CHE BEVESSIMO A MAGGIO 2013

[Kalosartipos]

tu sei un altro che beve sempre male, eh, Stefano?

che ci vuoi fare Paolo,sono un accanito sostenitore della scuola di pensiero"poche ma buone"!

Io preferisco seguire la scuola di pensiero di mio zio: "quel poco, che sia tanto e buono.."

[mattiave]

Levia Gravia 2004, Caccia al Piano 1868: riassumo dicendo trascurabile. Un bicchiere bevuto a fatica. Alcolico, riduzione al naso, non filtrato (preso dalla cantina, messo in piedi un'oretta, pieno di residuo sul bicchiere...ma colpa mia). Per qualche minuto esce anche qualche bel fruttino rosso, ma dura una mezzoretta, e poi saluta tutti e va a dormire...per sempre. Freschezza e sapidità non pervenute.

[diamonddave]

Levia Gravia 2004, Caccia al Piano 1868: riassumo dicendo trascurabile. Un bicchiere bevuto a fatica. Alcolico, riduzione al naso, non filtrato (preso dalla cantina, messo in piedi un'oretta, pieno di residuo sul bicchiere...ma colpa mia). Per qualche minuto esce anche qualche bel fruttino rosso, ma dura una mezzoretta, e poi saluta tutti e va a dormire...per sempre. Freschezza e sapidità non pervenute.

Ebbi la stessa esperienza con una 2001 un paio di anni fa. Dimenticabile, superfluo.

Pietrabianca 2010 - Tormaresca
Cicciotto e maranza, però è piaciuto a tutti i presenti (i vini li ho portati io). Mettiamola così: se me lo mettono a tavola lo bevo, se devo comprarlo lo eviterò. Però è un vino che si fa piacere.

Montepulciano S.Martino Rosso Marina Cvetic 2007 - Masciarelli
Un pelo sotto le altre bottiglie pari annata bevute per una nota alcolica appena fuori "garrese", ma sempre godereccio ed opulento. Tosto di tannino e ricco di amarena e tostatura, potente e maschio. Bella lunghezza, piaciutissimo.

[de magistris]

Non che ce ne fosse bisogno, ma stasera ho avuto l'ennesimo conferma che di vino non capisco veramente una cippa.

Stappo il Barbaresco Fausoni '01 di Sottimano, bottiglia che presi all'uscita in cantina nel maggio del 2004.
Visita in cui mi piacquero tutti i cru (Currà, Cottà e Pajorè), uno più dell'altro, e infatti li presi tutti ripromettendomi di stapparli ad almeno dieci anni dalla vendemmia. E invece...

Vino troppo brutto per essere vero, sarebbe meglio invocare la bottiglia sottoperformante e chiuderla qui.
A meno che non sia "normale" un vino fin da subito spento, totalmente privo di energia, che dimostra almeno dieci anni di più, inizialmente dominato dalla canfora e dall'amarena sottospirito per poi virare, senza schiodarsi mai più, sul succo di frutta a pera della zuegg. Ma soprattutto un vino alcolico, scisso nelle componenti, non supportato, segnato irrimediabilmente da un'asciugatura gallica come non mi capitava da tempo.

Ad onor del vero all'epoca Andrea mi disse chiaramente che secondo lui il Fausoni era nettamente il più debole dei suoi cru nel 2001, ma la "botta" è stata grande, soprattutto dopo una giornata che più di merda non si poteva. La legge di Murphy?

ps letteralmente imbevibile stasera, domani provo a risentire se cambia qualcosa...

[meursault]

Non che ce ne fosse bisogno, ma stasera ho avuto l'ennesimo conferma che di vino non capisco veramente una cippa.

Stappo il Barbaresco Fausoni '01 di Sottimano, bottiglia che presi all'uscita in cantina nel maggio del 2004.
Visita in cui mi piacquero tutti i cru (Currà, Cottà e Pajorè), uno più dell'altro, e infatti li presi tutti ripromettendomi di stapparli ad almeno dieci anni dalla vendemmia. E invece...

Vino troppo brutto per essere vero, sarebbe meglio invocare la bottiglia sottoperformante e chiuderla qui.
A meno che non sia "normale" un vino fin da subito spento, totalmente privo di energia, che dimostra almeno dieci anni di più, inizialmente dominato dalla canfora e dall'amarena sottospirito per poi virare, senza schiodarsi mai più, sul succo di frutta a pera della zuegg. Ma soprattutto un vino alcolico, scisso nelle componenti, non supportato, segnato irrimediabilmente da un'asciugatura gallica come non mi capitava da tempo.

Ad onor del vero all'epoca Andrea mi disse chiaramente che secondo lui il Fausoni era nettamente il più debole dei suoi cru nel 2001, ma la "botta" è stata grande, soprattutto dopo una giornata che più di merda non si poteva. La legge di Murphy?

Sul Nebbiolo devi fidarti di più dei "cattivi maestri"......

[de magistris]

Non che ce ne fosse bisogno, ma stasera ho avuto l'ennesimo conferma che di vino non capisco veramente una cippa.

Stappo il Barbaresco Fausoni '01 di Sottimano, bottiglia che presi all'uscita in cantina nel maggio del 2004.
Visita in cui mi piacquero tutti i cru (Currà, Cottà e Pajorè), uno più dell'altro, e infatti li presi tutti ripromettendomi di stapparli ad almeno dieci anni dalla vendemmia. E invece...

Vino troppo brutto per essere vero, sarebbe meglio invocare la bottiglia sottoperformante e chiuderla qui.
A meno che non sia "normale" un vino fin da subito spento, totalmente privo di energia, che dimostra almeno dieci anni di più, inizialmente dominato dalla canfora e dall'amarena sottospirito per poi virare, senza schiodarsi mai più, sul succo di frutta a pera della zuegg. Ma soprattutto un vino alcolico, scisso nelle componenti, non supportato, segnato irrimediabilmente da un'asciugatura gallica come non mi capitava da tempo.

Ad onor del vero all'epoca Andrea mi disse chiaramente che secondo lui il Fausoni era nettamente il più debole dei suoi cru nel 2001, ma la "botta" è stata grande, soprattutto dopo una giornata che più di merda non si poteva. La legge di Murphy?

Sul Nebbiolo devi fidarti di più dei "cattivi maestri"......

amico mio, sono passati quasi dieci anni: potrei essere cambiato io...

[mattiave]

Qualche giorno fa, con altri amici bevitori, una serata dedicata all'azienda Costa Archi di Gabriele Succi.

Non avevo mai bevuto nulla della sua azienda, quindi, prima volta per tutti.

Aperitivo con Dom Perignon vintage 1996 Non sarà al livello dell'Oenotheque 96, ma è un gran bel bere.

Nell'ordine:

Assiolo '10 +: seccato in un attimo; amarena, fragoline di bosco, bellissimo naso che ti porta all'assaggio, dove di certo non delude. Mentre scrivo vorrei scendere in cantina ad aprirmene una...ma è finito! Bevibilità assassina.

Monte brullo ris. '08 : un assiolo più potente, leggermente introverso, più cupo, ma con una spina acido/sapida che dona una grande bevibilità, seppur inferiore di poco all'Assiolo. Quì però c'è davvero il sangue... L'altra bottiglia in cantina, assieme a quelle che arriveranno, voglio farle rimanere a riposare per un paio d'anni: sono sicuro che verrà fuori qualcosa di eccezionale. Per me il migliore, soprattutto in prospettiva (2-3 anni).

Prima Luce : colore leggermente più cupo, e complessità al naso maggiore rispetto ai due precedenti. La frutta quì è più scura, unita a qualche nota di pepe, e il corpo si sente. Un vino di gran carattere... mi ha incuriosito, ma non l'ho trovato al livello del Monte Brullo... ci tornerò sopra con più calma, perchè pur non avendomi entusiasmato, sento il bisogno di approfondire.

Beneficio - : Un bellissimo vino, arrivato nel momento sbagliato. Non l'abbiamo apprezzato come merita, anche se in 2 su 6 lo hanno eletto il migliore dei 4 vini. Anche questo, assieme al Prima Luce, merita più concentrazione dei primi due. Ci ripasseremo su...

A questo punto, con decisione unanime, si è sentito il bisogno di aprire la seconda bottiglia di Assiolo... anche questa seccata in un amen... che bevibilità ragazzi!!

...e finale con Memor 2009 Cantine Ferri, come sempre (secondo me) grandissimo.

[il chiaro]

Non che ce ne fosse bisogno, ma stasera ho avuto l'ennesimo conferma che di vino non capisco veramente una cippa.

Stappo il Barbaresco Fausoni '01 di Sottimano, bottiglia che presi all'uscita in cantina nel maggio del 2004.
Visita in cui mi piacquero tutti i cru (Currà, Cottà e Pajorè), uno più dell'altro, e infatti li presi tutti ripromettendomi di stapparli ad almeno dieci anni dalla vendemmia. E invece...

Vino troppo brutto per essere vero, sarebbe meglio invocare la bottiglia sottoperformante e chiuderla qui.
A meno che non sia "normale" un vino fin da subito spento, totalmente privo di energia, che dimostra almeno dieci anni di più, inizialmente dominato dalla canfora e dall'amarena sottospirito per poi virare, senza schiodarsi mai più, sul succo di frutta a pera della zuegg. Ma soprattutto un vino alcolico, scisso nelle componenti, non supportato, segnato irrimediabilmente da un'asciugatura gallica come non mi capitava da tempo.

Ad onor del vero all'epoca Andrea mi disse chiaramente che secondo lui il Fausoni era nettamente il più debole dei suoi cru nel 2001, ma la "botta" è stata grande, soprattutto dopo una giornata che più di merda non si poteva. La legge di Murphy?

ps letteralmente imbevibile stasera, domani provo a risentire se cambia qualcosa...

Cantina per me sopravvalutata qui sul forum.
Poco tempo fa il Fausoni 2009 ha vinto la forza di gravità: lo mandi giu, ma si ferma a metà esofago e non scende più! Sarà che in parte c'era un Buon Consiglio 2005 sfaccettato e lieve, ma il barbaresco mi è sembrato davvero un macigno. Quella cosa dell'"asciugatura gallica" poi te la straquoto: davvero fastidiosa la sensazione sulle pareti orali.

[davidef]

irritante...non più di un poco da mandarino lievemente ammuffito...bottiglia senza costrutto

Ti piace farti male ogni 3/4 mesi ...

ciao Max

ci provo e riprovo, alcune cose comperate ** vanno bevute, hai l'aspettative quando stappi ma spesso ti ritrovi con vinelli imbarazanti, non so se sia un mio limite o se sia passato troppo tempo fa il messaggio sbagliato su questi vini...bho

mi trovo benissimo con i GG secchi, mi trovo altretanto bene con i vini dolci non equivoci, quando becco un prodotto così però resto sempre perplesso perchè non ha senso per me, non capisco come possa crescere o comunque migliorare nel tempo visto la scheletricità complessiva, misteri

[kubik]

Cassina:
linea variegata con rosato, vespolina 2010, nebbiolo 2010 e 09 , lessona 09. Tutti nel solco della tradizione ma non mi hanno fatto scattare la scintillaù

Sella:
i porfidi 07, se ricordo bene, sempre certo e sicuro come vino. Peccato i prezzi ormai da barolo

Nervi
tutto 05 con gattinara e cru valferana. Sono i vini della vecchia gestione imbottigliati ora, ergo non si discostano molto dall'ultimo stile nervi. Compitino

Travaglini:
Riserva 06 notevole, trevigne sempre 06 invece meno definito.

Complessivamente qualcosa di nuovo e positivo c'è, male i prezzi in aumento o proprio alti in uscita.
L'impressione che con il tempo nelle varie aree si creino punti di riferimento che fanno da traino per gli altri, purtroppo però gli altri non sempre puntano sulla medesima qualità dei referenti ma solo sullo stesso listino.

Grazie riccardo del report,ero fuori torino sennò sarei venuto (sei stato a 'I colori del vino' a Lessona no?).
Cassina capisco, tradizione si ma un pò freddi per un filo di tecnica che ingessa?
La Castaldi? Carlone per me è bravo, grande passione, crescerà (vende uve a Le Piane e Barbaglia anche credo).
Centovigne c'era? Il nebbiolo top 2009 lo ricordo davvero buono.

[arnaldo]

Ieri pomeriggio, al PROPOSTAvini Wineday -Edizione del veneto (limitata quindi ad aziende vinicole Venete) con qualche extra al banchetto.....una presenza SPECIALE con tanto di proprietario........
JOHANN RUCK - Franken - una coppia di vitigni sul GRAND CRU JULIUS ECHTER BERG. 2011 e 2012 a raffronto con Riesling e Sylvaner. Splendidi, fruttati (i 2011 con sfumature fume'), ampi al palato con persistenze pazzesche. Grande serie di vini che da soli valevano la giornata (anzi il pomeriggio) oltre alla cornice di VILLA ANGARANO (Villa Palladiana) messa a gentile disposizione dalle Sorelle Bianchi-Michiel,produttrici della azienda VillaAngarano (la terza del territorio dopo Zonta e Contra'Soarda) coadiuvate da Marco Bernabei.

[Alberto]

Garella: vera sorpresona di giornata, ne avevo letto qualche recensione ma mai avuto il piacere di degustarne i vini, produzione non proprio da mercati cinesi.
07 nebbiolo numech , 600 br prodotte, il più fine ma anche il più tradizionale dei loro vini
06 Juan un mix di 10 vitigni, mi ricorda in piccolo l'harlequin di zymè o forse meglio il suo kairos, un mix esaltante di uve che porta a un vino guizzante
07 trun croatina in purezza, resa alla Voerzio, mi ha convinto in pieno, la facilità di beva non altera la finezza e la definizione del vino

Questi potrebbero piacere molto al caro Marwine, più per il nome del produttore (ma è il Garella enologo - mi pare - di Sella?) che per il fatto ti abbiano ricordato Zymè...

Boniperti

Ecco, questo invece a Marwine magari un po' meno...

[Spectator]

..Bricco Appiani,Langhe rosso,Flavio Roddolo.Caloroso e genunino .Al momento,leggermente astringente e amarognolo sul finale :
..Le Ragnaie 2010,Le Ragnaie.Uno dei miei rdm preferiti,un vino che..da' dipendenza .Chissa'..Roland che ci aggiunge +!
..Canalicchio di Sopra 2010,Canalicchio.Schietto , diretto e floreale;anche questo un bel vino,di ottima compagnia ,come tutti i buoni Sangiovesi,d'altronde .

[Alberto]

Ieri pomeriggio, al PROPOSTAvini Wineday -Edizione del veneto (limitata quindi ad aziende vinicole Venete) con qualche extra al banchetto.....una presenza SPECIALE con tanto di proprietario........
JOHANN RUCK - Franken - una coppia di vitigni sul GRAND CRU JULIUS ECHTER BERG. 2011 e 2012 a raffronto con Riesling e Sylvaner. Splendidi, fruttati (i 2011 con sfumature fume'), ampi al palato con persistenze pazzesche. Grande serie di vini che da soli valevano la giornata (anzi il pomeriggio) oltre alla cornice di VILLA ANGARANO (Villa Palladiana) messa a gentile disposizione dalle Sorelle Bianchi-Michiel,produttrici della azienda VillaAngarano (la terza del territorio dopo Zonta e Contra'Soarda) coadiuvate da Marco Bernabei.

Piacevole pomeriggio in compagnia, quello di ieri a Bassano del Grappa ospiti di Gianpaolo Girardi (un vero gentleman, come sempre) e della sua Proposta Vini.
Capitolo Ruck: effettivamente lo Julius-Echter-Berg Sylvaner GG 2011 si è rivelato un grande bianco, teso, quasi severo, "granitico" nella sua vegetalità, di una longevità potenziale credo enorme; mi hanno entusiasmato meno i riesling, un po' rigidi e squadrati entrambi, anche se ragazzi erano dei 2012! Fruttatissimo e vagamente ruffiano/"furbetto" invece lo sheurebe Estheria 2011.
Qualche altro bell'assaggio poi c'è stato, in particolar modo tra i bianchi l'ormai "mitica" ed effettivamente riuscitissima malvasia 2008 di Podversic (meno brillante, leggermente asciugante, la 2009 invece), una delicata Vitovska 2010 di Skerk (non al livello della clamorosa malvasia pari annata, ma pazienza), una sapida nosiola Rauten 2010 di Salvetta, la (al solito) divertente garganega sui lieviti 2012 di Stefano Menti, e tra i rossi un fragoloso e gustosissimo Bardolino 2011 di Oppi Pellegrini (un "petit vin" davvero delizioso), un maturo Blauburgunder 2009 di Stachlburg, un focoso Merlot Artiul Riserva Chiara 2009 di Ronco Severo (una conferma per me, uno dei migliori merlot friulani da qualche anno). Infine, per chiudere accompagnado una fetta di Sachertorte, un davvero ottimo raboso passito Rebecca 2005 di Tessère.

[vinogodi]

...ieri , ospite del Sig. Carandini dell'omonimo acetificio, al Golf Club di Castelnuovo Rangone, Bellavista Vittorio Moretti 2004 ... beh, fa mica schifo, nè?...

[lapoelcan]

Barolo Cannubi San Lorenzo- Ravera 2001 Rinaldi.
......e vai col barolo.
Ne avevo prese diverse bottiglie all'uscita e me ne ero subito pentito, via via che lo bevevo. Un vino evoluto, scontroso, anche un po' squilibrato, che secondo me non sarebbe andato da nessuna parte. Sbagliando, come spesso mi capita.
Lo ritrovo oggi in splendida forma, ringiovanito, e il piacere che mi dà nel berlo va ben oltre l'orgoglio ferito per averla buttata in bilia.
Il colore è anche qui un granato cupo, ma bello vivo. La liquirizia è una nota di evoluzione che non amo, ma solo perché la si trova spesso insieme al caffé e ai funghi; un abbinamento schifoso. Qui è solitaria, apre lo spettro olfattivo in modo eclatante, con grande personalità, e allora ne colgo tutta l'eleganza. Ovviamente c'è dell'altro: una rosa appassita, una ciliegia sotto spirito, un leggero tono fumé; un profumo intenso, aristocratico, complesso.
Bocca imponente, che mi sorprende, più da Brunate che da Cannubi, con un tannino ancora di grande presa sul palato, di grande personalità; l'unico neo è che frena leggermente l'allungo.
Un Sig. Barolo, austero, elegante, con il sigaro toscano in bocca, e la saggia pazienza di chi la sa lunga. Bravo Beppe.

E pensa che l'hai bevuto ancora 10 anni troppo presto...

Dici? Può darsi, in ogni caso una bella bottiglia, anche se il Brunate-Le Coste resta per me un'altra cosa.

per me e' il contrario, e' da un bel po di tempo che preferisco il Cannubi ....

[paperofranco]

Barolo Cannubi San Lorenzo- Ravera 2001 Rinaldi.
......e vai col barolo.
Ne avevo prese diverse bottiglie all'uscita e me ne ero subito pentito, via via che lo bevevo. Un vino evoluto, scontroso, anche un po' squilibrato, che secondo me non sarebbe andato da nessuna parte. Sbagliando, come spesso mi capita.
Lo ritrovo oggi in splendida forma, ringiovanito, e il piacere che mi dà nel berlo va ben oltre l'orgoglio ferito per averla buttata in bilia.
Il colore è anche qui un granato cupo, ma bello vivo. La liquirizia è una nota di evoluzione che non amo, ma solo perché la si trova spesso insieme al caffé e ai funghi; un abbinamento schifoso. Qui è solitaria, apre lo spettro olfattivo in modo eclatante, con grande personalità, e allora ne colgo tutta l'eleganza. Ovviamente c'è dell'altro: una rosa appassita, una ciliegia sotto spirito, un leggero tono fumé; un profumo intenso, aristocratico, complesso.
Bocca imponente, che mi sorprende, più da Brunate che da Cannubi, con un tannino ancora di grande presa sul palato, di grande personalità; l'unico neo è che frena leggermente l'allungo.
Un Sig. Barolo, austero, elegante, con il sigaro toscano in bocca, e la saggia pazienza di chi la sa lunga. Bravo Beppe.

E pensa che l'hai bevuto ancora 10 anni troppo presto...

Dici? Può darsi, in ogni caso una bella bottiglia, anche se il Brunate-Le Coste resta per me un'altra cosa.

per me e' il contrario, e' da un bel po di tempo che preferisco il Cannubi ....

Io trovo che il Brunate-Le Coste sia un barolo più completo, che abbia più mobilità di naso, una maggiore profondità gustativa, praticamente sempre.

[il chiaro]

tra le altre cose ( ) una bella triade:

rocce rosse 2001-2002-1996.
il fausoni 2009 di un paio di settimane fa è un triangolo
il rocce rosse 2001 è un esagono
il rocce rosse 1996 è un ottagono
il rocce rosse 2002 è almeno un dodecaedro rombico aureo con tutte le facce di ugual forma, ma ognuna con un colore diverso: che vino ragazzi!

[gabriele succi]

il rocce rosse 2001 è un esagono

Bevuto 2 settimane fa, a me è sembrato più un fuso, a dir la verità...

[de magistris]

Stappo il Barbaresco Fausoni '01 di Sottimano, bottiglia che presi all'uscita in cantina nel maggio del 2004.

ps letteralmente imbevibile stasera, domani provo a risentire se cambia qualcosa...

il Barbaresco decisamente non migliorò. Ma ho trovato piena consolazione in un roccioso, citrino in senso buono, salato, gremulissimo
Muscadet Expression de Gneiss 2010 - Domaine de l'Ecu
Poco da aggiungere se non che di vini così non mi stancherei mai. Tutt'altro che un vino sempliciotto, nella sua estrema gioventù suggerisce anche complessità e una spalla non trascurabile. Forse non è fratello, forse non è cugino, ma per uno che come me non capisce niente può tranquillamente giocare nello stesso campionato del Les Monts Damnés pari annata di Cotat.

[eno]

[quote="Alberto"] la (al solito) divertente garganega sui lieviti 2012 di Stefano Menti,



Intendi dire che non lo è sempre?.....

[nebbiolone]

Cassina:
linea variegata con rosato, vespolina 2010, nebbiolo 2010 e 09 , lessona 09. Tutti nel solco della tradizione ma non mi hanno fatto scattare la scintillaù

Sella:
i porfidi 07, se ricordo bene, sempre certo e sicuro come vino. Peccato i prezzi ormai da barolo

Nervi
tutto 05 con gattinara e cru valferana. Sono i vini della vecchia gestione imbottigliati ora, ergo non si discostano molto dall'ultimo stile nervi. Compitino

Travaglini:
Riserva 06 notevole, trevigne sempre 06 invece meno definito.

Complessivamente qualcosa di nuovo e positivo c'è, male i prezzi in aumento o proprio alti in uscita.
L'impressione che con il tempo nelle varie aree si creino punti di riferimento che fanno da traino per gli altri, purtroppo però gli altri non sempre puntano sulla medesima qualità dei referenti ma solo sullo stesso listino.

Grazie riccardo del report,ero fuori torino sennò sarei venuto (sei stato a 'I colori del vino' a Lessona no?).
Cassina capisco, tradizione si ma un pò freddi per un filo di tecnica che ingessa?
La Castaldi? Carlone per me è bravo, grande passione, crescerà (vende uve a Le Piane e Barbaglia anche credo).
Centovigne c'era? Il nebbiolo top 2009 lo ricordo davvero buono.

Si Lessona in fase pre finale di cempions.
Carlone anche a me mediamente piacerebbe, questi però ora erano difficili.
Centovigne non mi pare fosse presente, l'ultimo loro mio assaggio risale una degustazione in quel di Gattinara dello scorso anno, non ho assaggi recenti.

[nebbiolone]

Garella: vera sorpresona di giornata, ne avevo letto qualche recensione ma mai avuto il piacere di degustarne i vini, produzione non proprio da mercati cinesi.
07 nebbiolo numech , 600 br prodotte, il più fine ma anche il più tradizionale dei loro vini
06 Juan un mix di 10 vitigni, mi ricorda in piccolo l'harlequin di zymè o forse meglio il suo kairos, un mix esaltante di uve che porta a un vino guizzante
07 trun croatina in purezza, resa alla Voerzio, mi ha convinto in pieno, la facilità di beva non altera la finezza e la definizione del vino

Questi potrebbero piacere molto al caro Marwine, più per il nome del produttore (ma è il Garella enologo - mi pare - di Sella?) che per il fatto ti abbiano ricordato Zymè...

Boniperti

Ecco, questo invece a Marwine magari un po' meno...

Si è quel Garella, mi pare siano fratelli.

[nebbiolone]

Non che ce ne fosse bisogno, ma stasera ho avuto l'ennesimo conferma che di vino non capisco veramente una cippa.

Stappo il Barbaresco Fausoni '01 di Sottimano, bottiglia che presi all'uscita in cantina nel maggio del 2004.
Visita in cui mi piacquero tutti i cru (Currà, Cottà e Pajorè), uno più dell'altro, e infatti li presi tutti ripromettendomi di stapparli ad almeno dieci anni dalla vendemmia. E invece...

Vino troppo brutto per essere vero, sarebbe meglio invocare la bottiglia sottoperformante e chiuderla qui.
A meno che non sia "normale" un vino fin da subito spento, totalmente privo di energia, che dimostra almeno dieci anni di più, inizialmente dominato dalla canfora e dall'amarena sottospirito per poi virare, senza schiodarsi mai più, sul succo di frutta a pera della zuegg. Ma soprattutto un vino alcolico, scisso nelle componenti, non supportato, segnato irrimediabilmente da un'asciugatura gallica come non mi capitava da tempo.

Ad onor del vero all'epoca Andrea mi disse chiaramente che secondo lui il Fausoni era nettamente il più debole dei suoi cru nel 2001, ma la "botta" è stata grande, soprattutto dopo una giornata che più di merda non si poteva. La legge di Murphy?

ps letteralmente imbevibile stasera, domani provo a risentire se cambia qualcosa...

Potrei raccontarti una storia analoga su una bottiglia di 2000 aperta in ristorante circa due anni fa, stellato di langa: al tempo pensai che sfiga conservato male, annata scarsa, magari calda, bla bla bal , bali, tutte belle storie, la verità era più facile

[Sydney]

Poche ma buone, ed una spaziale!