The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

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Alberto
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The Wine Trio Private Tasting 2015 a Marano di Valpolicella

Messaggioda Alberto » 26 mar 2012 22:37

Ieri pomeriggio, nella tanto splendida quanto appartata cornice di Mezzane di Sotto, in una bella casa con giardino letteralmente ad un tiro di schioppo dall'azienda Corte Sant'Alda, ho avuto il privilegio di godere della cortesia, della disponibilità e della grande passione di Christian Patat di Nec-Otium, di sua moglie Serena Palazzolo proprietaria di Ronco del Gnemiz, e di Fabio Zanzucchi, socio di Christian nel portfolio The Wine Trio.

Occasione unica per poter approfondire i vini curati in tutto o in parte da Christian, e quindi il terzetto al vertice composto da Ronco del Gnemiz, Meroi e Miani, ma anche gli emergenti Ronc di Vico (Bellazoia di Povoletto, parte settentrionale dei COF) e Croatto (Buttrio), oltre ovviamente alla maison Nec-Otium. In assaggio anche parecchie altre belle aziende del catalogo The Wine Trio, da tutto lo Stivale.

Non l'ho scoperto di certo ieri, ma chiaccherando con Christian, e soprattutto facendo parlare il bicchiere, sono uscito dalla sessione di assaggi con la certezza di essere di fronte alla massima espressione dell'enologia friulana "classica", atta a trasformare in vini eleganti e dalla rigorosa chiarezza espressiva una materia prima di qualità assoluta, frutto di una conduzione in vigneto senza compromessi o scorciatoie, di rese infime, di uve che non entrano in cantina se non perfette, di cura e mantenimento dei vecchi vigneti e contemporanemente di una maniacale selezione sul materiale per i nuovi impianti. Sembrano cose scontate, ma non lo sono.

I vini nell'ordine di assaggio:

Delfino della Marchesa, Nec-Otium, 2011 (11,5%)
Il Friulano di Jacopo, Nec-Otium, 2011 (13%)
Ambedue prove di vasca, ambedue tocai quasi in purezza, frutto di più vigneti tra Collio e COF, con vinificazione analoga (tutto acciaio, no malo). A cambiare è l'età dei vigneti: più giovani per il Delfino, più vecchi (fino a 70 anni e oltre) per lo Jacopo, cosa che si rispecchia perfettamente nei vini, col secondo sicuramente più ampio e profondo.

Friulano, Ronc di Vico, 2009 (13%)
Mandorla dai tratti leggermente evoluti, nel tempo sconfinante verso l'amaretto, una certa maturità del frutto, ed uno sviluppo al palato piuttosto lungo; non è da cercare la finezza...qui parla, ruvidamente, il terroir della parte settentrionale dei COF.

Friulano, Meroi, 2010 (13%)
Molto fine la tostatura, profilo di frutto bianco fresco in bocca, quasi snello all'apparenza, gli manca il guizzo delle annate "di peso" ma nel tempo guadagna ampiezza da mezza bocca in poi. Un tocai che gioca la carta della gran bevibilità, degno pendant dello chardonnay.

Friulano Buri, Miani, 2010 (14%)
Nota quasi verde-pungente al naso, mineralità in progressione nel tempo, lungo, vino giovanissimo ancora tutto da farsi, ma trasmette un grande senso di nobilità, come tutti i vini dell'azienda del resto (accentuato, peraltro, da che i bianchi hanno da qualche anno leggermente ridotto l'impatto del legno).

Chardonnay, Meroi, 2010 (13%)
Naso poco espressivo ma che nel tempo concede una bella nota di camomilla, un sospetto di amaro all'attacco di bocca, legno (50% nuovo) sostanzialmente ininfluente. Non manca la stoffa (ma non ha la massa e l'austerità del Sol), deve trovare ancora l'amalgama.

Chardonnay Sol, Ronco del Gnemiz, 2010 (13%)
Alza il volume: più maturo e "più giallo" nel frutto rispetto a Meroi, ma contemporaneamente il tenore ed il "colore" dell'acidità sembrano più accesi; teso, sapido, lungo, sarà al suo massimo nel 2020 o giù di lì.

Chardonnay Sol, Ronco del Gnemiz, 2006 (14%) Magnum
Crema e mela golden, colpisce più che per una spiccata caratterizzazione aromatica, per il senso di pulizia e di precisione dell'equilibrio che il palato ti trasmette, per la sua chiarezza espressiva al di là di questo o di quel descrittore. E l'equilibrio lo terrà su per tanti anni ancora.

Miani Bianco, Miani, 2010 (14%)
Qui confluiscono tutta la ribolla e la malvasia dei vigneti di Enzo Pontoni, più il tocai e lo chardonnay degli impianti giovani e quanto dei vecchi vigneti non entra nel taglio finale degli imbottigliamenti "principali". Garbato tratto aromatico di fiori bianchi, ritorna anche la sottile nota verde del Buri, ancora notevolmente chiuso al momento, grande bevibilità grazie alla dotazione acida, ma è un vino lontano dalla sua espressività potenziale.

Clas, Croatto, 2009 (14%)
Merlot in purezza principalmente da vigneti pianeggianti con suolo di Grave, con l'apporto di una parcella collinare in Buttrio, mostra un tratto vegetale (non sgradevole comunque, anzi di una sua certa eleganza) totalmente assente nei vini seguenti, corpo medio, nel quadro di un'apprezzabilissima stoffa complessiva. La mano in cantina è quella di Pontoni, ça va sans dire. Era da un pezzo che non bevevo questo q/p ottimo, anzi direi proprio da affare.

Rosso del Gnemiz, Ronco del Gnemiz, 2009 (14,5%)
Merlot per due terzi. Il più concentrato e strutturato tra tutti i rossi (Dominin escluso, ma si tratta di un vino dal taglio profondamente diverso), spara all'inizio, giusto per gradire, una viola intensissima al naso, ma poi è tutto una garbata dolcezza di frutto rosso, succoso, nitido, vivo, con tannini da lunga corsa. Grande sensazione di precisione, di nettezza, anche qui.

Cabernet Dott. Palazzolo 80, Ronco del Gnemiz, 2008 (13,5%)
Frutto di un'unica parcella (già presente in azienda al momento della sua costituzione, nel 1964), in maggioranza piantata a cabernet sauvignon, vendemmiata nel giorno dell'ottantesimo compleanno del fu Enzo Palazzolo. Profilo di frutto scuro, spezie, tabacco, controllata evoluzione, vino che omaggiando il fondatore rievoca (almeno così sembrerebbe...poi nel tempo si vedrà!) i fasti dei vecchi Rosso del Gnemiz anni '80, a quel tempo a larga base cabernet.

Ros di Buri, Meroi, 2009 (14,5%)
Si cambia registro, con questo merlot in purezza da varie parcelle di Buttrio di età differenti: meno estrattivo e più femminile (anche nei tannini) rispetto ai vini del Ronco, rimane la florealità di violetta assieme ad una bella nota di cenere nel tempo, una sensazione generale di "asciuttezza", alquanto attraente.

Dominin, Meroi, 2008 (14,5%)
Refosco in purezza. Vino di grande impatto sia aromatico che tattile, denso, frutto che è un cestino di more e mirtilli molto maturi davvero delizioso, qui però si sente un po' il legno e c'è anche una piccola nota amara sul finale, paga qualcosa in termini di nettezza e precisione (ma non è un vino squilibrato, intendiamoci), direi che l'annata fresca non gli rende appieno giustizia...sono curiosissimo di provare la 2009 (ed uscirà anche un merlot Dominin nel prossimo futuro).

Rosso Miani, Miani, 2009 (14,5%)
La rigorosa grandezza di Miani è evidente anche in questo vino "base" (se appunto si può definirlo così), frutto dei giovani vigneti di merlot e refosco e di quanto delle piante più mature non trova collocazione nei tre vini superiori. Il frutto è ricchissimo e vario, un dialogo tra la ciliegia e note più scure, di mora, la bocca è piena ed "edonistica" eppure con una vibrazione salina notevole, ma soprattutto colpisce ancora una volta la freschezza e la definizione di tutte le sue componenti, nel quadro di un'integrazione dei tannini semplicemente perfetta...in una parola, classe.

Matec, Ronc di Vico, 2009 (13%)
Picolit in purezza. Anche in questo caso, più che il varietale, è il territorio a parlar forte: verticale, acido, terroso, classicamente dolce-non-dolce (o meglio, dolce-amaro); peccato solo per qualche ritrosia aromatica, ma sicuramente merita di essere aspettato.

Continua...
Ultima modifica di Alberto il 23 mar 2015 17:38, modificato 2 volte in totale.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 28 mar 2012 07:50

Gli altri vini assaggiati Domenica:

Brunello di Montalcino, Podere Sante Marie - Colleoni, 2006 (14%)
Non che sia cattivo, ma mi ha stupito per la mancanza di tensione, l'ho trovato già un filo troppo risolto ed "avanti", soprattutto per un'annata di austerità come la 2006...mi è anche venuto il sospetto di una brutta bottiglia, ma Christian e Fabio hanno confermato che il vino è così, e che per il produttore rigorosamente "il tannino non si deve sentire". Boh... :roll:

Brunello di Montalcino Vigna Soccorso, Tiezzi, 2007 (14%)
Più comunicativo al naso, con tanta terra e corteccia, rispetto che al palato, dove la materia è evidentemente alquanto concentrata ed ancora un po' compressa, ottimi però l'equilibrio e la naturalezza di espressione.

Brunello di Montalcino, Tiezzi, 2007 (14%)
Molto valido parimenti, come interpretazione più immediata e sul frutto rispetto al Vigna Soccorso, perché si conferma una mano attenta all'equilibrio ed alla pulizia di beva. Qualche 2007 buono si trova alla fine, dai... :wink:

Barolo Cannubbio, Francesco Rinaldi & Figli, 2008 (14%)
Al naso rabarbaro, rosa, ed in bocca la susina più netta e precisa che uno possa mai sentire in un vino; pulitissimo (non avevo mai bevuto niente di questa cantina, ma so che si parlava di problemi di pulizia anni fa), con tannini dolcissimi e la classica nota "caramellata" dei Cannubi sul finale, ma è la finezza di tutte le suggestioni che ti trasmette nel complesso a stupirti. Splendido.

Barolo Cerretta, Giovanni Rosso, 2007 (14,5%)
Frutto rosso mooolto maturo, quasi "distillato", tannino feroce e qualche sfocatura che non so dove lo porterà nel tempo. Meglio il La Serra, anche come bevibilità.

Barolo La Serra, Giovanni Rosso, 2007 (14,5%)
Anche qui grande intensità e calore del frutto, a coprire un po' tutto il resto, ma la bocca si riscatta grazie ad una bella freschezza, vino equilibrato che maturerà bene, anche se l'annata si conferma non essere la mia tazza di tè.

Barbaresco, Socré, 2008 (14%)
Garbata suggestione di dolcezza nel tratto fruttato, ma fresco, vivo, pungente quasi (si fa sentire l'annata "classica" in un piccolo esubero di durezze)...un bel piccolo Barbaresco.

Barbaresco Roncaglie, Socré, 2008 (14,5%)
Si sale di un gradino in termini di espressività e dettaglio aromatico, rosa e viola, leggiadri tratti balsamici, mantenendo lo stesso carattere "peperino" del base. Molto buono, una degna chiusura di una bellissima giornata di vino. :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Antonio64 » 28 mar 2012 10:45

Alberto ha scritto:Barolo Cannubbio, Francesco Rinaldi & Figli, 2008 (14%)
Al naso rabarbaro, rosa, ed in bocca la susina più netta e precisa che uno possa mai sentire in un vino; pulitissimo (non avevo mai bevuto niente di questa cantina, ma so che si parlava di problemi di pulizia anni fa), con tannini dolcissimi e la classica nota "caramellata" dei Cannubi sul finale, ma è la finezza di tutte le suggestioni che ti trasmette nel complesso a stupirti. Splendido.



Questo l'ho provato anche io il mese scorso, era un campione di botte, come immagino quello da te provato. Mi aveva molto molto colpito.
Il mio nick sarebbe Torciaumana, ma non sono riuscito a registrarmi e ho dovuto usare molta fantasia per trovarne un'altro.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda arnaldo » 29 mar 2012 09:29

Alberto......Se fossi un esponente della regione FRIULI.......ti darei un titolo importante ad honorem per come descrivi molto bene i vini di questa regione, per la precisione e l'amore nei particolari tutti, dal primo all'ultimo, con capacita' e dovizia unica.Davvero complimenti,anche se lo sapevo gia',e te l'ho sempre riconosciuto!!!!!!!Gran bell'evento e solo tu potevi riferirci cosi' bene dei vini cosi' ben pensati da Christian!

Fine della parte seria

inizio della parte meno seria

su gli altri vini, e sulle altre regioni possiamo invece discutere :lol: :lol: :lol: no dai.....scherzavo!!!! UN ABBRACCIO!!!A PRESTO!!!! :lol: :lol:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 29 mar 2012 09:42

arnaldo ha scritto:Alberto......Se fossi un esponente della regione FRIULI.......ti darei un titolo importante ad honorem per come descrivi molto bene i vini di questa regione, per la precisione e l'amore nei particolari tutti, dal primo all'ultimo, con capacita' e dovizia unica.Davvero complimenti,anche se lo sapevo gia',e te l'ho sempre riconosciuto!!!!!!!Gran bell'evento e solo tu potevi riferirci cosi' bene dei vini cosi' ben pensati da Christian!

Fine della parte seria

inizio della parte meno seria

su gli altri vini, e sulle altre regioni possiamo invece discutere :lol: :lol: :lol: no dai.....scherzavo!!!! UN ABBRACCIO!!!A PRESTO!!!! :lol: :lol:

Ti ringrazio di cuore Aldo, ma sento di non meritarmi tutti questi elogi...cerco semplicemente di descrivere quello che trasmettono i vini, cercando di restare il più possibile con i piedi per terra... :D
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 29 mar 2012 09:45

Antonio64 ha scritto:Questo l'ho provato anche io il mese scorso, era un campione di botte, come immagino quello da te provato. Mi aveva molto molto colpito.

Le bottiglie del tasting erano etichettate, non so se fosse un campione di botte o una partita pronta in attesa dei termini legali per la commercializzazione, mi pare ci fosse anche la capsula per cui propendo per la seconda ipotesi.
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda esorciccio79 » 29 mar 2012 09:54

siete tra i pochi (Alberto e Arnaldo) che hanno il desiderio di comunicare la loro passione con entusiasmo e condividerla soprattutto e uno dei pochissimi motivi perchè il forum sia ancora un libro aperto di informazioni e confronto. detto questo ,che non è un elogio frocesco :mrgreen: , saluto entrambi ! :wink:

bella bevuta e note come sempre lucidissime Alberto :wink:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda vinogodi » 29 mar 2012 13:27

esorciccio79 ha scritto:siete tra i pochi (Alberto e Arnaldo) che hanno il desiderio di comunicare la loro passione con entusiasmo e condividerla soprattutto e uno dei pochissimi motivi perchè il forum sia ancora un libro aperto di informazioni e confronto. detto questo ,che non è un elogio frocesco :mrgreen: , saluto entrambi ! :wink:

bella bevuta e note come sempre lucidissime Alberto :wink:
...sì, penso pure io che loro due siano fra le poche persone serie del forum... di contro, noi... 8) :roll:
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 07 apr 2013 13:16

Anche quest'anno si ripete, con inizio ieri pomeriggio fino a Mercoledì 10, il bel simposio organizzato dal pool Nec-Otium-Ronco del Gnemiz-The Wine Trio a Mezzane di Sotto. Giornata non soleggiata ma ugualmente con un piacevole clima, che ha permesso gli assaggi all'aperto, sotto il portico della bella casa di campagna, per quasi tutto il pomeriggio.

Divido le note sui vini per tipologia e/o azienda...

Per iniziare, un' ORIZZONTALE DI COF FRIULANO 2011:

COF Friulano Obelisco, Croatto, 2011 (13,5%)
Inizio vegetale non pulitissimo, poi meglio anche se il frutto rimane sempre in secondo piano; bocca grassa con leggero residuo carbonico, ed un filino di alcol nel tempo. Ha una sua droiture, comunque.

COF Bianco San Zuan, Ronco del Gnemiz, 2011 (13%)
Fieno e marna, poi foglia di pomodoro, cremoso e fresco assieme, molto molto lungo e preciso, alcol perfetto, beva super...ha tutte, ma proprio tutte, le cose a suo posto. Cristallino e splendido ora.

COF Bianco San Zuan Sol, Ronco del Gnemiz, 2011 (13,5%)
Solo due barriques prodotte, di cui una nuova. Parecchio più legno al naso, infatti ora come ora il vino ne è molto compresso e fa fatica ad uscire. Non manca in ogni caso l'acidità, come per il San Zuan "normale". Da attendere.

COF Friulano, Meroi, 2011 (14%)
Naso dalla tostatura fine ma ben presente (sui bianchi di Meroi c'è sempre il disclaimer: "astenersi legnofobi"), quasi idrocarbuirico all'inizio ma nel tempo in evoluzione verso una bella florealità. Sapido, non ha la presenza in bocca dei friulano del Ronco o di Miani, ma gioca un'ottima sua partita nel dinamismo e nell'agilità della silhouette. Bello.

COF Friulano, Miani, 2011 (14%)
Dal frutto di più vigne giovani, che in precedenza entrava assieme a ribolla e malvasia nel Miani Bianco. Naso burroso e vegetale assieme, largo e caldo all'ingresso al palato, per poi partire nella solita progressione salina da mezza bocca in poi. Praticamente la stazza è quasi quella dei due crus, senza averne la cilindrata (leggi profondità, allungo e ricchezza di dettagli).

COF Friulano Buri, Miani, 2011 (14%)
Già dal naso ti puoi rendere conto della concentrazione estrema di questo vino, e ti sembra davvero che una macedonia di frutti freschi abbia preso il posto del liquido nel bicchiere: c'è la pesca, c'è il melone, c'è l'arancia bionda e anche un tocco di ananas. Ed il legno invece non c'è, zero, niet. Bocca enorme e saturante, rocciosa, lunghissima. Corazzata inaffondabile.

COF Friulano Filip, Miani, 2011 (14%)
Lieve esordio tostato al naso, seppur in finezza (tratto assente invece nel Buri). Più snello e meno strabordante di frutto rispetto al fratellone, non lo definirei però più acido, anche se all'apparenza potrebbe sembrarlo: ha solo un po' meno corpo, rispetto all'altro mostro. Vino quasi agile e mi verrebbe da dire "beverino" anche se proprio all'ultimo l'alcol da una scodatina. Forse bottiglia non al 100%, chissà.

COF Friulano Titut Blanc, Ronc di Vico, 2011 (13,5%)
Un bel po' sacrificato dopo i Miani, anche se pensavo che la rusticità di questo vino proveniente da una diversa zona, più "nordica" dei COF potesse comunque non venir sminuita. Infatti è piacevolmente ruvido e verde, ed anche con una bella pera ed un'acidità molto marcata, ma non ha chiaramente il passo dei vini precedenti. Qualche tono ancora fermentativo lo frena, peccato.

Continua...
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda paperofranco » 07 apr 2013 13:54

Domanda del cavolo: Alberto, c'è Miani a Vinitaly?
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Re: Nec-Otium & The Wine Trio Private Tasting a Mezzane di Sotto

Messaggioda Alberto » 07 apr 2013 17:40

SAUVIGNON E CHARDONNAY:

COF Sauvignon Peri, Ronco del Gnemiz, 2011 (14,5%)
Sambuco e salvia ed un bel frutto nel tempo, piena coerenza naso-bocca, fresco, vino non enorme ma preciso e limpido.

COF Sauvignon Sol, Ronco del Gnemiz, 2011 (14,5%)
Qui si sale di volume ed intensità: "giallo" e cremoso, solare, saturante, lunghissimo. L'acidità ed il sale ovviamente fanno però sì che sia tutto tranne che un vino statico. Grande.

COF Chardonnay, Meroi, 2011 (14%)
Rileggendo, mi trovo ad aver scritto suppergiù le stesse cose del friulano provato un'ora prima: legno elegante e note quasi idrocarburiche al naso! Ma anche un bel burro ed un frutto chiaro, lontanissimo da accaloramenti e sovramaturazioni. Non trova però l'allargamento, il cambio di passo in bocca, finendo un po' brusco. In chiusura?

COF Chardonnay Sol, Ronco del Gnemiz, 2011 (14,5%)
Fieno e melone in apertura, nel tempo e coll'alzarsi della temperatura invece di far uscire note più calde e mature, volge addirittura verso una vegetalità fresca, quasi mentolata: un naso complesso e già molto definito, anche se ovviamente è un vino ancora praticamente in fasce. Bocca sapida e diritta, coerente. Che gran chardonnay.

P.S.: Alcol? Fiacchezza per l'annata calda? :roll: Non nei vini di ieri.

Continua...
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