Messaggioda meursault » 14 set 2011 16:25
Qualche impressione sui vini di sabato:
Abrigo Orlando: Barbaresco Rongallo 2006 (cru Roncaglie)Bella materia che si avverte sotto ad un velo di legno, che dovrebbere essere tutto "grande" ma a questo ipotizzo nuovo, un po' coprente.
Ada Nada: Barbaresco Cichin 2007 Mah, non mi sembrano mai nè molto cattivi nè molto buoni, moderno cum judicio ma le cose interessanti sono altre. Vino un po' troppo maturo e leggermente seduto.
Adriano M & V: Barbaresco Sanadeive 2008 e Basarin 2008Questi invece mi piacciono spesso, non sono vini ultracomplessi nè grandissimi, ma tradiscono poche volte.
Sanadeive un po' troppo esile mentre molto buono a mio parere Basarin, il cru sabbioso ha apportato ciccia all'annata fresca dando vita ad un ottimo vino. Tot i dè.
Bera Valter: Barbaresco 2006Boh, a me non è sembrato terribile ma eravamo a metà del "giro della morte" e il mio compagno (di bevute) mi faceva notare uno spunto cosmetico. Non ti curar di lor......
Cà del Baio: Barbaresco Asili 2008 e Valgrande 2008Abbastanza nettamente meglio Asili ma i nasi non sono propriamente definiti, le bocche esilie, vuote al centro, francamente deludenti. Pur non trovando vini cattivi mi aspettavo di più. Altri ritengono questa cantina meritevole di attenzione, e non è detto che non abbiano ragione.
Cà du Rabajà (Alutto) - Barbaresco Rabajà 2008Non amo la prugna del Rabajà ma mi sembra un po' maturo comunque. Vini ben confezionati ma non la mia tazzina di the.
Cantina del Pino: Barbaresco 2008Piuttosto speziato, troppo? Magari con qualche anno di vetro si mette a posto, la materia sotto è discreta e il sorso non è spiacevole.
Cascina Longoria: Barbaresco Bordini 2006
Vince un premio ma non è quello della bontà, vino che mi è parso sfibrato.
Cascina Luisin: Barbaresco Rabajà 2007
Maturo e pesante, archetipo di Nebbiolo sul frutto, non legnoso nè molle ma è proprio lontano dalle mie corde.
Castello di Neive: Barbaresco Gallina 2008, Albesani 2008 e ris Santo Stefano 2006.
Bellissimi i colori dei 2008, appena un filo di legno (grande) che si affievolisce con l'areazione, belli in bocca con una spina acido-sapida notevole, allungano nel finale di bella pulizia.
"Cattivo" come poche altre volte la ris 2006, bocca monstre per furiosità del tannino, vino prospettiamente eterno, peccato solo per quel leggero sbuffo di legno dolce. Ma su questo aspetto sono spesso abbastanza sensibile, è possibile che sia una roba da ridere.
Castello di Verduno: Barbaresco Rabajà 2007
Anche qua mi sa che hanno rinnovato le botti, meno male.
Davvero un bel 2007, fresco, giustamente fruttato e di gran bevibilità.
Ceretto: Barbaresco Bernardot 2008
Sul tabellino ho scritto "NO" con un punto esclamativo, non ricordo perfettamente se fosse solo molto cattivo e semplicemente cattivo.
Cortese Giuseppe: Barbaresco Rabajà 2007 e 2008
Non sono un fan di Cortese ma il 2008 è proprio buono, l'annata fresca conferisce anche una certa eleganza (oltre alla mano salda del prduttore) ad un cru che come avete capito non è tra i miei preferiti.
2007 meno nitido, soprattutto nei profumi.
Giacosa Carlo: Barbaresco Montefico 2008
Fruttino bell pulito, nitido, essenziale, un po' semplice. Bocca di conseguenza, solo un po' vuota al centro.
Giordano Luigi: Barbaresco Montestefano 2007 e 2008
Scomposto il primo, discreto il secondo, sempre sul filo della rusticà, piuttosto esile.
La Cà Nova: Barbaresco Montestefano 2008 e Bric Mentina 2008
Entrambi difettosi, un misto tra ossidazione e brett. Peccato perchè i 2006 erano piuttosto buoni.
Urge rinnovamento parco botti.
La Ganghija: Barbaresco 2008
Abbastanza interessante questo vino non propriamente tradizionale. Difetta forse di personalità oggi ma ci sono le premesse per tirare fuori qualcosina in più.
Pellissero Giorgio: Barbaresco Nubiola 2008
Ho scritto "tristo" sul tabellino, mi sembra di ricordare un legno piuttosto ingobrante.
Pio Cesare: Barbaresco Il Bricco 2007
Stile moderno con un legno presente, sia al naso che in bocca. Non è una cosa invereconda quindi a qualcuno potrebbe anche piacere.
Pod. Colla: Barbaresco Roncaglie 2007 e 2008
Eccolo qua il vincitore di giornata, il Roncaglie 2008 di questo storico produttore che a mio avviso ha tutto.
Naso serio di terra, piccoli frutti rossi e rosa, ancora sussurrato ma molto nitido e preciso; la bocca è tannica ma l'acidità in combinazione con la sapidità contribuisce a rendere il sorso molto piacevole.
Quello che si aspetta da un Nebbiolo serio in annata fresca......si conferma dopo che il 2006 aveva vinto lo scorso anno.
Meno interessante il 2007, più sfocato e meno incisivo in bocca.
Produttori del Barbaresco: Barbaresco 2006 e 2007
Tutto sommato direi trascurabili, non molto definiti i nasi, senza grosso mordente le bocche.
Prunotto: Barbaresco Bric Turot 2007
Dopo una bella zaffata di legnetto bruciato opto saggiamente per non introdurlo nella cavità orale.
Bruno Rocca: Barbaresco Rabajà
Sarà perchè me l'ha servito la figlia ma devo dire che questo vino è in miglioramento, ancora presente e marcante l'affinamento in legno ma forse per il 2013/2015 potremmo avere qualcosa di bueno.
Rinaldi Pietro: Barbaresco San Cristoforo 2008
Discreto produttore moderno, se il legno si integra un poco direi che possiamo classificarlo tra i potabili.
Vediamo come procede nei prossimi anni.
Rivetti Dante: Barbaresco bricco di Neive ris 2006 e Bric Micca 2008
Non male il primo, un po' sfibrato e con un legnettino leggero al naso, ma tutto sommato si difende.
Pessimo invece il Bric Micca che è veramente molto maturo, cosa che è davvero abbastanza insolita vista l'annata.
Rizzi: Barbaresco Nervo Fondetta 2006, 2007 e 2008
Tutti vini molto puliti e su di un frutto gelatinoso un po' monocorde, anche goloso in verità.
Massima espressione di questo è il 2007, mentre il 2006 è un po' più serio e profondo.
Non mi è piaciuta la bocca del 2008, in questo momento un po' cruda.
Rocca Albino: Barbaresco 2008 e Barbaresco Ronchi 2008
Il primo non mi è piaciuto perchè un po' diluito, vuoto a centro bocca, il secondo avrebbe una struttura molto più interessante ma c'è un legnetto un po' fastidioso che non è detto che si integri col profilo del vino.
Taliano Michele: Barbaresco ad Altiora 2007 e 2008
Nel complesso mi sembrano entrambi vini corretti, sempre in stile un po' moderno, ma non sbracati.
Tenute Marchesi di Gresy: Barbaresco Martinenga 2008, Gaiun 2006 e Camp Gros 2006
Qua è un "niet" su tutta la linea, legni davvero troppo marcati su tutta la linea, oltre che al naso amaricanti ed astrigenti nel finale di bocca.
C'è tutto il campionario, dalla spezia dolciastra del Martinenga al bruciaticcio del Gaiun ecc.......
Confermo l'impressione dello scorso anno, anzi direi che siamo in peggioramento.
Ultima modifica di
meursault il 14 set 2011 17:29, modificato 1 volta in totale.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)