zampaflex ha scritto:Ieri Rodanata seria con la sezione del gruppo più syrah-orientata. Approfittammo di un lotto in vendita da parte di un vecchio e conosciuto forumista, e abbiamo goduto parecchio.
Prologo:
Egly-Ouriet Brut Grand Cru Tradition sboccature 07/19 e 07/22
Profili simili, vini di corpo e sapidità, distinti dal grado di maturità dell'uva e del vino. Il più vecchio (base 2014) vira su lieve evoluzione, pesca, agrume rosso, caratterizzato dal sorso disteso , finto cheto, coprente; mentre il giovane, dalla 2017, sta sulla susina, ha buona stoffa, bisogno di essere aspettato, è sinfonico e con una grande retrolfazione, molto lunga.
Risp.![]()
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Primo tempo, Cote Rotie:
Gangloff - Cote-rotie La Sereine Noire 2016
Un giovane gagà da svezzare: fiori, frutta, vernice, fumo, rapido, poi si sporca un po' con accenni di muffa e cassettone, sedano, brodo. In bocca parte polveroso e yogurtoso, si apre lentamente, si ripulisce e srotola, senza raggiungere la presenza ed il grip degli altri due, percorso inverso rispetto al naso, promette bene ma starà sotto.![]()
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Ogier - Cote-rotie La Belle Hélène 2010
Caleidoscopico, immaginifico. Rutilante, direi. Cambia descrittori ogni dieci minuti: tapenade, arrosto, cedro, menta, erbe officinali, anice, prugna, susina, mango, fragola, e va, e va...Grande classe, sorso perfettamente centrato, cesellato e distribuito col bilancino: non impatta con picchi di questo o quello, ti vellica e stimola conversando amabilmente. Mai bevuto un Ogier così in forma, splendido.![]()
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Guigal - Cote-rotie La Turque 1999
Nonostante la stappatura anticipata, fa il Guigal. Parte scontroso e legnoso per trasformarsi gradualmente in un cavallo di razza. Più potente, estrattivo, in proporzione a BH pare dimostrativo, grande solidità ma anche più sensazione alcoolica. Tenuto parecchio nel bicchiere ma ad un certo punto è parso raggiungere un plateau. Nervoso.![]()
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Intervallo:
Ruppert-leroy - Brut nature 11, 12, 13…21 sbocccatura 10/23
Si narra di bottiglie selvagge, sull'orlo del naturismo, però ha una trama solida che gli permette di tenere il tempo e di cominciare a raccontare qualcosa dopo il primo impatto e le forche caudine della prima ossigenata. Nota piuttosto costante di mela rapé, o renetta.![]()
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Secondo tempo, Hermitage:
Faurie - Hermitage Bessards-Méal 2014
Preso anni fa come alternativa economica ai grandi, dal profilo molto classico e dalla sapienza antica. Mai bevuto niente di suo, volevo confrontarlo e ho perciò scelto annata uguale. Vegetale che diventa oliva e poi apre su toni blu; fresco, un filo tannico, leggero e polveroso finché non si riordina e acquisisce una buona eleganza, difettando data l'annata di un po' di presenza. Buona articolazione delle componenti. Fa capire di venire pur sempre dalla Collina, e da due lieu-dits top.![]()
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Chave - Hermitage 2014
Rispetto a Faurie ha un qualcosa di più di tutto, ma restando come lui fedele alla rappresentazione di una annata fresca e umida. E' gradevole e beverino, non si impone ma ti affianca, con stile e freschezza, anche reale (al sorso, alla fine, apparirà molto affratellato alla 2001, vendemmia non ancora toccata dai rialzi termici successivi che, vedremo, proprio bene non stanno facendo).![]()
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Chave - Hermitage 2009
Piccola delusione uno, anche se un po' temevo questa annata, per cui sono partiti voti importanti e aste al rialzo. Ma ha caratteristiche quasi italiane, con un grado e mezzo di alcool in più rispetto agli altri due, troppo per non sentirlo.
E' spesso e caldo dunque, però non riesce a nascondere del tutto la materia sottostante, a cui servono ancora anni di vetro per emergere e definirsi e che potrà dare soddisfazione adeguata. Resta comunque un poco asciugante.![]()
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Chave - Hermitage 2001
Piccola delusione due, perché speravo nei fuochi d'artificio. Ma tra formato (magnum) e tappo (un po' secco, unico così, si è spezzato all'apertura) è rimasto in balìa di rigidezze varie.
Colore e naso da maturità in arrivo, quella carnalità rodaniana fatta di bacon, carne arrosto, sangue e arena. Molto fresco al punto da sembrare in debito di corpo, non riesce nel tempo passato nel bicchiere ad aprire il proprio ventaglio fino in fondo. Si sogna un po' in traslucenza, sempre ad un passo dal brusco risveglio.![]()
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bravi, mi spiace per le non performanti bottiglie; però la 2014 è annata scarsa da quelle parti, vini duri e non armoniosi come dovrebbero essere