Eccoci al dunque di questa ennesima disfida ...
Intanto un plauso alla cucina di Buriani che è veramente di alto livello, mano molto felice e scelta ottima delle materie prime ! Forse l'unico piatto che ha un po deluso è stato il risotto, come preannunciato dal buon Jo, ma ormai ho capito che per mangiare un risotto come dio comanda devo stare in Veneto ...

Per il resto i piatti si abbinavano veramente bene al verdicchio !
Abbiamo iniziato con la verticale di Cuprese, 87 (purtroppo un po avanti con leggere note ossidative), 89 (evoluto benissimo, un po barocco), un 91 da plauso con un'acidità minerale da urlo, 94 e 95 due belle annate classiche senza particolari differenze (una leggera preferenza per il 94 un po più fresco e marino) e il 99 da magnum prodotto con uno stile diverso (da magnum sembrava più avanti degli altri, anche dal colore oro antico !)
Segue la batteria dei Serra Fiorese, 91 ancora in forma, 94 e 95 purtroppo evoluti
Segue la batteria del San Sisto, 93, 94 e 97 tutti integri ma dominati ancora dalla dolcezza del legno che ne compromette i primari, ragion per cui sembrano tutti molto uniformi senza particolari differenze legate all'annata
A seguire Villa Bucci 92, un mostro di complessita sia al naso (bellissima la menta iniziale, le successive note marine, iodate, conchigliose) che in bocca dove il peso specifico del vino è di un altro spessore rispetto al miglior Cuprese, grande materia e spinta acido sapida ben presente ma integrata
Mirum 93, bottiglia per la quale avevo grandi aspettative, si è rivelata leggermente evoluta e senza particolari guizzi di piacere ... Molto belli invece i Collestefano 06 e 08 alla cieca portati da Zel, con una mia particolare preferenza per lo 08 dalla maggiore struttura !
Finale dolce non dolce con un Vin Santo alla cieca di Antinori dalla grande bevibilità, non un mostro di complessità e senza particolari note dolci ma dalla grande scorrevolezza in bocca !
Concordo veramente sulla strana evoluzione del verdicchio. I vini hanno una capacità di invecchiare molto bene, il vitigno ha grandi potenzialità di durata nel tempo. Se ci sono state bottiglie problematiche è sicuramente legato al discorso tappi che, non essendo di particolare qualità, come in altre occasioni mi sento di affermare che un'eccessiva microporosità porti a delle evoluzioni precoci. Quando invece il tappo tiene bene, il vino ha tutte le carte in regola per sfidare il tempo. Resta comunque un'evoluzione diversa da altri bianchi italiani vintage che ho assaggiato in quando sembra in qualche modo fermarsi. I caratteri evolutivi si equivalgono nei vari vini, quello che può in qualche modo rovinare il prodotto è sicuramente la mano del produttore, vedi ad esempio il San Sisto dove la materia c'era ma l'uso del legno ha in qualche modo penalizzato il vino. Serra Fiorese mi ha un po deluso, avevo ottime aspettative ma purtroppo anche il 91, integrissimo, non ha dato particolari guizzi ... Peccato perchè la materia c'è, forse anche in questo caso la mano del produttore nell'affinamento ha in qualche modo penalizzato il frutto.
Cosa che invece non è successa al Villa Bucci 92, vero vincitore a parer mio della giornata, con una bocca di una densità incredibile ed una lunghezza degna dei migliori bianchi. Cuprese 91 pur avendo ancora un'acidità ed un'integrità sconvolgenti, paga secondo me lo scotto della qualità iniziale delle uve, meno peso specifico e meno lunghezza generale. L'ho preferito all'89 per ragioni mie personali, non so se condivise anche da altri, sullo sviluppo acido minerale dei due bicchieri ... il 91 ha ancora una bella vita davanti e un potenziale evolutivo (ma evolverà ?) mentre l'89 era molto più pronto ma con uno stile diverso, più baroccheggiante.
Peccato per il Villa Bucci 88 che è risultato ossidato, sarebbe stato interessantissimo sentirlo ! A proposito, chi ha portato via le bottiglie mi faccia una foto ricordo, mi sono dimenticato di farla !!!
Un plauso alla compagnia, mi sono divertito molto soprattutto a spettegolare con Zel ...
