LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

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L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda L_Andrea » 07 giu 2025 23:51

Ambroise Nuits Saint Georges 2013
Non ricordo se sia stato Armando Castagno a sottolineare la digestività dei vini di Nuits in quanto pare venissero consigliati a un monarca francese come "rimedio" per la gotta.
In ogni caso questo vino rispecchia pienamente questa caratteristica, infatti risulta di ancora con un acidità viva, come se i 10 e più anni dalla vendemmia siamo passati senza colpo a ferire, una mineralità a tratti ferrosa che rinfresca.
Ripulito dalla riduzione iniziale presenta un naso goloso, con note di ciliegia succosa, balsamicità e carne cruda. La bocca è didascalica per quanto rappresenti il Pinot Noir di Borgogna.
Decisamente una delle bevute più soddisfacenti della settimana.
ferrari federico
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda ferrari federico » 08 giu 2025 14:09

Südtiroler Blauburgunder Mazzon 2018
Weingut Gottardi

Molto molto godibile, adesso in stadio di beva perfetta, matura, da non aspettare ulteriormente. Il bouquet è sottile, si esprime sottovoce ma con le caratteristiche di un buon Pinot; ha una tipicità altoatesina ma un profilo - per materia, spessore gusto-olfattivo, finezza - quasi di marca borgognona.
Rubino - mattone intenso il colore. Buono il profilo tannico, molto equilibrato con una acidità ancora bella viva. Di medio corpo: per un Pinot italiano, però, vuole dire vino dalla struttura ben delineata. Al naso lievi aromi di tabacco e scatola di sigari immersa in uno sciroppo di ciliegie nere. Etichetta già bevuta molte altre volte e, sempre, nelle mie preferenze e nel mio gradimento. 91/100 imo.

Colli piacentini Malvasia Boccadirosa 2023
Luretta

Una modalità di Malvasia in chiave Gewurtztraminer altoatesino o alsaziano: colore bronzo dorato verso l’orange; profumi dalla proiezione non troppo spinta ma netta, quasi da vino dolce, in ordine di apparizione: lychee, rosa, passion fruit. Il gusto è complessivamente secco, denso, una beva da vino rosso o da passito, con un ingresso in bocca quasi abboccato e un retrobocca con l’aromaticità e l’amarognolo tipici della Malvasia. L’acidità è forse un po’ carente per tutta questa materia. Molto buono come aperitivo “particolare”. 85/100.

Trentino Riesling 2021
Tenuta San Leonardo

Il modello è sicuramente più quello alsaziano (acidità più trattenuta rispetto ai Riesling tedeschi) che quello della Mosella, ma con un occhio ben fissato sui grandi Chardonnay della Cote d’Or (per l’uso dei tonneax di legno nuovo e di secondo passaggio).
Sia al naso che in bocca, infatti, il segno vanigliato del legno nuovo è ancora ben presente. Comunque il tutto è estremamente equilibrato e al fresco fruttato minerale del varietale si aggiunge l’allure (piaccia o meno) del legno che dona struttura ad un bianco che si propone come “importante”.
Il colore è giallo paglierino intenso, dalla ottima limpidezza glicerosa; la sensazione di grassezza prosegue in bocca, con un’esplosione di sapori fruttati in cui la mela matura prevale. Beva molto accattivante e facile. Non particolarmente espressivo al naso, dove ritorna la mela e la vaniglia dolce del legno nuovo ma in un contesto per ora un po’ generico. Per me 90/100.
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Ludi » 09 giu 2025 11:19

Jacquesson, Dizy Corne Bautray 2004: semplicemente strepitoso, come sempre, giocato sul filo di una ossidazione voluta, ricercata e di cartesiana intellettualità. Il sorso è lunghissimo, la bolla fine e ben definita, la freschezza straordinaria per un vino di 21 anni.
V. Dauvissat, Chablis 2012: evocare la pozza marina è un rigore a porta vuota. Piuttosto, merita ricordare la clorofilla, la susina acerba, una acidità ancora sferzante che rende la beva compulsiva.
Guigal, Cote Rotie Chateau d'Ampuis 2006: non è uno dei La La, ma rimane un vino grande, e forse qualcosa di più. La pasta d'oliva, la salamoia, la carne arrosto ed il pepe garofanato la fanno da padroni, in un contesto di perfezione stilistica mai fine a sé stessa.
gp
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda gp » 09 giu 2025 15:39

ferrari federico ha scritto:
zampaflex ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Nebbiolo d’Alba 2022
Marchesi di Barolo

Domanda: se questo vino fosse un qualunque Barolo, quanti anni dovrebbe avere per essere così maturo? Almeno dieci, credo. Questo Nebbiolo d’Alba ne ha tre ma è già più che maturo, addirittura evoluto. Attenzione non sto dicendo questo come critica: questo non è un prodotto destinato al lungo invecchiamento (anche se la sua buona acidità ne consentirà una vita comunque decennale), dico che invece di godere di un vino giovane tutto sul frutto (come mi aspettavo), ho bevuto un vino da Nebbiolo con tutte le caratteristiche già terziarie; dal profumo, dagli aromi netti di cuoio e tartufo, speziatissimo, di una terrosità dolce.
Ma il colore è ancora giovane: rubino chiaro, un po’ scarico sull’unghia.
Il corpo è medio: tannino leggero e acidità ben presente e ben integrata. Grado alcolico importante. Se non volete aspettare decenni per godere di un vino da nebbiolo maturo, questo è un prodotto da tenere in grande considerazione. Per me almeno 90/100.
Sorprendente. D’altronde, il prezzo è - per un Nebbiolo d’Alba - di prima fascia, sull’etichetta campeggia la dicitura “Uva raccolta a mano” e la bottiglia, pesantissima, sembra quella di un prodotto super-premium… a me sembra tanto un Barolo declassato…


Permettimi l'osservazione, ma se un nebbiolo 22 presenta queste caratteristiche vuol dire che è nato stanco e sfibrato.


No: non era un vino stanco. Il colore, tra l’altro, lo dichiarava a grandi lettere. Credo sia uno stile di produzione oppure si tratta di vigne da Barolo declassate a nebbiolo d’alba per qualche ragione che non conosco. Questo vino - udite udite - l’avevo acquistato al supermercato per usarlo da cucina ma, assaggiato, mi ha talmente sorpreso che dopo il primo bicchiere finito nel ragù il resto l’ho bevuto con gusto…
Ricordo anche ai saputelli che un buon Nebbiolo d’Alba, se ben conservato e da annate giuste, a dieci anni di vita ci arriva…


Forse manca qualche dettaglio che potrebbe aiutare a capire meglio questo vino-rebus.

Uno potrebbe essere il nome esatto del vino, perché se si tratta del Nebbiolo d’Alba Roccheri è un vino relativamente ambizioso, che fa parte della linea aziendale "Cru storici" (quali mai essi siano) piuttosto che delle più andanti "Selezioni" come il Nebbiolo d’Alba Michet, e che appare in rete nell'enoteca Esselunga a 22,50 euro.
Un altro potrebbe essere il prezzo pagato, che magari era ribassato a causa di un'offerta (effettivamente un nebbiolone da 14° e più o lo vendi adesso o se ne riparla a ottobre...).

Un elemento che invece sappiamo e che potrebbe spiegare molto è l'annata, la torrida 2022 in cui molte uve hanno trasmesso ai vini tratti di evoluzione precoce. Che non vuol dire necessariamente stanchezza ma è pur sempre un'anomalia, e non promette bene in prospettiva (i 10 anni ipotizzati sono a proprio rischio e pericolo).

Riguardo alla valutazione, tutti usiamo (se li usiamo) i punteggi in modo (poco o molto) diverso, però 90/100 sembra davvero tanto per un vino che non corrisponde alla sua tipologia, anche se le sue caratteristiche possono renderlo più approcciabile.
gp
ferrari federico
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda ferrari federico » 09 giu 2025 20:15

gp ha scritto:
ferrari federico ha scritto:
zampaflex ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Nebbiolo d’Alba 2022
Marchesi di Barolo

Domanda: se questo vino fosse un qualunque Barolo, quanti anni dovrebbe avere per essere così maturo? Almeno dieci, credo. Questo Nebbiolo d’Alba ne ha tre ma è già più che maturo, addirittura evoluto. Attenzione non sto dicendo questo come critica: questo non è un prodotto destinato al lungo invecchiamento (anche se la sua buona acidità ne consentirà una vita comunque decennale), dico che invece di godere di un vino giovane tutto sul frutto (come mi aspettavo), ho bevuto un vino da Nebbiolo con tutte le caratteristiche già terziarie; dal profumo, dagli aromi netti di cuoio e tartufo, speziatissimo, di una terrosità dolce.
Ma il colore è ancora giovane: rubino chiaro, un po’ scarico sull’unghia.
Il corpo è medio: tannino leggero e acidità ben presente e ben integrata. Grado alcolico importante. Se non volete aspettare decenni per godere di un vino da nebbiolo maturo, questo è un prodotto da tenere in grande considerazione. Per me almeno 90/100.
Sorprendente. D’altronde, il prezzo è - per un Nebbiolo d’Alba - di prima fascia, sull’etichetta campeggia la dicitura “Uva raccolta a mano” e la bottiglia, pesantissima, sembra quella di un prodotto super-premium… a me sembra tanto un Barolo declassato…


Permettimi l'osservazione, ma se un nebbiolo 22 presenta queste caratteristiche vuol dire che è nato stanco e sfibrato.


No: non era un vino stanco. Il colore, tra l’altro, lo dichiarava a grandi lettere. Credo sia uno stile di produzione oppure si tratta di vigne da Barolo declassate a nebbiolo d’alba per qualche ragione che non conosco. Questo vino - udite udite - l’avevo acquistato al supermercato per usarlo da cucina ma, assaggiato, mi ha talmente sorpreso che dopo il primo bicchiere finito nel ragù il resto l’ho bevuto con gusto…
Ricordo anche ai saputelli che un buon Nebbiolo d’Alba, se ben conservato e da annate giuste, a dieci anni di vita ci arriva…


Forse manca qualche dettaglio che potrebbe aiutare a capire meglio questo vino-rebus.

Uno potrebbe essere il nome esatto del vino, perché se si tratta del Nebbiolo d’Alba Roccheri è un vino relativamente ambizioso, che fa parte della linea aziendale "Cru storici" (quali mai essi siano) piuttosto che delle più andanti "Selezioni" come il Nebbiolo d’Alba Michet, e che appare in rete nell'enoteca Esselunga a 22,50 euro.
Un altro potrebbe essere il prezzo pagato, che magari era ribassato a causa di un'offerta (effettivamente un nebbiolone da 14° e più o lo vendi adesso o se ne riparla a ottobre...).

Un elemento che invece sappiamo e che potrebbe spiegare molto è l'annata, la torrida 2022 in cui molte uve hanno trasmesso ai vini tratti di evoluzione precoce. Che non vuol dire necessariamente stanchezza ma è pur sempre un'anomalia, e non promette bene in prospettiva (i 10 anni ipotizzati sono a proprio rischio e pericolo).

Riguardo alla valutazione, tutti usiamo (se li usiamo) i punteggi in modo (poco o molto) diverso, però 90/100 sembra davvero tanto per un vino che non corrisponde alla sua tipologia, anche se le sue caratteristiche possono renderlo più approcciabile.


Sono d’accordo che le caratteristiche gusto-olfattive potrebbero fare pensare ad una evoluzione precoce e, quindi, ad una vita breve; il colore, però, come avevo detto era molto fresco e giovane e, pertanto, con tutta quella struttura (che, ripeto, mi ha fatto pensare ad un Barolo declassato) credo che ipotizzare 10 anni non sia un’eresia. Anni fa da mio padre bevevo Nebbioli (attenzione non Barolo nè Barbaresco, e tra l’altro neanche delle Langhe ma Colline novaresi…) di 20/30 ancora perfettamente bevibili (insieme a esemplari ormai morti e sepolti).
La bottiglia come già detto l’ho acquistata nella GDO (Ipercoop) per 22 euro. Provatela e sappiatemi dire… Non giudicate l’etichetta dal pre-giudizio sul produttore: giudicate il vino. Sine ira et studio…
gp
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda gp » 10 giu 2025 12:25

ferrari federico ha scritto:
gp ha scritto:
ferrari federico ha scritto:
zampaflex ha scritto:
ferrari federico ha scritto:Nebbiolo d’Alba 2022
Marchesi di Barolo

Domanda: se questo vino fosse un qualunque Barolo, quanti anni dovrebbe avere per essere così maturo? Almeno dieci, credo. Questo Nebbiolo d’Alba ne ha tre ma è già più che maturo, addirittura evoluto. Attenzione non sto dicendo questo come critica: questo non è un prodotto destinato al lungo invecchiamento (anche se la sua buona acidità ne consentirà una vita comunque decennale), dico che invece di godere di un vino giovane tutto sul frutto (come mi aspettavo), ho bevuto un vino da Nebbiolo con tutte le caratteristiche già terziarie; dal profumo, dagli aromi netti di cuoio e tartufo, speziatissimo, di una terrosità dolce.
Ma il colore è ancora giovane: rubino chiaro, un po’ scarico sull’unghia.
Il corpo è medio: tannino leggero e acidità ben presente e ben integrata. Grado alcolico importante. Se non volete aspettare decenni per godere di un vino da nebbiolo maturo, questo è un prodotto da tenere in grande considerazione. Per me almeno 90/100.
Sorprendente. D’altronde, il prezzo è - per un Nebbiolo d’Alba - di prima fascia, sull’etichetta campeggia la dicitura “Uva raccolta a mano” e la bottiglia, pesantissima, sembra quella di un prodotto super-premium… a me sembra tanto un Barolo declassato…


Permettimi l'osservazione, ma se un nebbiolo 22 presenta queste caratteristiche vuol dire che è nato stanco e sfibrato.


No: non era un vino stanco. Il colore, tra l’altro, lo dichiarava a grandi lettere. Credo sia uno stile di produzione oppure si tratta di vigne da Barolo declassate a nebbiolo d’alba per qualche ragione che non conosco. Questo vino - udite udite - l’avevo acquistato al supermercato per usarlo da cucina ma, assaggiato, mi ha talmente sorpreso che dopo il primo bicchiere finito nel ragù il resto l’ho bevuto con gusto…
Ricordo anche ai saputelli che un buon Nebbiolo d’Alba, se ben conservato e da annate giuste, a dieci anni di vita ci arriva…


Forse manca qualche dettaglio che potrebbe aiutare a capire meglio questo vino-rebus.

Uno potrebbe essere il nome esatto del vino, perché se si tratta del Nebbiolo d’Alba Roccheri è un vino relativamente ambizioso, che fa parte della linea aziendale "Cru storici" (quali mai essi siano) piuttosto che delle più andanti "Selezioni" come il Nebbiolo d’Alba Michet, e che appare in rete nell'enoteca Esselunga a 22,50 euro.
Un altro potrebbe essere il prezzo pagato, che magari era ribassato a causa di un'offerta (effettivamente un nebbiolone da 14° e più o lo vendi adesso o se ne riparla a ottobre...).

Un elemento che invece sappiamo e che potrebbe spiegare molto è l'annata, la torrida 2022 in cui molte uve hanno trasmesso ai vini tratti di evoluzione precoce. Che non vuol dire necessariamente stanchezza ma è pur sempre un'anomalia, e non promette bene in prospettiva (i 10 anni ipotizzati sono a proprio rischio e pericolo).

Riguardo alla valutazione, tutti usiamo (se li usiamo) i punteggi in modo (poco o molto) diverso, però 90/100 sembra davvero tanto per un vino che non corrisponde alla sua tipologia, anche se le sue caratteristiche possono renderlo più approcciabile.


Sono d’accordo che le caratteristiche gusto-olfattive potrebbero fare pensare ad una evoluzione precoce e, quindi, ad una vita breve; il colore, però, come avevo detto era molto fresco e giovane e, pertanto, con tutta quella struttura (che, ripeto, mi ha fatto pensare ad un Barolo declassato) credo che ipotizzare 10 anni non sia un’eresia. Anni fa da mio padre bevevo Nebbioli (attenzione non Barolo nè Barbaresco, e tra l’altro neanche delle Langhe ma Colline novaresi…) di 20/30 ancora perfettamente bevibili (insieme a esemplari ormai morti e sepolti).
La bottiglia come già detto l’ho acquistata nella GDO (Ipercoop) per 22 euro. Provatela e sappiatemi dire… Non giudicate l’etichetta dal pre-giudizio sul produttore: giudicate il vino. Sine ira et studio…


Nessuna eresia, concetto che dovrebbe essere estraneo a un forum (anche se da alcuni interventi non si direbbe)...

Il prezzo che riporti (non proprio di prima fascia) mi conferma che si tratta del Nebbiolo d’Alba Roccheri.

Per esperienza, non acquisto vini al supermarket se non occasionalmente (di solito pentendomi). Direi che l'esperienza di Baroli che sembrano più giovani di quello che sono e Nebbioli che sembrano più maturi di quello che sono rientra nelle esperienze da supermarket, e contribuisce alla grande confusione sotto il cielo del vino nel nostro paese, situazione eccellente per chi se ne approfitta.

A proposito di Colline Novaresi, Il CN Nebbiolo 2021 di Comero (zona Sizzano, circa 14 euro a scaffale in enoteca) mi sento di consigliarlo in alternativa a Nebbioli delle Langhe ben più costosi, forse anche grazie all'annata ha complessità e un sale davvero notevole.
Ultima modifica di gp il 10 giu 2025 13:59, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda vinogodi » 10 giu 2025 13:05

...Nebbiolo? Arione di Conterno e Ester Canale di Rosso... 8)
Scherzo: ci sono Nebbiolo magnifici a prezzi commoventi, a partire da Burlotto e altri 34 produttori che non sto ad elencare perche' sto facendo sesso... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda gp » 10 giu 2025 13:58

vinogodi ha scritto:...Nebbiolo? Arione di Conterno e Ester Canale di Rosso... 8)
Scherzo: ci sono Nebbiolo magnifici a prezzi commoventi, a partire da Burlotto e altri 34 produttori che non sto ad elencare perche' sto facendo sesso... 8)

Per carità, a ciascuno il suo, a me interessano poco i vini che mettono davanti a tutto il nome del vitigno piuttosto che di una denominazione (possibilmente con le sue brave partizioni). Però prezzi commoventi come quello che ho detto io per quel Colline Novaresi Nebbiolo 2021 (14 euro) proprio non credo, a partire da G. B. Burlotto che dovrebbe stare almeno sui 30 euro a scaffale, con il rischio di ulteriore sovrapprezzo speculativo.
Ultima modifica di gp il 10 giu 2025 16:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda piergi » 10 giu 2025 15:58

Stamattina mi sentivo ispirato e allora vai di raffronto fra due bianchi 2015

Fiano di Avellino 2015- tenuta Sarno
Vigna a Candida
Colore oro intenso, profumi spaziati, nuance di zafferano e curry, in bocca mantiene una discreta tensione, ancora rimandi a spezie e piccoli fiori bianchi, discreta la lunghezza, migliora con il passare dei minuti acquisendo più nerbo.

Fiano di Avellino 2015- Rocca del Principe
Vigne a Lapio
Fuoriclasse fin dalla prima versata. Colore giallo paglierino con venature dorate, naso che rimanda alla crema al limone, origano selvatico e lievi rimandi salmastri. In bocca ritorna tutto amplificato, soprattutto sul finale verticale e salato che richiama al bicchiere successivo.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda l'oste » 10 giu 2025 20:26

piergi ha scritto:Stamattina mi sentivo ispirato e allora vai di raffronto fra due bianchi 2015

Fiano di Avellino 2015- tenuta Sarno
Vigna a Candida
Colore oro intenso, profumi spaziati, nuance di zafferano e curry, in bocca mantiene una discreta tensione, ancora rimandi a spezie e piccoli fiori bianchi, discreta la lunghezza, migliora con il passare dei minuti acquisendo più nerbo.

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Fuoriclasse fin dalla prima versata. Colore giallo paglierino con venature dorate, naso che rimanda alla crema al limone, origano selvatico e lievi rimandi salmastri. In bocca ritorna tutto amplificato, soprattutto sul finale verticale e salato che richiama al bicchiere successivo.

Tenuta Sarno grande eleganza, la mano di Maura forse, l'altitudine, la 2011 era spettacolare. Me ne resta una sola bottiglia.
Dei fiano di Lapio, che dire.
È un po' la nostra Chablis?
Chiedo per un amico francese :lol:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda piergi » 10 giu 2025 20:46

l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:Stamattina mi sentivo ispirato e allora vai di raffronto fra due bianchi 2015

Fiano di Avellino 2015- tenuta Sarno
Vigna a Candida
Colore oro intenso, profumi spaziati, nuance di zafferano e curry, in bocca mantiene una discreta tensione, ancora rimandi a spezie e piccoli fiori bianchi, discreta la lunghezza, migliora con il passare dei minuti acquisendo più nerbo.

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Tenuta Sarno grande eleganza, la mano di Maura forse, l'altitudine, la 2011 era spettacolare. Me ne resta una sola bottiglia.
Dei fiano di Lapio, che dire.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Nexus1990 » 10 giu 2025 21:41

piergi ha scritto:
l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:Stamattina mi sentivo ispirato e allora vai di raffronto fra due bianchi 2015

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Nebbiolino » 10 giu 2025 22:08

Nexus1990 ha scritto:
piergi ha scritto:
l'oste ha scritto:
piergi ha scritto:Stamattina mi sentivo ispirato e allora vai di raffronto fra due bianchi 2015

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda piergi » 10 giu 2025 22:43

Nebbiolino ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Nexus1990 » 11 giu 2025 12:11

Nebbiolino ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
piergi ha scritto:
l'oste ha scritto:
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Fiano di Avellino 2015- Rocca del Principe
Vigne a Lapio
Fuoriclasse fin dalla prima versata. Colore giallo paglierino con venature dorate, naso che rimanda alla crema al limone, origano selvatico e lievi rimandi salmastri. In bocca ritorna tutto amplificato, soprattutto sul finale verticale e salato che richiama al bicchiere successivo.

Tenuta Sarno grande eleganza, la mano di Maura forse, l'altitudine, la 2011 era spettacolare. Me ne resta una sola bottiglia.
Dei fiano di Lapio, che dire.
È un po' la nostra Chablis?
Chiedo per un amico francese :lol:

Montrachet!!
Il 2011 di Maura Sarno è stato in assoluto il bianco irpino più buono dell'annata, l'ultima la bevvi l'anno scorso :cry:

Rigorosamente da solo! Infame!


Inizia così, poi non ti da neppure più l’olio….

:lol: :lol: :lol:
fabrizio leone
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda fabrizio leone » 11 giu 2025 13:58

" bottiglie che mi hanno colpito bevute in questi giorni

Nicolas Maillet Bourgogne Aligoté 2021
Dotato di una bella freschezza ed acidità. i bocca sorso chiama altro sorso, mi sono dovuto fermare, avrei finito volentieri la bottiglia a cena

Clos des rocs macon-loché 2021
Anche questo vino bello fresco e minerale, con un punta di sapidità. delizioso
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emigrato
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda emigrato » 12 giu 2025 14:34

Brunello di Montalcino Riserva 2004 Conti Costanti
Colore granato abbastanza scuro, luminoso. Naso eccezionale come al solito, con pure frutta rossa matura ma anche essiccata, pelle. Torna poi la nota balsamica, la terra bagnata anche se meno funghi o dell'altra volta (che poi pero' a bottiglia quasi finita tornano). Più spezie che erbe. Bocca di grandissima intensità, con tannini presenti ma smussati, acidità sferzante ma sotto controllo, alcohol che non si sente. Finale incredibilmente lungo e che lascia anche qualcosa di funghigno.

E' gia' la seconda quest'anno e credo (avendo un fornitore) che ne prendero' altre perche' se non e' la mia bottiglia preferita poco ci manca 8)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda vinogodi » 12 giu 2025 20:17

...Chardonnay Superior ISIS 2023 ...consigliato da un maltese come uno dei migliori vini di Malta...mio Dio... 8)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda Chef1984 » 12 giu 2025 21:05

Dopo 6 anni a Malta non posso far altro che confermare.. “mio dio” è stato veramente da signori..io avrei usato più una imprecazione di quelle alle Musetti..il bello è che con la clientela Inglese vanno anche forte..
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda littlewood » 12 giu 2025 21:36

emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Riserva 2004 Conti Costanti
Colore granato abbastanza scuro, luminoso. Naso eccezionale come al solito, con pure frutta rossa matura ma anche essiccata, pelle. Torna poi la nota balsamica, la terra bagnata anche se meno funghi o dell'altra volta (che poi pero' a bottiglia quasi finita tornano). Più spezie che erbe. Bocca di grandissima intensità, con tannini presenti ma smussati, acidità sferzante ma sotto controllo, alcohol che non si sente. Finale incredibilmente lungo e che lascia anche qualcosa di funghigno.

E' gia' la seconda quest'anno e credo (avendo un fornitore) che ne prendero' altre perche' se non e' la mia bottiglia preferita poco ci manca 8)

Ahi! Mi sa che devi provare altro..
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda emigrato » 12 giu 2025 21:57

littlewood ha scritto:
emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Riserva 2004 Conti Costanti
Colore granato abbastanza scuro, luminoso. Naso eccezionale come al solito, con pure frutta rossa matura ma anche essiccata, pelle. Torna poi la nota balsamica, la terra bagnata anche se meno funghi o dell'altra volta (che poi pero' a bottiglia quasi finita tornano). Più spezie che erbe. Bocca di grandissima intensità, con tannini presenti ma smussati, acidità sferzante ma sotto controllo, alcohol che non si sente. Finale incredibilmente lungo e che lascia anche qualcosa di funghigno.

E' gia' la seconda quest'anno e credo (avendo un fornitore) che ne prendero' altre perche' se non e' la mia bottiglia preferita poco ci manca 8)

Ahi! Mi sa che devi provare altro..

Sentiamo..se non va bene neanche Costanti Riserva..cosa andra' mai bene :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda littlewood » 13 giu 2025 09:13

emigrato ha scritto:
littlewood ha scritto:
emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Riserva 2004 Conti Costanti
Colore granato abbastanza scuro, luminoso. Naso eccezionale come al solito, con pure frutta rossa matura ma anche essiccata, pelle. Torna poi la nota balsamica, la terra bagnata anche se meno funghi o dell'altra volta (che poi pero' a bottiglia quasi finita tornano). Più spezie che erbe. Bocca di grandissima intensità, con tannini presenti ma smussati, acidità sferzante ma sotto controllo, alcohol che non si sente. Finale incredibilmente lungo e che lascia anche qualcosa di funghigno.

E' gia' la seconda quest'anno e credo (avendo un fornitore) che ne prendero' altre perche' se non e' la mia bottiglia preferita poco ci manca 8)

Ahi! Mi sa che devi provare altro..

Sentiamo..se non va bene neanche Costanti Riserva..cosa andra' mai bene :mrgreen:

Premesso che se ti piace quel vino non posso dir niente ..ma ti invito se puoi o vuoi provare pian dell' orino o le chiuse o salvioni o fuori dal coro fattoria del pino ..non ho citato i soliti noti ....
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda emigrato » 13 giu 2025 10:04

littlewood ha scritto:
emigrato ha scritto:
littlewood ha scritto:
emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Riserva 2004 Conti Costanti
Colore granato abbastanza scuro, luminoso. Naso eccezionale come al solito, con pure frutta rossa matura ma anche essiccata, pelle. Torna poi la nota balsamica, la terra bagnata anche se meno funghi o dell'altra volta (che poi pero' a bottiglia quasi finita tornano). Più spezie che erbe. Bocca di grandissima intensità, con tannini presenti ma smussati, acidità sferzante ma sotto controllo, alcohol che non si sente. Finale incredibilmente lungo e che lascia anche qualcosa di funghigno.

E' gia' la seconda quest'anno e credo (avendo un fornitore) che ne prendero' altre perche' se non e' la mia bottiglia preferita poco ci manca 8)

Ahi! Mi sa che devi provare altro..

Sentiamo..se non va bene neanche Costanti Riserva..cosa andra' mai bene :mrgreen:

Premesso che se ti piace quel vino non posso dir niente ..ma ti invito se puoi o vuoi provare pian dell' orino o le chiuse o salvioni o fuori dal coro fattoria del pino ..non ho citato i soliti noti ....

Allora il problema e' la reperibilita' di alcuni nomi a prezzi pure accettabili ed annate mature. Le Chiuse e' buonissimo ed uno dei miei preferiti ma trovare una Riserva con qualche anno sulle spalle credo sia praticamente impossibile, e fra Le Chiuse annata (seppure buonissimo) e Costanti Riserva non c'e' paragone. Salvioni pure con 15+ anni oltre alla difficolta' di trovarlo costa pure molto di piu' per me che ho il fornitore di Costanti :mrgreen: Pian dell'Orino mi diceva Fiore che ha cambiato marcia piu' di recente (quando? sui 13-15 anni fa?). Mentre Fattoria del Pino purtroppo ne ho sentito parlare ma mi manca, ma che arrivi a quella vetta li ho serissimi dubbi, ho dubbi sia meglio di Le Chiuse annata pure.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda gianni femminella » 13 giu 2025 10:31

littlewood ha scritto:
emigrato ha scritto:
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emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Riserva 2004 Conti Costanti
Colore granato abbastanza scuro, luminoso. Naso eccezionale come al solito, con pure frutta rossa matura ma anche essiccata, pelle. Torna poi la nota balsamica, la terra bagnata anche se meno funghi o dell'altra volta (che poi pero' a bottiglia quasi finita tornano). Più spezie che erbe. Bocca di grandissima intensità, con tannini presenti ma smussati, acidità sferzante ma sotto controllo, alcohol che non si sente. Finale incredibilmente lungo e che lascia anche qualcosa di funghigno.

E' gia' la seconda quest'anno e credo (avendo un fornitore) che ne prendero' altre perche' se non e' la mia bottiglia preferita poco ci manca 8)

Ahi! Mi sa che devi provare altro..

Sentiamo..se non va bene neanche Costanti Riserva..cosa andra' mai bene :mrgreen:

Premesso che se ti piace quel vino non posso dir niente ..ma ti invito se puoi o vuoi provare pian dell' orino o le chiuse o salvioni o fuori dal coro fattoria del pino ..non ho citato i soliti noti ....


Qui Kuala Lumpur. Attualmente il vino non è uno dei miei primi pensieri, intervengo poiché a parlare sono due splendidi amici..
Caro Franco, forse non conosci Marco, che è uno tra i più fini conoscitori di Sangiovese, e addentro alle etichette e alla zonazione come pochi.
Sempre che per qualcuno questo non sia un demerito :mrgreen:

Baci dall'equatore
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2025

Messaggioda littlewood » 13 giu 2025 18:49

emigrato ha scritto:
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emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Riserva 2004 Conti Costanti
Colore granato abbastanza scuro, luminoso. Naso eccezionale come al solito, con pure frutta rossa matura ma anche essiccata, pelle. Torna poi la nota balsamica, la terra bagnata anche se meno funghi o dell'altra volta (che poi pero' a bottiglia quasi finita tornano). Più spezie che erbe. Bocca di grandissima intensità, con tannini presenti ma smussati, acidità sferzante ma sotto controllo, alcohol che non si sente. Finale incredibilmente lungo e che lascia anche qualcosa di funghigno.

E' gia' la seconda quest'anno e credo (avendo un fornitore) che ne prendero' altre perche' se non e' la mia bottiglia preferita poco ci manca 8)

Ahi! Mi sa che devi provare altro..

Sentiamo..se non va bene neanche Costanti Riserva..cosa andra' mai bene :mrgreen:

Premesso che se ti piace quel vino non posso dir niente ..ma ti invito se puoi o vuoi provare pian dell' orino o le chiuse o salvioni o fuori dal coro fattoria del pino ..non ho citato i soliti noti ....

Allora il problema e' la reperibilita' di alcuni nomi a prezzi pure accettabili ed annate mature. Le Chiuse e' buonissimo ed uno dei miei preferiti ma trovare una Riserva con qualche anno sulle spalle credo sia praticamente impossibile, e fra Le Chiuse annata (seppure buonissimo) e Costanti Riserva non c'e' paragone. Salvioni pure con 15+ anni oltre alla difficolta' di trovarlo costa pure molto di piu' per me che ho il fornitore di Costanti :mrgreen: Pian dell'Orino mi diceva Fiore che ha cambiato marcia piu' di recente (quando? sui 13-15 anni fa?). Mentre Fattoria del Pino purtroppo ne ho sentito parlare ma mi manca, ma che arrivi a quella vetta li ho serissimi dubbi, ho dubbi sia meglio di Le Chiuse annata pure.

Allora un paio di mesi fa a casa mia abbiamo fatto con jessica e alessia presenti una verticale di salvioni e fattoria del pino... Beh in 3 casi su 4 fattoria sel pino era migliore e il brunello 014 era fotonico semplicemente!

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