CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

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vinogodi
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda vinogodi » 27 apr 2015 09:03

...volevo terminare, e concludere, raccontando quello che ho bevuto in conclusione di un fine settimana tutto sommato divertente, ma dopo aver letto la bicchierata dove era Arnaldo, lascio decisamente perdere ... :lol:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda CiccioCH » 27 apr 2015 09:05

arnaldo ha scritto:Immagine

la seconda,grande sfida ha visto vincitore l'HOMMAGE A JACQUES PERRIN 1998 di BEAUCASTEL e comunque lo CHAMBERTIN 1998 di DUGAT PY si è dimostrato un ottimo vino. Rubino,note ancora di vino fresco,una delicata resina unita a note di erbe e frutta rossa,non sicuramente il pinottino tutto fruttini&co, ma vino piu' di carattere,muscolo....infatti in bocca ha grinta,nervo,è un pinot masculo,quasi morbido,si beve molto bene ed ha una bella persistenza fruttata,passa comodo i 90 pt.....l'HOMMAGE è di altro livello. Al naso ricorda molto il VV 2001 di MARCOUX bevuto da Wineduck pochi giorni fa....il ricordo è lo stesso. Stantuffa a palla, sembra di mettere il naso dentro ad un cannone......profondo,intenso,questo è masculo da grande ring.Infatti arriva un pugno che ti stende.Forza,energia,progressione,materia,lunghezza è un tutt'uno.Difficile descriverlo. Ogni volta che bevo l'HOMMAGE rimango come inebetito.Lo bevo senza piu' tradurlo.Lunghezza ??? Assurda. Gli appioppo 97/100.


E grazie alle tue note sempre entusiastiche sul rodano che mi stanno facendo approcciare alla tipologia. Grazie a te, Wineduck e Davidef ( dal mio punto di vista gli amanti del rodano) e tanti altri per le note... :wink:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda kubik » 27 apr 2015 09:05

Gran bella bevuta Arnaldo!
Chadonnay 98 Terlano bevuta settimana scorsa,
l'ho trovata buona, solare e mediterranea quasi, tanta frutta esotica all'inizio poi rientrata, giusta grassezza ma anche drittura al sorso, piaciuto.
Valentini '93 bevuto 2 anni fa anche mi piacque assai senza trovarlo offuscato, ma ogni bot è storia a se lo sappiamo..
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda and.car » 27 apr 2015 09:51

Barbaresco 1985 - Gaja
Avrei voluto raccontare tutt'altro, ma ahimè, i miei 30 anni si notano molto meno di quelli in codesta bottiglia.
Di un colore granato stupendo, ancora luminoso.
Naso? un marsala...abbiamo provato di tutto bicchieri e decanter, ma nulla, quella nota di marsala copriva tutto.
Inizialmente pure la bocca era disastrosa, poi si stabilizza (dopo la decantazione), una bella acidità ma null'altro se non un pò di liquirizia e poco nulla la persistenza.
Disastro completo!
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda zampaflex » 27 apr 2015 10:25

Si trattano bene sti cinquantenni...!

Arnaldo, hai idea della sboccatura del Selosse? Io l'ho bevuto da sboccatura recente ed era molto più magro di come lo hai descritto.

Alzero: secondo voi, quali annate preferire?

Grazie.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda zampaflex » 27 apr 2015 10:26

and.car ha scritto:Barbaresco 1985 - Gaja
Avrei voluto raccontare tutt'altro, ma ahimè, i miei 30 anni si notano molto meno di quelli in codesta bottiglia.
Di un colore granato stupendo, ancora luminoso.
Naso? un marsala...abbiamo provato di tutto bicchieri e decanter, ma nulla, quella nota di marsala copriva tutto.
Inizialmente pure la bocca era disastrosa, poi si stabilizza (dopo la decantazione), una bella acidità ma null'altro se non un pò di liquirizia e poco nulla la persistenza.
Disastro completo!


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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda vinogodi » 27 apr 2015 11:38

CiccioCH ha scritto: ...Grazie a te, Wineduck e Davidef ( dal mio punto di vista gli amanti del rodano) ... :wink:

...a parte i tre citati, il top dei top fra gli amanti del Rodano, esiste poi una seconda schiera di semplici mestieranti della zona che comunque apprezzano pure loro, seppur in minor splendore, quell'area benedetta... 8)
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Ziliovino » 27 apr 2015 13:31

Marlborough Sauvignon Blanc 2013 – Cloudy Bay. Parte al naso con un po’ di verdure bollite, poi una decisa e definita pera verde, il varietale si sente molto di più in bocca dove c’è un bel ritorno di agrumi, pompelmo e foglia di pomodoro. Bocca di medio peso, buona freschezza ed equilibrio. Le note verdi al naso escono un poco il giorno seguente. Notevole l’intensità al retrolfatto. Forse un po’ scontato, ma davvero ben fatto. Piaciuto.

Sudtirol Pinot Nero "Fuchsleiten" 2011 – Pfitscher. Colore scarico e acceso, piacevole al naso con ciliege e frutti rossi, bocca rotunda e succosa, poco impegnativa. Un pinot nero semplice ma efficace, a tratti ha qualche richiamo ad una schiava, batte facile facile il cugino francese:

Bourgogne Pinot Noir 2007 – Chanson. Parte piuttosto scomposto e slegato soprattutto in bocca, impreciso anche al naso ma comunque potabile, con un po’ di aria tende a migliorare.

Chianti Classico 2009 – L’Erta di Radda. Floreale e fruttini rossi al naso, molto piacevole seppur forse un po’ troppo rotondo/accondiscendente in bocca.

St. Julien 1992 – Chateau Gruaud-Larose. Colore ancora vitale, al naso floreale e una decisa nota ferrosa-rugginosa, in bocca manca un po’ di materia, è snello e fresco. Per un annata piuttosto triste a Bordeaux e a più di 20 anni dalla vendemmia direi comunque un buon risultato e ottima integrità.

Montilla-Moriles P.X. Solera 1927 – Alvear. Color mogano, decisamente oleoso e denso, è piuttosto gentile al naso dove la nota di solvente non è preponderante, frutta secca, spezie dolci, ciliegie sotto spirito, si lascia bere molto bene nonostante la ricchezza di alcol e zuccheri. Piaciuto.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda marcolanc » 27 apr 2015 13:38

Aprile è stato un mese ricco di soddisfazioni enoiche, per quanto mi riguarda, nonostante molti acciacchi che mi hanno bloccato per un po'. Ovviamente indimenticabile la bordolata da Vinogodi, ma credo proprio che non dimenticherò neanche la cena organizzata con alcuni amici (una cerchia molto ristretta) per "i miei primi quarant'anni". :
L'idea era quella di fare un viaggio tra le regioni enologiche che più amo, scegliendo (almeno) un vino di buon livello (ovviamente senza esagerare, per non dovere accendere mutui...) per ognuna di esse. E così abbiamo bevuto le seguenti bottiglie.

Soldati Metodo classico La Scolca 2006 - in realtà, è l'unica bottiglia della serata che non ho assolutamente scelto io, ma ci è stata proposta come aperitivo. Direi un "vino con le bolle" interessante, buono per introdurci alla cena. Piccola premessa: è prodotto da uve cortese e resta sui lieviti almeno 6 anni. Mai bevuto prima: effettivamente, la mandorla è evidente, come pure un bel contorno di sentori prevalentemente dolci, dal miele agli agrumi, ma con un'acidità importante, che lo rende assai bevibile, anche grazie ad una bolla finissima ma ben presente, e per nulla stucchevole. Tra l'altro, l'ho trovato anche sufficientemente persistente, pur non avendo una complessità elevatissima (che personalmente non cerco in un aperitivo). Non avendo la minima idea del prezzo (mi è stato offerto), non saprei dire se valga la pena di essere comprato, ma se me lo ri-offrono, sicuramente lo ri-bevo! :D

J.J. Prüm Riesling Auslese Wehlener Sonnenuhr 1985 - Partiamo con gli antipasti dall'ultima regione su cui mi sono affacciato e che sinceramente non conosco ancora molto bene (da tanti anni dico che vorrei andare a farci un giro, ma non mi organizzo mai!): Mosella. Un bianco piacevole, già al naso, con la frutta che si appoggia su un cuscino di idrocarburi bene evidenti, ma non esagerati; in bocca, poi, dà certamente il meglio, grazie alla sua decisa mineralità, con una freschezza che non sorprende, considerando la tipologia di vino. Molto bene!

Dom Perignon Oenotheque 1996 - Credo non abbia bisogno di presentazioni e vedo che sono in buona compagnia, ad averlo bevuto in questi giorni... :D Ero leggermente preoccupato da altri commenti (direi pure autorevoli!) letti sul forum su questo vino, non tanto per la sua qualità indiscussa, quanto per l'età giovane. Preoccupazioni scomparse appena bevuto: stre-pi-to-so! Concordo che qualche anno in bottiglia non gli avrebbe fatto male, ma già adesso è una bomba. A partire dal perlage, di una finezza incredibile, proseguendo con tutto il resto, ma veramente tutto! Immediatamente, si affaccia con la delicatezza e la freschezza dello Chardonnay, che ti chiedono quasi di aggiungerne altro, al sorso, per poi espandere tutta la forza del Pinot Noir, ma sempre con una eleganza impressionante. Non sto ad elencare tutto ciò che ci ho sentito, perché altri più bravi di me l'hanno già fatto. Ma, avendo il diritto di berne un pochino più degli altri (altrimenti a cosa serve compiere gli anni?), me ne sono sparato due bei bicchieri con sommo gaudio! Un piccolo particolare: credo che si possa abbinare con il 90% degli alimenti terrestri! :D

Joseph Drohuin Montrachet Marquis de Laguiche 1998 - Ci spostiamo un po' più a sud, per bere il re dei bianchi, dal produttore che ha più terreno in questo cru. Ahimè non ho termini di paragone "nobili", visto che non ho mai avuto la fortuna di assaggiare i Montrachet di Leflaive, Comte Lafon e compagnia cantante, ma questo Montrachet mi ha impressionato per eleganza e potenza. L'annata non proprio fortunata (eufemismo...) per i bianchi di Cote d'Or dimostra una volta di più che i Grand Cru, soprattutto nelle interpretazioni di produttori importanti, vivono in un mondo a parte. Già il naso di questo vino è ricco, con gli agrumi a farla da padrone, ma pure note speziate di contorno. In bocca, poi, è una bomba: un vino burroso, grasso, ma con un'acidità impressionante che lo rende di una bevibilità estrema, nonostante la sua altrettanto notevole complessità. Poi... Lungo, lungo, lungo... Come un treno. Veramente super!

Mouton Rothschild 1975 - Restiamo in Francia, ma ci dirigiamo ad ovest, Bordeaux, rive gauche della Dordogna. Mouton è il 1er grand cru che conosco meglio, avendolo bevuto più spesso (e ci vuole anche poco, visto il numero esiguo totale di vini della stessa tipologia da me bevuti!). Ho voluto bere quello del mio anno di nascita e sono stato anche fortunato, ché mi sono salvato per un anno, altrimenti avrei bevuto lo stesso vino da Vinogodi, che per la bordolata aveva scelto il 1974. E mi riallaccio a quel che diceva lui, che un pochino di esperienza in materia ce l'ha, su Mouton: se ha un difetto, è di essere troppo perfetto. Si conferma sempre una gran bevuta anche questo 1975, mio coetaneo pienamente maturo ma ancora vivacissimo, con un naso di grande eleganza ed una bocca floreale, con evidenti sentori di tabacco, spezie, ma pure piccoli frutti rossi. È sempre una goduria!

Giacomo Conterno Barolo Riserva Monfortino 1993 - Finalmente torniamo in Italia (anche se per poco). Ho scelto questa annata perché volevo trovare il giusto compromesso tra prezzo e maturità. Scartate per il primo fattore annate storiche e per il secondo annate troppo recenti, sono andato a finire su questo '93, senza pentirmene. Al naso, è una via di mezzo tra il carnale ed il balsamico, per poi rivelare in bocca un tannino di trama fitta e potente. Ammetto di non averci sentito l'anguria (mi rifarò quest'estate sotto l'ombrellone), ma me lo sono goduto ugualmente. :D

Prince Florent de Merode Corton Les Bressandes 2003 - Neanche il tempo di riprendere a parlare italiano e siamo nuovamente in Francia, ancora Borgogna, ancora Cote de Beaune, ma stavolta con un rosso. Perché questa bottiglia? Dopo tanti vini "famosi", ho pensato di inserire qualcosa di meno noto, ma ugualmente affascinante. In pratica, questo è il vino che veniva prodotto dai proprietari di questa parcella (i coniugi de Merode, che malaccio non dovevano stare, visto che vivevano in un castello e che la moglie, tra l'altro, faceva parte della famiglia Lur Saluces, di Chateau d'Yquem), attualmente ceduta in locazione a Romanée-Conti dagli eredi, dopo la dipartita dei due coniugi. Veniamo al bicchiere: che bella sorpresa! Mi ero informato su questo vino e ne avevo letto buone recensioni da più fonti (compreso Clive Coates), ma non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Prima di tutto, credo di averlo aperto nel giorno, forse nel minuto, migliore della sua parabola: difficilmente mi sarei potuto aspettare di meglio e comunque non sono un fanatico dei lunghissimi invecchiamenti sui Borgogna rossi. Vino di grande concentrazione e persistenza: se non fosse stato per il naso inconfondibile dei Pinot Noir di Cote d'Or, in bocca avrei potuto scambiarlo per qualche vino molto più a sud, tanto erano evidenti gli accenti dolci, con spiccati sentori di confettura, e le note speziate. Non sono mai stato particolarmente attratto da questa Appellation, preferendole generalmente quelle di Cote de Nuits, ma questo mi è veramente piaciuto, senza concedere nulla ai due, non esattamente vinelli, che l'avevano preceduto.

Dominium Tokaji Aszù 6 puttonyos 2004 - Vino che c'entra poco con gli altri presenti, ma l'ho voluto bere perché era presente anche il mio amico che me lo regalò di ritorno da un viaggio in Ungheria. Buona acidità, anche un buon naso, ma manca di complessità e persistenza. Poi ha la iella di essere immediatamente seguito da un vino che non delude mai (tanto meno se accompagnato da un gran bell'erborinato).

Chateau d'Yquem 1998 - È certamente l'annata di Yquem che ho bevuto più di frequente e per me rappresenta bene questo vino (nel senso che non è una super-annata, ma è comunque buona). Dovendolo paragonare al '94 bevuto da Vinogodi, qui lo zafferano è molto più evidente, ma per me la grandezza di questo vino è soprattutto nell'equilibrio tra dolcezza ed acidità, entrambe spiccate, che lo contraddistingue sempre. Comunque, come al solito qui c'è tutto: miele, agrumi, pesca, spezie... Vien da dire che qualsiasi sapore piacevole ti possa saltare in mente, in un Yquem facilmente lo troverai! :D

E qui finisce la serata... Tra parentesi, non vi ho raccontato la cena in abbinamento, perché credo di essere stato abbastanza noioso anche così. Ma assai meritevole anche lei. Mi sono stra-divertito: bisognerebbe compiere 40 anni più spesso!
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda paperofranco » 27 apr 2015 14:21

arnaldo ha scritto:Immagine

la seconda,grande sfida ha visto vincitore l'HOMMAGE A JACQUES PERRIN 1998 di BEAUCASTEL e comunque lo CHAMBERTIN 1998 di DUGAT PY si è dimostrato un ottimo vino. Rubino,note ancora di vino fresco,una delicata resina unita a note di erbe e frutta rossa,non sicuramente il pinottino tutto fruttini&co, ma vino piu' di carattere,muscolo....infatti in bocca ha grinta,nervo,è un pinot masculo,quasi morbido,si beve molto bene ed ha una bella persistenza fruttata,passa comodo i 90 pt.....l'HOMMAGE è di altro livello. Al naso ricorda molto il VV 2001 di MARCOUX bevuto da Wineduck pochi giorni fa....il ricordo è lo stesso. Stantuffa a palla, sembra di mettere il naso dentro ad un cannone......profondo,intenso,questo è masculo da grande ring.Infatti arriva un pugno che ti stende.Forza,energia,progressione,materia,lunghezza è un tutt'uno.Difficile descriverlo. Ogni volta che bevo l'HOMMAGE rimango come inebetito.Lo bevo senza piu' tradurlo.Lunghezza ??? Assurda. Gli appioppo 97/100.


Scusami Aldo, è una bottiglia che costerà 2.000 euro, ma ci prendi di per il culo?
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda landmax » 27 apr 2015 14:53

paperofranco ha scritto:
arnaldo ha scritto:Immagine

la seconda,grande sfida ha visto vincitore l'HOMMAGE A JACQUES PERRIN 1998 di BEAUCASTEL e comunque lo CHAMBERTIN 1998 di DUGAT PY si è dimostrato un ottimo vino. Rubino,note ancora di vino fresco,una delicata resina unita a note di erbe e frutta rossa,non sicuramente il pinottino tutto fruttini&co, ma vino piu' di carattere,muscolo....infatti in bocca ha grinta,nervo,è un pinot masculo,quasi morbido,si beve molto bene ed ha una bella persistenza fruttata,passa comodo i 90 pt.....l'HOMMAGE è di altro livello. Al naso ricorda molto il VV 2001 di MARCOUX bevuto da Wineduck pochi giorni fa....il ricordo è lo stesso. Stantuffa a palla, sembra di mettere il naso dentro ad un cannone......profondo,intenso,questo è masculo da grande ring.Infatti arriva un pugno che ti stende.Forza,energia,progressione,materia,lunghezza è un tutt'uno.Difficile descriverlo. Ogni volta che bevo l'HOMMAGE rimango come inebetito.Lo bevo senza piu' tradurlo.Lunghezza ??? Assurda. Gli appioppo 97/100.


Scusami Aldo, è una bottiglia che costerà 2.000 euro, ma ci prendi di per il culo?


Anche io ebbi questa sensazione... :lol:

P.s. Bevuto con mio sommo giubilo il 2006: dico solo che surclassò letteralmente, per potenza estrattiva, lo Chambertin (pari annata) di A. Rousseau...
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda landmax » 27 apr 2015 15:14

marcolanc ha scritto:Soldati Metodo classico La Scolca 2006 ... è prodotto da uve cortese e resta sui lieviti almeno 6 anni.


Marco, mai bevuto il loro D'Antan? Quello è decisamente meno da aperitivo... per me, una delle più grandi bolle italiche.

marcolanc ha scritto:Dom Perignon Oenotheque 1996 ... credo che si possa abbinare con il 90% degli alimenti terrestri! :D


No no, anche extraterrestri... :shock:

marcolanc ha scritto: E qui finisce la serata... bisognerebbe compiere 40 anni più spesso!


Dai, che giovedì continuiamo a festeggiare!

p.s. Grazie per le belle note.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda littlewood » 27 apr 2015 15:34

Ringrazio ancora tutti per la splendida serata per me fan del rodano la sfida chambertin vs hommage e' pari patta. Il primo piu' elegante il secondo certamente piu' di impatto quando l'ho aperto quasi saltava fuori dalla bottiglia! Ma il borgognone pure lui che forza in bocca! Io non saprei scegliere anzi meglio tutti e 2! :D
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda arnaldo » 27 apr 2015 16:39

paperofranco ha scritto:Scusami Aldo, è una bottiglia che costerà 2.000 euro, ma ci prendi di per il culo?


All'epoca non costava mica quei soldi,caro Franco......occhio che Dugat Py di Chambertin ne produce uno sputacchio (credo 300 bt) e parliamo di un produttore che piaccia o no rientra nella schiera degli speculativi.....poi mica ho detto che faceva cagare.....e comunque non è detto che prezzo altissimo = bottiglia per forza buonissima, vale per tutte le bt mica solo per questa.....poi sai,il mio giudizio è corrotto dalla passione totalizzante del Rodano.... 8) 8)
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda arnaldo » 27 apr 2015 16:51

Siamo,vorrai dire.....diciamo che è la solita storia,tra l'altro....in Rodano bevi molto bene spendendi il classico Cinquantello.....e delle grandi selezioni sopra i 100........in Borgogna purtroppo con quei soldi ti sputano in un occhio......e la schizzata dei prezzi degli ultimi 3 anni ha reso quasi impossibile gli acquisti (se non in un ottima di prodottini furbi,rimanendo in area village/premier,come fa' Alessio...)
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda arnaldo » 27 apr 2015 16:54

vinogodi ha scritto:...volevo terminare, e concludere, raccontando quello che ho bevuto in conclusione di un fine settimana tutto sommato divertente, ma dopo aver letto la bicchierata dove era Arnaldo, lascio decisamente perdere ... :lol:


bah,......Marco.....bazzeccole........cosa vuoi che fosse....... :lol: :lol: tu di cosette cosi' ne organizzi almeno 3 al mese...anche di livello ancor piu' alto......fai finta di niente,,eh???? Io queste cosette qui le affronto con nonchalance... :lol: :lol: :cry: :cry:
ps certo che le ultime 3 bt aperte in questi ultimi giorni sono DI UN DELUDENTE PAZZESCO......tipo ad es MONVIGLIERO 2004 di BURLOTTO pare quasi na sciacquetta... :lol: :lol: eh si che Fabio lo conosco bene, lavora bene.....cazzarola...son rovinato..... :lol: :lol:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda Wineduck » 27 apr 2015 16:56

arnaldo ha scritto:
paperofranco ha scritto:Scusami Aldo, è una bottiglia che costerà 2.000 euro, ma ci prendi di per il culo?

poi sai,il mio giudizio è corrotto dalla passione totalizzante del Rodano.... 8) 8)


Beh in questo ormai siete fratelli-gemelli... 8)
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda miccel » 27 apr 2015 17:46

BAMBINUTO – GRECO DI TUFO PICOLI 2011
Colore dorato vivido; dolce e amaro, cerco e trovo anche la nota di zolfo. Un vino pieno di sapore, nerbo e vitalità dentro una considerevole massa; l’acidità lo sorregge e lo spinge, ma obiettivamente un po’ di fatica si fa. Direi più che discreto ma al momento leggermente rozzo. Da aspettare ancora qualche anno, per il mio gusto.

BIONDI SANTI – BRUNELLO ANNATA 1995
Di un rosso ancora molto bello, tende al mattone solo nelle sfumature. Il naso è subito aperto, mentre in bocca si avverte inizialmente solo acidità. Poi il frutto comincia ad espandersi, e contemporaneamente la sensazione di acidità si tramuta in una nota minerale ed ematica; il vino mi sembra reggersi su questa dialettica tra frutto maturo e lato ferroso. Poi, naturalmente, ci sono le varie componenti che ci si possono attendere in un sangiovese di una decina ( :mrgreen: ) d’anni. Un vino di sobria eleganza, complesso, intenso ma lieve sul palato, migliora misuratamente nel bicchiere e finisce ancora in crescita.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda arnaldo » 27 apr 2015 18:12

Ahhh...è un tuo sacrosanto diritto, Franco.....ma se erano stagnolati.....cazzarola....forse ci cascavi ancora e preferivi l'altro... :lol: :lol:
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda paperofranco » 27 apr 2015 18:24

littlewood ha scritto:Ringrazio ancora tutti per la splendida serata per me fan del rodano la sfida chambertin vs hommage e' pari patta. Il primo piu' elegante il secondo certamente piu' di impatto quando l'ho aperto quasi saltava fuori dalla bottiglia! Ma il borgognone pure lui che forza in bocca! Io non saprei scegliere anzi meglio tutti e 2! :D


Non avendoli bevuti, mi sento di dire che era meglio lo Chambertin.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda paperofranco » 27 apr 2015 18:28

arnaldo ha scritto:
paperofranco ha scritto:Scusami Aldo, è una bottiglia che costerà 2.000 euro, ma ci prendi di per il culo?


All'epoca non costava mica quei soldi,caro Franco......occhio che Dugat Py di Chambertin ne produce uno sputacchio (credo 300 bt) e parliamo di un produttore che piaccia o no rientra nella schiera degli speculativi.....poi mica ho detto che faceva cagare.....e comunque non è detto che prezzo altissimo = bottiglia per forza buonissima, vale per tutte le bt mica solo per questa.....poi sai,il mio giudizio è corrotto dalla passione totalizzante del Rodano.... 8) 8)


Questo passaggio per me è decisivo, è talmente vero che a volte si perde di vista, e ci si fanno i film. Ricordiamoci sempre che una bottiglia, per quanto rara e costosa conterrà sempre del "vino", non la pozione magica di Asterix.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda marcolanc » 27 apr 2015 18:31

landmax ha scritto:
marcolanc ha scritto:Soldati Metodo classico La Scolca 2006 ... è prodotto da uve cortese e resta sui lieviti almeno 6 anni.


Marco, mai bevuto il loro D'Antan? Quello è decisamente meno da aperitivo... per me, una delle più grandi bolle italiche.

No, mai bevuto. Ti dirò di più: non avevo mai bevuto neanche questo... E, vista la piacevolezza di questo, mi aspetto che il D'Antan sia effettivamente notevole!

Dai, che giovedì continuiamo a festeggiare!

e direi anche bene, molto probabilmente! :D
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda paperofranco » 27 apr 2015 18:32

arnaldo ha scritto:Ahhh...è un tuo sacrosanto diritto, Franco.....ma se erano stagnolati.....cazzarola....forse ci cascavi ancora e preferivi l'altro... :lol: :lol:


A dire il vero, quando ho preferito il Rodano, l'ho fatto senza cascarci.... :mrgreen:
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gianni femminella
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda gianni femminella » 27 apr 2015 22:20

Pyrgos 2005 Hatzidakis appellation Santorini de qualité superieure

Ecco una bottiglia che mi rammarico di non aver aperto con un amico "vinomane". Specialmente uno di quelli scettici, tipo... Franco.

Naso prepotente di susina matura, cappero, rosmarino e zafferano ( quando mai trovo 4 descrtittori in un vino? ).
Colore giallo oro, praticamente oro liquido.
La retroetichetta dice che è ottenuto da vigne centenarie, e che ha riposato su lieviti indigeni per 4 anni in vecchie barrique ( SO2 73/gr/l quindi 0 grammi liberi ).
Solo a metà nottiglia noto che ha ben 15,5° e in effetti non me n'ero accorto.
La bocca è grassa, profondamente minerale e pure sapida.
Mi piace dire che la retroetichetta parla espressamente di salinità, che è una qualità dei vini di Santorini di cui avevo parlato in passato, ma qualcuno aveva messo in dubbio la distinzione tra mineralità e salinità; ordunque la sapidità esiste o no?

Le bottiglie prodotte sono solo duecentocinquantotto.

E ora lotto con la coscienza per non dare fondo all'unica che ho ( avevo ) mentre tiro tardi leggendo un libro sul divano.
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Re: CHE BEVESSIMO AD APRILE 2015

Messaggioda davidef » 27 apr 2015 22:46

arnaldo ha scritto:ahh bottiglie normali, direi nella norma, talune anche scontate.... :lol: :lol: tant'è che un presente,li' di passaggio,praticamente dopo alcune snasate.....le ha beccate tutte..... :lol: :lol: :lol: cominciamo........



Quando sono sotto pressione do il meglio...Vi ho stupiti direi :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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