Messaggioda Alberto » 12 nov 2016 21:50
Ultimi tre rossi stappati, tre bituriche:
Friuli Colli Orientali Merlot Ronco del Balbo, Petrucco, 2013 (15%)
Da un vecchio vigneto in Buttrio, in un podere che fu proprietà di Italo Balbo, o meglio di sua moglie, la Contessa Florio. Merlottone gustoso, fruttato e gourmand, direi quasi femminile: colore rubino intenso, ma assolutamente non inchiostrato, bella viola classica al naso ed una discreta speziatura, non grande falcata a centro bocca, ma non stiamo parlando di Miani chiaramente.
Veneto Rosso Carmenère Più, Inama, 2012, da magnum (14%)
Carmenère "stondato" da un 30% di merlot, provenienza Colli Berici come tutti i rossi di Inama. Colorone bello intenso e saturo; naso un po' fumoso e compresso nel frutto, in cui giustamente la varietà principale domina (ma non è particolarmente erbaceo), un filo pizzicante di alcol nel tempo; bocca matura, dalla cifra stilistica "dolce" come da stile aziendale e con buona ricchezza di trama, ben costruito (è pur sempre il loro rosso base!), ma nel complesso piuttosto freddino e semplice.
Toscana Rosso Campiglia, Campiglia, 2008 (13,5%)
Codesto invece gli è proprio un bel toscanaccio ombroso, una sorpresa che assolutamente non conoscevo (merlot in purezza, azienda di Tavarnelle Val di Pesa): anche qui un colore non esattamente chiaro, ma con la giusta sgranatura all'orlo ad 8 anni di età suonati, giusti accenni terziari terrosi nei profumi, ed un profilo "scuro" ma asciutto, bello teso nell'acidità e quasi ruvido nei tannini. Gustoso!
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?
For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.