Barolata colpita dal fantomatico giorno radice, con molti vini davvero poco espressivi al naso, ma ci siamo divertiti lo stesso...
Champagne Special Cuvée brut - Bollinger. Dovrebbe avere qualche anno dalla sboccatura, non si sa bene quanti, ma in realtà non si è mosso di una virgola, sempre lui, classico nella mela matura, una volta lo apprezzavo di più, oggi è un bello senz'anima...
Vouvray Clos Du Bourg Sec 2012 - Domaine Huet. Elegante e delicato, anche qui c'è la mela golden, ancora fresca appena tagliata, leggiadro al sorso, non dimostra gli anni sul groppone, forse fin troppo delicato ma è una bella bottiglia.
Barolo Prapò 2010 - Ettore Germano. Un nebbiolo piuttosto arcigno e gnucco forse ma che si lascia apprezzare, rotella di liquirizia e prugne al naso, decisa la nota mentolata, tannino abbondante ma che non disturba. Non male.
Barolo Ravera 2008 - Flavio Roddolo. Ruggine e lamponi, sembra ancora un poco chiuso su se stesso ma si rivela un Barolo classicissimo nella sua serietà ed austerità, leggero balsamico col tempo, tannino massiccio ma che comincia a levigarsi, e freschezza che da allungo e lo porterà lontano. Vincitore di giornata direi.
Barolo Sarmassa Vigna Merenda 2008 - Scarzello. Evoluto, troppo evoluto al naso... anche il colore è sul mattonato. Chinotto, cuoio e goudron al naso, meglio al sorso dove però sul finale riemergono le note evolute. Il tappo era perfetto, gran peccato...
Barolo Bussia Riserva 7 anni 2008 - Pianpolvere Soprano. Tralascio i commenti sull'anacronistica bottiglia da 12 kili e mezzo... Qui troviamo un Barolo che fa l'occhiolino al mercato con la concentrazione, mentre fa il piedino agli appassionati riuscendo a mantenere un certo rigore su freschezza e legno integrato. Sui toni scuri forse, sembra perfino ancora giovane ed in cerca di un suo equilibrio, ma nel complesso non mi è dispiaciuto.
Barolo Vigna Rionda 1999 - Oddero. Cola e zolfo, e qui il naso concederà davvero poco altro... cerca di riscattarsi al sorso, con la tipica bocca "à la Rionda" serrata, fresca e dal tannino abbondante ma fine. Peccato anche qui, soprattutto perchè dicono meraviglie di bottiglie gemelle...
Barolo Cannubi 1995 - E. Pira di Chiara Boschis. Naso etereo e fumé, sottobosco, poco definito, ma bocca di gran bella grinta ed energia, ha trovato equilibrio tra materia e tannino ormai levigato.
Barolo Conca Marcenasco 1985 - Renato Ratti. Tappo trafilato di recente, livello nel collo bassino, un Barolo sostituto si stava già riscaldando a bordo campo... Redivivo ci concederà foglie secche, acqua ferruginosa e frutta disidratata, sorso da nebbiolo agée, ma direi che è riuscito a dire la sua.
Moscato d'Asti 2018 - Saracco. Beh, sapete già tutti com'è, ed al momento regge bene il passare del tempo concedendoci ancora la salvia e una leggera foglia di pomodoro.