Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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Dedalus
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Dedalus » 03 giu 2011 21:09

davidef ha scritto:Monfortino fa gara a se come vino assoluto e non come Barolo, la denominazione è tarata su cose ben più terrene e fascia di punti che De Magistris citava in altro intervento direi che è centratissima.


Forse uno dei motivi per cui il Monfortino fa testo a sé è proprio che sono pochissimi i produttori che hanno il coraggio di prendersi il rischio di adottarne la stessa ricetta, finendo per autolimitarsi a quell'aurea mediocritas della quale proprio tu ti dici tanto annoiato negli ultimi anni.

Parlo proprio di rischio, ricordando uno studio di Donato Lanati di circa una decina di anni fa, in cui si evidenziava come il nebbiolo durante l'invecchiamento in legno dia i migliori risultati rispetto alla polimerizzazione dei fenoli con il legno grande, ma con un rischio di avere difetti piuttosto alto. Al contrario, la diminuzione delle dimensioni del legno assicura una qualità media più costante, ma preclude il raggiungimento dei massimi risultati assoluti.

Ovviamente la polimerizzazione è solo uno dei tanti fattori rilevanti, ma si presta bene a rappresentare il concetto generale, anche considerato il fatto che la polimerizzazione dei fenoli fu uno dei mantra tecnici della Langa anni '80 e '90, uno di quei punti che i fautori della scuola moderna sollevavano costantemente come evidenza tecnica della presunta superiorità dell'invecchiamento in legno piccolo su quello in legno grande.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Dedalus » 03 giu 2011 23:43

Peraltro non sono affatto d'accordo che il Monfortino non sia pienamente rappresentativo come Barolo. Che mediamente scavi un (non così enorme) solco qualitativo rispetto agli altri Barolo, si può essere d'accordo. Mi risulta invece difficile trovare un motivo per cui si dovrebbe considerarlo un vino assoluto MA NON ANCHE un Barolo al 100%.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 11:30

Dedalus ha scritto:
davidef ha scritto:Monfortino fa gara a se come vino assoluto e non come Barolo, la denominazione è tarata su cose ben più terrene e fascia di punti che De Magistris citava in altro intervento direi che è centratissima.


Forse uno dei motivi per cui il Monfortino fa testo a sé è proprio che sono pochissimi i produttori che hanno il coraggio di prendersi il rischio di adottarne la stessa ricetta, finendo per autolimitarsi a quell'aurea mediocritas della quale proprio tu ti dici tanto annoiato negli ultimi anni.




io non mi sono mai detto annoiato dei vini delle Langhe, mi annoio a priori a bere troppo spesso la stessa tipologia di vini qualunque essa sia, il mondo enologico è grande e non capisco il motivo perchè una bottiglia su due (quando va bene a leggere certi interventi) che bevo debba essere proveniente da una songola zona o da un singolo vitigno in maggioranza.

è PER ME un limite emozionale invece la caratura eccessivamente media di troppi prodotti in langa, questa è una cosa che ho detto più volte e che ribadisco come MIA percezione, ovvio che chi ha il cuore per quella zona tenda a valutare i vini bevuti in modo più enfatico di come fa un bevitore emozionalmente più distaccato come forse sono ma la relatà che IO ho fotografato in questi anni è diversa, moltissimi vini buoni, alcuni campioni, rari fuoriclasse assoluti

detto ciò il Monfortino è PER ME il vino assoluto della zona ed uno degli assoluti in Italia, una delle poche bottiglie che possono competere con quanto di meglio c'è nel mondo, senza bisogno di ricorrere a giochini di parole è un Barolo al 100% sicuramente...forse sono gli altri che dovrebbero ricordarsi un po' più spesso cosa significa far uscire vini sotto questo nome, com'era quella storia...il vino dei Re il Re dei vini...ecco, lo dico per affezione, ho cominciato il mio percorso di bevitore tenendo come riferimento la Langa ma negli anni mi sono accorto piano piano che questo detto non è sempre verosimile, dovrei avere nel bicchiere sempre un vino che fa trasalire, dovrei poter trovare 50 Monfortini in Langa ma troppo spesso noto che la formula usata da alcuni amici "è un buon Barolino" fotografa meglio la realtà, almeno quella che io percepisco.

c'è poi la possibilità, oramai anzi la considereri ben più di una possibilità, che ci capisca poco io e questo spiegherebbe molte cose. :lol:
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 11:32

de magistris ha scritto:
birrachiara ha scritto:Per Paolo alias De magistris, ma anche per wineduck ed altri ---è da fustigazione confessare che mi piace Icardi ? :D :D :D


Paolone, pensa che a me ultimamente ripiace Rocche dei Manzoni... secondo me la ruota con i cavalli ce la fanno insieme... :lol: :oops:



Paoletto, visto che siamo in fase di outing, mi ritrovo in cantina una magnum di Rocche dei Manzoni Vigna cappella di Santo Stefano 1996...hai idea di cosa ci troverò dentro ? :lol: :lol:
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 04 giu 2011 12:32

davidef ha scritto:c'è poi la possibilità, oramai anzi la considereri ben più di una possibilità, che ci capisca poco io e questo spiegherebbe molte cose. :lol:


Secondo me c'entra poco il capirci o meno (dovremmo anzitutto stabilire cosa significa capirci o no, ma lasciamo stare). C'entrano invece le diverse sensibilità e impostazioni con cui ci approcciamo ad un bicchiere di vino.

La questione dell'affezione rispetto ad un territorio, mi sembra decisamente errata. Più che altro c'è affezione ad una certa espressione del vino, e una disaffezione rispetto ad un'altra.

Che poi, se così fosse, lo stesso ragionamento lo si dovrebbe anche su di te con i vari Amarone e Valpolicella.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 12:59

Pigigres ha scritto:
davidef ha scritto:c'è poi la possibilità, oramai anzi la considereri ben più di una possibilità, che ci capisca poco io e questo spiegherebbe molte cose. :lol:


Secondo me c'entra poco il capirci o meno (dovremmo anzitutto stabilire cosa significa capirci o no, ma lasciamo stare). C'entrano invece le diverse sensibilità e impostazioni con cui ci approcciamo ad un bicchiere di vino.

La questione dell'affezione rispetto ad un territorio, mi sembra decisamente errata. Più che altro c'è affezione ad una certa espressione del vino, e una disaffezione rispetto ad un'altra.

Che poi, se così fosse, lo stesso ragionamento lo si dovrebbe anche su di te con i vari Amarone e Valpolicella.



vedi, con l'ultima frase centri la cosa...quante volte ti sembra che nelle mie bevute sia presente un Amarone e invece quante volte nelle tue è presente un nebbiolo ?

io amo i vini della Valpolicella ma ne sono il principale critico al tempo stesso, non ho le fette di prosciutto davanti agli occhi e so benissimo che i vini di questa zona, nel loro fermento, oggi offrono una fotografia quanto meno disomogenea e non sempre aderente al mio ideale di qualità, se devo comperare un valpolicella oggi arrivo a cinque vini su tutta la denominazione, forse a 7 se conto alcune cose istituzionali, se bevo un Amarone allargo di poco...ed i mie voti sui vini non si avvicinano a quelli che vedo volare ormai su un medio nebbiolo :lol: :lol: :lol:

io cerco di essere obbiettivo anche in presenza di una forte passione, non posso raccontarmi per primo una mezza verità, che me ne viene a riempirmi la cantina di vini di media taglia ? per il q/p ? mmmmm...no, meglio di no :D
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 13:10

Pigigres ha scritto:
davidef ha scritto:c'è poi la possibilità, oramai anzi la considereri ben più di una possibilità, che ci capisca poco io e questo spiegherebbe molte cose. :lol:


C'entrano invece le diverse sensibilità e impostazioni con cui ci approcciamo ad un bicchiere di vino.

Più che altro c'è affezione ad una certa espressione del vino, e una disaffezione rispetto ad un'altra.




o più che altro lo spaziare molto ti porta a fare confronti su confronti con le grandi espressioni di vini che ci sono su altre zone e le domande poi fioccano copiose :lol:

detto ciò, attenzione, per me la Langa offre una massa impressionante di buonissimi vini che sia chiaro, solo che sono in troppi ad essere livellati nella fascia media e medio alta e pochissimi ad essere over.

in parte è una rivisitazione del discorso di De Magistris dove indicava la fascia 88/92 come la più verosimile per la Langa di qualità, tirate le pietre anche a Lui insomma :lol: , poi la fascia 88/92 non significa bere male ma io, proprio per affetto, vorrei altro da un vino che porta stampato in etichetta il nome Barolo...è troppo pretendere molto dal Re dei vini ? :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 04 giu 2011 13:16

davidef ha scritto:vedi, con l'ultima frase centri la cosa...quante volte ti sembra che nelle mie bevute sia presente un Amarone e invece quante volte nelle tue è presente un nebbiolo ?


Questo è un tuo pregiudizio che non corrisponde alla realtà dei fatti. Te l'ho mostrato anche una volta, dove ti ho fatto le percentuali dei vini bevuti da me nell'ultima settimana. Sicuramente bevo più nebbiolo che altro, ma questo non significa che mi fossilizzi su un vitigno o zona (che comunque è cosa molto meno grave che fossilizzarsi su di un produttore/etichetta).
Quando parli di Amarone a me non viene il dubbio che i voti alti che dai siano frutto di un amore per la zona, quanto invece che quel vino, per la tua sensibilità, ti è realmente piaciuto. E' questione di essere onesti con l'altro e non pregiudiziali.
davidef ha scritto:io amo i vini della Valpolicella ma ne sono il principale critico al tempo stesso, non ho le fette di prosciutto davanti agli occhi e so benissimo che i vini di questa zona, nel loro fermento, oggi offrorno una fotografia quanto meno disomogenea e non smepre aderente al mio ideale di qualità, se devo comperare un valpolicella oggi arrivo a cinque vini su tutta la denominazione, forse a 7 se conto alcune cose istituzionali, se bevo un Amarone allargo di poco...ed i mie voti sui vini non si avvicinano a quelli che vedo volare ormai su un medio nebbiolo :lol: :lol: :lol:

Eh, perché invece cosa si sta facendo in questo 3d se non criticare ferocemente molti produttori di Langa? Mi sembra che tu stia inferendo delle cose che non hanno riscontro con la realtà dei fatti.
Io se devo comperare Nebbiolo o Barolo ho maggior disponibilità rispetto ai 5/7 vini che citi, ma questo è dovuto alla maggior qualità media della Langa rispetto alla Valpolicella.
I "voti sui vini che vedi volare su un medio Nebbiolo" già è una frase infelice. Anzitutto mi devi dire quali sono i medi Nebbiolo di cui parli. Fammi un esempio. Perché parlare così senza citare persona e vino, e mettendoci le solite 3 faccine finali per destabilizzare il tono della frase, è un affermazione che non vuole dire nulla.
L'altro ieri ho bevuto Pajorè 2007 Rizzi, ho goduto tanto. E' un medio Nebbiolo secondo te? Per capire.
davidef ha scritto:io cerco di essere obbiettivo anche in presenza di una forte passione, non posso raccontarmi per primo una mezza verità, che me ne viene a riempirmi la cantina di vini di media taglia ? per il q/p ? mmmmm...no, meglio di no :D


No, davvero, questo è molto pregiudiziale. Quando io mi esprimo con un voto o con un giudizio è perchè ci credo veramente, non perché è un buon rapporto q/p e quindi mi convinco di chissà che.
Secondo me, visto che ami la sincerità, sarò sincero. Hai molti pregiudizi rispetto a quanto dicono gli altri. Io posso capire che a te paicciano un certo tipo di vini, e che quindi quando vedi dei voti su altri vini lontani anni luce dalla tua sensibilità rimani scioccato. Ma abbi l'onestà di supporre che gli altri siano sinceri quando si esprimono. Anche perchè manca il movente per mentire, almeno nel mio caso...
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 13:20

Pigigres ha scritto: Secondo me, visto che ami la sincerità, sarò sincero. Hai molti pregiudizi rispetto a quanto dicono gli altri. Io posso capire che a te paicciano un certo tipo di vini, e che quindi quando vedi dei voti su altri vini lontani anni luce dalla tua sensibilità rimani scioccato. Ma abbi l'onestà di supporre che gli altri siano sinceri quando si esprimono. Anche perchè manca il movente per mentire, almeno nel mio caso...



non ci siamo capiti, io sono assolutamente sicuro della buona fede di chi mette un giudizio, sono sicuro che chi descrive un vino e lo giudica lo percepisca così...è proprio questo che mi sciocca :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 04 giu 2011 13:20

davidef ha scritto:mi ad essere over.

in parte è una rivisitazione del discorso di De Magistris dove indicava la fascia 88/92 come la più verosimile per la Langa di qualità, tirate le pietre anche a Lui insomma :lol: , poi la fascia 88/92 non significa bere male ma io, proprio per affetto, vorrei altro da un vino che porta stampato in etichetta il nome Barolo...è troppo pretendere molto dal Re dei vini ? :mrgreen:


Giusto per precisare, in realtà la citavo io quella fascia per indicare il livello massimo della qualità dei vini modernisti che negli anni si sono avvicinati ai tradizionali. Poi ci sono altri produttori, senza scomodare Conterno o Giacosa, che secondo me la superano in tranquillità.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 04 giu 2011 13:21

davidef ha scritto:
Pigigres ha scritto: Secondo me, visto che ami la sincerità, sarò sincero. Hai molti pregiudizi rispetto a quanto dicono gli altri. Io posso capire che a te paicciano un certo tipo di vini, e che quindi quando vedi dei voti su altri vini lontani anni luce dalla tua sensibilità rimani scioccato. Ma abbi l'onestà di supporre che gli altri siano sinceri quando si esprimono. Anche perchè manca il movente per mentire, almeno nel mio caso...



non ci siamo capiti, io sono assolutamente sicuro della buona fede di chi mette un giudizio, sono sicuro che chi descrive un vino e lo giudica lo percepisca così...è proprio questo che mi sciocca :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Eh vedi, invece a me non sciocca leggere da te che Clos de La Noere 2007 è un vino da 82 punti. A me non sciocca perché lo capisco benissimo, intuendo il tuo gusto :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 13:34

Pigigres ha scritto:
davidef ha scritto:vedi, con l'ultima frase centri la cosa...quante volte ti sembra che nelle mie bevute sia presente un Amarone e invece quante volte nelle tue è presente un nebbiolo ?


Questo è un tuo pregiudizio che non corrisponde alla realtà dei fatti. Te l'ho mostrato anche una volta, dove ti ho fatto le percentuali dei vini bevuti da me nell'ultima settimana. Sicuramente bevo più nebbiolo che altro, ma questo non significa che mi fossilizzi su un vitigno o zona (che comunque è cosa molto meno grave che fossilizzarsi su di un produttore/etichetta).
Quando parli di Amarone a me non viene il dubbio che i voti alti che dai siano frutto di un amore per la zona, quanto invece che quel vino, per la tua sensibilità, ti è realmente piaciuto. E' questione di essere onesti con l'altro e non pregiudiziali.
davidef ha scritto:io amo i vini della Valpolicella ma ne sono il principale critico al tempo stesso, non ho le fette di prosciutto davanti agli occhi e so benissimo che i vini di questa zona, nel loro fermento, oggi offrorno una fotografia quanto meno disomogenea e non smepre aderente al mio ideale di qualità, se devo comperare un valpolicella oggi arrivo a cinque vini su tutta la denominazione, forse a 7 se conto alcune cose istituzionali, se bevo un Amarone allargo di poco...ed i mie voti sui vini non si avvicinano a quelli che vedo volare ormai su un medio nebbiolo :lol: :lol: :lol:

Eh, perché invece cosa si sta facendo in questo 3d se non criticare ferocemente molti produttori di Langa? Mi sembra che tu stia inferendo delle cose che non hanno riscontro con la realtà dei fatti.
Io se devo comperare Nebbiolo o Barolo ho maggior disponibilità rispetto ai 5/7 vini che citi, ma questo è dovuto alla maggior qualità media della Langa rispetto alla Valpolicella.
I "voti sui vini che vedi volare su un medio Nebbiolo" già è una frase infelice. Anzitutto mi devi dire quali sono i medi Nebbiolo di cui parli. Fammi un esempio. Perché parlare così senza citare persona e vino, e mettendoci le solite 3 faccine finali per destabilizzare il tono della frase, è un affermazione che non vuole dire nulla.
L'altro ieri ho bevuto Pajorè 2007 Rizzi, ho goduto tanto. E' un medio Nebbiolo secondo te? Per capire.
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No, davvero, questo è molto pregiudiziale. Quando io mi esprimo con un voto o con un giudizio è perchè ci credo veramente, non perché è un buon rapporto q/p e quindi mi convinco di chissà che.
Secondo me, visto che ami la sincerità, sarò sincero. Hai molti pregiudizi rispetto a quanto dicono gli altri. Io posso capire che a te paicciano un certo tipo di vini, e che quindi quando vedi dei voti su altri vini lontani anni luce dalla tua sensibilità rimani scioccato. Ma abbi l'onestà di supporre che gli altri siano sinceri quando si esprimono. Anche perchè manca il movente per mentire, almeno nel mio caso...



io con le quotature multiple non mi trovo molto...vado per sommi capi anche perchè non ho poi tutto questo tempo ora

* mi sembra evidente ed innegabile che tu piazzi molti più nebbioli di quanto io piazzi vini della Valpolicella nelle tue bevute, ma il discorso non deve essere per forza riferito a te ne visto come un demerito, io fatico a bere la stessa tipologia di vino più di 2-3 volte in un mese per capirci ed io poi raramente vado a manifestazioni o cose simili quindi riesco ad essere più selettivo ed a scegliermi quello che voglio bere, ma questa è una cosa personale e si va a gusti...lasciamo fuori la storia del pregudizio e delle antipatie/simpatie per favore però, ok ? perchè sono tutte estreme minchiate da bambini delle scuole minori, grazie :D

*su questo 3D si sta facendo la solita guerra modernisti Vs. tradizionalisti che oramai ha motivo di essere così articolata solo su questo contenitore, manco in Langa i diretti interessati sono così presi dalla questione :lol: , io bevo entrambi i fronti da anni e trovo cose positive in entrambi gli schieramenti, ho una valanga di Gaja e pure di Conterno, dei Mascarello e di Bruno Rocca e Clerico, sono ondivago nelle mie preferenze e quindi non faccio proprio testo in questa discussione, mi dispiace ma non riesco a sposare solo una versione delle cose, sicuramente non sposo la vostra versione tutta bianca a tutta nera per intenderci.

* non ho bevuto il 2007 di Rizzi, perdonami, altre annate che ho bevuto me lo hanno fatto ritenere il nebbiolo medio per eccellenza o se preferisci un vino medio, medio per me non è un termine negativo, si deve sempre pensare medio rispetto a cosa ed io non sto dicendo nulla di offensivo verso questo prodotto e questa categoria, per me le emozioni stanno altrove e pure la qualità di fascia superiore, è un bicchiere che bevo comunque volentieri ma da quà a mettermi in macchina e macinare 730 km tra andata e ritorno per riempirmene la cantina ne passa...
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 13:46

Pigigres ha scritto:
davidef ha scritto:
Pigigres ha scritto: Secondo me, visto che ami la sincerità, sarò sincero. Hai molti pregiudizi rispetto a quanto dicono gli altri. Io posso capire che a te paicciano un certo tipo di vini, e che quindi quando vedi dei voti su altri vini lontani anni luce dalla tua sensibilità rimani scioccato. Ma abbi l'onestà di supporre che gli altri siano sinceri quando si esprimono. Anche perchè manca il movente per mentire, almeno nel mio caso...



non ci siamo capiti, io sono assolutamente sicuro della buona fede di chi mette un giudizio, sono sicuro che chi descrive un vino e lo giudica lo percepisca così...è proprio questo che mi sciocca :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Eh vedi, invece a me non sciocca leggere da te che Clos de La Noere 2007 è un vino da 82 punti. A me non sciocca perché lo capisco benissimo, intuendo il tuo gusto :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:



vedi, quando la cosa si sposta sul personale è sempre meglio troncarla perchè vince sicuramente il più peppia o quello con più tempo e voglia da dedicare ai rimbeccamenti ed in questo io esco sicuramente perdente, getto subito la spugna senza timori quindi, hai vinto :mrgreen:

sul Clos de la Neore 2007 io ho espresso un giudizio, altre otto persone con me hanno formulato la stessa cosa ma evidentemente sono solo io quello che ha gusti da puttaniere di bassa lega nei vini, va bene sicuramente.

io noto un delta medio di 4-5 punti tra i tuoi giudizi e gli stessi vini in parallelo che bevo io, forse abbiamo dei modelli di riferimento diversi, non la vedo una cosa così astrusa ne negativa, modelli probabilmente formatisi con le rispettive esperienze, possibilità e gusti, però a differenza di molti quà presenti io compero ed assaggio tutto, non mi limito a ragionare su vini sentit a qualche manifestazione fuori dalle tipologie amate, metto molti soldini da anni per poter spaziare, non mi limito a nessuna tipologia ne fascia, vado dal Roussillon Blanc della aziendina emergente al Montrachet della DRC, dalla micro cuvée di Morgon al Caymus, non so in questo forum in quanti forumisti siamo così per motivazioni non professionali...sicuramente Vinogodi, forse un'altra decina, i gusti ed i giudizi si formano ragionando e confrontandosi con mondi diversi e valutandoli apertamente ma anche consapevolmente, mettendo a confronto realtà e modelli diversi, le nostre differenti vedute penso stiano tutte quà.

però lascio, abbandono per K.O. tecnico :D
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda birrachiara » 04 giu 2011 13:50

In cantina due o 3 Rocche dei Manzoni...oltre l'Icardi pafoj che ho gradito...errare humanum est, perseverare autem diabolicum!
Ultima modifica di birrachiara il 04 giu 2011 13:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Pigigres » 04 giu 2011 13:52

davidef ha scritto:
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Pigigres ha scritto: Secondo me, visto che ami la sincerità, sarò sincero. Hai molti pregiudizi rispetto a quanto dicono gli altri. Io posso capire che a te paicciano un certo tipo di vini, e che quindi quando vedi dei voti su altri vini lontani anni luce dalla tua sensibilità rimani scioccato. Ma abbi l'onestà di supporre che gli altri siano sinceri quando si esprimono. Anche perchè manca il movente per mentire, almeno nel mio caso...



non ci siamo capiti, io sono assolutamente sicuro della buona fede di chi mette un giudizio, sono sicuro che chi descrive un vino e lo giudica lo percepisca così...è proprio questo che mi sciocca :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Eh vedi, invece a me non sciocca leggere da te che Clos de La Noere 2007 è un vino da 82 punti. A me non sciocca perché lo capisco benissimo, intuendo il tuo gusto :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:



vedi, quando la cosa si sposta sul personale è sempre meglio troncarla perchè vince sicuramente il più peppia o quello con più tempo e voglia da dedicare ai rimbeccamenti ed in questo io esco sicuramente perdente, getto subito la spugna senza timori quindi, hai vinto :mrgreen:

sul Clos de la Neore 2007 io ho espresso un giudizio, altre otto persone con me hanno formulato la stessa cosa ma evidentemente sono solo io quello che ha gusti da puttaniere di bassa lega nei vini, va bene sicuramente.

io noto un delta medio di 4-5 punti tra i tuoi giudizi e gli stessi vini in parallelo che bevo io, forse abbiamo dei modelli di riferimento diversi, non la vedo una cosa così astrusa ne negativa, modelli probabilmente formatisi con le rispettive esperienze, possibilità e gusti, però a differenza di molti quà presenti io compero ed assaggio tutto, non mi limito a ragionare su vini sentit a qualche manifestazione fuori dalle tipologie amate, metto molti soldini da anni per poter spaziare, non mi limito a nessuna tipologia ne fascia, vado dal Roussillon Blanc della aziendina emergente al Montrachet della DRC, dalla micro cuvée di Morgon al Caymus, non so in questo forum in quanti forumisti siamo così per motivazioni non professionali...sicuramente Vinogodi, forse un'altra decina, i gusti ed i giudizi si formano ragionando e confrontandosi con mondi diversi e valutandoli apertamente ma anche consapevolmente, mettendo a confronto realtà e modelli diversi, le nostre differenti vedute penso stiano tutte quà.

però lascio, abbandono per K.O. tecnico :D


Ma guarda che non volevo essere offensivo, ho solo messo le faccine dopo l'ennesima volta che le hai messe tu inutilmente, proprio per sottolineare che sono inutili e fuorvianti.

Volevo dire, ma riformulo in maniera più chiara, che mentre tu ti scandalizzi per giudizi di altri beventi, io (e altri) non mi scandalizzo per i tuoi. Non mi scandalizzo di vedere pareri più o meno entusiasti da parte tua su Mellot, piuttosto che su Rocca e Clerico, e vedere pareri negativi su Vatan e Rizzi. Ci sta tutto all'interno della tua sensibilità. Questo mostra peraltro che la differenza delle nostre valutazioni non sta nel fatto che le mie sono più alte, ma che sono proprio diverse!
Non mi scandalizza di vedere voti over 95 all'Es piuttosto che al Kurni da parte di vignadelmar, perché io ci credo che quei vini gli piacciano da impazzire, lo si vede da come ne parla, questo non si può negare. Invece noto da parte tua, ma non solo, non la stessa onestà nei miei (ma non solo) riguardi.

Mi sbaglio?
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda davidef » 04 giu 2011 14:13

Pigigres ha scritto: Mi sbaglio?



che assist...Gesù che assist...

non avessi abbandonato per K.O. tecnico alla quarta ripresa... :lol: :lol:
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Dedalus
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Dedalus » 04 giu 2011 16:29

davidef ha scritto:
Dedalus ha scritto:
davidef ha scritto:Monfortino fa gara a se come vino assoluto e non come Barolo, la denominazione è tarata su cose ben più terrene e fascia di punti che De Magistris citava in altro intervento direi che è centratissima.


Forse uno dei motivi per cui il Monfortino fa testo a sé è proprio che sono pochissimi i produttori che hanno il coraggio di prendersi il rischio di adottarne la stessa ricetta, finendo per autolimitarsi a quell'aurea mediocritas della quale proprio tu ti dici tanto annoiato negli ultimi anni.




io non mi sono mai detto annoiato dei vini delle Langhe, mi annoio a priori a bere troppo spesso la stessa tipologia di vini qualunque essa sia, il mondo enologico è grande e non capisco il motivo perchè una bottiglia su due (quando va bene a leggere certi interventi) che bevo debba essere proveniente da una songola zona o da un singolo vitigno in maggioranza.

è PER ME un limite emozionale invece la caratura eccessivamente media di troppi prodotti in langa, questa è una cosa che ho detto più volte e che ribadisco come MIA percezione, ovvio che chi ha il cuore per quella zona tenda a valutare i vini bevuti in modo più enfatico di come fa un bevitore emozionalmente più distaccato come forse sono ma la relatà che IO ho fotografato in questi anni è diversa, moltissimi vini buoni, alcuni campioni, rari fuoriclasse assoluti

detto ciò il Monfortino è PER ME il vino assoluto della zona ed uno degli assoluti in Italia, una delle poche bottiglie che possono competere con quanto di meglio c'è nel mondo, senza bisogno di ricorrere a giochini di parole è un Barolo al 100% sicuramente...forse sono gli altri che dovrebbero ricordarsi un po' più spesso cosa significa far uscire vini sotto questo nome, com'era quella storia...il vino dei Re il Re dei vini...ecco, lo dico per affezione, ho cominciato il mio percorso di bevitore tenendo come riferimento la Langa ma negli anni mi sono accorto piano piano che questo detto non è sempre verosimile, dovrei avere nel bicchiere sempre un vino che fa trasalire, dovrei poter trovare 50 Monfortini in Langa ma troppo spesso noto che la formula usata da alcuni amici "è un buon Barolino" fotografa meglio la realtà, almeno quella che io percepisco.

c'è poi la possibilità, oramai anzi la considereri ben più di una possibilità, che ci capisca poco io e questo spiegherebbe molte cose. :lol:


Mi sembra che mettiamo pezzi diversi della stessa figura.

Tu dici che il livello medio della Langa è alto ma non d'eccellenza quanto il Monfortino.

Io dico che sono pochissimi i produttori che hanno il coraggio di adottare ricette senza compromessi come fa Giacomo Conterno.

Il discorso su cui io non mi trovo è l'altro. Siamo d'accordo che non abbia più molto senso parlare di scuola moderna, se non in chiave storica, perché ormai è molto raro trovare vini di nuova uscita riconducibili a quell'impostazione, o che diano quegli esiti nel bicchiere. Invece mi pare che abbia molto senso continuare a parlare di ricetta tradizionale, perché appunto vertici assoluti della denominazione vengono proprio da un'interpretazione pienamente tradizionale. Ritengo un errore non distinguere i vini di mediazione, oggi maggioranza, che attingono a risultati di tutto rispetto, come dice Paolo la fascia 89-92, dai vini di chiara ed inequivoca identità tradizonale, che spaziano invece nella fascia 85-98.

Attenzione che tradizionale non vuol dire vecchio, tradizionale vuol dire collegato all'esperienza e al lascito delle generazioni precedenti, tanto quanto al tempo presente, solo con giudizio e attraverso opportuna valutazione. Quindi i discorsi "nuovisti" di Wineduck mi pare vadano del tutto a vuoto. Giacosa, Conterno, Mascarello e tutti gli altri alfieri del Barolo tradizionale sono sottilmente diversi oggi da come erano 30 ed anche 20 anni fa, e questo chi lo nega o non sa o mente sapendo di mentine. Certo di mezzo c'è stato il messaggio lanciato dai produttori moderni. Ma quei vini erano diversi anche 30 anni fa rispetto a 60 anni fa. Etcetera.

Il cambiamento percorre costantemente anche la tradizione, solo con modalità e tempi diversi rispetto all'impulso tipico della mentalità del moderno. La quale ha la stessa radice di "moda", forse bisognerebbe ricordarlo, ogni tanto.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda meursault » 04 giu 2011 16:50

Aggiungo io che oggi la Langa mi sembra possa avere tutte le carte in regola per un boom commerciale non trascurabile, se all'estero si destano (speriamo di no).
Certo le cantine hanno tutte o quasi una dimensione familiare, ed i produttori non hanno il savoir faire dei cugini d'oltralpe ma oggi i vini piemontesi di fascia media sono ampiamente sottovalutati.
Per comprare un premier cru di borgogna ci vogliono una cinquantina di euro, mentre nella facia dei 25 euro ci sono una marea di Barolo e Barbaresco eccellenti.
Mi sembra che a questo punto con vini più puliti e più pronti ci siano le condizioni per una forte rivalutazione di tutta questa area, visto che in Toscana il trend non mi sembra altrettanto positivo.
Ovviamente io spero di poter continuare a comprare Bric Mentina della Cà Nova e i cru di Guido Porro a 15 euro, oppure Pajorè di Rizzi ed i cru dei Produttori del Barbaresco a 23 euro........
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Wineduck » 04 giu 2011 18:17

meursault ha scritto:Aggiungo io che oggi la Langa mi sembra possa avere tutte le carte in regola per un boom commerciale non trascurabile, se all'estero si destano (speriamo di no).
Certo le cantine hanno tutte o quasi una dimensione familiare, ed i produttori non hanno il savoir faire dei cugini d'oltralpe ma oggi i vini piemontesi di fascia media sono ampiamente sottovalutati.
Per comprare un premier cru di borgogna ci vogliono una cinquantina di euro, mentre nella facia dei 25 euro ci sono una marea di Barolo e Barbaresco eccellenti.
Mi sembra che a questo punto con vini più puliti e più pronti ci siano le condizioni per una forte rivalutazione di tutta questa area, visto che in Toscana il trend non mi sembra altrettanto positivo.
Ovviamente io spero di poter continuare a comprare Bric Mentina della Cà Nova e i cru di Guido Porro a 15 euro, oppure Pajorè di Rizzi ed i cru dei Produttori del Barbaresco a 23 euro........


Il tuo ragionamento tocca un altro aspetto molto interessante che prima avevo trascurato per non appesantire troppo il post.
Premetto che non ho dati oggettivi in mano e che mi baso quindi su sensazioni: da qualche anno ho però la netta sensazione che a parte qualche rara eccezione, i cosidetti tradizionalisti abbiano qulache difficoltà di vendita in più rispetto ai produttori che hanno innovato maggiormente le loro tecniche negli ultimi 15-20 anni. Se escludiamo i super punteggiati da Parker/Galloni, nelle cantine di moltissimi troviamo anche le annate vecchie, perlomeno fino al 2001 (se non ricordo male Schiavenza è uno di questi ma potrei scambiarlo per qualcun'altro). Molto più difficile che questo accada nelle aziende degli innovatori (Voerzio, Altare, ecc.)
Non è che un atteggiamento più aperto al mondo esterno e al cambiamento (che si declina in capacità di uscire fuori dal proprio "paesello", viaggiare spesso, confrontarsi con altri produttori, approfondire il complesso mondo del wine-business, ecc.), ha dato loro una visione più ampia e più comuncativa di quanto la tradizione langarola non prevedesse? I Langhetti sono quasi tutti grandissimi lavoratori e persone di gran carattere ma in quanto a capacità comunicativa e di relazione sociale.... beh! "Lassuma perdi...."... :D
Agli innovatori di prodotto quindi va riconosciuto anche il merito di essersi sforzati di imparare a relazionarsi con il mondo esterno, di ascoltarlo e capirlo, quindi di aver affinato l'arte di vendere.

Vorrei spendere due parole anche sull'ossevazione di Davide in merito alla qualità media dei Barolo. A pensarci bene non hai tutti i torti: molti ottimi vini, pochissimi vini di livello eccelso. Non mi stupirei se qualcuno avesse tentato nuove strade di allevamento e di affinamento proprio per uscire da questa sorta di mediocrità di livello medio-alto (sembra un ossimoro ma solo apparentemente) a cui il nebbiolo sembra condannare la maggior parte dei produttori che lo scelgono.
In effetti questa caratteristica del nebbiolo potrebbe essere letta come una sorta di specchio del territorio: essere brave persone, molto pragmatiche e tradizionaliste, non è sufficiente per generare il "guizzo", la genialità estrosa, la bellezza assoluta che lascia quel "segno" che entra nella storia.
D'altronde è noto che "chi si accontenta, gode".
Poco.
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda manichi » 04 giu 2011 19:43

Sarei curioso di sapere qual'è la zona vinicola che propone vini emozionati in fascia media ( o un livello qualitativo medio molto elevato ) così per capire .
Sul discorso vendite potrei citare tanti esempi di produttori tradizionali che non hanno grandi problemi : da Rinaldi Barolo e anche il Nebbiolo finiscono dopo pochi mesi dalla messa in commercio , da Maria Teresa Mascarello il 2004 era razionato , oppure provate a chiedere vecchie annate a Porro , Fenocchio etc.
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e nemmeno un rimpianto.
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Wineduck » 04 giu 2011 20:31

manichi ha scritto:Sarei curioso di sapere qual'è la zona vinicola che propone vini emozionati in fascia media ( o un livello qualitativo medio molto elevato ) così per capire .


Parlo per me e non per Davide: io intendevo che una zona vinicola di grandissimo pregio dovrebbe proporre anche un buon numero di Grand Cru, oltre che una moltitudine di Premier Cru. Uso per questi termini per semplicità di comunicazione (una sorta di metafora) e non certo perchè ritenga che l'esempio della Borgogna debba essere considerato il "modello" (tutt'altro, secondo me).
A parte Cascina Francia, Vigna Rionda e forse Monprivato, personalmente faccio fatica a trovare Barolo da singolo vigneto che si stacchino regolarmente e nettamente dagli altri vigneti delle Langhe. Altri possibili grandi vini in particolari annate tenderei ad attribuirli più alle capacità del produttore di interpreatare l'annata.

manichi ha scritto:Sul discorso vendite potrei citare tanti esempi di produttori tradizionali che non hanno grandi problemi : da Rinaldi Barolo e anche il Nebbiolo finiscono dopo pochi mesi dalla messa in commercio , da Maria Teresa Mascarello il 2004 era razionato , oppure provate a chiedere vecchie annate a Porro , Fenocchio etc.


Su questo hai ragione da vendere, infatti ho premesso che mi basavo su sensazioni. Servirebbero dei dati precisi per capire se questa tendenza esiste realmente. In effetti ci sono 4-5 grandi tradizionalisti che vendono istantaneamente i loro vini ma bisognerebbe capire se l'eccezione sono loro o sono gli Schiavenza, gli Oddero, i Brezza, i Barale, ecc. Così a memoria non mi vengono in mente dei modernisti che se stanno in azienda a fare la vita dei contadinotti che non vendono il vino e se ne lamentano senza cambiare strategia commerciale. QUelli che conosco io escono spesso dal "guscio", si mettono la "vestimenta" buona, fanno la valigia e cominciano a girare il mondo... 8)
Mi risulta che quelli che citi tu vadano un paio di volte l'anno a NY.... tradizinalisti sì ma mica fessi... :lol:
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Jaroslaw Mazowiecki » 04 giu 2011 21:32

Non sapete che gioia mi avete dato, finalmente vedere tanta gente che la pensa come me. Vi considero dei veri frateli, soprattutto quelli della lista dei tre bicchieri 2001 .
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Jaroslaw Mazowiecki » 04 giu 2011 21:38

Fratelo demagistris confermo anch'io la bontà di Rocca dei Manzoni ed anche di Icardi, ovio.
Confermo pure la grandezza della Valpolicella ed il nebbiolo barrique o botte grande (qualunque cosa sono) vien bene uguale.
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Re: Bollettino AVR - " Terzo Tempo " da pag.124

Messaggioda Jaroslaw Mazowiecki » 04 giu 2011 21:55

JohnnyTheFly ha scritto:TRE BICCHIERI 2001

Barolo Bricco Fiasco 1996 - Azelia
Barolo Fossati 1996 - Boglietti
Barolo Cà Mia 1996 - Brovia
Barolo Cerequio 1996 - Michele Chiarlo
Barolo Percristina 1995 - Clerico
Barolo Vigna Gris 1996 - Conterno Fantino
Barolo Falletto 1996 - Bruno Giacosa
Barolo Bricco Luciani 1996 - Silvio Grasso
Barolo Vigna Conca 1996 - Mauro Molino
Barolo Enrico VI 1996 - Cordero di Montezemolo - Monfalletto
Barolo Vigneto Rocche 1996 - Andrea Oberto
Barolo Cannubi Boschis 1996 - E.Pira e figli
Barolo Vigna Cappella di Santo Stefano 1996 - Podere Rocche dei
Manzoni
Barolo Bussia 1996 - Prunotto
Barolo Bric del Fiasc 1996 - Scavino
Barolo Vigneto Rocche 1996 - Mauro Veglio
Barolo Bussia Vigna Munie 1996 - Parusso
Barolo Parafada 1996 Vigna Rionda - Massolino
Barolo La Serra 1996 - Gianni Voerzio
Barolo Brunate 1996 - Roberto Voerzio
Barolo Cerequio 1996 - Roberto Voerzio

Ecco è per colpa di gente come te che non avevo mai osato scrivere qua pensando di non essere competente, invece ora posso scrivere con orgoglio che a me quasi tutti questi vini piacciono un fracco, pur rendendomi conto che 3 o 4 non sono proprio bevibili, ma forse i frateli che hanno fatto questa lista erano meno esperti
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Re: Bollettino AVR - " Turbo o Aspirato? " da pag.125

Messaggioda Kalosartipos » 04 giu 2011 22:38

'nnamo bbene.. giusto il clone polacco ci mancava.. :?
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"

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