Novembre bevute da paura

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ale1984
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda ale1984 » 06 nov 2021 09:15

Querciabella - Camartina 2013

Prima volta con il vino in questione, ho sempre pensato fosse un vinone ruffiano per compiacere i palati internazionali, invece ho trovato un bel vino, a tratti austero, verticale. Amarena, tabacco, grafite, erba sfalciata, menta. In bocca il tannino è sferico, il vino profondo, slanciato e persistente. Molto indietro al momento, sicuramente meglio tra un (bel) po’ di tempo.
Tartare di manzo appena condita e grattatina di tartufo (troppo delicata, sovrastata dal vino, un bianco sarebbe stato decisamente meglio…)
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supersonic76
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda supersonic76 » 06 nov 2021 12:55

Barbera Francia 2019 Giacomo Conterno

Dopo un'annata loffia come la 2018, torna a spaccare il culo in modo imperioso.
Rispetto alla 2016 (perfezione assoluta) ha più grinta, più dinamismo.Nonostante l' equilibrio rasenti la perfezione, credo possa migliorare e di molto con gli anni.Un'impressione che sta diventando ricorrente con le 2019.



Primitivo 2020 Marco Ludovico

Strepitoso ed originalissimo.
Non solo è diverso dai tradizionali primitivi marmellatosi ma è proprio all'antitesi, pur mantenendo quel meraviglioso ventaglio olfattivo di frutti scuri e spezie tipici del vitigno.
In bocca è clamoroso.Succosissimo, fresco e con una pronunciata (e inusuale) sapidità che bilancia alla perfezione la consueta morbidezza,
Impresa titanica non finire la boccia in 10 minuti
:D
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Kalosartipos » 07 nov 2021 12:29

Non sono riuscito a fermare il cavatappi ed ho aperto questo 2016, in effetti molto giovane, ancora sul versante frutto ma già buonissimo :D .. peccato non averne altre, per seguirne l'evoluzione.
Complimentoni a Federico-Kubik!

N.B.: "vino rosso" solo sulla carta, trattasi di Carema, fuori DOC perchè non venne imbottigliato a Carema.. dall'annata 2017, il "Sumié" è DOC Carema.

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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ennio21 » 07 nov 2021 16:17

Autunno. Domenica.

Cappelletti “home made” ( dalla suocera, il sottoscritto è un consumatore, non un produttore) in brodo, carne bollita (manzo e cappone per il brodo di cui prima) con pure’ e salsa tonnata, il tutto innaffiato da una Barbera Francia 2017.

Potrei fare descrizioni varie.. è sufficiente dire che mi sono quasi commosso..
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda gianni femminella » 07 nov 2021 20:05

Cotidie rosso 2018 Spiriti Ebbri
Un pizzico di acetica. Cornice articolata di frutto e balsamico. Non è male, ma dopo un po' stanca per via di una dolcezza sopra le righe.

Retsina amphore nature Tetramithos
Senza annata. Preso per nostalgia della mia amata Grecia. Acquistata da un gentile signore che, per un caso fortuito, invece di spedirmela ha avuto occasione di consegnarmela di persona, ottima circostanza per conoscerci e scambiare quattro parole. Temevo difetti e invece è pulito e limpido. La resina è accennata, garbata. Bella acidità, sensazioni di susina, salvia, rosmarino e un lieve amaricante che singolarmente ricorda il chinotto. Ha 12 gradi è buona e scivola via che è un piacere.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda gianni femminella » 07 nov 2021 20:34

Cerro Añon Gran reserva 2011 bodegas Olarra
Avevo nel mirino la Rioja da un po' di tempo.
Imponente, ma non eccessivo. Tannico, sensazioni di affumicato, frutto evoluto, ma questo credo sia dovuto allo stile tradizionale. Abbinato a una bruschetta con l'olio nuovo si rivela più fresco e mentolato.
Vorrei avere delle salsicce alla griglia, ce lo vedrei benissimo. Domenica sera a Vetulonia inutile pensarci :roll: qui fuori ci sono solo ulivi, lecci e macchia. La civiltà è lontana.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Timoteo » 07 nov 2021 21:05

gianni femminella ha scritto:Cotidie rosso 2018 Spiriti Ebbri
Un pizzico di acetica. Cornice articolata di frutto e balsamico. Non è male, ma dopo un po' stanca per via di una dolcezza sopra le righe.

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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Timoteo » 07 nov 2021 21:07

Timoteo ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Cotidie rosso 2018 Spiriti Ebbri
Un pizzico di acetica. Cornice articolata di frutto e balsamico. Non è male, ma dopo un po' stanca per via di una dolcezza sopra le righe.

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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda dani23 » 07 nov 2021 21:48

Timoteo ha scritto:
Timoteo ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Cotidie rosso 2018 Spiriti Ebbri
Un pizzico di acetica. Cornice articolata di frutto e balsamico. Non è male, ma dopo un po' stanca per via di una dolcezza sopra le righe.

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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda gianni femminella » 07 nov 2021 21:53

dani23 ha scritto:
Timoteo ha scritto:
Timoteo ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Cotidie rosso 2018 Spiriti Ebbri
Un pizzico di acetica. Cornice articolata di frutto e balsamico. Non è male, ma dopo un po' stanca per via di una dolcezza sopra le righe.

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qualsiasi cosa volesse dire.

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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ludi » 08 nov 2021 09:16

Cavicchioli, Vigna del Cristo 2020: una delizia assoluta, con le sue note di fragolina schiacciata e rosa canina. Davvero irresistibile, da berne senza ritegno.
Monte delle Vigne, Lambrusco di Parma rifermentato in bottiglia 2019: questo invece mi è piaciuto assai poco. Animale sino a diventare sgraziato, ingombrante e stancante.
Casa Coste Piane, Prosecco SA: sempre una certezza. Limone e cristallo di sale la fanno da padroni, e donano spinta gentile al sorso.
Thierry Germaine, Bulles de Roche SA: davvero spiazzante nelle sue note di mandorla amara e soprattutto di ostrica. Nel tentativo di coglierne l'esenza, la bottiglia finisce rapidamente...
Chiarli, Lambrusco del Fondatore 2020: ottimo, un filino più rustico rispetto a Vigna del Cristo, ma con il carrello di bolliti del Canossa a Reggio Emilia fa la sua figura.
Edi Keber, Collio bianco 2019: molto più semplice e lineare di come me lo aspettassi. Troppo giovane?
ARPEPE, Sassella Stella Retica 2015: buonissimo, godurioso, leggiadro nella sua potenza. Adoro i vini di ARPEPE, che non mi hanno mai dato una delusione
Ultima modifica di Ludi il 08 nov 2021 12:22, modificato 1 volta in totale.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Alberto » 08 nov 2021 10:36

Ludi ha scritto:Cavicchioli, Vigna del Cristo 2000: una delizia assoluta, con le sue note di fragolina schiacciata e rosa canina. Davvero irresistibile, da berne senza ritegno.

2020? :wink: Oppure hai "rumegato" nella cantina dello zio 80enne, ed era effettivamente un 2000? :lol:

Ludi ha scritto:Casa Coste Piane, Prosecco SA: sempre una certezza. Limone e cristallo di sale la fanno da padroni, e donano spinta gentile al sorso.

Era il Treviso Prosecco con tappo corona? (N.B.: Loris Follador declassa volontariamente parte del suo DOCG a DOC perché altrimenti, per disciplinare, dovrebbe utilizzare solo tappi in sughero).
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Alberto » 08 nov 2021 10:57

E comunque, per restare in tema...netta sensazione di trovarsi di fronte alle Colonne d'Ercole del Valdobbiadene, testando fianco a fianco, in formato magnum, i 2020 di Casa Coste Piane: Valdobbiadene DOCG e Brichet.
Due nasi molto diversi, accomunati dall'estrema pulizia complessiva: più fiore (glicine) e più frutto nel primo (dalle vigne "classiche" di CCP, principalmente nella località omonima dell'area di Santo Stefano), con perfino lontane suggestioni di pasticceria; più affilato, scabro, verticale il secondo (da un singolo vigneto, a 400 m sul contrafforte prealpino - sopra la Strada di Guia - su terreno calcareo puro di biancon). Si sente il sasso bianco nel Brichet? Uno dice: "impossibile, le pietre non hanno odore!". Costui non ha mai camminato sul greto del Piave d'estate, evidentemente.
Bocca: carbonica fine, quasi cremosa per entrambi, ma con una sensazione generale di rotondità più accentuata nel DOCG rispetto al Brichet, proprio per una probabile maggior ricchezza di estratti nel vino base. Brichet di contro più agrumato-amaro (pompelmo), perfettamente sgrassante sul finale. Ovviamente entrambi secchi a zero, in quanto ottenuti con rifermentazione in bottiglia.
Un plus della bevuta: discuterne amabilmente, vis à vis, col buon Loris Follador!

E poi:
Montebuono, Comm. Lino Maga, 2016 (14%)
Versione garbata, direi quasi in sottrazione, del MB...color rubino abbastanza chiaro, brillante (occhio però: già moltissimo fondo in bottiglia). Secco a zero, con mini-mini carbonica inziale che sparisce subito. Non esplosivo da subito, non estrattivo, viaggia in progressione sostanzialmente sui registri acuti (fino ad una stupenda violetta a bicchiere vuoto) e di un frutto abbastanza chiaro, non particolarmente boschivo/selvaggio, ma nemmeno solare/maturo: direi "luminoso", come una limpida tarda mattina di autunno. Gastronomico.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Timoteo » 08 nov 2021 11:37

gianni femminella ha scritto:
dani23 ha scritto:
Timoteo ha scritto:
Timoteo ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Cotidie rosso 2018 Spiriti Ebbri
Un pizzico di acetica. Cornice articolata di frutto e balsamico. Non è male, ma dopo un po' stanca per via di una dolcezza sopra le righe.

Retsina amphore nature Tetramithos
Senza annata. Preso per nostalgia della mia amata Grecia. Acquistata da un gentile signore che, per un caso fortuito, invece di spedirmela ha avuto occasione di consegnarmela di persona, ottima circostanza per conoscerci e scambiare quattro parole. Temevo difetti e invece è pulito e limpido. La resina è accennata, garbata. Bella acidità, sensazioni di susina, salvia, rosmarino e un lieve amaricante che singolarmente ricorda il chinotto. Ha 12 gradi è buona e scivola via che è un piacere.


TetramYthos.


sempre sperando che quell'enorme cojone del tenente non cancelli per via dello spoiling.
qualsiasi cosa volesse dire.

Non lo so, ma nel dubbio ne ho ordinate un paio di casse :mrgreen:


E fai bene :mrgreen:
Lo dici tu a Timoteo che il correttore a volte fa di testa sua e magari ti toglie una y?


facci poco lo spiritoso che rischia la revoca dell'invito alle degustazioni di Tetramythos.

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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ludi » 08 nov 2021 12:23

Alberto ha scritto:
Ludi ha scritto:Cavicchioli, Vigna del Cristo 2000: una delizia assoluta, con le sue note di fragolina schiacciata e rosa canina. Davvero irresistibile, da berne senza ritegno.

2020? :wink: Oppure hai "rumegato" nella cantina dello zio 80enne, ed era effettivamente un 2000? :lol:

Ludi ha scritto:Casa Coste Piane, Prosecco SA: sempre una certezza. Limone e cristallo di sale la fanno da padroni, e donano spinta gentile al sorso.

Era il Treviso Prosecco con tappo corona? (N.B.: Loris Follador declassa volontariamente parte del suo DOCG a DOC perché altrimenti, per disciplinare, dovrebbe utilizzare solo tappi in sughero).



oops....certo però che un lambrusco di 21 anni mi piacerebbe provarlo :lol:
Confermo, era il Treviso DOC con tappo a corona
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda zampaflex » 09 nov 2021 13:52

Negretti - Barolo Rive 2016

Da La Morra, una piccola cantina (personalmente mai sentita prima) dalla mano decisamente più leggera rispetto a molti temuti modernisti locali. Esecuzione puntata sulla sottrazione: olfatto di spezie e fiori con cenni di fragoline, corpo abbastanza leggiadro dal moderato tannino, colto a punto. Fresco non poco. Va bene l'annata ottimale, ma un tannino già così elegante testimonia probabilmente di due cose: la bontà del mix terroir/impianto e delle procedure in cantina rispettose.
Gradevole.

:D :D :D :)
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ziliovino » 09 nov 2021 19:17

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Finalmente la bestia nera Masseto. Stappatura prevista pre-pandemia e poi rimandata più e più volte per motivi diversi, era ormai diventata una bottiglia maledetta, ma ci siamo decisi ad affrontarla :-)

Cotes du Jura Arbalete 2017 - Ratapoil. da Magnum. Agrumi e fieno, poi crema di limoni, bello dritto al sorso ma c'è buona grassezza a tamponare. Pensavo fosse il più indietro della giornata visto anche il formato invece l'equilibrio c'è.

Morgon Cote du Py 2017 - Jean Marc Burgaud. da Magnum. Il tappo era veramente fetido di tca, ma ogni tanto i miracoli accadono e ne è uscito un gamay delizioso: marasca, leggera cipria, violetta, mon cheri, sorso leggiadro e fresco, leggero tannino sul finale.

Toscana Masseto 2009 - Tenuta dell'Ornellaia. Ecco, dopo tanti anni a rincorrere questa bottiglia, ed averne lette e sentite a bizzeffe uno pensa già di sapere cosa si troverà nel bicchiere: sbagliato. Almeno nel mio caso... E' un drappo di velluto, un cashmere al sorso, ma anche al naso l'eleganza regna padrona, tra effluvi fruttati e di cioccolati e cacao vari, raffinato eppure facile e concessivo, i 15 gradi che un po' mi spaventavano assolutamente non pervenuti. Quando parti prevenuto e pensi già che ti pentirai di non averla venduta ecco che arriva lui... Miglior merlot italico? Per me è un si.

Friuli Colli Orientali Merlot Buri 2009 - Miani. Messo fianco a fianco al precedente mostra qualche limite, ma sono sicuro che da solo avrebbe fatto la sua porca figura. Diciamo solo qualche punticino in meno in quanto ad eleganza, il lato speziato è più sul pepe nero accompagnato da un leggero erbaceo, una punta di alcol che fa capolino, ma si cerca il pelo nell'uovo... I due merlottoni se ne sono andati splendidamente con dei ravioli al brasato.

Hermitage 2013 - Domaine du Colombier. Parte etereo e poco definito, il sorso è invece dinamico e succoso, col tannino che graffia ancora, ha bisogno di tempo per aprirsi e farsi più sanguigno e sposare un succulento cappello di prete alla brace.

Hermitage 2010 - Domaine du Colombier. Evoluto al naso, inizialmente sembra fin troppo, per poi distendersi sulla prugna, cenere e carne alla brace. Il sorso si mantiene comunque dinamico e si lascia bere bene.

Champagne Brut Grand Cru 2009 - André Beaufort. Con Beaufort è stato anni fa un colpo di fulmine, per poi rivelarsi col tempo una roba da una botta e via, visto che le delusioni superano ormai i pochi assaggi seducenti... Questa bottiglia non era brutta per carità, ma poco precisa al naso e un po' troppo limonosa al sorso. Peccato, ma almeno in Champagne le alternative non mancano...

Champagne Cuvée du Goulté Extra Brut 2012 - Marie-Noelle Ledru. sb. 2014. Qui al contrario si gode sempre, almeno per la mia esperienza, pulito ed elegante, un pinot noir non sfrontato e ancora dalla lunga vita direi. Bollicina carezzevole. Mi pare di aver capito che sono le ultime bottiglie in circolazione, godiamocele finché ci sono.

Banyuls Grand Cru 2003 - L'Etoile. Molto più elegante e misurato di quel che mi ricordavo, o forse lo è diventato col tempo, chissà. Ci si scova ancora il profilo fruttato della grenache, insieme al boero ed all'after-eight, l'ossidazione è ancora in disparte, sottoforma di leggero solvente.
Ultima modifica di Ziliovino il 10 nov 2021 16:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda gmi1 » 10 nov 2021 11:48

Ludi ha scritto:Cavicchioli, Vigna del Cristo 2020: una delizia assoluta, con le sue note di fragolina schiacciata e rosa canina. Davvero irresistibile, da berne senza ritegno.
Monte delle Vigne, Lambrusco di Parma rifermentato in bottiglia 2019: questo invece mi è piaciuto assai poco. Animale sino a diventare sgraziato, ingombrante e stancante.
Chiarli, Lambrusco del Fondatore 2020: ottimo, un filino più rustico rispetto a Vigna del Cristo, ma con il carrello di bolliti del Canossa a Reggio Emilia fa la sua figura.


che bello vedere questi riscontri sul Lambrusco, il Maestri (immagino che il Monte delle Vigne sia principalmente con questa uva) in confronto al Sorbara non puó assolutamente competere, poi i terreni fra Secchia e Panaro fanno una ulteriore differenza :lol:
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda zampaflex » 10 nov 2021 12:15

Ziliovino ha scritto:Toscana Masseto 2009 - Tenuta dell'Ornellaia. ... tra effluvi fruttati e di cioccolati e cacao vari, ... Miglior merlot italico? Per me è un si.


Questi però sono segni di élévage invasivo, che per me è uno dei limiti di questo vino.

Ziliovino ha scritto:Friuli Colli Orientali Merlot Buri - Miani.


Annata?
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda vinogodi » 10 nov 2021 12:34

gmi1 ha scritto:
Ludi ha scritto:Cavicchioli, Vigna del Cristo 2020: una delizia assoluta, con le sue note di fragolina schiacciata e rosa canina. Davvero irresistibile, da berne senza ritegno.
Monte delle Vigne, Lambrusco di Parma rifermentato in bottiglia 2019: questo invece mi è piaciuto assai poco. Animale sino a diventare sgraziato, ingombrante e stancante.
Chiarli, Lambrusco del Fondatore 2020: ottimo, un filino più rustico rispetto a Vigna del Cristo, ma con il carrello di bolliti del Canossa a Reggio Emilia fa la sua figura.


che bello vedere questi riscontri sul Lambrusco, il Maestri (immagino che il Monte delle Vigne sia principalmente con questa uva) in confronto al Sorbara non puó assolutamente competere, poi i terreni fra Secchia e Panaro fanno una ulteriore differenza :lol:
...doveva essere Calanchi oppure Salici , prodotti in pochissime bottiglie da rifermentazione ancestrale . Tutti gli ancestrali di Lambrusco hanno riduzioni forti all'apertura , questi particolarmente ( Maestri su tutti) . Quindi , secondo me , è stato solo servito d'amblée e andava ossigenato . Pure io preferisco i Sorbara , ma i Lambrusco più emozionali in circolazione non sono Sorbara ( Gran Concerto e millesimato 10 anni sui lieviti Lini 910)
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda Ludi » 10 nov 2021 13:36

vinogodi ha scritto:...doveva essere Calanchi oppure Salici , prodotti in pochissime bottiglie da rifermentazione ancestrale . Tutti gli ancestrali di Lambrusco hanno riduzioni forti all'apertura , questi particolarmente ( Maestri su tutti) . Quindi , secondo me , è stato solo servito d'amblée e andava ossigenato . Pure io preferisco i Sorbara , ma i Lambrusco più emozionali in circolazione non sono Sorbara ( Gran Concerto e millesimato 10 anni sui lieviti Lini 910)


ti dirò, Marco, ne abbiamo tenuto un bicchiere da parte per riberlo il giorno dopo, e il risultato non cambiava. Certamente c'era una riduzione di fondo, ma la componente animale, che in generale non mi dispiace, interagiva in maniera sgraziata con la vinosità del Lambrusco. Forse una bottiglia sfortunata. Comuqnue era Calanchi, chiedo scusa per l'omissione.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda L_Andrea » 10 nov 2021 14:19

ti dirò, Marco, ne abbiamo tenuto un bicchiere da parte per riberlo il giorno dopo, e il risultato non cambiava. Certamente c'era una riduzione di fondo, ma la componente animale, che in generale non mi dispiace, interagiva in maniera sgraziata con la vinosità del Lambrusco. Forse una bottiglia sfortunata. Comuqnue era Calanchi, chiedo scusa per l'omissione.[/quote]

Io l ho trovato migliore a 2 anni dalla vendemmia; bevuto giovane era troppo contratto, con dei tannini belli ruspanti ( che non mi sarei aspettato di trovare in un Lambrusco).
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda eno » 10 nov 2021 15:37

zampaflex ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Toscana Masseto 2009 - Tenuta dell'Ornellaia. ... tra effluvi fruttati e di cioccolati e cacao vari, ... Miglior merlot italico? Per me è un si.


Questi però sono segni di élévage invasivo, che per me è uno dei limiti di questo vino.

C'e' qualche eccezione, alcuni Carmenère hanno proprio come nota caratteristica cacao e cioccolato bianco, indipendentemente dall'elevage
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda vinogodi » 10 nov 2021 16:26

L_Andrea ha scritto:ti dirò, Marco, ne abbiamo tenuto un bicchiere da parte per riberlo il giorno dopo, e il risultato non cambiava. Certamente c'era una riduzione di fondo, ma la componente animale, che in generale non mi dispiace, interagiva in maniera sgraziata con la vinosità del Lambrusco. Forse una bottiglia sfortunata. Comuqnue era Calanchi, chiedo scusa per l'omissione.


Io l ho trovato migliore a 2 anni dalla vendemmia; bevuto giovane era troppo contratto, con dei tannini belli ruspanti ( che non mi sarei aspettato di trovare in un Lambrusco).[/quote]...confermo. Pure io lo bevo 2 -3 anni dalla vendemmia. Invecchia in maniera sorprendente sempre migliorando. .. salvo le aperture anticipate per la guida, ma quello tutti i vini hanno un'aspettativa prospettica che solo l'esperienza permette di valutare ...
Ultima modifica di vinogodi il 10 nov 2021 16:30, modificato 2 volte in totale.
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Re: Novembre bevute da paura

Messaggioda vinogodi » 10 nov 2021 16:27

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