Ieri sera ritrovo veneto con focus sugli Jerez/Sherry dell'arcinota maison
Bodegas Emilio Lustau, con una selezione di bottiglie provenienti da imbottigliamenti non recenti dell'azienda (arco temporale da metà a fine del decennio scorso). Divagazioni dalmate (e non solo) di contorno.
Nell'ordine:
Cartizze Brut, ColeselNon millesimato in etichetta, ma quasi sicuramente annata 2013. Ha l'acidità giusta ma per me manca quasi completamente di profondità, di grip. Il naso tra l'incipriato e l'ingessato non aiuta. Non convincente.
Grk, Bartul Cebalo, 2012 Autoctono dell'isola dalmata di Cùrzola. Me lo aspettavo più salmastro/marino, invece è grasso, con tanto frutto giallo ed acidità media, ma si lascia bere sorprendentemente bene, senza che l'alcol (14,5% in etichetta) spari su, nemmeno a temperatura sostenuta. Mi è piaciuto.
Palo Cortado Single Cask Almacenista Vides, Lustau Cosa piuttosto rara, proviene da una singola botte, non sottoposta al processo di blending frazionato nel c.d. sistema Solera e Criaderas; n. 144 di un lotto di 600 bottiglie. Colore ramato scuro, non limpido. Decisamente agrumato, si sente un fondo di flor ma soprattutto una traccia leggermente verde, come di mallo fresco, che pulisce molto bene la bocca in chiusura. Una bella partenza.
Oloroso Pata de Gallina Almacenista Garcia-Jarana, Lustau Mogano. Naso bloccato per molto tempo su note di stofinaccio bagnato e sporco, se ne libera con molta aria (non ne hanno mai abbastanza dell'ossigeno, evidentemente!) facendo uscire un coté quasi iodato; bocca invece godibile fin da subito, non enorme, che mostra una traccia agrumata ben percepibile, assieme ad una carica salina notevole. Non per bevitori di primo pelo però!
Oloroso Emperatriz Eugenia, Lustau Prima dell'introduzione della linea con certificazione VORS a 30 anni di invecchiamento (circa 4 anni fa cioè) era il vino secco top di Lustau, l'unico classificato Solera Gran Reserva. Tinta mogano, ancora più scura e concentrata. Un "sospetto" di dolcezza (pur essendo tutto da uve palomino fino, senza aggiunte del dolcissimo PX) che dà equilibrio ad un naso di mille e mille tostature, con un profilo alcolico complesso, quasi da brandy di pari invecchiamento; bocca enorme con tutta la concentrazione e lunghezza data dalla grande età, eppure ancora perfettamente dinamica, direi perfino fresca. Grande vino.
Pharos, Plancic, 2007Plavac Mali dall'isola dalmata di Lesina. Riduzione iniziale che si confonde poi perfino con una smaltatura ben poco piacevole, bocca corta e con acidità completamente per i fatti suoi. Non ci siamo.
Dingac, Violic-Jurica, 2008 Sempre da uve Plavac Mali della penisola di Sabbioncello, è la denominazione dalmata storicamente più importante. Per fortuna, ben altra musica rispetto al vino precedente: intensa macchia mediterranea, col frutto rosso veicolato senza accessi dall'alcol (16,3%), "dettoreggiante"
e molto gustoso, con una gradevole rusticità di fondo.
Lambrusco di Sorbara Primevo, Villa di Corlo, 2012Essendosene parlato ultimamente sul forum, ho voluto testarlo con molta curiosità: niente da dire sulla fattura tecnica; mi sarebbe piaciuto un filo più di cuore. Compito di sgrassare e resettare la bocca assolto, ad ogni modo. Un Sorbara "pettinato" e che credo possa piacere a tutti.
Cream Solera East India, LustauBlend di oloroso (da palomino) e Pedro Ximenez. Anche in questo caso naso in partenza ostico, leggermente cartonato, ed anche in questo caso bocca bella sin da subito: profilo "scuro" simile all'Emperatriz Eugenia, e quasi la stessa trama del medesimo, con in più però la componente della dolcezza (meno accentuata rispetto al preventivato, ad ogni modo...forse gli anni di bottiglia hanno in qualche modo "digerito" gli zuccheri) a dare una dimensione in più. Persistenza lunghissima.
Moscatel Emilìn, LustauCirca 10 anni di invecchiamento in solera. Naso classicamente orientato su un mix di frutta disidratata, in abbinata alle altrettanto classiche erbe mediterranee, si rivela più "sbarazzino" (diciamo superficiale?) e decisamente più dolce dell'East India; ha di suo una bellissima acidità in grado di bilanciare i molti zuccheri e sostenere la beva. Sembra quasi giovane.
Un plauso per le ottime pizze della Pizzeria San Marco di Onara di Tombolo (PD)...cortesia e professionalità, siamo stati benissimo!