LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

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Alessio
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Alessio » 07 mag 2025 14:32

Concordo con entrambi, per me l'obiettivo di Sanzay non é di fare qualcosa di piu' potente e meno immediato. Bevuti tanti e aldilà delle annate la mano e lo stile sono costanti. Una bevuta sempre piacevole ma mai indimenticabile, non che abbia una lista di Cabernet franc indimenticabili lunga ma quei 3/4 lo sono davvero (anche per il prezzo ahimé).
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda L_Andrea » 07 mag 2025 21:09

cesmic ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Sono stato da loro dieci giorni fa. Tutta la la gamma presentata (i due premier cru di Volnay come quello di Pommard erano 2022) mi è sembrata estremamente interessante e a fuoco. Molto buono anche il Pommard Village 2022.
Interessante, infine, anche il Mersault 2023.

Di questo produttore ho bevuto solo vini di Volnay; non sapevo facesse anche Meursault.
Non sarà Lafarge ma ho sempre trovato i suoi vini una fotografia precisa di cosa possa essere il Pinot Noir di Volnay
steeeve6
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda steeeve6 » 08 mag 2025 11:29

qualche bevuta sparsa tra Austria e Italia

Roter Veltliner Rupperstahl- Josef Fritz dalla regione Wagram. Beh che dire, scelto su consiglio di un oste a Vienna, ha stupito per profondità e aromi. Stratificato su aromi di frutta dolce supportata da una spiccata acidità mi ha davvero colpito per la sua bontà.

Pinot Noir Rupperstahl Fritsch scelta in carta al ristorante per poco più di 40 Euro e anche qui "surprise surprise". vino di eleganza inaspettata, con tutto ciò che ti aspetti da un pinot nero fatto meno. Legno non percepito, fruttini rossi, soave, verticale nella sua dolcezza. Non scimmiotta la Borgogna (ma vale di più dell 80% dei vini della regione borgognona a quel prezzo) e non è qualche marmellatona all'italiana. con filetto di cervo, eccezionale

piccolo confronto tra Olivier Pere & Fils - Origini ed Enrico Serafino - Parcellaire 2018 . il primo, dopo due anni di bottiglia, perde di spinta e risulta davvero troppo importante il dosaggio pur rimanendo un buon vino, bolla un pò invadente. il secondo invece è più affilato, salmastro, leggermente agrumato con una bolla fine che accarezza il palato e invoglia al sorso in maniera perniciosa.

secondo confronto (a caso) tra Mas Satin Louis - Chateauneuf du Pape Reserve 2020 e Gattinara- Giacomo Conterno 2020. il primo parte ridotto, ma si pulisce velocemente e poi viene fuori il tratto rodaniano del sud : caldo, smooth direbbero gli inglesi per l'entrata in bocca, alcol presente, ma non invadente : non è un vino parkerizzato, ma è più ciccio del Bois de Boursain bevuto un mesetto fa, sta da dio con anatra rapa e radicchio
Conterno invece è pulitissimo, vibrante al naso. ancora giovanile nei tratti, rimane un pò chiuso su stesso per tutta la cena, pur restando un grande vino : le altre bottiglie riposeranno in cantina per un pò
ferrari federico
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda ferrari federico » 08 mag 2025 15:03

Purtroppo nei confronti del principale vino della mia terra ho sempre avuto un po’ il pregiudizio che il Lambrusco non fosse un vino vero e proprio ma una sorta di spumante acidulo alla frutta…
Eppure questo Lambrusco Grasparossa di Castelvetro di Corte Manzini mi sembra molto gradevole e, quasi, accettabile anche nella categoria “vino”…
Profumi esuberanti, sembra di mettere il naso in un cestino di lamponi e fragole, con la nota vinosa dolce tipica del Lambrusco e uno sfondo quasi tra il cappuccino e la cioccolata calda.
In bocca è acido come deve essere un Lambrusco ma ha anche una nota dolce quasi abboccata, il tutto mescolato insieme con un grande equilibrio. C’è una certa struttura che non evidenzia solo antociani, ma anche tannini di sostanza. Colore viola-nero e spuma abbondante.
Patatasd
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Patatasd » 08 mag 2025 20:16

ferrari federico ha scritto:ho sempre avuto un po’ il pregiudizio che il Lambrusco non fosse un vino vero e proprio


Forse potresti rivedere il tuo concetto di “vino”.
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emigrato
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda emigrato » 08 mag 2025 20:26

Per la serie anche in Polonia si beve bene 8) sono riuscito a mettere insieme (grazie ad alcuni qui del forum- Claudio e PSG <3) queste 6 bellissime bottiglie per una orizzontale di Sangiovese di razza 2006 :shock:

Castello di Monsanto Chianti Classico Il Poggio Riserva 2006
Nella top 3 della serata per quasi tutti, giovane gia' dal bel colore rosso brillante con unghia granata, naso di grande complessita, con frutta rossa ancora croccante, erbe, buccia d'arancia, foglie bagnate (che saranno poi una nota ricorrente) e anche floreale. Ancora giovane al palato, con tannini ancora giovani ma ben bilanciato da una acidita' sferzante. Sorso molto piacevo che si chiude con una lunghezza importante.
Baricci Brunello di Montalcino 2006
Vino "non previsto", aperto solo per la defezine di Costanti (tappato :cry: ), ha tutto quello che si vuole avere da un Brunello maturo al punto giusto. Colore granato, al naso tornano le foglie bagnate, ma anche il floreale, la buccia d'arancia, con una bella nota affumicata e balsamica. Bocca di bellissima energia con anche frutta rossa matura, tanta intensita' e piacevolezza del sangiovese maturo al punto davvero giusto. Lunghezza finale notevole anche se un gradino sotto al Poggio.
MastroJanni Brunello di Montalcino Vigna Schiena d'Asino 2006
Unica nota semi stonata della sera al parte il tappo di Costanti, al naso infatti ha una nota bruciata/vegetale che non me lo fa piacere per nulla, nota che sparisce e poi torna, mentre ad altri e' piaciuto tanto tanto. Bocca di grande complessita' e dove la nota al naso invece non si sente. Finale pure molto lungo.
Biondi Santi Brunello di Montalcino 2006
Arriviamo quindi ad un vino eccezionale, colore classico per Biondi Santi, rosso chiaro con solo l'unghia granata. Naso di grande complessita', dove torna la viola, le foglie bagnate, e poi porcini, frutta rossa croccante, pelle e balsamico. Bocca di incredibile finezza ma anche intensita', con trama tannica di altissimo livello bilaciata dalla giusta acidita'. Finale lunghissimo e di grande piacevolezza. Purtroppo se n'e' bevuto troppo poco, ma questo e' un grandissimo vino, un tocco meglio del 2004 bevuto a gennaio che pure era eccezionale.
Montevertine IGT Toscana Le Pergole Torte 2006
Altro grande della serata, colore piu' granato rispetto a Biondi Santi, e altro campione di complessita', con naso di bella florealita', ma tornano le foglie bagnate (a questo punto mi stavo chiedendo se invece che stare ad una degustazione non fossi in una foresta...), ma anche frutta rossa, e una nota candita, con la botte che si sente ancora con un pelo di dolcezza di troppo. Bocca ancora giovane, forse la piu' giovane della serata, con grande acidita' e tannini ben presenti, e un corpo piu' pieno rispetto a BS. Finale lunghissimo anche qui. Considerazione finale che gli servano almeno 5 anni per raggiungere l'equilibrio e alzare il livello, e mentre con la 2007 bevuta a febbraio la sensazione era che fosse comunque gia in equilibrio qui ancora manca qualcosa.
Capanna Brunello di Montalcino Riserva 2006
Bel colore intenso, naso molto maturo, di funghi e (ste ***) di foglie bagnate oltre al balsamico e minerale. Profilo minerale (che credo sia anche una caratteristica dei vini di Montosoli) e per me piacevole, mentre altri hann o storto il naso. Bocca coi tannini piu' potenti in assoluto ma anche tanta complessita' e finale molto lungo. Per me non ha patito arrivare dopo due mostri sacri, e ci ha permesso di apprezzarlo di piu. Per me quarto vino della serata appena sopra a Baricci.
alì65
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda alì65 » 09 mag 2025 07:10

bravi, sempre bello vedere che queste bt hanno vissuto bene :wink:
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
Nexus1990
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Nexus1990 » 09 mag 2025 13:21

emigrato ha scritto:Per la serie anche in Polonia si beve bene 8) sono riuscito a mettere insieme (grazie ad alcuni qui del forum- Claudio e PSG <3) queste 6 bellissime bottiglie per una orizzontale di Sangiovese di razza 2006 :shock:

Castello di Monsanto Chianti Classico Il Poggio Riserva 2006
Nella top 3 della serata per quasi tutti, giovane gia' dal bel colore rosso brillante con unghia granata, naso di grande complessita, con frutta rossa ancora croccante, erbe, buccia d'arancia, foglie bagnate (che saranno poi una nota ricorrente) e anche floreale. Ancora giovane al palato, con tannini ancora giovani ma ben bilanciato da una acidita' sferzante. Sorso molto piacevo che si chiude con una lunghezza importante.
Baricci Brunello di Montalcino 2006
Vino "non previsto", aperto solo per la defezine di Costanti (tappato :cry: ), ha tutto quello che si vuole avere da un Brunello maturo al punto giusto. Colore granato, al naso tornano le foglie bagnate, ma anche il floreale, la buccia d'arancia, con una bella nota affumicata e balsamica. Bocca di bellissima energia con anche frutta rossa matura, tanta intensita' e piacevolezza del sangiovese maturo al punto davvero giusto. Lunghezza finale notevole anche se un gradino sotto al Poggio.
MastroJanni Brunello di Montalcino Vigna Schiena d'Asino 2006
Unica nota semi stonata della sera al parte il tappo di Costanti, al naso infatti ha una nota bruciata/vegetale che non me lo fa piacere per nulla, nota che sparisce e poi torna, mentre ad altri e' piaciuto tanto tanto. Bocca di grande complessita' e dove la nota al naso invece non si sente. Finale pure molto lungo.
Biondi Santi Brunello di Montalcino 2006
Arriviamo quindi ad un vino eccezionale, colore classico per Biondi Santi, rosso chiaro con solo l'unghia granata. Naso di grande complessita', dove torna la viola, le foglie bagnate, e poi porcini, frutta rossa croccante, pelle e balsamico. Bocca di incredibile finezza ma anche intensita', con trama tannica di altissimo livello bilaciata dalla giusta acidita'. Finale lunghissimo e di grande piacevolezza. Purtroppo se n'e' bevuto troppo poco, ma questo e' un grandissimo vino, un tocco meglio del 2004 bevuto a gennaio che pure era eccezionale.
Montevertine IGT Toscana Le Pergole Torte 2006
Altro grande della serata, colore piu' granato rispetto a Biondi Santi, e altro campione di complessita', con naso di bella florealita', ma tornano le foglie bagnate (a questo punto mi stavo chiedendo se invece che stare ad una degustazione non fossi in una foresta...), ma anche frutta rossa, e una nota candita, con la botte che si sente ancora con un pelo di dolcezza di troppo. Bocca ancora giovane, forse la piu' giovane della serata, con grande acidita' e tannini ben presenti, e un corpo piu' pieno rispetto a BS. Finale lunghissimo anche qui. Considerazione finale che gli servano almeno 5 anni per raggiungere l'equilibrio e alzare il livello, e mentre con la 2007 bevuta a febbraio la sensazione era che fosse comunque gia in equilibrio qui ancora manca qualcosa.
Capanna Brunello di Montalcino Riserva 2006
Bel colore intenso, naso molto maturo, di funghi e (ste ***) di foglie bagnate oltre al balsamico e minerale. Profilo minerale (che credo sia anche una caratteristica dei vini di Montosoli) e per me piacevole, mentre altri hann o storto il naso. Bocca coi tannini piu' potenti in assoluto ma anche tanta complessita' e finale molto lungo. Per me non ha patito arrivare dopo due mostri sacri, e ci ha permesso di apprezzarlo di piu. Per me quarto vino della serata appena sopra a Baricci.

Bellissima, e valori sulla carta rispettati, almeno per quanto riguarda i primi 3 che a bottiglie in forma erano più o meno annunciati. Sulle foglie bagnate direi che mi ritrovo pienamente, nel senso che il sangiovese terziario evolve spesso su note silvestri, anche a me è parso spesso di trovarmi in una foresta di conifere con alcune grandi espressioni di Sangiovese a perfetta maturità
fabrizio leone
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda fabrizio leone » 09 mag 2025 20:46

Piero Busso Barbaresco Mondino 2009
Ho trovato questo piccolo capolavoro nell'enoteca del mio paese, sdraiato nella zona Piemonte/Barolo/Barbaresco non so da quanti anni. Pagato 26€.
Appena aperto il tappo risulta perfetto, il colore vivo, vivace ed intrigante.
In bocca il vino non ha perso una virgola, è tutto al posto giusto. Sorso lungo e verticale, finale lunghissimo, frutto in secondo piano ma comunque ben presente. Acidità e spinta al sorso, davvero un ottimo vino.
Queste sono le bottiglie che mi emozionano dopo tanti anni di passione.
ferrari federico
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda ferrari federico » 10 mag 2025 13:41

Patatasd ha scritto:
ferrari federico ha scritto:ho sempre avuto un po’ il pregiudizio che il Lambrusco non fosse un vino vero e proprio


Forse potresti rivedere il tuo concetto di “vino”.



Ognuno, purtroppo, si porta dietro pregiudizi, preconcetti, luoghi comuni trasformati in opinioni per comodità…
L’importante è essere disposti a superarli!
Io ci provo sempre…
ferrari federico
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda ferrari federico » 11 mag 2025 16:28

Rosso di Montalcino 2020
Le Ragnaie

Con una buona bistecca di manzo non c’è nulla, ma proprio nulla di meglio che un Rosso di Montalcino (o un Chianti Classico) per me, s’intende…
Questo Rosso di Le Ragnaie non smentisce le aspettative, anzi, si mostra - nel suo assetto di vino di medio corpo e di pronta beva - dotato di una materia rimarchevole e di uno spessore organolettico da vino di rango superiore.
Il colore un bel rubino scuro con rimandi granata; il profumo è complesso e sfaccettato, già sviluppato, con il frutto in ovvia evidenza (piccoli frutti rossi, nespola, melograno) immerso in un contesto già formato di tabacco, cuoio, funghi porcini secchi.
In bocca, dopo un ingresso fresco e fruttato, torna l’aroma di cuoio mescolato ad una bella speziatura. 92/100 imo.

Trebbiano Forlì Igt Bro’ 2021
Noelia Ricci

Di solito i vini che hanno un retrobocca amaro non sono di mio gusto ma, in questo caso, la freschezza dell’entrata in bocca, insieme alla rigogliosità del frutto, delle note agrumate intense e aromatiche, fanno sì che questa persistenza amarognola diventa gradevole e particolare. Il colore è dorato abbastanza carico, molto rilucente; profumi lievi di erbe aromatiche, scorza di limone, mela verde, camomilla romana. Bel bianco! 91/100 per me.
Perfetto il match con spaghetti al nero di seppia, acciughe del mare di Sicilia e Capuliato siciliano di pomodorini ciliegini.

Vino Nobile di Montepulciano Riserva del Nocio 1991
Boscarelli

Perfettamente conservato, ancora improntato a un frutto rigoglioso ma vellutato nei tannini terziarizzati e ricchi di suggestioni boschive e autunnali. Il bouquet si apre subito esuberante con la ciliegia nera, anche in confettura, e la pesca gialla; poi i sentori empireumatici di legno bruciato, di tabacco scuro, i fiori appassiti, il cuoio di una sella umida; infine la speziatura della noce moscata e il balsamico del mallo di noce.
In bocca si evidenzia un equilibrio di rango superiore tra l’acidità ancora presente e la suadente fruttuosità che si è mantenuta nei tannini compiutamente evoluti. La imponente corposità di questo vino, di cui ricordo l’assaggio dell’annata 1990 appena uscita sul mercato, si è naturalmente assottigliata con gli anni ed è oggi diventata più sottile (e più scorrevole alla beva…). Lunga la persistenza aromatica nel retrobocca, con aromi del tutto coerenti con il bouquet al naso. Il colore è granato scuro, con lievi riflessi mattone all’unghia, ma complessivamente una veste che richiama coerentemente la consistenza già riscontrata al naso e in bocca. È un vino vecchio, con tutte le caratteristiche del vino vecchio, ma mantiene anche una notevole “giovinezza” organolettica. Grande Prugnolo!
Super match in positivo con Arrosticini di Ovino. 94/100 per me.
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda L_Andrea » 13 mag 2025 11:03

Giuseppe Mascarello Dolcetto Bricco Mirasole 2023
Quando un vitigno negletto passa nelle mani di produttori capaci escono dei piccoli gioielli come questo.
Un bel colore rubino scintillante, al naso esce una nota come di geranio, ( inteso come floreale con note vegetali) e carne cruda. In bocca è sbarazzino, con note di frutta rossa acidula e terra langarola a dare un tocco di serietà.
Bel vino
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda vinogodi » 13 mag 2025 13:12

...15 produttori top in 3 gg non sono male...ho assaggiato cose che voi umani... 8)
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda L_Andrea » 17 mag 2025 15:10

vinogodi ha scritto:...15 produttori top in 3 gg non sono male...ho assaggiato cose che voi umani... 8)

Attendiamo note :D
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda vinogodi » 17 mag 2025 18:18

...oggi gran giornata da Ivo Vinotec. Ne ho da raccontare... devo trovare solo il tempo...tra l'altro con domani vintage "direi non male, anzi...". Ma la Guida mi sta prendendo fin troppo , devo ancora commentare la bordolata del genetliaco. 10 ore al giorno fra assaggi, visite in cantine, recensioni e resoconti.... :?
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda ferrari federico » 17 mag 2025 20:45

Bandol rosé 2023
Domaine La Suffrene

40% Mourvèdre il restante 60% distribuito tra Cinsault, Grenache e Carignan, questo Bandol rosé ha il classico colore “buccia di cipolla” tipico dei rosé di questa denominazione. Profumo molto lieve, di pesca e susina bianche, di lampone e buccia di lime.
Di grande soddisfazione il gusto: pieno, succoso, fruttato e agrumato, con note di spezie dolci; bella acidità, perfettamente integrata con il frutto.
Il Bandol è il mio rosé preferito e questo è un buon Bandol, per cui la mia valutazione raggiunge i 92/100.

Pommard La Chanière 2022
Domaine Germain père & fils

Tipico (e buono) esempio di Pinot giovane: rubino - violaceo abbastanza scuro (per il vitigno); profumo molto sul frutto ma con l’imprinting di un Borgogna degno di questo nome (ribes rosso, fragoline di bosco, lampone, ma anche una nota terrosa e minerale ferrosa), di ottima finezza anche se la complessità degli aromi terziari è per ora ovviamente del tutto assente.
Di corpo medio - leggero (è un Pommard - village - che ha molti aspetti del Volnay o del Beaune; il cru La Chanière è ai confini dell’AOC Pommard, verso il comune di Saint Romain, sede della casa vinicola), giocato quindi più di fioretto che di sciabola, con un potenziale dí invecchiamento scommesso sull’acidità (il tannino è sottile e già pronto alla beva). Beva, comunque, facilissima ma tutt’altro che banale.
Per me 92/100.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda vinogodi » 17 mag 2025 22:30

vinogodi ha scritto:...oggi gran giornata da Ivo Vinotec. Ne ho da raccontare... devo trovare solo il tempo...tra l'altro con domani vintage "direi non male, anzi...". Ma la Guida mi sta prendendo fin troppo , devo ancora commentare la bordolata del genetliaco. 10 ore al giorno fra assaggi, visite in cantine, recensioni e resoconti.... :?
...ah...giovedi' scorso sera, alla Locanda del Ginnasio, divertentissima nebbiolata con tutte le aree del Nebbiolo ( Picutener della Valle d'Aosta, Chiavennasca della Valtellina, Spanna dell'alto Piemonte e i Nebbiolo/Barbaresco/Barolo di tutti i comuni langaroli...)...appena finisco le recensioni Langa/ Emilia/ Romagna/Veneto/parte della Puglia metto due righe...
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Ludi » 18 mag 2025 08:18

Lopez de Heredia, Vina Tondonia Reserva 2004: vino che amo sia perché oggettivamente buonissimo, sia perché mi ricorda una bellissima (e lunghissima) visita con Maria José nella meravigliosa cantina. E' assolutamente emblematico dei livelli altissimi cui può arrivare la Rioja, con un uso del legno assolutamente funzionale ad esaltare una materia prima golosa, con il frutto ben in primo piano a distanza di oltre 20 anni, con una voluttuosità di beva davvero impressionante. Lo pagai (in cantina) 23 €, ma a mio avviso, volendo paragonarlo con i Bordeaux cui dichiaratamente si ispira, mette in riga non pochi Deuxieme, che costano (almeno!) cinque volte tanto.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda zampaflex » 18 mag 2025 19:23

Ludi ha scritto:Lopez de Heredia, Vina Tondonia Reserva 2004: vino che amo sia perché oggettivamente buonissimo, sia perché mi ricorda una bellissima (e lunghissima) visita con Maria José nella meravigliosa cantina. E' assolutamente emblematico dei livelli altissimi cui può arrivare la Rioja, con un uso del legno assolutamente funzionale ad esaltare una materia prima golosa, con il frutto ben in primo piano a distanza di oltre 20 anni, con una voluttuosità di beva davvero impressionante. Lo pagai (in cantina) 23 €, ma a mio avviso, volendo paragonarlo con i Bordeaux cui dichiaratamente si ispira, mette in riga non pochi Deuxieme, che costano (almeno!) cinque volte tanto.


Deduco che il 2004 sia già in beva, Giuliano?
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Ludi » 19 mag 2025 07:48

zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:Lopez de Heredia, Vina Tondonia Reserva 2004: vino che amo sia perché oggettivamente buonissimo, sia perché mi ricorda una bellissima (e lunghissima) visita con Maria José nella meravigliosa cantina. E' assolutamente emblematico dei livelli altissimi cui può arrivare la Rioja, con un uso del legno assolutamente funzionale ad esaltare una materia prima golosa, con il frutto ben in primo piano a distanza di oltre 20 anni, con una voluttuosità di beva davvero impressionante. Lo pagai (in cantina) 23 €, ma a mio avviso, volendo paragonarlo con i Bordeaux cui dichiaratamente si ispira, mette in riga non pochi Deuxieme, che costano (almeno!) cinque volte tanto.


Deduco che il 2004 sia già in beva, Giuliano?


si, è una goduria giò ora, anche se ha ovviamente ancora moltissimi anni davanti
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Alberto » 19 mag 2025 19:36

Mi fà piacere segnalare, tra gli assaggi di ieri al piccolo salone Vinaria annesso alla Fiera Campionaria di Padova, l'azienda di Ivan e Marjan/Mariano Sosol di Oslavia, in Via Lenzuolo Bianco 4.
Marjan, fratello del più noto Franco de Il Carpino e sposato con una cugina di Josko Gravner, oltre che di istintiva simpatia, sembra persona di grande semplicità, ed assieme al figlio Ivan poco più che ventenne produce ancora poche bottiglie, suddivise purtroppo (e sottolineo) in troppe etichette, con i bianchi (ribolla, friulano, pinot grigio, Collio Bianco) declinati in doppia versione, sia con vinificazioni "quasi in bianco" (12 ore di contatto con le bucce circa), che vengono in imbottigliate in bottiglie simil-borgognotte, sia con macerazioni di un paio di settimane, nel caso delle quali vengono usate le bordolesi (chissà da chi hanno preso spunto... :lol: ).
Macerazioni "garbate", intendiamoci. E vini puliti.
Tra i non macerati, molto interessante il Borjac 2023 (ribolla, friulano, malvasia e un po' di chardonnay), ampio, grasso, molto floreale.
Tra i macerati, più che la ribolla 2023 (davvero ancora troppo indietro) mi hanno colpito il friulano 2023 (canforato, bel sostegno acido) ed il pinot grigio 2023 (meno tannico ed irruento di altri, di buona facilità di approccio...per la tipologia, si intende...).
Merlot 2022 che più tradizionale e "terragno" non si può, non complesso ma a modo suo irresistibile.
Facessero meno etichette, mannaggia...basterebbero solo il Borjac, i monovarietali macerati ed il merlot!
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda L_Andrea » 20 mag 2025 20:17

Mi fa piacere quando girovagando per Cantine trovo piccolo produttori ispirati e che riescono a mandare avanti una piccola azienda pur tra mille difficoltà anche personali.
In questa occasione mi fa piacere segnalare Azienda agricola Fiordaliso realtà di Alessandro Bressan, piccolo vigneron di Volpeglino nella zona dei colli tortonesi. Produce due Timorasso, uno base che fa solamente acciaio ed un riserva con qualche giorno in più di macerazione sulle bucce ( Cleonice).
Il base, vendemmia 2021, bevuto a casa a mente fredda deve ancora fare integrare la parte alcoolica ma si rivela come un vino con molto da dire, con uno scheletro acido e minerale che riesce a bilanciare la parte glicerica che si porta dietro il timorasso.
Anche i rossi meritano una menzione particolare, soprattutto la sua Freisa, succosa ( il nome Mirtilla è molto azzeccato) con una parte tannica che sostiene il sorso.
Tutti i vini prodotti sono venduti a prezzi decisamente corretti :mrgreen: .
Monferrale
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Monferrale » 21 mag 2025 13:03

L_Andrea ha scritto:Mi fa piacere quando girovagando per Cantine trovo piccolo produttori ispirati e che riescono a mandare avanti una piccola azienda pur tra mille difficoltà anche personali.
In questa occasione mi fa piacere segnalare Azienda agricola Fiordaliso realtà di Alessandro Bressan, piccolo vigneron di Volpeglino nella zona dei colli tortonesi. Produce due Timorasso, uno base che fa solamente acciaio ed un riserva con qualche giorno in più di macerazione sulle bucce ( Cleonice).
Il base, vendemmia 2021, bevuto a casa a mente fredda deve ancora fare integrare la parte alcoolica ma si rivela come un vino con molto da dire, con uno scheletro acido e minerale che riesce a bilanciare la parte glicerica che si porta dietro il timorasso.
Anche i rossi meritano una menzione particolare, soprattutto la sua Freisa, succosa ( il nome Mirtilla è molto azzeccato) con una parte tannica che sostiene il sorso.
Tutti i vini prodotti sono venduti a prezzi decisamente corretti :mrgreen: .


Pienamente d’accordo su tutto! L’avevo segnalato tempo fa, purtroppo non ne ha più ma la sua freisa 2021 è stata la migliore che abbia mai bevuto. Degne di nota anche le barbere e la croatina.
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda L_Andrea » 21 mag 2025 13:44

Monferrale ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Mi fa piacere quando girovagando per Cantine trovo piccolo produttori ispirati e che riescono a mandare avanti una piccola azienda pur tra mille difficoltà anche personali.
In questa occasione mi fa piacere segnalare Azienda agricola Fiordaliso realtà di Alessandro Bressan, piccolo vigneron di Volpeglino nella zona dei colli tortonesi. Produce due Timorasso, uno base che fa solamente acciaio ed un riserva con qualche giorno in più di macerazione sulle bucce ( Cleonice).
Il base, vendemmia 2021, bevuto a casa a mente fredda deve ancora fare integrare la parte alcoolica ma si rivela come un vino con molto da dire, con uno scheletro acido e minerale che riesce a bilanciare la parte glicerica che si porta dietro il timorasso.
Anche i rossi meritano una menzione particolare, soprattutto la sua Freisa, succosa ( il nome Mirtilla è molto azzeccato) con una parte tannica che sostiene il sorso.
Tutti i vini prodotti sono venduti a prezzi decisamente corretti :mrgreen: .


Pienamente d’accordo su tutto! L’avevo segnalato tempo fa, purtroppo non ne ha più ma la sua freisa 2021 è stata la migliore che abbia mai bevuto. Degne di nota anche le barbere e la croatina.

La Freisa 22 è molto buona, la 2023 assaggiata da vasca era veramente bella con una parte balsamica intrigante. Se riesce a portarla in bottiglia così sarà superiore.
Croatina ne ho presa un paio di bottiglie 2017 e non l ho ancora bevuta :wink:
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2025

Messaggioda Ziliovino » 21 mag 2025 18:22

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Fritto misto alla cieca:

Meursault Cuvée Charles Maxime 2022 - Domaine Latour-Giraud. Paglierino scarico al colore, pesca bianca e floreale, qualche tostatura, sorso di buona grassezza e già parecchio disteso ed elegante, prontissimo da bere. Riconosciuto come chardonnay, non lo collochiamo però in Borgogna, e per un meursault non credo sia un bene. Da bere già oggi può appagare per piacevolezza, gli manca la spinta, e la grinta.

Tamerlano 2018 - Cà del Vent. Leggermente velato, piu carico al colore ma senza esagerare, parte chiuso, confuso e sporchino... poi però si pulisce, esce un po' di cedro e di castagna. Presumo faccia un po' di macerazione. Non convince troppo al sorso, medio corpo, non troppo lungo. In tanti riferiscono che Cà del Vent sia migliorata negli anni... io visti i prezzi lascio andare avanti voi, e se mi dite che son buoni, mi fido sulla parola, va...

Bonnes-Mares 2005 - Bart. Tamarindo e cola, poi spezia orientale, il frutto è un ricordo, è Borgogna evoluto ma ancora in grinta. Il sorso è piuttosto ricco, conferma la provenienza da terre rosse come scrivono i vari testi sacri di Borgogna. qualcuno dice che sembra un Pommard, ma più elegante, e così è. Il giorno dopo il naso acquisisce profondità e spezie. Non regala però l'effetto wow che mi aspetto da un grand cru...

Champagne Chardon de Breux Extra Brut - Alexandre Chaillon. Floreale e citrino, limoncella e qualche nota rustica al naso, sorso di buona freschezza e perlage piacevole.

Pays d'Herault 2021 - Domaine Maxime Renaudin. Frutti di rovo, floreale carnoso, balsamico, ha l'irruenza e l'intensità della gioventù, sembra debba ancora farsi e acquisire profondità, anche al sorso, ma le premesse sono valide.

Terrasses du Larzac Clas Mani 2019 - Domaine Cassagne et Vitailles. Qui troviamo più profondità e completezza, parte sullo yogurt ai mirtilli, more di gelso, qualche spezia dolce e qualche cenno pepato, si nota il passaggio in legno ma non è invadente, bella bocca. Vincitore di giornata direi.

Porto Vintage 2006 - Quinta do Vesuvio. Frutto intenso, parte scuro, con la prugna secca, per poi passare a duroni ed amarene. Sorso intenso, pieno, errore mio non averlo rinfrescato un poco, ed a temperatura ambiente soffre un po' la carenza di freschezza. Il giorno dopo, a temperatura di cantina è decisamente più appagante.
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