tenente Drogo 2 ha scritto:Ludi ha scritto:tenente Drogo 2 ha scritto:queste sono fake news
mi preoccuperei se lo fossero, visto che fa parte del programma che insegno nei miei corsi universitari![]()
La ISDR era contenuto specifico delle trattative Commissione / USA, così come la standardizzazione (al ribasso) delle norme sui requisiti di etichettatura e di standard di sicurezza degli alimenti, nonchè l'abbandono del precautionary principle su cui si basa la normativa UE....
tu hai detto che il TTIP "avrebbe esposto gli Stati europei alle ritorsioni delle multinazionali USA" che è una tua ipotesi di "worst case scenario", non un fatto certo
una ipotesi, perché se il TTIP fosse stato in dirittura di arrivo per entrare in vigore, la UE e gli USA avrebbero negoziato il funzionamento e i limiti dell'arbitrato, con la possibilità di non approvarlo
per dirla in parole povere, abbiamo buttato il bambino con l'acqua sporca e abbiamo rinunciato, ma gli USA protezionisti per primi a un enorme mercato comune che ci avrebbe tutelato da dazi e ritorsioni dai dazi
comunque per il momento il TTIP è morto e sepolto
vediamo come si metteranno le cose con il prossimo presidente USA, nel 2020 o più realisticamente nel 2024
la ISDR faceva parte del contenuto "irrinunciabile" del Trattato (secondo quanto trapelato, visto che il contenuto e' stato segretato in gran parte, anche a seguito dell'intervento del Parlamento Europeo). Temo il mio fosse un po' piu' di un worts case scenario; e questo senza considerare gli altri contenuti. A quanto si sa, in cambio del riconoscimento di alcune delle DO europee, gli USA avevano chiesto fosse liberalizzata l'esportazione delle carni americane, i cui standard sono profondamente diversi (sono ammessi ormoni ed antibiotici sino a periodi immediatamente antecedenti la macellazione). Volevano l'ingresso nel mercato degli appalti UE senza rinunciare alla priorita' delle imprese americane negli appalti USA. Volevano profonde innovazioni sul mercato dei farmaci e sulla struttura delle farmacie, sui quali la Corte di Giustiza, recentemente, aveva ribadito la natura di interesse pubblico e la limitazione del mercato.
Il Giappone, in cambio del riconoscimento delle DO e l'abolizione dei dazi su agroalimentare e prodotti in pelle europei, ha chiesto e ottenuto l'abolizione dei dazi su auto, elettronica e sake giapponesi. Il che mi sembra un esempio di ottica win-win. Le contropartite cui avevano interesse gli USA erano di tutt'altra natura, e non avrebbero apportato grandi vantaggi ai consumatori europei, quanto piuttosto agli esportatori europei. Il rischio era davvero troppo grande, anche perche' non vi erano contropartite adeguate che l'UE avrebbe potuto offrire agli USA in cambio della rinuncia ai punti critici.
Preciso una cosa: non sono un esponente della sinistra radicale. In economia, materia di cui mi occupo nella ricerca sotto il profilo della regolazione del mercato e dei diritti dei consumatori, sono anzi piuttosto moderato. E' solo che, avendo studiato a fondo il TTIP ed essendo stato relatore di piu' di una tesi sull'argomento, non ritengo che un'analisi costi/benefici fosse favorevole.