Dedalus ha scritto:l'oste ha scritto:Io mi sono fatto quest'idea.
Il ghiaccio, la sua percezione calorica, minerale etc etc, è evidentemente (e statisticamente provato da decine di pagine) un descrittore troppo aleatorio, vago e soggettivo per poter diventare utile ai fini descrittivi.
E' solo un descrittore osteggiato qui ed ora, per questioni che nulla hanno a che vedere con la sua validità generale per descrivere le sensazioni percepite in un bicchiere di vino.
Per me no.
C'è stato semmai perculamento ed accanimento per la fermezza tua e di Pigigres nel "difendere" il punto.
Secondo me la percezione errata di accerchiamento vi ha spinto a voler far passare un descrittore estremamente minore e soggettivo come fondamentale per la discussione e per il metodo stesso.
E' noto che in una discussione assolutamente capziosa saltino fuori le ruggini reciproche, ma questo restano, non persecuzione e/o nonnismo.
Secondo me se Pigigres avesse relativizzato fin dall'inzio la sensazione atipica e inusuale da lui percepita, forse non sarebbe nemmeno partito tutto il tormentone.
Il descrittore "ghiaccio" è stato osteggiato perchè meno comprensibile, traducibile, condivisibile, riconoscibile, identificabile, diffuso, intenso, immediato e inequivocabile di decine e decine di altri descrittori.
Inoltre il sentore "ghiaccio"- qualunque esso sia e comunque venga percepito- non è certo una nota sconvolgente, emozionante ed olfattivamente importante per meritarsi tanta fama, nobiltà e spreco di ragionamenti.
Poi se uno vuole andare avanti...