha scritto:ecco ti hanno gia' rispostol'unico che io abbia assaggiato e che si avvicina a quanto detto sopra , cioe' Francia e' quello di Vignai da Duline
anche se , peccato che 9 volte su dieci finisca tutto nel Morus Alba, uvaggio con malvasia...
gpetrus ha scritto:sorpreso ???
se il sauvignon si deve identificare con quello friulano ( mi pare clone R3 ) almeno straconfermo quanto detto, sempre a mio parere ovvio![]()
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gabriele succi ha scritto:gpetrus ha scritto:sorpreso ???
se il sauvignon si deve identificare con quello friulano ( mi pare clone R3 ) almeno straconfermo quanto detto, sempre a mio parere ovvio![]()
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Scusa la correzione, ma che io mi ricordi, il clone R3 è stato selezionato a Dozza (BO); almeno così era scritto nei cataloghi clonali...
gpetrus ha scritto:gabriele succi ha scritto:gpetrus ha scritto:sorpreso ???
se il sauvignon si deve identificare con quello friulano ( mi pare clone R3 ) almeno straconfermo quanto detto, sempre a mio parere ovvio![]()
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Scusa la correzione, ma che io mi ricordi, il clone R3 è stato selezionato a Dozza (BO); almeno così era scritto nei cataloghi clonali...
puo' essere che mi sbaglio , per carita' , comunque io intendo il tipico sauvignon dai profumi di pipi' di gatto e foglia di pomodoro , per i miei gusti imbevibile.......poi qualcuno in Italia che lo fara' bene ci sara' ......e che non vado a caccia di questo vitigno se non nella Loira .........
Unodimille ha scritto:Mi sembra che non stiamo parlando dei sauvignon neozelandesi che sono in tutti i sensi di un altro mondo...direi che qualche affinità tra quelli italiani e francesi c'è...anche se di livello differente.
Unodimille ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con Zampafle,
non capisco come mai si è finiti nel "casinatissimo" discorso dei cloni che di fatto non determina il "pedigree" di un vitigno piuttosto che un altro, altrimenti sarebbe molto semplice; basterebbe prendere quello francese ed il gioco è fatto.
Ma poi scusate, nei sauvignon francesi non c'è la foglia di pomodoro e la pipì di gatto![]()
Mi sembra che non stiamo parlando dei sauvignon neozelandesi che sono in tutti i sensi di un altro mondo...direi che qualche affinità tra quelli italiani e francesi c'è...anche se di livello differente.
Unodimille ha scritto:...
non capisco come mai si è finiti nel "casinatissimo" discorso dei cloni che di fatto non determina il "pedigree" di un vitigno piuttosto che un altro, altrimenti sarebbe molto semplice; basterebbe prendere quello francese ed il gioco è fatto.
Ma poi scusate, nei sauvignon francesi non c'è la foglia di pomodoro e la pipì di gatto![]()
gremul ha scritto:il Voglar di Peter Dipoli senza se e senza ma
Unodimille ha scritto:Ma poi scusate, nei sauvignon francesi non c'è la foglia di pomodoro e la pipì di gatto![]()
gabriele succi ha scritto:
C'è da dire un'altra cosa molto importante ma di facile comprensione: in Italia, con il clima che abbiamo, per mantenere le acidità corrette per fare vini che non siano "piatti" le note vegetali che infastidiscono sono molto più avvertibili per via del fatto che l'uva è "meno matura", se la maturazione fosse meno sbilanciata (cosa che evidentemente capita nella Loira) quelle sensazioni non si avvertirebbero e si andrebbe più sul frutto ma con l'acidità corretta e non sotto il livello del male e con il Ph giusto e non alle stelle...per non parlare poi dell'alcol svolgibile...
zampaflex ha scritto:gabriele succi ha scritto:
C'è da dire un'altra cosa molto importante ma di facile comprensione: in Italia, con il clima che abbiamo, per mantenere le acidità corrette per fare vini che non siano "piatti" le note vegetali che infastidiscono sono molto più avvertibili per via del fatto che l'uva è "meno matura", se la maturazione fosse meno sbilanciata (cosa che evidentemente capita nella Loira) quelle sensazioni non si avvertirebbero e si andrebbe più sul frutto ma con l'acidità corretta e non sotto il livello del male e con il Ph giusto e non alle stelle...per non parlare poi dell'alcol svolgibile...
Ecco, questo è l'altro argomento, anche parallelo a questo thread, che da un po' di tempo in qua mi ronza per la testa: se sia possibile riuscire in Italia ad ottenere maturazioni delle parti aromatiche più bilanciate rispetto ad acidità e grado zuccherino. Perché molto spesso, in questo nuovo caldissimo millennio italico, vedo una coperta corta: dove c'è aroma, c'è alcool. Dove c'è freschezza, c'è inespressività. con le dovute, poche, eccezioni.
pippuz ha scritto:Unodimille ha scritto:Ma poi scusate, nei sauvignon francesi non c'è la foglia di pomodoro e la pipì di gatto![]()
Di piscio felino nei Sancerre e Pouilly-Fumè non ce n'è proprio.