Palma ha scritto:l'oste ha scritto:manichi ha scritto:Barbaresco Santo Stefano 2008 Giacosa : naso giacosiano di confettura di fragola
A prescindere dalla piacevolezza di questo descrittore che ho riscontrato più volte anche nel Rocche di Giacosa, mi sono sempre domandato se sia un segno di tipicità del nebbiolo o un
atout del manico.
Domanda interessante, Oste.
A mio avviso come per altri descrittori (tra cui l'anguria o simil-anguria conterniana) c'è un mix delle due ipotesi.
Il sentore "marmellatina di fragola", o comunque quelli ad esso assimilabili si trovano in diversi vini di diversi produttori, ricordo certamente sul Rionda 2004 di Massolino, nel Ceretta 2010 (da botte) di Conterno in alcuni vini di Fenocchio, nel Rabajà 2009 di Ca dù Rabaja, sul Santo Stefano del castello di Neive ed altri, quindi credo che sia comunque un espressione del vitigno o comunque del terroir. Poi ovviamente il manico incide nel dargli un'interpretazione personale più difficile da descrivere e qua diciamo che il sentore "giacosiano" è più marcato che in altri casi. Non credo di essere stato chiarissimo, ma spero che il mio pensiero sia comunque intuibile, poi sicuramente sarà una strunzata.
Credo di aver capito quanto scrivi, forse perchè sono un esperto produttore di strunzate...
Sorriso.
Sul "fragoloso giacosiano" la curiosità mi è sorta perchè nei testi sacri del nebbiolo questo frutto non compare come predominante tra i frutti rossi che di base hanno una tendenza più acidula che dolce.
Spesso poi i sentori di confettura
tout court nel nebbiolo non mi sembra che vengano messi tra i sentori di tipicità di questo vitigno. Inoltre quando si dice "marmellatoso" non credo si voglia fare un complimento.
Solo per la precisione, la confettura (o marmellata, ma quest'ultimo termine tecnicamente si usa solo per gli agrumi) deriva da frutta e zucchero cotti a lungo insieme, cioè un procedimento che a me non richiama prontamente il frutto spontaneo ma una sua elaborazione.
Dell'anguria si dice anguria non confettura d'anguria, così come per molti pinot noir si parla di fragoline o lamponi e non di confettura di essi. E nei pn buoni, questo sentore non è mai presente in modo così predominante come in alcuni vini di Giacosa.
Però è indubbio che in alcuni vini della sua produzione più recente (per la mia limitata esperienza direi dagli ultimi anni del secolo scorso in poi) questo descrittore si erge protagonista molto spesso sia nei barbaresco che nei barolo, quindi a meno di uniformare
d'amblè i due terroir come uguali, non mi pare così evidente che tale sentore possa essere "di terroir". Insomma, Santo Stefano dovrebbe essere un terroir un po' diverso da Serralunga.
Quello che mi lascia perplesso è che per fare la confettura si usa lo zucchero in grande quantità.
Siccome lo zucchero, la
chaptalisation (per fare il fico
en français) in Italia non è consentita, mi resta un po' di perplessità e mi stupisce anche leggere che questo sentore "giacosiano" dolce viene apprezzato da chi invece -persino con dileggi e cazzeggi- rifugge i vini che presentano eccessi zuccherini (vedi Es o Kurni e apriti cielo).
Ora veramente Fabrizio, come ho premesso, il descrittore "fragoloso" a prescindere dalla sua tipicità a me piace (anche nel lambrusco dove però mi pare venga indicato come tipico) e non è mia intenzione polemizzare a caxxo con te o altri per far crescere di un po' di pagine il thread.
Però ho la tenue sensazione che oltre a non accettare la soggettività, qualche volta non si usi neanche l'obbiettività nei confronti di un produttore come Giacosa, forse perchè sta più nel cuore di altri per alcuni indubbi e magistrali capolavori che ha regalato oltre che per l'icona che rappresenta.
PS: dopo aver letto i nomi dei vini/produttori che citi come "portatori di fragola", da buon empirista stasera con il bollito di fusello (il "filetto" del quarto anteriore) con
bagnett verde e rosso, ho aperto il Barolo Bussia 2004 di Fenocchio (piaciuto proprio) ma tra i molti descrittori speziati, floreali e di frutto (ribes, ciliegia) la fragola non c'era nè in frutto nè in confettura e non ho percepito alcuna dolcezza di frutto eccessiva ma un corredo aromatico di ottima armonia.
Ovviamente proverò a breve anche gli altri vini che hai indicato, perchè il tema mi incuriosisce proprio.