CRONACHE D'OSTERIA

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tenente Drogo
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda tenente Drogo » 09 feb 2024 21:53

i crostini mi hanno fatto venire in mente i "crostini del campanaro" di Buñuel
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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tenente Drogo
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda tenente Drogo » 09 feb 2024 21:54

i crostini che mangia Catherine Deneuve in "Tristana"
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda steeeve6 » 09 feb 2024 22:14

l'oste ha scritto:In una giornata di meteo de mierda e storie pese, a consolazione è arrivato il bauletto dalla Spagna, usanza che nei miei momenti di massima astinenza un caro amico madrileno mi confeziona e spedisce seguendo le richieste ma aggiungendo sempre una sua sorpresa.
Aperto come fosse un pacco natalizio ci sono un lomo de iberico da 1 kg, svariate buste sottovuoto da 100gr con jamon iberico bellota affettato al coltello, una mattonella di mojama extra de Isla Cristina, mezza forma di manchego stagionato Don Bernardo, svariate buste di acciughe cantabriche gold (di dimensioni e consistenza siffrediana), svariate scatolette con mejillones en escabeche e svariate con berberechos, 1 bottiglia Viña Ardanza 2016 La Rioja Alta, 1 bottiglia Paso de Maños 2016 Artuke più 1 bottiglia di Rioja e 1 garnacha in purezza di produttori mai bevuti ma consigliati dall'amico che spesso mi ha rivelato tesori e infine 1 bottiglia di Hierbas.
Un
Stasera o domani mi tocca mettere un vinile dell'immenso Paco De Lucia, fare una cena di tapas e stappare qualcosa di consono e abbinabile...


L amico spaccia anche ad estranei? :D :D

Le acciughe però se non sono Reina del cantabrico, non vale :lol: :lol:

Tanta tanta tanta invidia, soprattutto per il viaggio interiore di sentirsi nei posti da dove tutto ciò arriva.

Complimenti per la scelta degli amici 8)
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Wineduck
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Wineduck » 09 feb 2024 23:44

l'oste ha scritto:- cannoli di lomo ovvero una farcia di pistacchi tritati, ricotta di pecora, peperoncino, buccia di limone, mollica di pane fritta il tutto avvolto da una fettina di lomo de iberico condita appena con un filo d'olio e una lacrima di limone

Fame eh?


Mi hai cambiato l'umore della serata! :lol:
Questo cannolo proverò a copiartelo (con qualche variante non disponendo delle stesse materie prime...)! :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 10 feb 2024 17:36

Wineduck ha scritto:
l'oste ha scritto:- cannoli di lomo ovvero una farcia di pistacchi tritati, ricotta di pecora, peperoncino, buccia di limone, mollica di pane fritta il tutto avvolto da una fettina di lomo de iberico condita appena con un filo d'olio e una lacrima di limone

Fame eh?


Mi hai cambiato l'umore della serata! :lol:
Questo cannolo proverò a copiartelo (con qualche variante non disponendo delle stesse materie prime...)! :wink:

Troppo gentile, grazie veramente, il piacere di condividere le cose belle o buone con altri è un vizio che non riesco a perdere.
Ho usato il nome cannolo in modo improprio ma data la forma, perche per essere una qualunque specie di "evoluzione creativa" del famoso capolavoro siciliano, all'esterno dovrebbe esserci una materia prima croccante; è l'abc del gioco delle consistenze per far godere la bocca in modo tattile oltre che con i sapori. Importante è anche mantenere la misura classica del cannolo, altrimenti è un cannellone.
Adoro "cannolare" materie prime per inventare tapas, finger food eccetera, le variabili sono infinite, basta inventarsi una farcia morbida ma che stia "insieme". Si può usare ricotta, patate smashate, mollica ammollata strizzata, erbe, semi o frutta secca tritata, capperi, acciughe, alghe, verdurine e la qualunque uno desideri.
Poi serve qualcosa per avvolgerla (salmone, tonno, mortadella, foglie di verza sbollentate, lomo, lardo etc) e appunto come detto sopra, magari un altro qualcosa croccante all'esterno tipo una panatura rub, pasta filo, pasta sfoglia, spaghetti di riso sbollentati etc.
Ovviamente a seconda della materia prima croccante e del tipo di farcia il cannolo potrà essere a crudo oppure cotto (fritto o al forno).
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 11 feb 2024 17:35

l'oste ha scritto:- crostini di pane Altamura con mojama tiepida a lonchas (fettine molto sottili), cipolla de Cevènnes (dolce, color avorio) caramellata con due gocce di salsa teryaky.

- acciughe del cantabrico su cialde di pasta filo e burro con al lato Salsina verde royale (prezzemolo, aglio, pinoli, olio, capperi, acciughe, uno schizzo d'aceto, mollica strizzata)

- pan y tomate (bruschette oliate strofinate con pomodori) e jamon iberico bellota

- cannoli di lomo ovvero una farcia di pistacchi tritati, ricotta di pecora, peperoncino, buccia di limone, mollica di pane fritta il tutto avvolto da una fettina di lomo de iberico condita appena con un filo d'olio e una lacrima di limone

- patatas bravas (non c'entrano con il bauletto ma sono la mia tapa preferita) ovvero patate arrosto con al lato salsa pomodoro piccante e mayonese aiolì.


Confermata la sequenza di tapas con l'aggiunta finale di un congruo assaggio del pecorino manchego perché ci stava con il vino rosso.
In cinque adulti con qualche bottiglia non da sfilata, piuttosto da merenda, visto il companatico.

Vermentino Et.Nera 2020 - Lunae, perfetto apripista, profumi leggeri, floreali, erbe aromatiche e con un palato balsamico sapido che accompagnava lasciando però il meritato maggiore spazio gustativo ai crostini con mojama.

Fieno Bianco 2021 - Migliaccio, azienda che ho visitato e amo particolarmente, vini puliti, precisi, semplici ma con punte di eccellenza (il Biancolella). Poca acidità profumi sapidi, fiori, minerali e mai invadenti con le acciughe Gold del Cantabrico (da dipendenza).

Champagne bdb Gaston Hochar penultima bottiglia acquistata da Roland (Gianni manchi molto, umanamente e enoicamente). Con il pata Negra bellota è un nirvana.

Viña Bosconia 2008 - Lopez de Heredia, parlare bene di questo vino è sbagliato, pernicioso, eccessivo, fazioso, rischioso, quindi alla fine è solo uno rioja, roba da mercato spagnolo, niente da mettere via in cantina, niente di speculativo, niente da capire (cit. Er Principe). Con il formaggio (ma anche col jamon) però ci stava benissimo.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 12 mag 2024 18:47

Only family per la festa della mama, grigliatina basic : salamelle con rub di salvia, timo, rosmarino, poi coppa marinata con soja, zenzero, dragoncello, limone e finale di picañha di scottona, salsa aioli, tomino di capra.
Tre su quattro beventi. Mentre la legna bruciava in brace, un paio di fredde birrette Raffo, artigianale con cereali pugliesi by Peroni, leggera, piacevole il caramello maltato in retrogusto.

Carignano del Sulcis 2020 - Calasetta vino basic preso in gdo under 10€ ma discretamente gradevole, messo in frigo mezz'oretta, profumino di erbe e ciliegia, leggermente lattici, bocca monotono ma tonda e speziata. Piaciutino

Barbera 2019 - Bruno Giacosa, colora il bicchiere di rosso vivo, esce la fragolina, famosa tool del patron, con spezie e un refolo balsamico, non nebbioleggia come altre volte, il vitigno plebeo prevale sul terroir del Re. Bocca media ma persiste a lungo la spezia fragolosa nel palato. L'acidità dona una gran freschezza palatale, quasi termica anche se non ha visto il frigo, ipotesi però da considerare per le grigliate di porco estive. Piaciuta proprio

Volnay 1er Fremiets 2013 - J.Voillot, tra i miei cru preferiti di Volnay (con Mitans e Clos de Chenes) e della Côte in generale, come una piccola sintesi tra il suo comune e il confinante Pommard; per la maggior parte delle tante bevute, Volnay da giovane giovane è un vino goloso al midollo, dopo dieci anni diventa goloso e nobilmente complesso. Pinot nero da enciclopedia, larga palette di aromi non ancora terziarizzati troppo, c'è il frutto fresco e tondo con la cipria mentolata, in bocca non è grosso, un peso leggero che tira un bel tannino, fine ma al graffio, alla cieca ho pensato che il palato ricorda un Cannubi. Piaciuto un bel po'
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda piergi » 13 mag 2024 16:03

l'oste ha scritto:Only family per la festa della mama, grigliatina basic : salamelle con rub di salvia, timo, rosmarino, poi coppa marinata con soja, zenzero, dragoncello, limone e finale di picañha di scottona, salsa aioli, tomino di capra.
Tre su quattro beventi. Mentre la legna bruciava in brace, un paio di fredde birrette Raffo, artigianale con cereali pugliesi by Peroni, leggera, piacevole il caramello maltato in retrogusto.

Carignano del Sulcis 2020 - Calasetta vino basic preso in gdo under 10€ ma discretamente gradevole, messo in frigo mezz'oretta, profumino di erbe e ciliegia, leggermente lattici, bocca monotono ma tonda e speziata. Piaciutino

Barbera 2019 - Bruno Giacosa, colora il bicchiere di rosso vivo, esce la fragolina, famosa tool del patron, con spezie e un refolo balsamico, non nebbioleggia come altre volte, il vitigno plebeo prevale sul terroir del Re. Bocca media ma persiste a lungo la spezia fragolosa nel palato. L'acidità dona una gran freschezza palatale, quasi termica anche se non ha visto il frigo, ipotesi però da considerare per le grigliate di porco estive. Piaciuta proprio

Volnay 1er Fremiets 2013 - J.Voillot, tra i miei cru preferiti di Volnay (con Mitans e Clos de Chenes) e della Côte in generale, come una piccola sintesi tra il suo comune e il confinante Pommard; per la maggior parte delle tante bevute, Volnay da giovane giovane è un vino goloso al midollo, dopo dieci anni diventa goloso e nobilmente complesso. Pinot nero da enciclopedia, larga palette di aromi non ancora terziarizzati troppo, c'è il frutto fresco e tondo con la cipria mentolata, in bocca non è grosso, un peso leggero che tira un bel tannino, fine ma al graffio, alla cieca ho pensato che il palato ricorda un Cannubi. Piaciuto un bel po'

Alle parole Raffo e artigianale ho avuto un mancamento... :mrgreen:
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 13 mag 2024 17:41

piergi ha scritto:Alle parole Raffo e artigianale ho avuto un mancamento... :mrgreen:

Ci credo piergi, però la pubblicità (ingannevole) così dice, avrei dovuto metterlo tra virgolette.
Magari era artigianale prima dell'acquisto da parte del Gruppo Peroni.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda piergi » 13 mag 2024 19:34

l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:Alle parole Raffo e artigianale ho avuto un mancamento... :mrgreen:

Ci credo piergi, però la pubblicità (ingannevole) così dice, avrei dovuto metterlo tra virgolette.
Magari era artigianale prima dell'acquisto da parte del Gruppo Peroni.

No Andrea, era una storica fabbrica a diffusione poco più che regionale, ma non è mai stata artigianale. Nei miei ricordi di bambino era la classica birra (bottiglietta panciuta) che bevevano i muratori durante le pause, molto working class 8)
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 14 mag 2024 12:09

piergi ha scritto:
l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:Alle parole Raffo e artigianale ho avuto un mancamento... :mrgreen:

Ci credo piergi, però la pubblicità (ingannevole) così dice, avrei dovuto metterlo tra virgolette.
Magari era artigianale prima dell'acquisto da parte del Gruppo Peroni.

No Andrea, era una storica fabbrica a diffusione poco più che regionale, ma non è mai stata artigianale. Nei miei ricordi di bambino era la classica birra (bottiglietta panciuta) che bevevano i muratori durante le pause, molto working class 8)

Grazie per la spiega, confesso che non sono appassionato di birra, compro quelle leggere non amare in gdo come coadiuvante idratante estivo e questa mi ha colpito per la grafica retrò dell'etichetta, se è working class per me è un valore aggiunto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 set 2024 23:55

Grigliatina di quasi fine stagione con una bella banda di giovani colleghi, amiche e amici del figlio maggiore. Commovente lo sforzo di portare buone bottiglie in casa di un presumibilmente noto orco scassamaroni sul vino ma ho apprezzatissimo anche il whisky e i cotillons allegri.
Sulla griglia i classici : per rappresentare il porco, salamelle, costine (marinate ore con soja, lime, cipolla rossa, teryhaki, zenzero) poi cipollotti avvolti da fetta alta di pancetta.
Per la vacca presenti la picañha, il diaframma (assoluto) e un fegato di vitello che dopo essere cotto su una pietra appoggiata sopra alla griglia è stato frullato con burro, prezzemolo, cipolla rossa grigliata, brandy Lepanto, uno spicchio di patata lessa ed è diventato un patè spettacolare per accompagnare le carni (oltre al chimichurri e aiolì home made).
Vini easy, molti portati da loro ma qualcosa di un appena più serio ho deciso di farlo assaggiare ai ragazzi e in un paio di casi la loro espressione di stupore estatico mi ha ripagato.
Censuro i prosecco e i lavandinabili.

Champagne Cuvèe Prestige Consulat Palace , negociant correttino, mai sentito, chissà dove lo hanno reperito, un burroso piacevole, un po' dosato, brut da prevalenza meunier credo, compitino ma senza lode. Piaciutino

Lacrima di Morro d'alba Marzaiola 2023 Monte Schiavo, azienda satellite credo bio della famiglia Pieralisi. Bel vino d'impatto, profumi dolci ma con spezia notevole, al palato tondeggia senza troppo tannino, media lunghezza. Piaciutino

Canaiolo 2020 Vallone di Cecione, adoro questo vino, d'estate fresco da frigo, delicato ma toscano come fosse un aggettivo apposito. Profumi di fiori e frutti che si intrecciano, palato non lungo ma soddisfatto. Piaciuto.

Pian del Ciampolo 2022 Montevertine, un cesto di frutta fresca con alcool, una sangria alla Radda, bevibilità assassina, due bottiglie evaporate e le prime facce godute e stupite. Al di là della giovanile piacevolezza ha un potenziale di invecchiamento notevole. Piaciuto proprio

Chateau Giscours 2005 Margaux, qui ho visto l'estasi della prima volta in alcune espressioni dei giovani bevitori. Profumi tanti ma tanti da perdere la memoria, liquirizia, ribes, dolcezza piena, bocca ancora giovane ma di grande prospettiva, il 2005 con 2000 e 2001 per restare a inzio millennio a Bordeaux è annata che mi delude raramente. Piaciuto proprio

Finale con whisky Ancnoc single malt 12 yrs e cioccolatini Venchi di ogni tipo prima di svenire.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 23 set 2024 18:10

Con il vento fuori che fischiava sabato in famiglia e pochi amici per il mio compleanno con nigiri di salmone crudo sockey, crostini di pane bruscato tomate, aceite y jamon iberico bellota, peperoncini dell'orto ripieni di tonno capperi acciughe prezzemolo, poi orecchiette con le braciole, tipici involtini pugliesi di carne di manzo (volendo anche di maiale o cavallo), ripieni, taglio tipo aletta tagliata a fette o comunque un taglio non magro e con collagene che devono cuocere in slow motion almeno un paio d'ore nella salsa dopo averli fatti rosolare nella cipolla tagliata fine. Grattata generosa di ricotta tosta di pecora dopol' impiattanento.
Tiramisù.
Strudel di mele e noci.
Vini scelti random tra i vecchietti in cantina, con le residue bottiglie del secolo scorso ho sempre paura, il tempo, un tappo che ha lavorato male...invece è andata bene con tutte.

Alta Langa Extra Brut – Ettore Germano, ricorda tante cose e persone, vino che bevo ogni tanto ma da molto tempo. Per me atipico come brut e come bolla, meno pasticceria e più bosco per i profumi e una bocca che tira da vino più che da "bolla". Icona. Piaciuto

Sodi di San Nicolò 1999 Magnum , la voglia me l'ha messa Alessandro/Wineduck che lo ha citato recentemente, lo ricordavo buono, di '99 ne avevo bevuto dieci annetti fa, forse questa è pure meglio. Toscana cremosa con nerbo e profumi che più puliti è difficile. Piaciuto proprio

Cahors Chateau du Cedre 1995 malbec che invecchia da bebè, del resto il vitigno mi ha spesso ricordato la barbera, con meno acidità e più radice nei profumi, infatti, c'è affumicata di legna buona, un frutto scuro sotto spirito in lontananza, bocca piena ma leggera. Piaciuto

Barbaresco Cortese riserva 1996 gli anni ai vini di Cortese han sempre fatto bene, levigano l'esuberanza del giovine, gli abbassano il "tanninsterone", mantenendo quella stupenda caratteristica che sono i suoi profumi, abc del Barbaresco e del nebbiolo. Classico. Piaciuto proprio

Chateau Phélan Ségur 1990 Saint Estephe forse durerà altri anni ma adesso è sulla punta della montagna, le caselle dei profumi sono così ordinate che quasi escono in ordine alfabetico, c'è ancora una fragola netta, liquirizia, legno di cedro. Al palato non è un vino estetico, è un Saint Estephe in armatura, pieno, sferza le papille, riempie con energia. Finale non interminabile ma che resta impresso.Piaciuto proprio

Malvasia 2020 Hauner sempre buona ma ormai ero distratto dai riassaggi dei rossi e di un ottimo blanc de blancs che non c'entrava niente nel finale del pranzo ma alla fine invece si, buono buono ma non ricordo il nome come non ricordo il muscadet aperto con il crudo di salmone.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Wineduck » 23 set 2024 19:01

Sempre belle le tue note, complimenti.
L'ultima 99 che avevo dei Sodi S. N. l'ho ceduta ad un caro amico che la cercava. Spero che se la sia goduta perchè era un gran vino, molto sottovalutato: oggi si vanno a cercare "vini sottili ma saporiti" molto lontano, senza ricordare che li abbiamo sempre avuti vicinissimi a noi. Non era un "Supertuscan" tipico nei primi anni del nuovo millennio proprio perchè con quel saldo di malvasia nera che ammorbidiva il sangiovese senza stravolgimenti alloctoni, non seguiva le mode. Ora sarebbe "alla moda" ma nessuno lo conosce più. La vita a volte è str*nza...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 23 set 2024 20:36

Wineduck ha scritto:Sempre belle le tue note, complimenti.
L'ultima 99 che avevo dei Sodi S. N. l'ho ceduta ad un caro amico che la cercava. Spero che se la sia goduta perchè era un gran vino, molto sottovalutato: oggi si vanno a cercare "vini sottili ma saporiti" molto lontano, senza ricordare che li abbiamo sempre avuti vicinissimi a noi. Non era un "Supertuscan" tipico nei primi anni del nuovo millennio proprio perchè con quel saldo di malvasia nera che ammorbidiva il sangiovese senza stravolgimenti alloctoni, non seguiva le mode. Ora sarebbe "alla moda" ma nessuno lo conosce più. La vita a volte è str*nza...

Grazie Ale, in particolare per averlo nominato ricordandomi che c'era ancora quella magnun nella cassetta di legno in cantina.
Sono vini che hanno vissuto gli anni '80 e '90 sulla cresta della critica che vede lontano, darei atto, anzi un attico, a Cernilli che sulla guida non lesinava i bicchieri. Anche il mercato le cercava poi, le mode fanno giri strani e poi ritornano (parodia cit.Fossati).
Quanti vini fini ed eleganti, moderni ma toscani che sono sottovalutati o poco raccontati o bevuti sul forum penso a Cepparello che citavi, Castello di Ama, Montosoli a Montalcino, Rancia. Tutta gente che ha storia e vigne da spettacolo.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gmi1 » 24 set 2024 11:23

l'oste ha scritto:
Wineduck ha scritto:Sempre belle le tue note, complimenti.
L'ultima 99 che avevo dei Sodi S. N. l'ho ceduta ad un caro amico che la cercava. Spero che se la sia goduta perchè era un gran vino, molto sottovalutato: oggi si vanno a cercare "vini sottili ma saporiti" molto lontano, senza ricordare che li abbiamo sempre avuti vicinissimi a noi. Non era un "Supertuscan" tipico nei primi anni del nuovo millennio proprio perchè con quel saldo di malvasia nera che ammorbidiva il sangiovese senza stravolgimenti alloctoni, non seguiva le mode. Ora sarebbe "alla moda" ma nessuno lo conosce più. La vita a volte è str*nza...

Grazie Ale, in particolare per averlo nominato ricordandomi che c'era ancora quella magnun nella cassetta di legno in cantina.
Sono vini che hanno vissuto gli anni '80 e '90 sulla cresta della critica che vede lontano, darei atto, anzi un attico, a Cernilli che sulla guida non lesinava i bicchieri. Anche il mercato le cercava poi, le mode fanno giri strani e poi ritornano (parodia cit.Fossati).
Quanti vini fini ed eleganti, moderni ma toscani che sono sottovalutati o poco raccontati o bevuti sul forum penso a Cepparello che citavi, Castello di Ama, Montosoli a Montalcino, Rancia. Tutta gente che ha storia e vigne da spettacolo.

questi vini che citate, eleganti e con trama fine, hanno dato risultati, nell'annata 99 in Toscana, ottimi ed eccellenti.
Vi invito a bere anche lo stesso Sassicaia del 99, si supertuscan, ma che in quell'annata aveva ricevuto pochi elogi, surclassato da altri vini muscolari e piú ricercati allora... oggi é un ottimo vino, ben meglio di altre annate a cui hanno dato piú stelle o centesimi...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 24 set 2024 13:31

gmi1 ha scritto:
l'oste ha scritto:
Wineduck ha scritto:Sempre belle le tue note, complimenti.
L'ultima 99 che avevo dei Sodi S. N. l'ho ceduta ad un caro amico che la cercava. Spero che se la sia goduta perchè era un gran vino, molto sottovalutato: oggi si vanno a cercare "vini sottili ma saporiti" molto lontano, senza ricordare che li abbiamo sempre avuti vicinissimi a noi. Non era un "Supertuscan" tipico nei primi anni del nuovo millennio proprio perchè con quel saldo di malvasia nera che ammorbidiva il sangiovese senza stravolgimenti alloctoni, non seguiva le mode. Ora sarebbe "alla moda" ma nessuno lo conosce più. La vita a volte è str*nza...

Grazie Ale, in particolare per averlo nominato ricordandomi che c'era ancora quella magnun nella cassetta di legno in cantina.
Sono vini che hanno vissuto gli anni '80 e '90 sulla cresta della critica che vede lontano, darei atto, anzi un attico, a Cernilli che sulla guida non lesinava i bicchieri. Anche il mercato le cercava poi, le mode fanno giri strani e poi ritornano (parodia cit.Fossati).
Quanti vini fini ed eleganti, moderni ma toscani che sono sottovalutati o poco raccontati o bevuti sul forum penso a Cepparello che citavi, Castello di Ama, Montosoli a Montalcino, Rancia. Tutta gente che ha storia e vigne da spettacolo.

questi vini che citate, eleganti e con trama fine, hanno dato risultati, nell'annata 99 in Toscana, ottimi ed eccellenti.
Vi invito a bere anche lo stesso Sassicaia del 99, si supertuscan, ma che in quell'annata aveva ricevuto pochi elogi, surclassato da altri vini muscolari e piú ricercati allora... oggi é un ottimo vino, ben meglio di altre annate a cui hanno dato piú stelle o centesimi...
...confermo...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 24 set 2024 18:33

gmi1 ha scritto:
l'oste ha scritto:
Wineduck ha scritto:Sempre belle le tue note, complimenti.
L'ultima 99 che avevo dei Sodi S. N. l'ho ceduta ad un caro amico che la cercava. Spero che se la sia goduta perchè era un gran vino, molto sottovalutato: oggi si vanno a cercare "vini sottili ma saporiti" molto lontano, senza ricordare che li abbiamo sempre avuti vicinissimi a noi. Non era un "Supertuscan" tipico nei primi anni del nuovo millennio proprio perchè con quel saldo di malvasia nera che ammorbidiva il sangiovese senza stravolgimenti alloctoni, non seguiva le mode. Ora sarebbe "alla moda" ma nessuno lo conosce più. La vita a volte è str*nza...

Grazie Ale, in particolare per averlo nominato ricordandomi che c'era ancora quella magnun nella cassetta di legno in cantina.
Sono vini che hanno vissuto gli anni '80 e '90 sulla cresta della critica che vede lontano, darei atto, anzi un attico, a Cernilli che sulla guida non lesinava i bicchieri. Anche il mercato le cercava poi, le mode fanno giri strani e poi ritornano (parodia cit.Fossati).
Quanti vini fini ed eleganti, moderni ma toscani che sono sottovalutati o poco raccontati o bevuti sul forum penso a Cepparello che citavi, Castello di Ama, Montosoli a Montalcino, Rancia. Tutta gente che ha storia e vigne da spettacolo.

questi vini che citate, eleganti e con trama fine, hanno dato risultati, nell'annata 99 in Toscana, ottimi ed eccellenti.
Vi invito a bere anche lo stesso Sassicaia del 99, si supertuscan, ma che in quell'annata aveva ricevuto pochi elogi, surclassato da altri vini muscolari e piú ricercati allora... oggi é un ottimo vino, ben meglio di altre annate a cui hanno dato piú stelle o centesimi...

Girando per enoteche in quegli anni poteva capitare spesso di sentire l'enotecario novello e posh dire che xyz era un ottimo vino, molto premiato e che faceva ben 14.5°. L'alcool era tipo un valore aggiunto.
Visto che è stato citato, del Sassicaia ricordo memorabile per gusto, freschezza, rotondità e pulizia il 1995 (12°), ne ho seccate sei bottiglie nel giro di dieci anni. Sarei curioso di sentire come si sente oggi.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gianni femminella » 24 set 2024 21:26

Risvegli un ricordo sopito. È vero, a metà anni 90 in enoteca capitava di sentirsi dire che il vino aveva tanti gradi, come se fosse un gran pregio.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda zampaflex » 25 set 2024 10:09

gianni femminella ha scritto:Risvegli un ricordo sopito. È vero, a metà anni 90 in enoteca capitava di sentirsi dire che il vino aveva tanti gradi, come se fosse un gran pregio.


...o come sono addestrati a fare i neopinguini ai banchi di assaggio: "Vino xxx DOC blabla, titolo alcolometrico XY%..."
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gmi1 » 27 set 2024 15:30

l'oste ha scritto:
gmi1 ha scritto:
l'oste ha scritto:
Wineduck ha scritto:Sempre belle le tue note, complimenti.
L'ultima 99 che avevo dei Sodi S. N. l'ho ceduta ad un caro amico che la cercava. Spero che se la sia goduta perchè era un gran vino, molto sottovalutato: oggi si vanno a cercare "vini sottili ma saporiti" molto lontano, senza ricordare che li abbiamo sempre avuti vicinissimi a noi. Non era un "Supertuscan" tipico nei primi anni del nuovo millennio proprio perchè con quel saldo di malvasia nera che ammorbidiva il sangiovese senza stravolgimenti alloctoni, non seguiva le mode. Ora sarebbe "alla moda" ma nessuno lo conosce più. La vita a volte è str*nza...

Grazie Ale, in particolare per averlo nominato ricordandomi che c'era ancora quella magnun nella cassetta di legno in cantina.
Sono vini che hanno vissuto gli anni '80 e '90 sulla cresta della critica che vede lontano, darei atto, anzi un attico, a Cernilli che sulla guida non lesinava i bicchieri. Anche il mercato le cercava poi, le mode fanno giri strani e poi ritornano (parodia cit.Fossati).
Quanti vini fini ed eleganti, moderni ma toscani che sono sottovalutati o poco raccontati o bevuti sul forum penso a Cepparello che citavi, Castello di Ama, Montosoli a Montalcino, Rancia. Tutta gente che ha storia e vigne da spettacolo.

questi vini che citate, eleganti e con trama fine, hanno dato risultati, nell'annata 99 in Toscana, ottimi ed eccellenti.
Vi invito a bere anche lo stesso Sassicaia del 99, si supertuscan, ma che in quell'annata aveva ricevuto pochi elogi, surclassato da altri vini muscolari e piú ricercati allora... oggi é un ottimo vino, ben meglio di altre annate a cui hanno dato piú stelle o centesimi...

Girando per enoteche in quegli anni poteva capitare spesso di sentire l'enotecario novello e posh dire che xyz era un ottimo vino, molto premiato e che faceva ben 14.5°. L'alcool era tipo un valore aggiunto.
Visto che è stato citato, del Sassicaia ricordo memorabile per gusto, freschezza, rotondità e pulizia il 1995 (12°), ne ho seccate sei bottiglie nel giro di dieci anni. Sarei curioso di sentire come si sente oggi.

che ricordi che hai mosso.... la 95 del Sassicaia fu anche la prima annata buona dall'uscita del 1988, con una 93 che, bevuta al vinitaly, mi convinse, ma che non fu mai confermata in successive bevute... la 90 era grossa e ruffiana, credo che oggi sia giá andata e anche da anni a questa parte... se c'é qualcuno che lo possa confermare o meno sarei curioso :D
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 27 set 2024 15:58

gmi1 ha scritto:
l'oste ha scritto:
gmi1 ha scritto:
l'oste ha scritto:
Wineduck ha scritto:Sempre belle le tue note, complimenti.
L'ultima 99 che avevo dei Sodi S. N. l'ho ceduta ad un caro amico che la cercava. Spero che se la sia goduta perchè era un gran vino, molto sottovalutato: oggi si vanno a cercare "vini sottili ma saporiti" molto lontano, senza ricordare che li abbiamo sempre avuti vicinissimi a noi. Non era un "Supertuscan" tipico nei primi anni del nuovo millennio proprio perchè con quel saldo di malvasia nera che ammorbidiva il sangiovese senza stravolgimenti alloctoni, non seguiva le mode. Ora sarebbe "alla moda" ma nessuno lo conosce più. La vita a volte è str*nza...

Grazie Ale, in particolare per averlo nominato ricordandomi che c'era ancora quella magnun nella cassetta di legno in cantina.
Sono vini che hanno vissuto gli anni '80 e '90 sulla cresta della critica che vede lontano, darei atto, anzi un attico, a Cernilli che sulla guida non lesinava i bicchieri. Anche il mercato le cercava poi, le mode fanno giri strani e poi ritornano (parodia cit.Fossati).
Quanti vini fini ed eleganti, moderni ma toscani che sono sottovalutati o poco raccontati o bevuti sul forum penso a Cepparello che citavi, Castello di Ama, Montosoli a Montalcino, Rancia. Tutta gente che ha storia e vigne da spettacolo.

questi vini che citate, eleganti e con trama fine, hanno dato risultati, nell'annata 99 in Toscana, ottimi ed eccellenti.
Vi invito a bere anche lo stesso Sassicaia del 99, si supertuscan, ma che in quell'annata aveva ricevuto pochi elogi, surclassato da altri vini muscolari e piú ricercati allora... oggi é un ottimo vino, ben meglio di altre annate a cui hanno dato piú stelle o centesimi...

Girando per enoteche in quegli anni poteva capitare spesso di sentire l'enotecario novello e posh dire che xyz era un ottimo vino, molto premiato e che faceva ben 14.5°. L'alcool era tipo un valore aggiunto.
Visto che è stato citato, del Sassicaia ricordo memorabile per gusto, freschezza, rotondità e pulizia il 1995 (12°), ne ho seccate sei bottiglie nel giro di dieci anni. Sarei curioso di sentire come si sente oggi.

che ricordi che hai mosso.... la 95 del Sassicaia fu anche la prima annata buona dall'uscita del 1988, con una 93 che, bevuta al vinitaly, mi convinse, ma che non fu mai confermata in successive bevute... la 90 era grossa e ruffiana, credo che oggi sia giá andata e anche da anni a questa parte... se c'é qualcuno che lo possa confermare o meno sarei curioso :D
...andata no, ma "andatella" si... 8)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda tricky123 » 27 set 2024 17:39

La 95 di Sassicaia fu la prima annata apprezzabile dopo la 1988 ?
La risposta è sì, perché finalmente capirono l'importanza di inserire il secondo vino in azienda. La 1990 fu penalizzata dai nuovi impianti in produzione, che finirono tutti nel primo vino. Solita miopia dei produttori italiani, toscani in primis.
Bevuta la 1990 varie volte affianco a Sammarco 1990 e le ha sempre prese .
E la 1995 non è fra le mie preferite.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 28 set 2024 01:36

tricky123 ha scritto:La 95 di Sassicaia fu la prima annata apprezzabile dopo la 1988 ?
La risposta è sì, perché finalmente capirono l'importanza di inserire il secondo vino in azienda. La 1990 fu penalizzata dai nuovi impianti in produzione, che finirono tutti nel primo vino. Solita miopia dei produttori italiani, toscani in primis.
Bevuta la 1990 varie volte affianco a Sammarco 1990 e le ha sempre prese .
E la 1995 non è fra le mie preferite.

Della 1995 ho amato la semplicità nobile e quel senso di rotondità non solo del frutto che il Sassicaia offre spesso nelle annate migliori.
La 1990 per me era sopravvalutata e troppo "carica" e glamour da giovane, al contrario della 1988 che per le mie annate bevute (una sola '85) è stata la più buona, anche delle buone/ottime seconda metà anni '70 che ho provato (se non sbaglio da Marco-vinogodi ricordo una '77 o '78 esemplare). Anche la 1998 è stata ed è ancora oggi una grande versione, piena e soffice al contempo, "classica", molto eterea e "langarola" la 1996 (ma è passato molto tempo), 1999 cavallino di razza e lunga vita come la 2001 seppure meno profonda e mobile. Del nuovo secolo ho solo poche annate provate fino al 2016. My 2 cents.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 27 ott 2024 15:15

Ieri compleanno del figlio grande con girlfriend in famiglia. Quattro beventi e mezza suocera. Tema semi obbligato annata 2000.
Menu con empanadas mediterranee (mozzarella, pomodoro, prezzemolo, bottarga), cocktail di gamberi versione aggiornata con lime e alga fritta, oltre alla salsa rosa (meglio del paciugo anni '80), tortini di pasta fillo con camembert di capra e pomodorini, maccheroni al ragù di agnello guarniti con una costoletta panata con rub (pangrattato, olio, menta, pistacchi tritati). Tortino cuore caldo di cioccolata.

Spumante Brut - Garofoli da vitigni autoctoni, naso di fiori, uva, bergamotto, bollicine piccole numerose e delicate. Bocca semplice ma dalla lunga scia, si aggiungono erbe aromatiche ai profumi olfattivi. Due bottiglie vaporizzate.
Pia-ciu-to

L'Apparita 2000 - Castello di Ama, colore scuro luminoso, non cede nonostante il tempo. Spezie e erbe balsamiche che ricamano intorno al frutto ancora vivo con punte di confettura dolce. In bocca è pieno, potente, persistente dal primo sorso, elegante il mix tra la sapidità Toscana e il morbidoso bevi e mangia dal vitigno. Ah già, perché è un (vituperato) merlot in purezza un vitigno che "spacca" in positivo quando fatto maturare il giusto, su suoli strepitosi, legno sapiente e nessuna ruffianeria. Gli esempi non mancano oltre a questo di Gaiole. Piaciuto proprio

Chateau Brane Cantenac 2000 - Margaux, colore più rubino dell'Apparita, più chiaro. Si apre al naso lentamente inizialmente tanto bel frutto tondo e balsamico ma si intuisce che poi qualcosa in più accadrà. Taac.
Ecco il tabacco dolce da pipa, la cera aromatica, niente peperoni. Bocca sferica di medio peso, cremoso ma con una freschezza acida ad equilibrare, un piccola palla che gira goduriosa, meno lungo del toscano ma al palato è più goloso. Piaciuto molto
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