Champagnata Epica 2014

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vinogodi
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Re: Champagnata Epica 2014

Messaggioda vinogodi » 20 gen 2014 10:41

...come in tutte le bicchierate, conferme, sorprese e piccole delusioni (pochissime, per fortuna). Per conferme intendo vini che ti aspetti che ti facciano gioire... e ti han fatto gioire. Al netto dei gusti personali che ai massimi livelli, come in certi casi, hanno fatto propendere per sfumature uno sull'altro , senz'altro fra le grandi conferme:
- Oenoteque Rosé : non fosse per il prezzo altino, sarebbe da mettere in cornice e rimirarlo ad ogni occasione si parla di Champagne Rosé. Qualcuno dice "troppo perfetto" ... ci sta , ma il suo equilibrio è mozzafiato, con anche un aspetto ludico non certo trascurabile: :D :D :D :D :D :wink:
- Collection : mi impressionò maggiormente al genetliaco di Kalosartipos, ma solo perchè qui la compagnia era anche di tutt'altro spessore (parlo dei vini , non dei presenti :lol: ) . Monumentale e giovanissimo, fremo al pensiero delle aperture nei prossimi anni quando sarà in perfetto equilibrio dei componenti, oggi immensi ma un pò entropici :D :D :D :D :D :wink:
- Nuits di Madame : chi era la prima volta che si approcciava, qualche sindrome gli è venuta. Veramete efficace e di altissimo livello come sempre :D :D :D :D :D
- Clos S.Hylaire : quel che ti aspetti da questo monumento caro come un rene . Ti aspetti tanto e ricevi tanto. Per alcuni vino della serata , per me no ma poco ci manca: ammettendone il valore, il mio gusto personale, non sempre allineato all'ancien régime, è più propenso a sollecitazioni più sessuali. LO Zar di tutte le Russie se ne sarebbe innamorato, per l'ìopulenza e la presenza scenica. Quando c'è un blasone così mediaticamente consolidato , un perche lo si trova sempre. :D :D :D :D :D :wink:
- Blanchot Ravenau : sarà pure giovanerrimo, ma da didattica sullo Chablis. Niente a che vedere con l'esplosività di Ramonet, ma quando un vino evapora a quella velocità dal bicchiere, c'è davvero da meditarci sopra su quale fenomeno sensoriale si ha davanti ... :D :D :D :D
- Egly 2002 : secondo me Champagne di una classicità galattica : opulento, ricco , complesso , bevibile... :D :D :D :D :)

SORPRESE : termine sbagliato per definire una sovraperformanza, ci mancherebbe ci fossero sorprese a questi livelli...
- Salon : una Katana dove la lingua ancora mi sanguina. Di un'affilatezza unica ma con tutta la ciccia al suo posto. Giovane da fantascienza (verdolino e chiaro di colore) , agrumato come nessuno , con una bocca che erano anni che non sentivo, dopo i relativi godimenti di 1997 e 1999 . Meglio anche della recente apertura del 1995 :D :D :D :D :D
- Batard Ramonet: come disse Kaolos, la quintessenza della Borgogna. Difficile trovare più florealità, mineralità, mobilità nel bicchiere. Dopo tre ore, chi l'aveva tenuto, ha goduto di un0evoluzione straordinaria. Godimento senza ritegno :D :D :D :D :D
- Roumier MSD : pur amante del Nostro, non me lo ricordavo così buono. I 2006 stanno attraversando momenti di grazia assoluta, soprattutto quelli di Roumier . Bevibilità e texture da sballo. :D :D :D :D
- Le Clos Laherte : sempre lui, di una bellezza splendente e di una costanza impressionante. Anche questo, non ti stupisce con effetti speciali ma nel bicchiere ha una variabilità e capacità di beva commoventi ... e poi finisce il bicchiere quando ancora avrebbe tanto da dire :D :D :D :D
- Couche Boule de miel : lo metto qui e non fra le "sottoperformanze" perchè come Champagne classico è ottimo, come demi - sec ... oggetto di perplessità. Ma a me è piaciuto... :D :D :D :)

SOTTOPERFORMANZE ...o , perlomeno, qualcosa in più ci si aspettava, anche se la compagnia di bocce non era così incline a valorizzare il contorno...
- RD Bollinger ... che vi devo dire: me lo ricordavo digrignante, in questo caso ottimo ma non indimenticabile, con leggere note cognaccose ed una impalcatura troppo impettita. Non si è concesso apieno ... :D :D :D :)
- Krug Rosé : beh... per essere uno dei più celebrati rosé , ha si una bocca assassina ma il naso ancora un pò da registrare, anche con qualche riduzione ... :D :D :D :D ...quattro faccine sembrano tante, ma per un top di categoria...
- Oenoteque '96 : vino splendido con una bocca monumentale... e allora perchè in questa sezione? Per il naso un pò muto... c'era tutto , ma su registro con semitono leggermente più basso delle ultime bevute. Forse solo in fase di leggera chiusura, da aspettare ... :D :D :D :D :)
- L'Apotre Leclapart : questo proprio non l'ho capito. Stile un pò troppo personale, note al naso non pulitissime, anche se nel tempo migliorato. La bocca era arcigna, rusticana ... boh... :D :D :D
- Radice Paltrinieri ... ribadisco : se Leclisse è il miglior Lambrusco del pianeta (non solo Sorbara) , Radice è quasi un esercizio stilistico ad uso laboratorio per le titolazioni acido-base, chiaramente facente la parte dell'acido forte titolante. Ustiona appena tocca le labbra, abbisogna di addizione di soluzione tampone o neutralizzante per riuscire a deglutirlo compiutamente e lo stomaco, che come ambiente acido non è certo l'ultimo arrivato, quasi lo rigetta a mò di mostro di Alien , provocando corrosioni in tutti gli oggetti metallici con cui viene a contatto ... mò ci vuole Predator per contenerne l'invasività... :lol:
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Re: Champagnata Epica 2014

Messaggioda ugc » 20 gen 2014 11:02

Bravi bravi, complimenti, bella lineup!
Condivido le votazioni pur non avendo bevuto assieme a voi, almeno per le bottiglie su cui ho un minimo di esperienza. Salon 96 è LO champagne, chiaramente meglio di 95 e 97 (99 non ancora assaggiato, lo aspetto ancora un pochetto), ed è dannatamente indietro. A meno di bevute esplorative e compulsive, lo lascio riposare almeno altri 5/6 anni prima di riaffrontarlo.
Bollinger a mio avviso, diciamo per tutti gli anni 90, ha secondo me uno sviluppo più immediato ma nettamente meno profondo delle altre top cuvée, la qual cosa finisce col premiare la Grande Année e i precocisti impulsivi che la aprono appena uscita. Son curioso di vedere la 2002 declinata sul RD ma a giudicare dall'annata che tra le grandi è probabilmente la più precoce e godereccia dal 82 a questa parte probabilmente siamo sullo stesso livello.
Tornando a palla sul 2002 non mi stupisce la performance di Egly Ouriet, così come di tantissimi altri top champagne di quell'annata, quasi tutti iper-leggibili e goderecci (lo so, mi sto ripetendo, ma almeno sono chiaro :mrgreen: ) da subito. Sto pensando a DP, così come CdG, Selosse (slurp!), Corbon, Gimonnet, etc...che per molti alla prima bevuta lasciano un po' di dubbi se non una leggera delusione per la apparente mancanza di punti di sviluppo. Non so se riesco a rendere il mio pensiero, ma il 96, estremamente più squilibrati, talvolta strappano un giudizio migliore per il probabile godimento futuro, mentre i 2002 già perfettissimi lasciano col dubbio: "ma è tutto qui?".
Bene, il mio giudizio è: usciamo per un secondo dai panni degli enostrippati e ammiriamo invece con gli occhi innocenti da bambino tutta questa serie di bottiglie cesellate, armoniche, rotonde, con una souplesse incredibile e una bevibilità assassina. Col 2002 non ricerchiamo il Graal dell'eternità stile 88 e 96, ma un soffice abbraccio di seta...
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Re: Champagnata Epica 2014

Messaggioda davidef » 20 gen 2014 11:06

vinogodi ha scritto:- Clos S.Hylaire : quel che ti aspetti da questo monumento caro come un rene . Ti aspetti tanto e ricevi tanto. Per alcuni vino della serata , per me no ma poco ci manca: ammettendone il valore, il mio gusto personale, non sempre allineato all'ancien régime, è più propenso a sollecitazioni più sessuali. LO Zar di tutte le Russie se ne sarebbe innamorato, per l'ìopulenza e la presenza scenica. Quando c'è un blasone così mediaticamente consolidato , un perche lo si trova sempre. :D :D :D :D :D :wink:


2 bevute e 2 delusoni ahimè, a 200 € di media mi aspetto ben altro, forse son stato sfortunato io :(
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Re: Champagnata Epica 2014

Messaggioda Kalosartipos » 20 gen 2014 11:54

Brevissime :roll: impressioni mie..

LAHERTE FRÈRES Champagne Extra Brut “Les Clos” - affilato, perfetto come aperitivo.

DOMAINE RAVENEAU Chablis Grand Cru “Blanchot” ’08 - splendido, floreale, elegante.. chissà come sarà fra un lustro.

DAVID LÉCLAPART Champagne Extra Brut Blanc-de-Blancs 1er Cru “L’Apôtre” - per me evoluto.. e non è la prima volta che succede.

EGLY-OURIET Champagne Grand Cru Brut ’02 - veramente buono e migliore della bottiglia di tre mesi fa.

BOLLINGER Champagne Extra Brut “R.D.” ’96 - non ci siamo, la bottiglia di un anno fa era perfetta, questa aveva bolle evanescenti e bocca seduta... direi scarsa tenuta del tappo..

DOMAINE RAMONET Bâtard-Montrachet ’04 - fantastico.. io sono riuscito a tenere a lungo il vino nel bicchiere ed era un crescendo continuo... per me 95/100.

DOM PÉRIGNON Champagne Brut “Oenothèque” ’96 - ottimo, ma non la migliore bottiglia sentita.

SALON Champagne Brut ’96 - invece questa è stato il miglior SALON '96 che mi sia capitato di assaggiare... bottiglia della giornata!

BILLECART-SALMON Champagne Brut “Le Clos Saint Hilaire” ’96 - mio primo assaggio e piaciuto tanto, anche se un poco opulento per il mio gusto.

DOMAINE G. ROUMIER Morey Saint-Denis 1er Cru “Clos de la Bussière” ’06 - momento di beva felicissimo..

KRUG Champagne Brut “Collection” ’89 - concordo con Marco.. la bottiglia di novembre era meglio... per me, questa presentava note ossidative/cognaccose in eccesso rispetto a quanto posso tollerare..

KRUG Champagne Brut Rosé - naaaaaa, perchè spendere il doppio della Grande Cuvée? :mrgreen:

GIANFRANCO PALTRINIERI Lambrusco di Sorbara “Radice” ’12 - un divertissiment... che mi attendevo ed ho annunciato, rovinando la sorpresa a Marco.. :roll:

DOMAINE LEROY Nuits Saint-Georges “Aux Allots” ’01 - La Vieille... :lol:

DOM PÉRIGNON Champagne Brut Rosé “Oenothèque” ’93 - splendido, ma perchè spendere il triplo dell'Oeno '96 bianco (rispetto al quale ha simili note marine/iodate?)

VINCENT COUCHE Champagne Démi-Sec “Bulles de Miel” - rien è faire, i démi-sec non ci stanno con i dolci..
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
GabrieleB.
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Re: Champagnata Epica 2014

Messaggioda GabrieleB. » 20 gen 2014 18:15

Complimenti davvero ragazzi,che bella bevuta!! :shock: :shock: :D :D
landmax
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Re: Champagnata Epica 2014

Messaggioda landmax » 27 gen 2014 01:26

A una settimana esatta dall'evento, il giudizio è certamente sereno... :D

1) LAHERTE FRÈRES Champagne Extra Brut “Les Clos”: bell’inizio davvero. Da 7 diversi vitigni, ha un naso di bella evoluzione (melograno purissimo) e tipicità (quella nota "rancid”, come dicono i francesi, un pò da cognac). La bocca è davvero molto tagliente, citrina, da sola forse un pò sgarbata, ma perfetta nell’abbinamento a mortadella e parmigiano stagionato. 87-88/100

2) DOMAINE RAVENEAU Chablis Grand Cru “Blanchot” ’08: naso alla Raveneau, coniuga la tipica nota minerale dello Chablis con una dolcezza di frutto mai stucchevole, di grande evoluzione nel bicchiere (saltano fuori anche note mentolate e molto altro). Bocca di ottima tensione, giovanissimo, ma comunque già godibile. Non sono un super-amante degli Chablis in generale, ma mi è piaciuto molto. 89-90/100

3) DAVID LÉCLAPART Champagne Extra Brut Blanc-de-Blancs 1er Cru “L’Apôtre”: che delusione! Parte bene, con naso già bello evoluto e abb. complesso: mela cotta, miele, crosta di pane, ecc.; in bocca parte largo, ma poi scompare in un finale abbastanza corto e monodirezionale. 84/100

4) EGLY-OURIET Champagne Grand Cru Brut ‘02: amo molto lo stile del produttore, sempre “scalpitante”, energico, che ha bisogno di un pò di tempo nel bicchiere per trovare il giusto assestamento. Questo vino non è da meno, naso ancora abbastanza contratto, anche se anch’esso molto tipico nel quadro olfattivo (note minerali e rancid in evidenza), bocca potente, ma espressiva, molto lunga. Quasi un peccato averlo aperto adesso, tanto è giovane. Per la mia esperienza, però, devo dire di avere preferito – e non di poco – il suo straordinario Blanc de noirs (bevuto grosso modo un anno e ½ fa), che costa anche meno. 90/100

5) BOLLINGER Champagne Extra Brut “R.D.” ’96: dicono una bottiglia un pò sfortunata. Non che sia men che molto buono, intendiamoci, ma forse da un calibro del genere ti aspetteresti emozione pura. Ed invece il naso, pur opulento, stenta a distendersi completamente. La stessa “grassezza” la si ritrova in bocca, ma gli manca un pò di tensione acida, così la beva rimane un pò “seduta”, anche se il finale è molto lungo. 91/100

6) DOMAINE RAMONET Bâtard-Montrachet ’04: grande vino, anche se a mio parere ancora piuttosto giovane (le note boisè si avvertono molto). Al naso, però, è davvero molto intrigante e dall’evoluzione nel bicchiere straordinaria. La bocca è forse un pò sottile, gli manca soltanto un filo di materia, ma il finale è molto lungo e di grande espressività. 93/100

7) DOM PÉRIGNON Champagne Brut “Oenothèque” ’96: era la prima volta che bevevo questo vino. Devo dire che al naso non regala moltissimo (sensaz/ioni minerali in evidenza e quella classica punta rancid), ma la bocca è di rara purezza: cristallina come acqua di fonte, energica, agrumata, profonda, di una bevibilità disarmante. Non si dimentica facilmente. Ed è ancora un bambino. 93/100

8) SALON Champagne Brut ’96: il Blanc de blancs della giornata. Vino in stato di grazia, tanto opulento quanto elegante. Al naso è seducente e “ruffiano” q.b. La bocca è davvero grande, acidità e bollicine fantastiche, a sorreggere una materia straordinaria e un finale irradiante. Una Grace Kelly fatta a vino. Già grande così, ma ha un futuro radioso davanti a sè. 95/100

9) BILLECART-SALMON Champagne Brut “Le Clos Saint Hilaire” ’96: il Blanc de noir della giornata. Champagne grasso e opulento, offre profumi di rara complessità, in assoluto il più sfaccettato della giornata. In bocca è monumentale, profondo e il finale lunghissimo. Tutta la forza del pinot noir. Ottimo già ora, potrà migliorare ancora? 96/100

10) DOMAINE G. ROUMIER Morey Saint-Denis 1er Cru “Clos de la Bussière” ’06: eleganza e bevibilità ai massimi livelli, profumi classici dei grandi pinot noir di Borgogna (lampone e fragoline appena colte, sbuffo pepato e incenso, rosa, mineralità), davvero memorabile nella sua finta-semplicità. 92/100

11) KRUG Champagne Brut “Collection” ’89: francamente, mi ha un pò deluso. Non si può dire meno che sia men che buono, ma: i profumi sono dominati da una nota cognaccosa che a mio parere tende a coprire un pò il resto, la bocca, pur notevole, è mio parere un pò rigida, forse è gioventù, ma non mi ha lasciato il segno. E a questi prezzi, sinceramente, non lo comprerei mai. 91/100

12) KRUG Champagne Brut Rosé: discorso non molto diverso dal precedente. Qui i profumi non sono molto espressivi, anzi direi quasi che virano al mallo di noce; anche qui la bocca è lunga ma un po’ rigida, a questi prezzi mi aspetto un’emozione che proprio non ho avuto. 89/100

13) DOMAINE LEROY Nuits Saint-Georges “Aux Allots” ’01: wow! Ha una ricchezza gustativa di un premier/grand cru, i profumi sono inebrianti (incensi), la bocca elegante e lunga. In perfetto stato di forma, non so se potrà ancora migliorare, ma oggi è perfetto. 92/100

14) DOM PÉRIGNON Champagne Brut Rosé “Oenothèque” ’93: condivido in toto il giudizio di Kalos: “splendido, ma perchè spendere il triplo dell'Oeno '96 bianco (rispetto al quale ha simili note marine/iodate?)”. In effetti, chiudendo gli occhi, al gusto si faceva fatica a distinguerlo dal “fratello” in bianco… 93/100

15) VINCENT COUCHE Champagne Démi-Sec “Bulles de Miel”: le mie papille erano ormai esauste, comunque un bello champagne, più secco di quanto mi sarei aspettato da un Demi-sec. Sospendo il giudizio causa stanchezza.

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