Messaggioda Ziliovino » 27 dic 2019 18:49
Cotes du Jura 2015 - Macle. L'ossidazione è bella presente con la mandorla, nocciola, ma c'è anche un tono floreale, la mela ossidata, cenni di solvente, bocca piuttosto ricca e grassa rinvigorita da decisa vena acida. Piaciuto. Ho sempre avuto timore ad aprire gli ossidativi, che mi garbano, ma ho sempre pensato di far fatica a finire la bottiglia, ma alla fine anche questa è durata più o meno quanto altre bottiglie...
Barolo Bussia 7 Anni Riserva 2001 - Pianpolvere Soprano. Anche qui il timore c'era tutto, di trovare un nebbiolo sovraestratto ed in un sarcofago di legno, timore supportato anche dalla bottiglia più pesante che abbia mai preso in mano (così a occhio settechilisettecentotrentanove-virgola-ventidue-grammi di vetro), ed invece nulla di tutto ciò: colore luminoso tendente all'aranciato, profuma di Barolo austero, autunnale, frutto macerato un po' sfocato, sorso dal tannino deciso ed allappante, sotto si sente bella materia e corpo, che riescono a divincolarsi a 24h dalla stappatura, quando il tannino con l'ossigeno viene in parte addomesticato. Interessante.
Dolcetto d'Alba 2014 - Serafino Rivella. Ne confermo la bontà (non che ce ne fosse bisogno...), delizioso lo definirei, elegante, con quel cenno di tannino nebbiolesco (solo con tonalità un poco più rustiche), ai vertici (o forse è il vertice stesso) della categoria.
Moscato d'Asti 2018 - Vajra. Naso molto fragrante e nitido e intenso, litchees su tutto, frutta tropicale, aromatico, non ha la tensione acida di altri moscato da tracannare a garganella ma non è nemmeno in deficit di freschezza.
Sudtirol Kalterersee Classico Superiore Quintessenz 2018 - Kellerei Kaltern. Una schiava molto pettinata e facile, ovviamente piacevole, ma totalmente priva di carattere, abbastanza inutile direi...
St. Magdalener 2018 - Malojer Gummerhof. Bello profumato di fiori e fruttini, buon equilibrio,
non un campione della tipologia ma ben fatto e piacevole.
Mosel Wehlener Sonnenuhr Riesling Kabinett 2009 - Dr. Pauly-Bergweiler. Classicissimo nei sentori agrumati ed esotici, leggera spezia dolce, idrocarburo non pervenuto, acidità da caramella selz e leggero residuo. Pulito e cristallino, semplice ma appagante, un buon gabinet.
Vernaccia di San Gimignano Selvabianca 2012 - COLOMBAIO DI S. CHIARA. Molto elegante nel complesso, un po' timida al naso forse, ma di grande equlibrio al sorso, giocata in sottrazione, sottile.
Moscatel de Setubal 2015 - Bacalhoa. Prodotto base di una grande cantina, non c'è da aspettarsi granché, ma il carattere del moscatel (o almeno di quei pochi che ho bevuto) c'era: intensità, un po' di solvente, origano e salamoia, sorso pieno e ricco.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)
"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"