Preaperitivo per chi aspettava (con alici panate e fritte deliziose) :
- Champagne Pascal Mazet "Exception" - Molto buono, fruttato e floreale, gustoso e godurioso alla beva. Olivier sta crescendo, sta cominciando a dare la sua impronta ai vini, più precisi e definiti rispetto ai vini del padre.
Aperitivo ( Con sformatino di baccalà e Gamberi con verdure al forno):
- Champagne Blanc de Meunier parcellaire "Le Bois de Binson 18.19 " Eric Taillet - il re del Meunier è lui e c'è poco da fare. Ampio, sfaccettato, sapido, una struttura che lo avvicina ai grandi, infatti ha abbastanza surclassato i due champagne successivi.
- Dom Perignon 2015 - intenso ma monocorde, noioso, sarà la gioventù ma non si apre, non va nel profondo.
- La Grande Anneé 2014 Bollinger - decisamente meglio del Dompe, ricco, pieno, pasticceria alla frutta, bella acidità, appagante.
Il tema bordolesi ( Con tortelli ripieni di Spalla cotta di San secondo , poi carpaccio di bisonte e poi ancora tagliata di bisonte + tagliata di angus di confronto):
- Ornellaia 2001 - netta la fetta di salame al naso, difficile da passare, in bocca molto peperone e tostato, poco equilibrio, evitabile
- Saint Emilion La Mondotte 2001 - buono, fine ed elegante, forse un po' sottotono appena aperto, anche qualche ruvidezza, ma dopo due ore nel calice ha espresso frutti maturi, vegetale dolce, di quello buono, beva finissima.
- Solaia 2001
- Pauillac Chateau Latour 2001 - perché?????? durezza giovanile a go-go, austero, tannico. Tra 20 anni comincerà a spaccare il culo a molti.
- Sassicaia 2001 - Ottima versione del Sassi, molto elegante, ben più territoriale rispetto ad altre annate, terra e fiori, profumi di uliveto, tannini fini e cremosi, freschezza che invoglia alla beva
- Pauillac Chateau Lafite 2001 - giovane anche lui ma meno inscalfibile di Latour, anche grazie alla finezza tipica di Lafite, grafite, fruttini scuri, dolcezze e note vegetali fuse insieme con un'eleganza rara, Lafite è Lafite, c'è poco da fare
- Napa Cabernet Sauvignon 1998 Hillside Select Shafer - modello della Napa Parkeriana, un caffettone, cremosone, levigatone, ciccione, perfettone, due palle!!!!
- Saint Emilion Chateau Cheval Blanc 1996 - e cosa gli vuoi dire a sto vino, se non che ti fa nascere un sorriso sulle labbra che non va via... ? Con Bordeaux il termine eleganza si spreca, ma è lì che si va a finire, se il suo predecessore era perfettone questo è veramente quasi perfetto, con una bevibilità quasi da Champagne.
- Pomerol Le Pin 1999 - ALERT! ALERT!!! questo è un vino della Madonna Incoroneta (cit.). Intenso, ampio, lungo, un Merlot dove l'erbaceo diventa una foresta di conifere, un minestrone cotto nel coccio a lato del camino, dove i tannini ti pigliano in giro, li senti ed immediatamente si sciolgono per andare a spingere le note di more di rovo, di terra calda, di crema di rabarbaro. Che gran vino!
- Calvari 1999 - questo è un vino che ti resetta tutti i parametri, uno schiacciasassi, tanto potente da rendere difficile identificare e separare le componenti aromatiche. Forse a qualcuno non piace, ma non può non colpire.
Finale : (con 2 Roquefort, un caprino, Parmigiano vacche brune e un dolce fatto appositamente che non ricordo)
- Chateau D'Yquem 1996 - il suo grande difetto è stato venire per ultimo, da una parte ha magari pulito la bocca, ma ha dovuto lottare contro palati affaticati. Classico Yquem, intenso, oleoso, ma pulito e fresco, zafferano, frutta disidratata, chicchi di caffè, semi di zucca, pistacchio.... vino di infiniti descrittori.