AUGURI ROSSANESE!

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vinogodi
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vinogodi » 13 gen 2011 00:35

gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto:
I bianchi ancora meno dei rossi.

E fra i bianchi, infinitamente più verso le zone "periferiche" di Corton, che non dentro il cuore della corona dei Montrachet.

Interessante, posso chiederti anche una motivazione tecnica, sono curioso.

... c'ha un palatino troppo raffinato per quei buzzurri di vinacci ... :lol:
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diego
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda diego » 13 gen 2011 00:59

Deruj ha scritto:se posso dire la mia:
il 2004 assaggiato da lui ad agosto era diverso: buono ottimo, ma diverso e giovane, terribilmente giovane.
leggendovi, mi è tornato alla mente la 94, bevuta sempre nella stessa occasione, e che ho veramente amato, non ricambiato in una verticale successiva perchè ossidata.
comunque sia, di belle vere grandi bottiglie di rossese ne ho bevute alcune e almeno una mi è sembrata anche superiore per punteggio alla vostra.
ipnosi, affezione al produttore, caciara?
forse, ma quando altri bevitori, dal guardiano del faro per arrivare a de magistris, hanno incontrato la bottiglia giusta di questo e altri produttori per tutti lo stupore è stato tanto, come la voglia di tornare a camminare le strade del vino.


ecco cosa scrisse uz in altro luogo dopo una visita da Perrino con Aldo (aldo ti riferivi a quel '78 quando parli di bottiglia ancora più buona di quella nostra?). Spero che a uz non dispiaccia se lo riporto qui:

uz ha scritto:In occasione di una bella visita alla microazienda Testalonga di Dolceacqua, in compagnia del noto forumista Deruj:

- Vermentino 2008. Colore dorato intenso con sfumature sull’arancione (macerazione di 20 giorni). Nel quadro organolettico del vino la buccia è molto presente e la struttura è forse sbilanciata da un tannino quasi aggressivo, il “problema” di molti vini che compiono lunghe macerazioni. Difficile ricondurlo ai modelli di espressione varietale del Vermentino, tuttavia, con estrema lentezza, sembra riuscire a tirar fuori alcuni caratteri distintivi del vitigno. Non è comunque un campione di mobilità e mi resta il dubbio sulla reale vocazione del Vermentino a sopportare lunghe macerazioni.
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- Vermentino 2006. Vino, più fresco del precedente e, apparentemente, più rispettoso dei caratteri varietali . Un bel bouquet di erbe aromatiche e macchia mediterranea e, solo in sottofondo, una nota idrocarburica. Forse un po' di volatile in eccesso. Bevuto a casa e riassaggiato il giorno dopo non sembrava mutato di molto.
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- Rossese 1978. Nino Perrino, il titolare dell'azienda, decide di stapparlo subito, senza tanti pramboli.
L’unica etichetta è un bollino autoadesivo con l’annata scritta a mano, perché all’epoca il vino veniva venduto sfuso e imbottigliato dal cliente stesso, perciò le fogge delle bottiglie e anche i tappi variano. Con grande attenzione Nino procede allo stappo e poi scaraffa. Nella bottiglia resta un bel po’ di deposito ma il vino non è troppo scarico. Nel bicchiere appare di toni evoluti, un granato trasparente con unghia sul rosso mattone.
Il naso non dà segnali di riduzione né di un eccesso di evoluzione. È abbastanza espressivo da subito, con una bella nota speziata iniziale. Poi però comincia a muoversi e mutare e man mano che si ossigena sembra di assistere ad un vero e proprio ringiovanimento del vino, fino al punto di rivelare timidamente il carattere che sarà poi il suo tratto distintivo, vale a dire un frutto bianco fresco che va dal melone bianco all’anguria. L’andamento è altalenante e alterna momenti di chiusura a momenti di maggiore espressività.
In bocca sorprende la struttura: una buona acidità perfettamente integrata e una tessitura tannica molto fitta e morbida al tempo stesso. L’impressione complessiva è quella di un vino lungo in bocca, avvolgente, morbido ma con nerbo.
Quando finalmente il vino si stabilizza la definizione del quadro organolettico è da incorniciare, e ottima e compiuta è la corrispondenza gusto-olfattiva. Continua a stupire il tannino, probabilmente dovuto alla consuetudine del padre di Nino di diraspare solo parzialmente. Il morbido tannino, che arricchisce la struttura di questo ’78 altro non sarebbe che il famigerato estratto dei raspi più ancora che della botte di legno! L’azione combinata di tannini, acidità e tempo ci consegna un vino sorprendentemente maturo e giovanile, ricco di sfaccettature e dalla facilità di beva impressionante; prende possesso della bocca e la coccola, la blandisce con quelle sensazioni dolci (attenzione, non zuccherine). Il noto bevitore genovese, reduce dalla recente bevuta di un ’73, non si esime dal confronto fra le due annate ed è tutta una gara a quale preferire. Dato che ci siamo azzardiamo anche l’attribuzione di un punteggio parkeriano e arriviamo a valutazioni stellari che crescono man mano che il vino staziona nel bicchiere.
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- Rossese 2009 (dalla botte).
In qualche modo si ritrovano alcuni tratti del precedente, come la spiccata acidità, ancora non del tutto integrata alla struttura generale del vino, ma soprattutto il quadro aromatico, con questo frutto bianco in evidenza e la persistenza, veramente notevole. Certo, il 2009 appare molto più semplice, ma le premesse lasciano presagire un ottima crescita.
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- Dolce Magia 2008.
A titolo di curiosità e confronto Nino ci propone l’assaggio di questo Rossese uscito dalla DOC per non avere svolto tutti gli zuccheri, essendosi fermata la fermentazione a 15,5° alcol. Quindi un vino dolce, ma bevibilissimo grazie alla freschezza conferitagli dalla naturale acidità.
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- Rossese 1969.
Il tappo è molto macerato e si spezza. Liberato dai frammenti di sughero e scaraffato, il vino si rivela non meno integro del precedente ’78, ma l’assetto olfattivo e soprattutto gustativo è totalmente differente. Non che l’apporto evolutivo la faccia da padrone, pur avendo 9 anni in più; è proprio la struttura intrinseca del vino a segnare un diverso passo. Qui l’acidità appare più presente e, sebbene ammorbidita dal tempo, mancano quelle sensazioni dolci, suadenti. Il vino è più tagliente, affilato, diretto, forse, semplicemente, più magro. Non privo di personalità e carattere, anche questo sfodera una bevibilità, una piacevolezza difficilmente rintracciabili in vini così vecchi. Persistenza ancora una volta encomiabile. Sembra anche più stabile nel bicchiere già dal primo approccio. Purtroppo non abbiamo la possibilità di seguirlo con la pazienza che gli sarebbe dovuta e dopo una mezz’oretta, senza alcuno sforzo, deglutiamo il contenuto dei bicchieri.
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Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 13 gen 2011 03:25

Taurasi DOC Riserva 1985 - Mastroberardino
Vino di terrificante integrità, peccato aver sparato l'ultima cartuccia di una cassetta da sei perfettamente conservata in cui incoccia parecchi anni fa in un'enoteca di confine. Occhio, naso e bocca in due aggettivi per ognuno. Vino acceso e brillante; rigoroso e sfaccettato; teso e saporito. L'eleganza generale e soprattutto la particolare limpidezza di ogni aspetto tengono a lungo lontano dal sud, ma poi escono note di susina matura, di castagne, di alloro, di ginepro che portano via dalle Langhe, che non ti fanno entrare a Montalcino, e in breve non c'è alternativa. Anche se a Taurasi non c'è uguale. Più sta nel bicchiere e più diviene nitido, energico, giovane. L'acidità gioca sempre la prima mossa, ma tutto il resto segue con prontezza. Grand Vin. 93/100

Clos Des Lambrays AOC Grand Cru 1999 - Domaine des Lambrays
Già detto dagli altri, edizione particolarmente convincente, con tutto il buono di Lamrays, la sua prontezza, profondità, ricchezza, stratificazione, senza il suo meno buono, l'eccessiva paicioneria e la limitata disinvoltura nel bicchiere di certe ultime annate. Gran bel vino, convincente e tosto, anche se come al solito la scintilla del grande amore non scocca. 90/100

Brunello di Montalcino DOCG 1999 - Le Macioche
Questo invece era stato amore a prima vista, ma la sera del mio compleanno mi dà una mezza buca. Sottratti al naso quei toni arditi e acutissimi di bergamotto e di bacche mediterranee in macedonia di fruttini rossi che mi avevano stregato la prima volta con questo vino, ora il frutto è molto maturo e piuttosto fiacco, anche se non cade e non ingombra il bicchiere. La bocca è gustosa ma non schiocca, scorre ma non trascina, è lunga ma non si aggrappa aderente e delicata al cavo orale come mi ricordavo. Boh. Bottiglia, stato evolutivo, non saprei. 87/100

Montepulciano d'Abruzzo DOC 1997 - Valentini
Croce e delizia, eccolo qui. Apertura asciutta e austera, che pian piano si allarga, ma non si distende, e va a disegnare nel bicchiere enormi campiture gotiche, oscure, in cui sembrano occhieggiare spiriti inquieti, capaci di ammaliare e disorientare. Si parte ancora da nord, ma mentre il vino prende calore ed aria, e comincia a sbuffare sentori più densi e terreni, giunge tutta insieme l'interpretazione magistrale di Mazzoleni che nel breve volgere di una trentina di parole infila il brett, la sua "asciugatura", il Montepulciano e la redenzione di ogni cosa riassunta nel nome incombente: è Valentini. Odi et amo. boh/100, qui si che ci vorrebbe il voto emozionale. Eppure lo riberrei.

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 13 gen 2011 03:40

Chianti Riserva 1955 - Antinori

...sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum. Amen

Se ne è accorta persino la macchina fotografica, che giuro non riesco a spiegarmi perché abbia fatto a questa boccia tutta una serie di foto notturne. Appena passato alle bocce a fianco, riecco la luce. La tecnologia moderna comincia ad essere troppo intelligente... :lol:

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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda l'oste » 13 gen 2011 04:11

Dedalus ha scritto:
Clos Des Lambrays AOC Grand Cru 1999 - Domaine des Lambrays
Già detto dagli altri, edizione particolarmente convincente, con tutto il buono di Lambrays, la sua prontezza, profondità, ricchezza, stratificazione, senza il suo meno buono, l'eccessiva paicioneria e la limitata disinvoltura nel bicchiere di certe ultime annate. Gran bel vino, convincente e tosto, anche se come al solito la scintilla del grande amore non scocca. 90/100

Pensa che proprio tra le ultime annate di Clos de Lambrays il 2007 è davvero di una bontà carnale.
Poi come dici è stilisticamente un pinot noir che gioca molto su ricchezza, fascino ed immediatezza dei profumi, a volte un po' meno sulla struttura al palato.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 13 gen 2011 04:17

l'oste ha scritto:
Dedalus ha scritto:
Clos Des Lambrays AOC Grand Cru 1999 - Domaine des Lambrays
Già detto dagli altri, edizione particolarmente convincente, con tutto il buono di Lambrays, la sua prontezza, profondità, ricchezza, stratificazione, senza il suo meno buono, l'eccessiva paicioneria e la limitata disinvoltura nel bicchiere di certe ultime annate. Gran bel vino, convincente e tosto, anche se come al solito la scintilla del grande amore non scocca. 90/100

Pensa che proprio tra le ultime annate di Clos de Lambrays il 2007 è davvero di una bontà carnale.
Poi come dici è stilisticamente un pinot noir che gioca molto su ricchezza, fascino ed immediatezza dei profumi, a volte un po' meno sulla struttura al palato.


Oh, ma tu che fai, vorrai mica parlare di vino qui?

:lol: :lol: :lol:
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Fufluns » 13 gen 2011 07:37

Dopo tanto tempo non riesco a resistere alla tentazione di rispondere a Dedalus (ho letto solo le prime 15 pagine):
Dedalus ha scritto: .................................... se pensa di giocare con l'equivoco fra "vino assoluto" e "valutazione oggettiva".

Qui ti sbagli di grosso, per arrivare al vino assoluto devi per forza passare da una valutazione, da una valutazioene oggettiva, e andare oltre: l’assoluto ha valore universale, non dipende nè dal soggetto nè dall’oggetto, l’assoluto è ancora più lontano dal soggettivo dell’oggettivo, l’assoluto è incontestabile, PER DEFINIZIONE, è quanto di più lontano ci possa essere dal soggettivo. Ti prego adesso di non tirare fuori voli pindarici o prose astruse, arzigogolate nonchè barocche, ridondanti e di difficile comprensione per tentare di smentire ciò che non può essere smentito, in quanto una definizione della lingua italiana, della logica e della filosofia.
Dedalus ha scritto: Invece ti sfido a trovare dove è che io o altri partecipanti alla serata affermiamo che le valutazioni in questione siano "assolutamente oggettive".
Si vede che mi conosci assai poco, perché tutti sanno che ho speso anni interi ad affermare che la valutazione oggettiva del vino non esiste, NON ESISTE, N-O-N E-S-I-S-T-E. In quanto forma particolare di giudizio estetico, appunto.

Io lo so che hai speso tempo ad affermarlo, peccato che ad ogni riga tu ti smentisca, citando in continuazione espressioni del tipo “vini assoluti”, “vini di levatura mondiale”, “naso assoluto”, “l'eccellenza assoluta”, che in regime soggettivista non significano alcunchè: se regna il soggettivismo io do 90 punti al masseto, jossik gliene dà 65, mia madre dà 99 al tavernello, il mio cane 32 all’acqua minerale e tutto finisce lì, non esiste alcun vino assoluto.
Occorre fare un semplice passo in più e lo descrive vinogodi in maniera esemplare e sintetica (grandissimo dono la sintesi, dono assoluto, di cui non tutti, anche se intelligenti, preparati e talentuosi, sono dotati, ogni riferimento è voluto):
Vinogodi ha scritto: il buon giudizio è dato per la maggior parte dai "buoni degustatori" per avvicinarsi il più possibile ad un giudizio oggettivo

La degustazione è atto ovviamente estetico, ma non nel senso di gusto del bello, nel suo significato originario di esercizio attraverso i sensi e perciò soggettivo, ma l’atto soggettivo attraverso lo studio, l’esperienza e il talento deve arrivare a una conclusione il più possibile oggettiva, altrimenti niente ha più senso; e non avrebbero più senso tutte le tue citazioni di “vino assoluto” che, come ho detto, sono ben più che oggettiviste, sono assolutiste, che è ben peggio.
Dedalus ha scritto: Il naso di quella bottiglia di Rossese di Dolceacqua di Antonio Perrino è stato obiettivamente eccezionale.

Obiettivamente in italiano significa oggettivamente
Dedalus ha scritto: Ci sono i vini che -per quanto possano risultare brutali l'espressione e l'idea- pigliano 10, quelli che pigliano 7 e mezzo, quelli che pigliano 6 (sufficienza), e quelli che beccano 4 e vanno dietro la lavagna.
Non è mica fare discriminazione o dimostrarsi classisti. E' obiettività. Altrimenti non avrebbe più alcun senso affermare con fermezza (ridondando) l'eccellenza della bottiglia, del vitigno e della denominazione che improvvisamente dentro il bicchiere si staccano dall'aurea mediocritas dei tanti vini buoni-e-basta, per accedere alla schiera dei vini eccellenti, assoluti, grandi-e-basta.

Sempre dal vocabolario italiano: obiettività è SINONIMO di oggettività.
Dedalus ha scritto: quando ti trovi qualcosa di davvero assoluto sotto al naso tu debba applicare una pesante tara ad un certo vino perché, non facendo già/ancora parte del club esclusivo dell'eccellenza assoluta

E vai di nuovo con l’assolutismo
Dedalus ha scritto: L'unica vera garanzia di valore della degustazione è infine la qualità non solo tecnica e non solo di esperienza dei degustatori, ma soprattutto il loro spessore culturale, la loro sensibilità estetica generale. In una parola, il loro talento complessivo verso il giudizio, quello per il vino in particolare e quello generale per il lavoro dell'uomo, nelle varie forme in cui esso si presenta.

Qui cominci a sbandare
Dedalus ha scritto: E' venuto fuori anche l'altra sera, lo diceva Mazzoleni, per capire un critico basta guardare come si veste, come parla, come si muove. Bardamu lo dice da anni, uno che viene alle degustazioni con la cravatta di Paperino non devi aspettare a vedere che dia 82 al Falletto Riserva 1996 di Giacosa e 78 al Monfortino 1995 per sapere che dirà solo boiate.
Se non comprendi che la degustazione del vino è una forma di giudizio, e che si tratta di un giudizio di natura estetica, io caro vigna non so che farci.

Qui vai fuori strada: innanzitutto essendo soggettivo, io un giorno mi sveglio col mal di testa e quel giorno non mi piacciono i baroli e io gli do quello che voglio al falletto e al monfortino, 20 punti come 150 che tanto è soggettivo e tu non puoi dire un bel niente e anche se mi dici qualcosa io poi ti rispondo che è in chiusura o in apertura o che non era uguale a quell’altra volta che l’avevo già assaggiato o qualunque minkiata che tanto è tutto soggetivo. Poi se intendi estetico come ho già specificato (che passa attraverso sensi soggettivi) ok, ma se per estetico intendi come uno porta la cravatta...... no comment.

Dedalus ha scritto: Non fosse che, proprio quelli per cui i numeri sono il fine e non un mezzo, sono quelli che non capiscono lingua diversa dallo sfondamento ad ariete dei punteggi centesimali, e alla fine non sanno che farsene di descrizioni che tanto più sono alate ed ispirate, tanto più vengono derubricate ad "emotive", quindi incapaci di dare un qualche riscontro "ufficiale ed oggettivo".

Riscontri ufficiali ed oggettivi....Addirittura...! quindi essi esistono...!! (l’espressione “essi esistono” l’ho appena letta su un post di aramis, mi è piaciuta e l’ho replicata... Armando sei un grande!)

Dedalus ha scritto: Premesso che quei voti possono anche essere frutto di un'estetica internamente coerente e solidamente fondata. Però anche no. Quando sono fondati su di un'estetica che produce apprezzamento per le cravatte con sopra Paperino, a me le fondamenta sembrano -soggettivamente, inutile dirlo- poggiare sulla sabbia, e non sulla pietra.

Mah, che dire...
Pigigres ha scritto: E' difficile che uno che non ami le cose belle, o che faccia fatica a distinguere il bello dal trash, possa essere un grande degustatore, proprio in virtù delle premesse. Ovviamente l'esempio della cravatta è solo un esempio, che non vuole essere né esaustivo né totalizzante, ma solo dare l'idea di quello che si sta dicendo, ovvero:
Dal momento che la degustazione è anzitutto un esercizio estetico, si richiede che il degustatore sappia dare giudizi in merito. Oppure, dicendo lo stesso in altra maniera: è difficile che chi non brilli per particolare gusto estetico sappia poi giudicare al meglio un vino.
Mi spiego meglio. L'esempio della cravatta non vuole essere totalizzante, ma solo essere funzionale per spiegare un concetto. Se interpreto bene la frase di Dedalus, l'esempio della cravatta sta a significare uno che non sa giudicare se gli corrisponde di più una cravatta di Paperino oppure una cravatta firmata. Non è che la cravatta firmata sia meglio a priori, semplicemente egli non sa dare giudizi in merito, cioè non ha gusto estetico. La capacità estetica è la capacità più importante per un degustatore, perché uno può essere in grado di assaggiare un vino e descriverne alla perfezione tutti gli aromi e i sapori ma se non è in grado di giudicare come questi stanno assieme rispetto al proprio gusto personale, se non è capace di trarre un giudizio di fronte alla mole di informazioni che ha ricavato dalla degustazione, beh allora è un degustatore inutile, e per questo mediocre
Proprio come nel vino, è legittimo che si possano apprezzare certi vini e se ne disprezzino altri, come è legittimo che per un altra persona possa succedere il contrario. E' normale che uno apprezzi, chessò, il Kurni mentre un altro no. La differenza dove sta? Nella capacità di argomentare il giudizio, ovvero nell'abilità estetica. La stessa cosa succede per l'abbigliamento, e per tutto ciò che riguarda l'aspetto estetico della vita. Tale capacità, non solo è la più importante, ma è anche quella più difficile da educare.

Anche qua...che dire...sono senza parole...facciamo che ognuno tragga le sua considerazioni....
Dedalus ha scritto: Il vino si giudica e sceglie secondo il proprio gusto, lo stesso gusto che ci guida nel giudizio e nella scelta degli abiti, delle auto, della musica, dei mobili e di tutti gli altri prodotti dell'uomo che oltre a svolgere una funzione concreta che soddisfa le esigenze materiali dell'uomo, incorporano anche un'espressione estetica, necessaria a soddisfare le sue esigenze spirituali.

Dopo la sbandata...l’ascesa....verso l’alto, verso le esigenze spirituali....!
Pigigres ha scritto: Ma anche se fosse? Che male ci sarebbe? C'è qualcosa di male nel trovarsi (spesso ma non sempre) in accordo con il giudizio di un altro, in sintonia di opinioni, condividendone i punti di vista e gli approcci?

Niente di male, fa solo sorridere.
Pigigres ha scritto: Guarda quante analogie:
Dedalus ha scritto:Il naso di un vitigno neutro che raggiunge, con i propri descrittori tipici, la nettezza e definizione, la perentoria capacità di evocare la ................................................................................. [/b]Eppure non trapassa mai nella poetica dell'indistinto, dell'evocativo, rimane sempre sobrio, nitido, materialmente presente.
Aramis ha scritto:"E allora, accertato che davanti a “vini di terroir” certamente ci trovavamo, la domanda “cosa c’è di particolare in questo vino?” si è ................................................... Perché un vino di terroir è “solo” di terroir, non “anche”; è una strada impervia.
E ancora:
Dedalus ha scritto:La bocca scorre lieve e precisa, dall'attacco al centro bocca, senza perdere un millimetro di palato e senza lasciare una striatura di ................................................., ma mentre sale quel piccolo groppo di felicità di cui può essere capace il vino.
Aramis ha scritto:[b]All’assaggio, parte dove gli altri esauriscono il loro abbrivio, cioè a metà strada nel percorso che conduce dalle labbra al fondo della bocca, ................................... un vino può regalare a chi lo degusta; e là dove è necessario porre la maggiore attenzione alla dinamica dell’assaggio per imbroccare anche un singolo abbinamento con il cibo".

Sono commosso.

Parlando di vino: penso che sia bello che un vino sconosciuto possa ottenere alti punteggi e penso che sia possibile che questo avvenga.
Inoltre, nonostante il tono sarcastico usato sopra, penso che Rossano sia molto bravo e preparato ed io il suo giudizio lo ritengo oggettivo, inoltre anche gli altri mi sembra siano piuttosto in gamba per cui credo che quella bottiglia fosse davvero grande, anche se la prova definitiva dovrebbe essere l’assaggio, che non ho fatto.
Spinto dalla curiosità ho telefonato a Perrino, che mi ha detto di avere esaurito tutto, ma dopo mia insistenza, mi ha promesso di spedirmi la settimana prossima un 2009 e un 2006, che sarò felice di condividere con chi lo vorrà.
Infine un pensiero per vignadelmar, che penso sia stato trattato ingiustamente, aveva tutto il diritto di essere scettico e non ha provocato più di tanto, inoltre siamo nella sezione polemiche e opinioni, quindi esponendo i suoi dubbi non era certo fuori tema.
Saluti a tutti.
Andrea Marchetti
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda alì65 » 13 gen 2011 12:01

Fufluns ha scritto:Spinto dalla curiosità ho telefonato a Perrino, che mi ha detto di avere esaurito tutto, ma dopo mia insistenza, mi ha promesso di spedirmi la settimana prossima un 2009 e un 2006, che sarò felice di condividere con chi lo vorrà.
Andrea Marchetti


bhe come non prendere al volo l'ccasione, io ero disponibile con bt importanti per confrontare la valenza; se di rimpetto si potrebbe organizzare
Io Parma e tu?

Claudio
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda gianluca1975 » 13 gen 2011 12:04

alì65 ha scritto:
Fufluns ha scritto:Spinto dalla curiosità ho telefonato a Perrino, che mi ha detto di avere esaurito tutto, ma dopo mia insistenza, mi ha promesso di spedirmi la settimana prossima un 2009 e un 2006, che sarò felice di condividere con chi lo vorrà.
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bhe come non prendere al volo l'ccasione, io ero disponibile con bt importanti per confrontare la valenza; se di rimpetto si potrebbe organizzare
Io Parma e tu?

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... Se l'insegnamento dell'enologia deve cominciare dalla degustazione, l'insegnamento della degustazione deve contemplare necessariamente delle lezioni sulla costituzione del vino e sulla sua elaborazione. ...
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 13 gen 2011 12:17

Fufluns ha scritto:penso che Rossano sia molto bravo e preparato ed io il suo giudizio lo ritengo oggettivo


Ti ringrazio per la stima, ma io il mio giudizio non lo ritengo oggettivo.

Credo ci possa essere una questione lessicale, di significato attribuito al termine, cosa che mi pare confermata dalle molte altre considerazioni che hai speso nel lungo post.

Comincio dalla coppia oggettivo-obiettivo, punto centrale, che per la lingua italiana non sono affatto la stessa cosa:

oggettivo:
1 Reale, effettivo: fatto o.; concreto, che si fonda su dati e cose sperimentabili: diagnosi, analisi o.; obiettivo, imparziale, che si attiene ai fatti senza intervento del soggetto: giudizio o.; descrizione o.

obiettivo:
1 Esente da pregiudizi, passioni, interessi soggettivi SIN imparziale, spassionato: giudizio o.; esporre i fatti in modo o.

Penso però che se proprio si vuole tornare massicciamente sul tema ( immagino già che il 99,385643% del forum non veda l'ora, sono solo un paio di mesi che non se ne parla... :roll: ) sia meglio trapiantarlo in un altro thread.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 13 gen 2011 12:31

Dedalus ha scritto:Penso però che se proprio si vuole tornare massicciamente sul tema ( immagino già che il 99,385643% del forum non veda l'ora, sono solo un paio di mesi che non se ne parla... :roll: ) sia meglio trapiantarlo in un altro thread.

Ecco, in un altro thread.
E' passata una settimana e mancano ancora due vini, entrambi vini su cui si deve discutere parecchio e di cose più interessanti rispetto a queste minchiate.
Ultima modifica di pippuz il 13 gen 2011 12:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 13 gen 2011 12:31

Fufluns ha scritto:
Pigigres ha scritto: Ma anche se fosse? Che male ci sarebbe? C'è qualcosa di male nel trovarsi (spesso ma non sempre) in accordo con il giudizio di un altro, in sintonia di opinioni, condividendone i punti di vista e gli approcci?

Niente di male, fa solo sorridere.


Ma andate tutti a cagare, te, Enjoy e chiunque altro pensi una cosa del genere.
In this land
There shall be one cigarette to two men,
To two women one half pint of bitter
Ale. In this land
No man has hired us.
Our life is unwelcome, our death
Unmentioned in "The Times."
M. de Hades
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda M. de Hades » 13 gen 2011 12:50

Pigigres ha scritto:Ma andate tutti a cagare...



Soggettivamente, oggettivamente o obiettivamente?
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda alexer3b » 13 gen 2011 12:52

M. de Hades ha scritto:
Pigigres ha scritto:Ma andate tutti a cagare...



Soggettivamente, oggettivamente o obiettivamente?

Ma soprattutto : perchè io non ci sono nell'elenco ? :(

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 13 gen 2011 12:56

alexer3b ha scritto:
M. de Hades ha scritto:
Pigigres ha scritto:Ma andate tutti a cagare...



Soggettivamente, oggettivamente o obiettivamente?

Ma soprattutto : perchè io non ci sono nell'elenco ? :(

Alex

http://www.youtube.com/watch?v=u07liBDuaVg

E pure in anglosassone

http://www.youtube.com/watch?v=TJ_Sqj7JUn8
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Palma » 13 gen 2011 12:57

andrea ha scritto:
de magistris ha scritto:Lo vedo solo io, però, dimmi, il riflesso quasi pavloviano che sposta subito il tutto su una logica di fazioni e di generalizzazioni?

Paolo,
condivido quanto hai scritto, ma ti chiedo, riguardo a quanto sopra, sicuro che la logica delle fazioni sia stata sposata da chi quel vino lo ha bevuto? A parte la doverosa generalizzazione che il Rossese può essere un vino della Madonna, cos'altro è stato generalizzato? E non mi parlare della cravatta di Paperino :mrgreen: :mrgreen:


Io onestamente continuo a non capire. A parte qualche provocazione che sicuramente c'è stata, gran parte degli interventi erano del tipo "sono dubbioso che possa essere così grande, ma farò di tutto per provarlo e verificare di persona", per quel che mi riguarda sperando pure di avere una bella sorpresa. bene questo è sbagliato. Dovevamo forse rispondere che avendo voi trovato quella bottiglia grandissima è appurato che il Rossese è il miglior vitigno del mondo e quindi è inutile cercare di approfondire l'argomento? Scusatemi, ma a volte sembra che intendiate proprio questo.
Non vedo cosa ci sia di male nello scetticismo iniziale, è anche un modo per preservarsi le sorprese. Scetticismo non è pregiudizio.
Per afre qualche esempio, ero scettico sui vini di Zymè e dopo averli provati ne ho fatto incetta. Ero scettico sulla maggioranza dei Supertuscans e quando mi capita di provarli ringrazio di non aver mai ascoltato le sirene provenienti da più parti e quindi di non averne mai comprati. Ero scettico sul Nord Piemonte eppure Osso mi ha completamente convinto, tanti altri no.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 13 gen 2011 13:01

M. de Hades ha scritto:
Pigigres ha scritto:Ma andate tutti a cagare...



Soggettivamente, oggettivamente o obiettivamente?


Soggettivamente, ci mancherebbe. Potrei rispolverare una manciata di thread che dimostrano l'esatto contrario ma preferisco, d'ora in poi, limitarmi a mandare a cagare chiunque sostenga un'idiozia del genere. Ad un'accusa idiota si risponde così.

Sopporto tutto ma non la disonestà intellettuale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Pigigres » 13 gen 2011 13:05

Palma ha scritto:
andrea ha scritto:
de magistris ha scritto:Lo vedo solo io, però, dimmi, il riflesso quasi pavloviano che sposta subito il tutto su una logica di fazioni e di generalizzazioni?

Paolo,
condivido quanto hai scritto, ma ti chiedo, riguardo a quanto sopra, sicuro che la logica delle fazioni sia stata sposata da chi quel vino lo ha bevuto? A parte la doverosa generalizzazione che il Rossese può essere un vino della Madonna, cos'altro è stato generalizzato? E non mi parlare della cravatta di Paperino :mrgreen: :mrgreen:


Io onestamente continuo a non capire. A parte qualche provocazione che sicuramente c'è stata, gran parte degli interventi erano del tipo "sono dubbioso che possa essere così grande, ma farò di tutto per provarlo e verificare di persona", per quel che mi riguarda sperando pure di avere una bella sorpresa. bene questo è sbagliato. Dovevamo forse rispondere che avendo voi trovato quella bottiglia grandissima è appurato che il Rossese è il miglior vitigno del mondo e quindi è inutile cercare di approfondire l'argomento? Scusatemi, ma a volte sembra che intendiate proprio questo.
Non vedo cosa ci sia di male nello scetticismo iniziale, è anche un modo per preservarsi le sorprese. Scetticismo non è pregiudizio.
Per afre qualche esempio, ero scettico sui vini di Zymè e dopo averli provati ne ho fatto incetta. Ero scettico sulla maggioranza dei Supertuscans e quando mi capita di provarli ringrazio di non aver mai ascoltato le sirene provenienti da più parti e quindi di non averne mai comprati. Ero scettico sul Nord Piemonte eppure Osso mi ha completamente convinto, tanti altri no.


Ma infatti il tuo scetticismo è sano. E' corretto il tuo atteggiamento. Si può essere scettici ma propositivi, dar credito lo stesso al parere del tuo interlocutore. Poi esiste un altro tipo di scetticismo, che non ti corrisponde, il cui unico scopo è solo quello di distruggere l'altro, screditarlo, ridicolizzarlo; senza mettere minimamente in discussione le proprie convinzioni.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda birrachiara » 13 gen 2011 13:16

Vorrei scusarmi se il mio intervento è stato preso per provocatorio e vorrei sinteticamente esprimere ciò che penso.

E' fuori discussione che sono incuriosito da questo giudizio sul Rossese, ieri sera l'ho cercato e quanto prima cercherò di farmi un'idea mia. Del resto è la funzione del forum ed il motivo per cui partecipo alla sezione vini.

Quello che non mi piace è l'autoreferenzialità, quando in una discussione il vino diventa elemento secondario e prevale il gusto di autocelebrarsi. Del resto son ben 23 pagine che giriamo intorno a quest'argomento.
Amo quando si esprime il proprio parere su un vino, magari qualche esperto aggiunge notizie che io appassionato non posso avere , in modo che la mia conoscenza ed il mio desiderio di provare aumenti.

In genere salto a piè pari certi interventi che penso abbiano lo scopo di mettersi in mostra , mi annoiano.

Beninteso ognuno è libero di autoreferenziarsi, e la cosa non mi disturba, se non per il fatto che poi vengono demonizzati tutti i pareri discordi e si ragioni per fazioni.

E' la ragione per cui ho preso le parti di vignadelmar. Ovviamente si difende da solo e ci mancherebbe, ci sta anche che lo conosco meglio di tanti altri e so che ad una forma, a volte eccessiva,corrisponde una razionalità ed una sostanza che pochi hanno, ma ha il merito di aver detto no e basta con certi andazzi.

E' ciò che penso, non vi chiedo di essere d'accordo, però non volevo che quanto scritto fosse preso per provocazione, visto che non ho alcun interesse a provocare .
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda Dedalus » 13 gen 2011 13:20

Ma che vuol dire autoreferenziarsi?

E' l'alternativa all'altro-referenziarsi?

Cerchiamo di capirci.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda birrachiara » 13 gen 2011 13:29

Dedalus ha scritto:Ma che vuol dire autoreferenziarsi?

E' l'alternativa all'altro-referenziarsi?

Cerchiamo di capirci.

Dedalus c'è una cosa che voglio evitare, non voglio andare a riprendere tutti punti o le discussione dove questo è successo, perchè di fondo non devo dimostrare niente a nessuno.
Se ci si vuole capire ci si mette in discussione , e si inizia un dialogo, altrimenti per me va bene lo stesso.
Ho espresso un parere personale,senza pretesa che debba valere per tutti.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda andrea » 13 gen 2011 13:59

Palma ha scritto:
andrea ha scritto:
de magistris ha scritto:Lo vedo solo io, però, dimmi, il riflesso quasi pavloviano che sposta subito il tutto su una logica di fazioni e di generalizzazioni?

Paolo,
condivido quanto hai scritto, ma ti chiedo, riguardo a quanto sopra, sicuro che la logica delle fazioni sia stata sposata da chi quel vino lo ha bevuto? A parte la doverosa generalizzazione che il Rossese può essere un vino della Madonna, cos'altro è stato generalizzato? E non mi parlare della cravatta di Paperino :mrgreen: :mrgreen:


Io onestamente continuo a non capire. A parte qualche provocazione che sicuramente c'è stata, gran parte degli interventi erano del tipo "sono dubbioso che possa essere così grande, ma farò di tutto per provarlo e verificare di persona", per quel che mi riguarda sperando pure di avere una bella sorpresa. bene questo è sbagliato. Dovevamo forse rispondere che avendo voi trovato quella bottiglia grandissima è appurato che il Rossese è il miglior vitigno del mondo e quindi è inutile cercare di approfondire l'argomento? Scusatemi, ma a volte sembra che intendiate proprio questo.
Non vedo cosa ci sia di male nello scetticismo iniziale, è anche un modo per preservarsi le sorprese. Scetticismo non è pregiudizio.
Per afre qualche esempio, ero scettico sui vini di Zymè e dopo averli provati ne ho fatto incetta. Ero scettico sulla maggioranza dei Supertuscans e quando mi capita di provarli ringrazio di non aver mai ascoltato le sirene provenienti da più parti e quindi di non averne mai comprati. Ero scettico sul Nord Piemonte eppure Osso mi ha completamente convinto, tanti altri no.

Fabrizio,
a parte che sarebbe meglio chiacchierare davanti a zampanelle e Lupicaia :wink: non capisco a cosa tu ti riferisca QUI, citando quello che citi. Per me non ci sono fazioni, certamente non da parte di noi che eravamo da Rossano. Come ti ha detto Francesco lo scetticismo è sano, ci mancherebbe ma qualifichiamo con un esempio:
DIALOGO 1: Tizio: ho trovato un piccolo produttore di Borgogna quasi ignoto che ha fatto dei progressi pazzeschi negli ultimi anni! Ha una micro-parcella di Clos de Béze che è fenomenale!!! Grandissimo vino!! - Caio: cazzo! cerchiamone qualche boccia che lo proviamo, magari qualche annata, sai uno nuovo, magari è un fuoco di paglia

DIALOGO 2: Tizio: abbiamo bevuto da Rossano uno spettacolare Rossese! Un naso assoluto! Vero grande vino. Peccato che il produttore sia un po' poco affidabile come costanza qualitativa. Caio: mmm. Rossese? cerchiamo di trovarne una boccia, così lo mettiamo in degustazione con un po' di "veri" grandi vini e vediamo se è proprio il grande vino che dici tu.

Ammetterai che la categoria "scetticismo" si può declinare in maniere diverse?
Ti amo Licia!!!
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Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda vignadelmar » 13 gen 2011 14:17

Fufluns ha scritto:
Infine un pensiero per vignadelmar, che penso sia stato trattato ingiustamente, aveva tutto il diritto di essere scettico e non ha provocato più di tanto, inoltre siamo nella sezione polemiche e opinioni, quindi esponendo i suoi dubbi non era certo fuori tema.
Saluti a tutti.
Andrea Marchetti


Caro Andrea, ringrazio anche te per le parole spese. Per fortuna quello che accadeva fino a ieri in privato sta emergendo in pubblico. Un pensiero critico verso certi assolutismi che devono forzatamente essere condivisi quasi fossero verità rivelate. Altri lo hanno chiamato il pensiero unico del forum, io lo definirei come pensiero unico di alcuni che vorrebbero diventasse di tutto il forum.

Ma la cosa che più mi irrita, a parte l'essere considerato da qualcuno di questi solonissimi alla stregua di un provocatore, mentre loro sono enoprofessionisti, come se io vendessi bevande gassate e non fossi un Oste che da dieci anni vende vino tutti i giorni.....oltre a scrivere, collaborare etc etc etc, dicevo la cosa che maggiormente mi irrita è la assoluta indisponibilità a cambiare parere. Il caso eclatante è quello di Rossano che ha espresso in maniera assoluta circa l'impossibilità per un degustatore con la cravatta di paperino di poter degustare correttamente un vino. Cosa che è una sciocchezza eclatante, che sarebbe passata sotto silenzio se non l'avessi fatta notare. Solo dopo pagine di evidenti impossibilità di giustificare tale sciocca idea, cautamente e parzialmente si è arrivati a dire che però dipende da chi quella cravatta la porta, ma Francone, però l'altro..etc etc. Tutto questo senza neanche ammettere che si forse è stata un'iperbole, una battuta. No, la si è difesa strenuamente e quando ne si è cambiata radicalmente la portata lo si è fatto facendo finta di niente, come se non esistesse contraddizione palese fra le due idee espresse.

Questo è il male del forum, arrivare a screditare pesantemente un altro forumista per non arrivare a dire che effettivamente si era detta inizialmente una sciocchezza. Si deve cadere sempre in piedi, perchè il supermegaultradegustatore del pensiero unico ed i suoi enopasdaran non sbagliano, mai.

Poi devo dire che Andrea/Fufluns ha scritto grandi verità, relativizzando il pensiero di molti, cosa giustissima.

Ciao

.
Ultima modifica di vignadelmar il 13 gen 2011 14:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda birrachiara » 13 gen 2011 14:22

vignadelmar ha scritto:
Fufluns ha scritto:
Infine un pensiero per vignadelmar, che penso sia stato trattato ingiustamente, aveva tutto il diritto di essere scettico e non ha provocato più di tanto, inoltre siamo nella sezione polemiche e opinioni, quindi esponendo i suoi dubbi non era certo fuori tema.
Saluti a tutti.
Andrea Marchetti


Caro Andrea, ringrazio anche te per le parole spese. Per fortuna quello che accadeva fino a ieri in privato sta emergendo in pubblico. Un pensiero critico verso certi assolutismi che devono forzatamente essere condivisi quali che fossero verità rivelate. Altri lo hanno chiamato il pensiero unico del forum, io lo definirei come pensiero unico di alcuni che vorrebbero diventasse di tutto il forum.

Ma la cosa che più mi irrita, a parte l'essere considerato da qualcuno di questi solonissimi alla stregua di un provocatore, mentre loro sono enoprofessionisti, come se io vendessi bevande gassate e non fossi un Oste che da dieci anni vende vino tutti i giorni.....oltre a scrivere, collaborare etc etc etc, dicevo la cosa che maggiormente mi irrita è la assoluta indisponibilità a cambiare parere. Il caso eclatante è quello di Rossano che ha espresso in maniera assoluta circa l'impossibilità per un degustatore con la cravatta di paperino di poter degustare correttamente un vino. Cosa che è una sciocchezza eclatante, che sarebbe passata sotto silenzio se non l'avessi fatta notare. Solo dopo pagine di evidenti impossibilità di giustificare tale sciocca idea, cautamente e parzialmente si è arrivati a dire che però dipende da chi quella cravatta la porta, ma Francone, però l'altro..etc etc. Tutto questo senza neanche ammettere che si forse è stata un'iperbole, una battuta. No, la si è difesa strenuamente e quando ne si è cambiata radicalmente la portata lo si è fatto facendo finta di niente, come se non esistesse contraddizione palese fra le due idee espresse.

Questo è il male del forum, arrivare a screditare pesantemente un altro forumista per non arrivare a dire che effettivamente si era detta inizialmente una sciocchezza. Si deve cadere sempre in piedi, perchè il supermegaultradegustatore del pensiero unico ed i suoi enopasdaran non sbagliano, mai.

Poi devo dire che Andrea/Fufluns ha scritto grandi verità, relativizzando il pensiero di molti, cosa giustissima.

Ciao

.

Un riferimento sul Rossese di Cristiana Lauro, che trovo attenta e giustamente critica
Ovviamente ne parla molto bene.

http://www.scattidigusto.it/2011/01/13/ ... ssese/Ciao
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Re: AUGURI ROSSANO!

Messaggioda pippuz » 13 gen 2011 14:28

birrachiara ha scritto:Un riferimento sul Rossese di Cristiana Lauro, che trovo attenta e giustamente critica
Ovviamente ne parla molto bene.

http://www.scattidigusto.it/2011/01/13/ ... ssese/Ciao

Parole sante, anche escludendo il pezzo sul Rossese che condivido in pieno.
Bella, ma un po' fuorviante la definizione di Pinot nero mediterraneo. Non fosse altro perchè sottintende una forma mentis che paragona tutto a modelli francesi.
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