Rinnovando i ringraziamenti al Direttore (il quale passerà qualche mese a lambrusco rigorosamente Paltrinieri per riprendersi anche lui dal default, pare anzi che Monti già intervenuto gli abbia detto: solo santagata che l'eclisse viene troppo

)
mi sovvengono alcune riflessioni indotte dalle altrui:
Francesco si è stufato di Madame (capirei se parlasse della moglie, della mia mi son stufato anch'io...

), ieri da per quel che mi riguarda mi son scoperto e stupito a temere la medesima cosa di Krug

. Sospetto che quello stile (un po' come Leroy sempre abbastanza uguale a se stesso con un aggravio di opulenza ed abbondanza) mi abbia un pochetto appesantito. Detto ciò, la boccia era fantastica, darle meno di 96 sarebbe un'offesa al capissio.
Leroy... Leroy è sempre lui, o lei. Meno sciantosa delle meglio riuscite, 2 o 3 veli in meno rispetto ai 7 con cui danza di solito, ma il vino c'era tutto (ed ha vent'anni abbondanti)... Chiaro che per leggere il terroir o cogliere le differenze fra un cru e l'altro, con le bottiglie di Madame non so se basti Giama o ci voglia Tiresia...
I bianchetti della costa italica: devo ammettere che il Cervaro di ieri era meglio del pur ottimo 2008 bevuto un mesetto fa

. E devo clamorosamente ricredermi pure sui timorasso

ma non sul Collestefano dato che mi è sempre piaciuto. Certo che così in forma è difficile trovarlo.
Sulle seconde etichette invece, ho maturato la sensazione che l'annata 2004 in borgogna abbia prodotto vini abbastanza esili e minerali, che a me, soprattutto in bianco, sfagiolano sempre di più (vedi ragionamento sul Krug), ma senza peccare di complessità e profondità. Per tali ragioni Le clos Dauvissat forse mi è piaciuto più che ad altri (burro a me non pervenuto), io qualche punticino più dei 90 glieli mollo senza tema. Grande prova del Montrachet Fontaine-Gagnard, anch'esso giocato più i verticale che in larghezza. Il Coche, vabbè...
Apparita 92 ha retto l'urto abbastanza bene: doveva essere un bel vino ed un bel vino si è confermato. Giocando fuori casa, bisogna riconoscergli che il fatto che Jossik Ratzinger II non l'abbia vomitato all'istante, sia una prestazione non comune. Il medesimo ha pure sostenuto che gli sia piaciuto affibbiandogli come detto un 88 che lacrima sangue, ma questa è un'altra storia... Ah, ringrazio De Magistris per il conforto psicologico: vedi con chi mi tocca bere...
Biondi Santi ris 70 a me è piaciuto: più stava nel bicchiere più ringiovaniva, mostrando tuttavia i suoi anni. A me è piaciuto anche al naso, dove a larghi tratti mostrava una fresca complessità molto affascinante.
La Turque 90: dev'esser la terza nell'ultimo anno ed è la terza di un trittico stupendo. Solito vino con un eleganza olfattiva borgognona, impatto orale rodanesco, in un insieme per me da rapimento cerebrale. Il voto è un discorso complesso per questa bottiglia: tra l'altro m'è parso di cogliere il Marchese in un momento di sconforto all'accorgersi di aver mancato la boccia da centopunti. Ed in effetti, questa su cui puntava più di qualcosa, è stata oggetto di discussione tra compagni di banco che recentemente hanno sbevazzato qualcosa di rodano e, visti i giudizi pubblici su altre bott della zona, hanno convenuto che forse 100/100 a codesto Guigal proprio non glieli si può dare, ma ad un 109, forse 110 ci arriva senza rubare nulla a nessuno
