Messaggioda Nexus1990 » 07 dic 2020 13:18
Selvato Chianti Riserva Giordano 2017 **
Mio nonno lo ha comprato, assaggiato un bicchiere per curiosità, 94 punti del VATE, mica bruscolini...
Naso un po’ muto, dopo un po’ esce una nota affumicata non malvagia. In bocca una vaniglia da guerra è “bilanciata” da una buona (ottima? Eccessiva?) aciditá, però è come se le parti non fossero fuse. Tannino poco presente, finale vagamente amaricante, con una nota un po’ bruttina tipo vernice. Tutto sommato si beve
Siro Pacenti BdMontalcino 2004 ***1/2+
Colore Rosso rubino intenso, cede solo pochissimo al Granato. All’inizio sparato su note di cioccolato e un po’ di frutto. Con il tempo Pepe, noce moscata e liquirizia. In bocca arancia rossa dominante, tannino ancora vivo e molto goloso, un ricordo di noce. Vino austero come nelle abitudini del produttore, ancora un (bel?) po’ indietro, le altre 2 che ho le lascerò lì... Comunque molto buono.
Charles Hubert BdN ***1/2-
Naso parte su frutta tropicale che conferisce dolcezza. Bolla molto fine, in entrata in bocca un po’ dolce ma la gioventù dona qualche spigolo che equilibra il sorso. Con il tempo esce un po’ di crosta di pane, poi qualcosa di vegetale, tipo tè. Molto goloso ma non banale. Ottimo sulla carbonara.
Faro Palari 2000 ****+
Naso molto intenso, sí caleidoscopico ma polarizzato sul profilo vegetale: fieno e erbe (non le so riconoscere), tabacco molto pronunciato, forse un accenno di tè, evoluto ma non arrivato. Se il naso è vivo ma srotola una bella evoluzione il sorso é molto giovane, ancora ottimo grip e un’acidità splendida, freschissimo. Cambia continuamente nel bicchiere, dopo un po’ emerge un lato Balsamico/mentolato molto pronunciato a dare ulteriore freschezza, epucalipto, infine forse una nota di cioccolata fondente. Non posso parlare di “aderenza” al territorio perché non lo conosco ma vino di grande identità, uno dei migliori rapporti q/p bevuti.
Fontalloro 2010 ****
Colore rosso rubino impenetrabile con bel riflesso granato. Naso di grande mobilità: parte da manuale del Sangiovese Chiantigiano con cuoio, sangue, qualcosa che ricorda il pomodoro, dopo un paio d’ore esce una speziatura leggera, sull’affumicato, poi cambia ancora virando verso note floreali piuttosto dolci (tipo viola ma più dolce), infine rosmarino. Bella bocca vispa, con un bel tannino piacevole ma non estremamente cesellato, buona freschezza, un ricordo di arancia. Naso veramente eccellente, bocca “solo” buona. Piaciuto davvero tanto, accompagnato degnamente da un Rib Eye di Black Angus canadese (buono) e un secondo di Frisona Olandese (quest’ultimo fantastico)
Fiano di Avellino Guido Marsella 2015 ****
Parte fortemente minerale, poi ti seduce con la sua morbidezza burrosa, ricordi di nocciola, agrumi canditi. Sorso ricchissimo ma equilibrato da un finale dove ritorna la mineralità. Dopo un po’ di tempo nel bicchiere emerge una notarella affumicata. Sempre una certezza assoluta. Ottimo su linguine agli scampi.