Terzavia Cuvée VS Brut Nature - Marco de Bartoli. sb.2021. E qui come la mettiamo? Metodo classico siciliano da uve Grillo, con aggiunta di Marsala (Vecchio Samperi): al naso è praticamente uno Champagne anni 80, di quelli buoni eh, tutto sulle ossidazioni, con noci, noccioline e frutta secca, ma è elegante e piacevole, mentre al sorso è fresco e sapido, gli manca l'allungo, ma finisce netto e senza sbavature. Sicuramente eclettico, e sicuramente non piacerà a tutti, ma io lo piazzo tra le migliori bollicine italiane...
Chianti Classico Riserva 2016 - Capannelle. Era vino che mi piaceva agli inizi, e devo dire che convince anche oggi, moderno ma con giudizio si diceva da queste parti mi sembra. Ovvero si sente la freschezza del sangiovese, c'è un poco di colore e polpa in più dei classicissimi, ma senza esagerare. Ancora giovane al naso tra la viola, il frutto e qualche spezia dolce.
Toscana La Ricolma 2006 - San Giusto a Rentennano. Una versione fruit-bomb direi, che parte intenso sul frutto e sul peperone arrostito. Anche il sorso è ricco e rotondo, col tannino abbondante ed ancora un poco asciugante. Seguito per un paio di giorni si distende un poco ed il naso, sempre sul frutto, si fa un po' più profondo. Una versione che mi ha decisamente spiazzato. Ha dalla sua che trasmette ancora piena gioventù, ma dove potrebbe andare con gli anni non saprei...
Oltrepò Pavese Pinot nero Noir 2021 - Tenuta Mazzolino. Alleggerito rispetto al passato (non che fosse pesante eh, ma sicuramente anni fa si cercava anche più concentrazione), ne guadagna al sorso, fresco ed elegante. Meno articolato al naso, dove in questa fase è ancora tutto sul frutto. Bottiglia con tca di qualche settimana fa sostituita tramite enoteca.
Cotes de Provence Frejus Rosé Cuvée de Baraille 2022 - Chateu de Cabran. Il loro rosato base era già buono, più fruttato e facile, qui il naso è più declinato sulle spezie, il sorso più compiuto, fresco, ma non manca il corpo e la lunghezza. Piuttosto buono.
Wachau Weissenkirchner Steinriegl Riesling Smaragd 2012 - Rudi Pichler. Nel pieno delle sue potenzialità direi, con ancora tanta frutta, che parte con la pera matura per poi virare sugli agrumi e la spezia dolce, il pan di spagna. Al sorso di materia ce n'è, ma ben fusa con l'acidità, lungo, bello secco. Ottima bevuta, un riesling in stile austriaco, che ricorda decisamente più un gruner veltliner che un omologo teutonico.