LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 06 giu 2016 10:15

L'incredibile vista dal Belvedere di verduno :shock:

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 06 giu 2016 10:19

Le botti di vajra e poi la finisco qua :mrgreen:

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 06 giu 2016 10:23

Alberto ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Immagine
Incredibile...sulla sinistra si vede chiaramente la chioma di un albero!!! :shock: Ma com'è possibile? Pensavo che in Langa si fossero estinti... :mrgreen:


:mrgreen: :mrgreen: in effetti per la maggior parte è tutto vitato, ma spuntano noccioleti un po' ovunque..ho addirittura visto alcuni limoni :o
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Ludi » 06 giu 2016 10:30

Feudi di S. Gregorio, Cutizzi 2011: grasso ed opulento, non fatto male, ma emozioni zero (e questo non stupisce)
Carlin de Paolo, Cisterna d'Asti Superiore 2010: divertente nella sua rusticità, molto ricco e qwuasi dolce in bocca, ma si lascia bere, e costa davvero poco.
Vodopivec, Solo 2009: altra eccellente interpretazione delal Vitovska, senza puzzette e difettucci vari da biodinamica e macerazione sulle bucce; il vino è elegante, ricco, convincente.
Domaine Pallieres, Gigondas Les Racines 2010: non per enogay: è massiccio, masticabile, glicerico e potente. Ha massacrato la povera fiorentina alla quale ho avuto la sventatezza di abbinarlo. Da un Gigondas, peraltro, non può aspettarcisi sottigliezza e verticalità.
Coppo, Moscato d'Asti Moncalvina 2014: amarognolo e poco espressivo. Bocciato.
Chateau Simone blanc 2000: assolutamente intatto e giovanile, persino un po' chiuso. Inferiore, comunque alla 2003 bevuta di recente.
Coquard Loison Fleurot, Clos de la Roche 2004: produttore a me sconosciuto, che ha fatto un vino che al naso si difende assai bene nella parte speziata e minerale, ma che in bocca rivela i limiti dell'annata nella evidente diluizione.
Marchetta, Malvasia delle Lipari 2011: produttore che apprezzo, e che non si smentisce con questa gradevole malvasia, lontana dai picchi di Hauner ma comunque golosissima.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Alberto » 06 giu 2016 10:38

Ludi ha scritto:Marchetta, Malvasia delle Lipari 2011: produttore che apprezzo, e che non si smentisce con questa gradevole malvasia, lontana dai picchi di Hauner ma comunque golosissima.

Ciao Giuliano...conosci le malvasie di Salvatore d'Amico e di Giona (Hauner)?
Per me lo spirito eoliano "vero" sta lì. Quella di Marchetta devo averla bevuta solo una volta, non la ricordo per nulla malvagia.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda AmoSlade » 06 giu 2016 12:15

gbaenergiaeco10 ha scritto:Grazie kalos

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Grazie del report, sono stato lo scorso anno da Rivella e ne conservo un bel ricordo! Peraltro, sto cercando un paio di bottiglie del suo 2012, ma mi sa che faccio prima a ripassare a trovarlo :lol:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Ludi » 06 giu 2016 13:08

Alberto ha scritto:
Ludi ha scritto:Marchetta, Malvasia delle Lipari 2011: produttore che apprezzo, e che non si smentisce con questa gradevole malvasia, lontana dai picchi di Hauner ma comunque golosissima.

Ciao Giuliano...conosci le malvasie di Salvatore d'Amico e di Giona (Hauner)?
Per me lo spirito eoliano "vero" sta lì. Quella di Marchetta devo averla bevuta solo una volta, non la ricordo per nulla malvagia.


assolutamente si....e aggiungerei anche quella di Castellaro, che davvero mi colpì.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 06 giu 2016 14:02

AmoSlade ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Grazie kalos

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Grazie del report, sono stato lo scorso anno da Rivella e ne conservo un bel ricordo! Peraltro, sto cercando un paio di bottiglie del suo 2012, ma mi sa che faccio prima a ripassare a trovarlo :lol:


Nonostante avessero un po' di fretta (perché dovevano stare a Parma per ora di pranzo) ci hanno accolto con la solita ospitalità..l'ora abbondante è volata via tra chiacchiere, risate, e calici non misurati..unico appunto è un leggero aumento dei prezzi rispetto allo scorso anno (il barbaresco viene 30 invece di 27/28) ma per come la vedo io rimane un prezzo irrisorio considerato quello che poi ci si ritrova nel calice..ogni volta che parlo con teobaldo mi stupisce per l'immediatezza spiazzante dei suoi ragionamenti...è tanto aperto al dialogo e al confronto quanto è convinto delle sue idee e del suo lavoro....avreste dovuto vedere la faccia che ha fatto quando gli abbiamo detto che nel pomeriggio saremmo stati da vajra...è sorta la solita discussione sul grande/piccolo produttore...ovviamente da persona intelligente quale è, ha ammesso che da grandi realtà possono venir fuori vini favolosi, ma secondo lui se si parte con le stesse armi tecniche, il piccolo produttore ha un vantaggio, ovverosia può fare dei lavori in vigna e in cantina che il grande produttore, per congeniti motivi organizzativi e logistici, non può permettersi di fare....e a volte quelle piccole cose (specialmente se accumulate, anno dopo anno) rivelano la loro importanza proprio mentre si sta degustando...è strano, ogni volta che parlo con quest'uomo ho la sensazione di imparare qualcosa, anche se quello che mi sta dicendo lo conosco già.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda AmoSlade » 06 giu 2016 14:13

gbaenergiaeco10 ha scritto:
AmoSlade ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:Grazie kalos

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Grazie del report, sono stato lo scorso anno da Rivella e ne conservo un bel ricordo! Peraltro, sto cercando un paio di bottiglie del suo 2012, ma mi sa che faccio prima a ripassare a trovarlo :lol:


Nonostante avessero un po' di fretta (perché dovevano stare a Parma per ora di pranzo) ci hanno accolto con la solita ospitalità..l'ora abbondante è volata via tra chiacchiere, risate, e calici non misurati..unico appunto è un leggero aumento dei prezzi rispetto allo scorso anno (il barbaresco viene 30 invece di 27/28) ma per come la vedo io rimane un prezzo irrisorio considerato quello che poi ci si ritrova nel calice..ogni volta che parlo con teobaldo mi stupisce per l'immediatezza spiazzante dei suoi ragionamenti...è tanto aperto al dialogo e al confronto quanto è convinto delle sue idee e del suo lavoro....avreste dovuto vedere la faccia che ha fatto quando gli abbiamo detto che nel pomeriggio saremmo stati da vajra...è sorta la solita discussione sul grande/piccolo produttore...ovviamente da persona intelligente quale è, ha ammesso che da grandi realtà possono venir fuori vini favolosi, ma secondo lui se si parte con le stesse armi tecniche, il piccolo produttore ha un vantaggio, ovverosia può fare dei lavori in vigna e in cantina che il grande produttore, per congeniti motivi organizzativi e logistici, non può permettersi di fare....e a volte quelle piccole cose (specialmente se accumulate, anno dopo anno) rivelano la loro importanza proprio mentre si sta degustando...è strano, ogni volta che parlo con quest'uomo ho la sensazione di imparare qualcosa, anche se quello che mi sta dicendo lo conosco già.


Condivido, è sempre un piacere parlargli. Riguardo i prezzi in effetti l'anno scorso pagai 27 in cantina, ma a mio parere 30 li vale comunque abbondantemente tutti...in giro si trova però oltre i 40
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda landmax » 06 giu 2016 14:17

Rosso di Montalcino 2013 Le Ragnaie
Bel color granato di media trasparenza, è vino molto profumato e direi quasi aereo nei ricchi rimandi floreali (viola, geranio, vetiver) e misuratamente balsamici (alloro), con un tocco di legno grande a evidenziarne la gioventù. Bocca slanciata, fresca e agrumata, con una componente tannica già risolta che ne rende pericolosamente golosa la beva. Comprato da monsieur Mofise per due paste e un cappuccino, li vale tutti.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Alberto » 06 giu 2016 15:17

gbaenergiaeco10 ha scritto:nel pomeriggio saremmo stati da vajra...è sorta la solita discussione sul grande/piccolo produttore...ovviamente da persona intelligente quale è, ha ammesso che da grandi realtà possono venir fuori vini favolosi, ma secondo lui se si parte con le stesse armi tecniche, il piccolo produttore ha un vantaggio, ovverosia può fare dei lavori in vigna e in cantina che il grande produttore, per congeniti motivi organizzativi e logistici, non può permettersi di fare
Se penso ad una realtà di vignaioli veri e sinceri una delle prime cantine che mi viene in mente è quella di Aldo e Milena Vajra.
Faranno 300.000 bottiglie all'anno, a stare larghi...non stiamo mica parlando di Fontanafredda, eh?! :roll:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 06 giu 2016 15:39

Alberto ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:nel pomeriggio saremmo stati da vajra...è sorta la solita discussione sul grande/piccolo produttore...ovviamente da persona intelligente quale è, ha ammesso che da grandi realtà possono venir fuori vini favolosi, ma secondo lui se si parte con le stesse armi tecniche, il piccolo produttore ha un vantaggio, ovverosia può fare dei lavori in vigna e in cantina che il grande produttore, per congeniti motivi organizzativi e logistici, non può permettersi di fare
Se penso ad una realtà di vignaioli veri e sinceri una delle prime cantine che mi viene in mente è quella di Aldo e Milena Vajra.
Faranno 300.000 bottiglie all'anno, a stare larghi...non stiamo mica parlando di Fontanafredda, eh?! :roll:


Certamente, è chiaro peró che per un produttore come rivella anche 300mila bottiglie sono un'infinità (non so se arriva a 11mila)..ma al di là dei numeri vajra ha un approccio che io ho percepito assai distante da quello che nel mio immaginario idilliaco è "il produttore vero e sincero"...diversificazione del prodotto quasi scolastica, tecniche commerciali tutt'altro che improvvisate, e dico questo senza voler togliere una virgola alla qualità dei loro vini..

Provo a lanciare uno spunto di discussione: lasciando stare i vari barolo, Barbera, dolcetto freisa che tra l'altro per me sono uno più buono dell'altro, ma che bisogno c'è di fare il riesling? O un metodo classico col nebbiolo?
Voi questa cosa come la vedete? Una trovata commerciale? Una sperimentazione audace fatta da chi vuole lasciare un impronta?
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 06 giu 2016 16:26

Non saprei se le mie osservazioni sono corrette o meno.
Da questo punto di vista, io divido i vignaioli, anche quelli di dimensioni medie o piccole, in due categorie.
La prima è quella degli Accomasso, tanto per citare un nome, ma potrebbe valere anche per Conterno e mille altri.
Questi fanno solo poche etichette e tipologie di vino, spesso ma non sempre legate alla loro tradizione. Produttori che, a prescindere dai volumi delle loro produzioni, hanno individuato i pochi prodotti che secondo loro sono capaci di fare e si concentrano su quelli.

Poi ci sono i super entusiasti, quelli che vogliono cimentarsi e mettersi alla prova sul maggior numero possibile di tipologie. Spumanti, Syrah, Pinot Noir e Chardonnay ispirati alla Borgogna in primis.
Non so se Vajra rientri in questa tipologia di produttori per il fatto di avere aggiunto Riesling e spumante da Nebbiolo alla sua produzione.

Poi vale sempre il solito discorso, qualcuno che faccia sperimentazioni e cose nuove ci vuole, altrimenti saremmo ancora ad accendere il fuoco coi legnetti e la paglia...

E comunque secondo me il Nebbiolo potrebbe dare delle belle basi per dei rosatelli bolliciosi :mrgreen:

Magari ci sarà da fare un po' di attenzione al peso della frazione alcolica...
"E' un modo comodo di vivere quello di credersi grandi di una grandezza latente"
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Ziliovino » 07 giu 2016 14:39

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Champagne Les Murgiers extra brut – Francis Boulard. Sb. 2016. Da meunier in purezza, davvero un ottima bollicina, dove l’eleganza la fad a padrone, bel naso aperto di frutta e pasticceria, bollicina carezzevole e bella freschezza.

Etna rosso Cirneco 2010 – Terrazze dell’Etna. Ha un tocco da pinot noir e decisa mineralità, ma in un quadro di rusticità ed in cerca di equilibrio. Buon carattere, ma da affinarsi…

Pessac-Leognan Le Bahans de Haut-Brion 1994 – Chateau Haut-Brion. Tutto sulla frutta scura e spezie, ha un intrigante nota torbata alla Caol Ila, che vira sul iodato, sigari e tabacco. Bella bocca, velluto e freschezza.

Valtellina Superiore Valgella Cà Morei 2006 – Fay. Me lo ricordavo meglio da giovane, tante spezie, frutto presente ma in secondo piano, un po’ di liquirizia, bocca di buona struttura e piena, quasi rotonda, bel tannino a rinvigorire. Discreto vino ma non è il mio tipo di nebbiolo…
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda alleg » 07 giu 2016 17:44

darmagi90 ha scritto:Non saprei se le mie osservazioni sono corrette o meno.
Da questo punto di vista, io divido i vignaioli, anche quelli di dimensioni medie o piccole, in due categorie.
La prima è quella degli Accomasso, tanto per citare un nome, ma potrebbe valere anche per Conterno e mille altri.
Questi fanno solo poche etichette e tipologie di vino, spesso ma non sempre legate alla loro tradizione. Produttori che, a prescindere dai volumi delle loro produzioni, hanno individuato i pochi prodotti che secondo loro sono capaci di fare e si concentrano su quelli.

Poi ci sono i super entusiasti, quelli che vogliono cimentarsi e mettersi alla prova sul maggior numero possibile di tipologie. Spumanti, Syrah, Pinot Noir e Chardonnay ispirati alla Borgogna in primis.
Non so se Vajra rientri in questa tipologia di produttori per il fatto di avere aggiunto Riesling e spumante da Nebbiolo alla sua produzione.

Poi vale sempre il solito discorso, qualcuno che faccia sperimentazioni e cose nuove ci vuole, altrimenti saremmo ancora ad accendere il fuoco coi legnetti e la paglia...

E comunque secondo me il Nebbiolo potrebbe dare delle belle basi per dei rosatelli bolliciosi :mrgreen:

Magari ci sarà da fare un po' di attenzione al peso della frazione alcolica...


I discorso ci sta tutto ma questo due vini di Vajra n m sembrano solo esercizi di stile. Riesling un po' caro forse ma tutto altro che banale e anche lo spumante lo trovo notevole. D queste due tipologie di vini secondo me non c è tanto di meglio in Italia, qualcosa si, ma non molto
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 07 giu 2016 18:20

alleg ha scritto:
darmagi90 ha scritto:Non saprei se le mie osservazioni sono corrette o meno.
Da questo punto di vista, io divido i vignaioli, anche quelli di dimensioni medie o piccole, in due categorie.
La prima è quella degli Accomasso, tanto per citare un nome, ma potrebbe valere anche per Conterno e mille altri.
Questi fanno solo poche etichette e tipologie di vino, spesso ma non sempre legate alla loro tradizione. Produttori che, a prescindere dai volumi delle loro produzioni, hanno individuato i pochi prodotti che secondo loro sono capaci di fare e si concentrano su quelli.

Poi ci sono i super entusiasti, quelli che vogliono cimentarsi e mettersi alla prova sul maggior numero possibile di tipologie. Spumanti, Syrah, Pinot Noir e Chardonnay ispirati alla Borgogna in primis.
Non so se Vajra rientri in questa tipologia di produttori per il fatto di avere aggiunto Riesling e spumante da Nebbiolo alla sua produzione.

Poi vale sempre il solito discorso, qualcuno che faccia sperimentazioni e cose nuove ci vuole, altrimenti saremmo ancora ad accendere il fuoco coi legnetti e la paglia...

E comunque secondo me il Nebbiolo potrebbe dare delle belle basi per dei rosatelli bolliciosi :mrgreen:

Magari ci sarà da fare un po' di attenzione al peso della frazione alcolica...


I discorso ci sta tutto ma questo due vini di Vajra n m sembrano solo esercizi di stile. Riesling un po' caro forse ma tutto altro che banale e anche lo spumante lo trovo notevole. D queste due tipologie di vini secondo me non c è tanto di meglio in Italia, qualcosa si, ma non molto


Io al mio attivo ho solo un assaggio di questi 2 vini ma onestamente non mi sono sembrati un granché..vini spumanti in Italia meglio di questo metodo classico per me ce ne sono eccome..certo un palato interessante, che dona sensazioni agrumate e dolci, ma oltre a questo poco altro..quanto al riesling non posso dire più di tanto visto che proveniva da una bottiglia neonata..ma se lo paragono ad alcuni omonimi, mi verrebbe da rilevare un bel divario..poi non so, magari mi sbaglio e mi ricrederò con altri assaggi ma per adesso rimango un po' scettico
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 07 giu 2016 18:26

alleg ha scritto:
darmagi90 ha scritto:Non saprei se le mie osservazioni sono corrette o meno.
Da questo punto di vista, io divido i vignaioli, anche quelli di dimensioni medie o piccole, in due categorie.
La prima è quella degli Accomasso, tanto per citare un nome, ma potrebbe valere anche per Conterno e mille altri.
Questi fanno solo poche etichette e tipologie di vino, spesso ma non sempre legate alla loro tradizione. Produttori che, a prescindere dai volumi delle loro produzioni, hanno individuato i pochi prodotti che secondo loro sono capaci di fare e si concentrano su quelli.

Poi ci sono i super entusiasti, quelli che vogliono cimentarsi e mettersi alla prova sul maggior numero possibile di tipologie. Spumanti, Syrah, Pinot Noir e Chardonnay ispirati alla Borgogna in primis.
Non so se Vajra rientri in questa tipologia di produttori per il fatto di avere aggiunto Riesling e spumante da Nebbiolo alla sua produzione.

Poi vale sempre il solito discorso, qualcuno che faccia sperimentazioni e cose nuove ci vuole, altrimenti saremmo ancora ad accendere il fuoco coi legnetti e la paglia...

E comunque secondo me il Nebbiolo potrebbe dare delle belle basi per dei rosatelli bolliciosi :mrgreen:

Magari ci sarà da fare un po' di attenzione al peso della frazione alcolica...


I discorso ci sta tutto ma questo due vini di Vajra n m sembrano solo esercizi di stile. Riesling un po' caro forse ma tutto altro che banale e anche lo spumante lo trovo notevole. D queste due tipologie di vini secondo me non c è tanto di meglio in Italia, qualcosa si, ma non molto



Infatti non associavo l'approccio, diciamo così, più diversificato di alcuni produttori ad un esercizio di stile.
Ci mettono proprio l'anima per misurarsi con vitigni o tecniche non tradizionali per la loro zona.
Premesso che non conosco Vajra e i suoi vini e quindi non mi permetterei mai di esprimere un giudizio.

Volevo solo condividere qui il fatto che avendo incontrato diversi produttori ho individuato questi due approcci, fra i quali non credo ce ne sia uno giusto ed uno sbagliato a priori o per presa di posizione ideologica.

Alla Boscov:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda alleg » 07 giu 2016 18:28

Spumanti rose mi viene in mente faccoli, monsupello poi?
Riesling mi vengono i mente un po' di altoatesini m non più di 10...
Sicuramente me ne perdo qualcuno pero... poi io parlando di bottiglie di qualche anno fa, può essere siano cambiate.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda alleg » 07 giu 2016 18:28

Spumanti rose mi viene in mente faccoli, monsupello poi?
Riesling mi vengono i mente un po' di altoatesini m non più di 10...
Sicuramente me ne perdo qualcuno pero... poi io parlando di bottiglie di qualche anno fa, può essere siano cambiate.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda alleg » 07 giu 2016 18:30

darmagi90 ha scritto:
alleg ha scritto:
darmagi90 ha scritto:Non saprei se le mie osservazioni sono corrette o meno.
Da questo punto di vista, io divido i vignaioli, anche quelli di dimensioni medie o piccole, in due categorie.
La prima è quella degli Accomasso, tanto per citare un nome, ma potrebbe valere anche per Conterno e mille altri.
Questi fanno solo poche etichette e tipologie di vino, spesso ma non sempre legate alla loro tradizione. Produttori che, a prescindere dai volumi delle loro produzioni, hanno individuato i pochi prodotti che secondo loro sono capaci di fare e si concentrano su quelli.

Poi ci sono i super entusiasti, quelli che vogliono cimentarsi e mettersi alla prova sul maggior numero possibile di tipologie. Spumanti, Syrah, Pinot Noir e Chardonnay ispirati alla Borgogna in primis.
Non so se Vajra rientri in questa tipologia di produttori per il fatto di avere aggiunto Riesling e spumante da Nebbiolo alla sua produzione.

Poi vale sempre il solito discorso, qualcuno che faccia sperimentazioni e cose nuove ci vuole, altrimenti saremmo ancora ad accendere il fuoco coi legnetti e la paglia...

E comunque secondo me il Nebbiolo potrebbe dare delle belle basi per dei rosatelli bolliciosi :mrgreen:

Magari ci sarà da fare un po' di attenzione al peso della frazione alcolica...


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Allor

Infatti non associavo l'approccio, diciamo così, più diversificato di alcuni produttori ad un esercizio di stile.
Ci mettono proprio l'anima per misurarsi con vitigni o tecniche non tradizionali per la loro zona.
Premesso che non conosco Vajra e i suoi vini e quindi non mi permetterei mai di esprimere un giudizio.

Volevo solo condividere qui il fatto che avendo incontrato diversi produttori ho individuato questi due approcci, fra i quali non credo ce ne sia uno giusto ed uno sbagliato a priori o per presa di posizione ideologica.

Alla Boscov:
approccio giusto è, quando vino è buono!


Allor sono pienamente d accordo
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda Alberto » 07 giu 2016 20:35

Alto Adige Gewurztraminer Stoass, Ansitz Pfitscher, 2011 (13,5%)
A parte il nome improponibile, :mrgreen: il vino non è male: chiaro che c'è di meglio, ed è pure solo il secondo GWT aziendale, però il naso è nitido ed espressivo, sofficemente agrumato, con un po' di pesca gialla in seconda battuta, e la bocca, pur non essendo proprio una lama, gestisce bene alcol e toni amari, chiudendo leggermente su sensazioni zuccherine, ma con misura. Mediocritas altoatesina in senso buono: non sarà aurea, ma pensò che trovare vini fatti male o anche scarsamente affidabili in zona sia quasi impossibile.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda SommelierSardo » 08 giu 2016 14:39

Kalosartipos ha scritto:Ovviamente giovane, ma già godibile.. un pizzico di legnetto ancora da assoribire, ma decisamente piaciuto.

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Bevuto il loro Mersault 2014 (1er Cru Les Charmes - Chavy Chouet) e ci ha veramente soddisfatto. Andava a nozze con le noix saint jacques! Giovane ma già godibilissimo, 2014 annata sicuramente più proficua rispetto all' Italia... :wink:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda vinocondiviso » 08 giu 2016 22:13

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Kypra” 2014 – Ca’ Liptra

Il naso si apre su sentori piuttosto originali di frutta gialla matura (nespola), mandorla, ossidazione incipiente (mela grattugiata), la bocca è larga ma anche seduta con poco allungo e stratificazione. Probabilmente complice l’annata la bocca è debole di corpo e carente di acidità, tant’è che il poco alcol nominale del vino si sente tutto in chiusura di bocca. La persistenza è minima anche se rimane la percezione di una sapidità che rende il sorso più piacevole.
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Ca’ Liptra è un’azienda situata a Cupramontana, in Contrada San Michele, una delle zone più vocate del Verdicchio e lavora 2 soli ettari di vigneti con un’età media di 40 anni. Direi che quest'annata non è quella ideale per provare il loro vino.
gianluca raschi
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda gianluca raschi » 09 giu 2016 00:23

vinocondiviso ha scritto:Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Kypra” 2014 – Ca’ Liptra

Il naso si apre su sentori piuttosto originali di frutta gialla matura (nespola), mandorla, ossidazione incipiente (mela grattugiata), la bocca è larga ma anche seduta con poco allungo e stratificazione. Probabilmente complice l’annata la bocca è debole di corpo e carente di acidità, tant’è che il poco alcol nominale del vino si sente tutto in chiusura di bocca. La persistenza è minima anche se rimane la percezione di una sapidità che rende il sorso più piacevole.
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Ca’ Liptra è un’azienda situata a Cupramontana, in Contrada San Michele, una delle zone più vocate del Verdicchio e lavora 2 soli ettari di vigneti con un’età media di 40 anni. Direi che quest'annata non è quella ideale per provare il loro vino.


Un verdicchio che presenta con note di ossidazione e con poca acidità ad un anno e mezzo dalla vendemmia, benchè l'annata sia sfavorevole, mi fa pensare ad una bottiglia sfortunata, in caso contrario iscriverei la cantina nel registro di quelle da evitare.
darmagi90
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2016

Messaggioda darmagi90 » 09 giu 2016 08:47

gianluca raschi ha scritto:
vinocondiviso ha scritto:Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Kypra” 2014 – Ca’ Liptra

Il naso si apre su sentori piuttosto originali di frutta gialla matura (nespola), mandorla, ossidazione incipiente (mela grattugiata), la bocca è larga ma anche seduta con poco allungo e stratificazione. Probabilmente complice l’annata la bocca è debole di corpo e carente di acidità, tant’è che il poco alcol nominale del vino si sente tutto in chiusura di bocca. La persistenza è minima anche se rimane la percezione di una sapidità che rende il sorso più piacevole.
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Ca’ Liptra è un’azienda situata a Cupramontana, in Contrada San Michele, una delle zone più vocate del Verdicchio e lavora 2 soli ettari di vigneti con un’età media di 40 anni. Direi che quest'annata non è quella ideale per provare il loro vino.


Un verdicchio che presenta con note di ossidazione e con poca acidità ad un anno e mezzo dalla vendemmia, benchè l'annata sia sfavorevole, mi fa pensare ad una bottiglia sfortunata, in caso contrario iscriverei la cantina nel registro di quelle da evitare.


Eccolo qui, Gianluca Raschi al suo primo post.
Sentivamo tutti la tua mancanza, per fortuna, ora ci sei!

Non conosco la cantina in questione ma conosco una regola sempre valida.
L'interpretazione di ogni annata è un fatto per nulla banale.
Prima di dire certe cose sarebbe sempre opportuno riflettere un po' di più.
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