Le Colonne Milanesi

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Pigigres
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Pigigres » 09 lug 2011 17:18

Forse per riportare il thread su binari più interessanti dovremmo cominciare tutti a parlare un po' più di vino a partire da quello che si è bevuto. Capisco che la diagonale di chablis non abbia offerto grandi etichette da osannare, però qualcosa di interessante su cui discutere c'era; se abbiamo voglia di parlare di vino, si può fare. Rilancerei dunque la domanda fatta in precedenza, ovvero vorrei capire se le note di torba/idrocarburi, che mi hanno lasciato un po' spiazzato sul Vouvray Moelleux 1999 di Foreau, sono proprie della tipologia Vouvray, oppure cosa, e, nel caso, come si spiegano.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 lug 2011 03:55

brifazio ha scritto:
Dedalus ha scritto:
M. de Hades ha scritto:
Pigigres ha scritto:
M. de Hades ha scritto:Suvvia, capita nella vita di dire una cazzata, non è mica un disonore. E' il fatto di insistere che fa scadere nel ridicolo...

Ecco, perciò smettila ti prego :lol:



Detto da un uomo che sniffa il ghiaccio del freezer... beh.... ci ragionerò sopra... :roll: :D

Da questo loop si esce in un solo modo: indicando il descrittore ortodosso e più appropriato di "ghiaccio" e dintorni per la sensazione che hanno riportato Pigigres, gremul ed Aramis.

Ai detrattori del descrittore "ghiaccio" la parola.

Con la qual cosa finalmente si smetterà, spero, di parlare di parole, e si tornerà finalmente a parlare del motivo per cui nascono i descrittori: comunicare le caratteristiche organolettiche del vino.

Guarda Rossano che la sensazione citata da Armando è di ghiaccio secco (quello ad uso scenografico) che con
i tenui e poco definiti sentori minerali del ghiaccio da freezer introdotti da Pierluigi non ha alcuna attinenza.
Ci sono poi gli altri aspetti termico-tattili a rendere ancor meno efficace il descrittore.


Forse non ci siamo accorti che io non sto più a difendere la legittimità teorica e tecnica del descrittore, ma a chiedere quale altro più ortodosso e meno controverso e problematico descrittore si potrebbe dunque usare per meglio inquadrare e comunicare quelle sensazioni che qualche sventurato volle inquadrare e comunicare con il ben coppinato "ghiaccio".

Ora che il coppino del descrittore "ghiaccio" è tanto rosso e fiammeggiante da richiedere a sua volta una bella borsa di ghiaccio, secco o meno che sia, delle sensazioni che per loro disgrazia furono portate a terzi attraverso questo maldestro e malvagio veicolo semantico, che vogliamo fare?

Lasciarle bruciare nell'inferno della berlina forumistica, oppure passare finalmente oltre e cercare di capire a che cosa ci si volesse riferire, e portarle alla luce per voce di scintillante, ufficiale, atto ed omologato descrittore?
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vignadelmar » 10 lug 2011 13:07

Dedalus ha scritto: Forse non ci siamo accorti che io non sto più a difendere la legittimità teorica e tecnica del descrittore, ma a chiedere quale altro più ortodosso e meno controverso e problematico descrittore si potrebbe dunque usare per meglio inquadrare e comunicare quelle sensazioni che qualche sventurato volle inquadrare e comunicare con il ben coppinato "ghiaccio".

Ora che il coppino del descrittore "ghiaccio" è tanto rosso e fiammeggiante da richiedere a sua volta una bella borsa di ghiaccio, secco o meno che sia, delle sensazioni che per loro disgrazia furono portate a terzi attraverso questo maldestro e malvagio veicolo semantico, che vogliamo fare?

Lasciarle bruciare nell'inferno della berlina forumistica, oppure passare finalmente oltre e cercare di capire a che cosa ci si volesse riferire, e portarle alla luce per voce di scintillante, ufficiale, atto ed omologato descrittore?


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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda andrea » 10 lug 2011 15:41

Pigigres ha scritto:Forse per riportare il thread su binari più interessanti dovremmo cominciare tutti a parlare un po' più di vino a partire da quello che si è bevuto. Capisco che la diagonale di chablis non abbia offerto grandi etichette da osannare, però qualcosa di interessante su cui discutere c'era; se abbiamo voglia di parlare di vino, si può fare. Rilancerei dunque la domanda fatta in precedenza, ovvero vorrei capire se le note di torba/idrocarburi, che mi hanno lasciato un po' spiazzato sul Vouvray Moelleux 1999 di Foreau, sono proprie della tipologia Vouvray, oppure cosa, e, nel caso, come si spiegano.

Senti Pierluigi....
è inutile che tu cerchi di sviare la discussione dal suo naturale alveo per parlare di vino...

Comunque sì, i Vouvray hanno spesso sentori lievemente torbati. Credo che la nota idrocarburica potrebbe essere più legata alla botrite che allo Chenin.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Pigigres » 10 lug 2011 15:48

andrea ha scritto:
Pigigres ha scritto:Forse per riportare il thread su binari più interessanti dovremmo cominciare tutti a parlare un po' più di vino a partire da quello che si è bevuto. Capisco che la diagonale di chablis non abbia offerto grandi etichette da osannare, però qualcosa di interessante su cui discutere c'era; se abbiamo voglia di parlare di vino, si può fare. Rilancerei dunque la domanda fatta in precedenza, ovvero vorrei capire se le note di torba/idrocarburi, che mi hanno lasciato un po' spiazzato sul Vouvray Moelleux 1999 di Foreau, sono proprie della tipologia Vouvray, oppure cosa, e, nel caso, come si spiegano.

Senti Pierluigi....
è inutile che tu cerchi di sviare la discussione dal suo naturale alveo per parlare di vino...

Comunque sì, i Vouvray hanno spesso sentori lievemente torbati. Credo che la nota idrocarburica potrebbe essere più legata alla botrite che allo Chenin.


Grande Andrea :D :wink: Tu come ti poni nei confronti della tipologia? Ti piace?

Grazie,
Pierluigi :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda andrea » 10 lug 2011 16:00

Pigigres ha scritto: Tu come ti poni nei confronti della tipologia? Ti piace?

Mah? devo ancora capire se e quanto mi piacciano i vini a base Chenin Blanc. Spesso trovo l'aromaticità un po' dolce, quasi stucchevole. A parte alcune eccezioni tipo certi Huet secchi o alcuni vini di Chidaine, li trovo sempre un po' grevi. Anche la Coulée ogni tanto...
Insomma, vedo i vini dolci da Chenin, più adatti ai miei gusti, quando sono secchi sono sempre un po' troppo dolci, allora meglio un Riesling.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Pigigres » 10 lug 2011 16:10

andrea ha scritto:
Pigigres ha scritto: Tu come ti poni nei confronti della tipologia? Ti piace?

Mah? devo ancora capire se e quanto mi piacciano i vini a base Chenin Blanc. Spesso trovo l'aromaticità un po' dolce, quasi stucchevole. A parte alcune eccezioni tipo certi Huet secchi o alcuni vini di Chidaine, li trovo sempre un po' grevi. Anche la Coulée ogni tanto...
Insomma, vedo i vini dolci da Chenin, più adatti ai miei gusti, quando sono secchi sono sempre un po' troppo dolci, allora meglio un Riesling.

L'ultima Coulèe de Serrant assaggiata (2002), dal punto di vista della "grevità" non aveva niente da invidiare. E anche quella infatti mi ha lasciato molto perplesso. Di sicuro il moelleux '99 di Foreau non è piaciuto a molti al tavolo, l'altra sera. Probabilmente devo ancora capire a fondo il genere, certo è che dopo una bella mangiata e bevuta in compagnia, l'ultima cosa che ti aspetti da un vino "dolce" sono i toni di petrolio/benzina/torba e una bocca ai limiti del "marmoreo". Da approfondire, comunque.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda meursault » 10 lug 2011 16:50

Pigigres ha scritto:L'ultima Coulèe de Serrant assaggiata (2002), dal punto di vista della "grevità" non aveva niente da invidiare. E anche quella infatti mi ha lasciato molto perplesso.


5/6 anni fa organizzai una verticale di Coulèe de Serrant e devo dire che lo stacco stilistico a cavallo degli anni 90 è veramente netto.
I vini degli anni 70 ed 80 sono magnifici ancora adesso, 80, 81 ma anche 88.......dal 1994, 1995 la mano cambia ed i vini molto più pesanti, di colore dorato, molto maturi.
Per me molto ma molto meno buoni.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Pigigres » 10 lug 2011 16:57

meursault ha scritto:
Pigigres ha scritto:L'ultima Coulèe de Serrant assaggiata (2002), dal punto di vista della "grevità" non aveva niente da invidiare. E anche quella infatti mi ha lasciato molto perplesso.


5/6 anni fa organizzai una verticale di Coulèe de Serrant e devo dire che lo stacco stilistico a cavallo degli anni 90 è veramente netto.
I vini degli anni 70 ed 80 sono magnifici ancora adesso, 80, 81 ma anche 88.......dal 1994, 1995 la mano cambia ed i vini molto più pesanti, di colore dorato, molto maturi.
Per me molto ma molto meno buoni.


Quello che mi han detto tutti è che questo vino è capace di migliorare all'inverosimile con gli anni in bottiglia. Ed è il motivo per cui vi invidio questi assaggi datati di Coulèe. Io purtroppo ho soli assaggi recenti e non ho mai visto il cielo. Ma molti mi han detto che questo è un vino che con gli anni migliora esponenzialmente, e io, sulla fiducia, qualche bottiglia l'ho presa :D
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda meursault » 10 lug 2011 17:07

Pigigres ha scritto:Quello che mi han detto tutti è che questo vino è capace di migliorare all'inverosimile con gli anni in bottiglia. Ed è il motivo per cui vi invidio questi assaggi datati di Coulèe. Io purtroppo ho soli assaggi recenti e non ho mai visto il cielo. Ma molti mi han detto che questo è un vino che con gli anni migliora esponenzialmente, e io, sulla fiducia, qualche bottiglia l'ho presa :D


A mio avviso il problema non è se migliorano in bottiglia o meno.
E' proprio cambiata la vinificazione lo stile del vino, che può ovviamente piacere meno, ma anche di più.
Se a te non piacciono adesso le nuove versioni ti sconsiglio di riporre fiducia nell'affinamento di questo vino, anche perchè con gli anni non può fare altro che accentuare le caratteristiche che oggi sono gia presenti.
Piuttosto, prova a cercare qualche bottiglia di 1980 o 1981 (vinificate dalla mamma di Nicolas).....è probabile che ti piacciano parecchio.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 11 lug 2011 06:56

brifazio ha scritto:Guarda Rossano che la sensazione citata da Armando è di ghiaccio secco (quello ad uso scenografico) che con
i tenui e poco definiti sentori minerali del ghiaccio da freezer introdotti da Pierluigi non ha alcuna attinenza.


Il ghiaccio secco (anidride carbonica ghiacciata) ha odore, oppure è inodore come il ghiaccio comune (acqua ghiacciata)?

Quello del ghiaccio secco (che io ho visto usare qualche volta in cantina, ma non ho mai annusato) è cioè un odore in senso proprio, oppure come quello del ghiaccio comune è anche lui un odore in senso improprio, ovvero una generica sensazione nasale?
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Messaggioda brifazio » 11 lug 2011 11:13

Quello a uso alimentare è inodore.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vignadelmar » 11 lug 2011 12:10

Dedalus ha scritto: Quello del ghiaccio secco (che io ho visto usare qualche volta in cantina, ma non ho mai annusato) è cioè un odore in senso proprio, oppure come quello del ghiaccio comune è anche lui un odore in senso improprio, ovvero una generica sensazione nasale?


Se lo usi contro le emorroidi è più che altro una generica sensazione anale...

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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 11 lug 2011 16:04

brifazio ha scritto:Quello a uso alimentare è inodore.


Quindi il descrittore "ghiaccio secco" e "ghiaccio" dal tuo punto di vista sono ugualmente censurabili, dico bene?

E invece il ghiaccio secco ad uso scenico, ha un qualche odore? Se lo ha, immagino dipenda da qualche sostanza addizionata, dico bene?
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 11 lug 2011 16:07

vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto: Quello del ghiaccio secco (che io ho visto usare qualche volta in cantina, ma non ho mai annusato) è cioè un odore in senso proprio, oppure come quello del ghiaccio comune è anche lui un odore in senso improprio, ovvero una generica sensazione nasale?


Se lo usi contro le emorroidi è più che altro una generica sensazione anale...


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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vinogodi » 11 lug 2011 16:11

Dedalus ha scritto:
vignadelmar ha scritto:
Dedalus ha scritto: Quello del ghiaccio secco (che io ho visto usare qualche volta in cantina, ma non ho mai annusato) è cioè un odore in senso proprio, oppure come quello del ghiaccio comune è anche lui un odore in senso improprio, ovvero una generica sensazione nasale?


Se lo usi contro le emorroidi è più che altro una generica sensazione anale...


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Messaggioda brifazio » 11 lug 2011 16:37

Dedalus ha scritto:
brifazio ha scritto:Quello a uso alimentare è inodore.


Quindi il descrittore "ghiaccio secco" e "ghiaccio" dal tuo punto di vista sono ugualmente censurabili, dico bene?

E invece il ghiaccio secco ad uso scenico, ha un qualche odore? Se lo ha, immagino dipenda da qualche sostanza addizionata, dico bene?
Anche io ho fatto la stessa ipotesi, avendo frequentato assai di rado discoteche e kermesse paesane o rionali e non avendo ancora fatto il cantante
rock o pop per i fumi creati a uso scenografico non possiedo alcuna memoria olfattiva al riguardo, al momento.

http://www.youtube.com/watch?v=oH-laZkF ... re=related
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda diego » 11 lug 2011 17:17

"Clos des Briords" Vieilles Vignes Muscadet Sèvre et Maine Sur Lie 2009 Domaine de la Pépière

Naso piuttosto algido e fine, si riconoscono soffi marini, alghe, scorza di agrumi, pera acerba, fiori bianchi, sassi. Mi è sembrato di percepire persino una sensazione di neve ma è stata un'allucinazione. :wink: La bocca è molto fresca, ficcante con bevibilità altissima, chiude sapida. Gran bel vino da attendere ancora un po'...
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda alexer3b » 11 lug 2011 17:34

diego ha scritto:"Clos des Briords" Vieilles Vignes Muscadet Sèvre et Maine Sur Lie 2009 Domaine de la Pépière

Mi è sembrato di percepire persino una sensazione di neve ma è stata un'allucinazione.

In palle o in fiocchi ?

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda mbrown » 11 lug 2011 18:36

brifazio ha scritto:
Dedalus ha scritto:
brifazio ha scritto:Quello a uso alimentare è inodore.


Quindi il descrittore "ghiaccio secco" e "ghiaccio" dal tuo punto di vista sono ugualmente censurabili, dico bene?

E invece il ghiaccio secco ad uso scenico, ha un qualche odore? Se lo ha, immagino dipenda da qualche sostanza addizionata, dico bene?
Anche io ho fatto la stessa ipotesi, avendo frequentato assai di rado discoteche e kermesse paesane o rionali e non avendo ancora fatto il cantante
rock o pop per i fumi creati a uso scenografico non possiedo alcuna memoria olfattiva al riguardo, al momento.

http://www.youtube.com/watch?v=oH-laZkF ... re=related


Le macchine sceniche usate per fare il fumo artificiale hanno un loro particolare odore, probabilmente non riconducibile all'anidride carbonica ma a altri gas/sostanze. Io la ricordo come una nota simile al talco. Basta essere stati almeno una volta nella vita a Gardaland e essere entrati o nella giostra dei Faraoni o in quella dei Pirati per averlo sentito.
Forse ho sbagliato a giudicare Stromberg. Un uomo che beve Dom Perignon del '52 non può essere cattivo. (Bond)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda pippuz » 11 lug 2011 18:54

mbrown ha scritto:Le macchine sceniche usate per fare il fumo artificiale hanno un loro particolare odore, probabilmente non riconducibile all'anidride carbonica ma a altri gas/sostanze. Io la ricordo come una nota simile al talco. Basta essere stati almeno una volta nella vita a Gardaland e essere entrati o nella giostra dei Faraoni o in quella dei Pirati per averlo sentito.

Sentiti anche io; però a Ibiza in mezzo alle fighe, non a Gardaland. :twisted: :twisted: :twisted: :lol: :lol: :lol:
Ultima modifica di pippuz il 11 lug 2011 18:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda alexer3b » 11 lug 2011 18:56

pippuz ha scritto:Sentiti anche io; però a Ibiza in mezzo alle fighe, non a Gardaland. :twisted: :twisted: :twisted: :lol: :lol: :lol:

Beh Ibiza volendo è la Gardaland dell'uccello ! :mrgreen:

Alex
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... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda diego » 11 lug 2011 19:20

alexer3b ha scritto:
diego ha scritto:"Clos des Briords" Vieilles Vignes Muscadet Sèvre et Maine Sur Lie 2009 Domaine de la Pépière

Mi è sembrato di percepire persino una sensazione di neve ma è stata un'allucinazione.

In palle o in fiocchi ?

Alex

:D
Cmq siamo su odori molto fini e leggeri...e smanettando su web ho visto che a questo vino Robert Parker dà 92 punti!
Non lo avrei mai detto, che sia stufo delle marmellate?
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda mbrown » 11 lug 2011 19:21

pippuz ha scritto:
mbrown ha scritto:Le macchine sceniche usate per fare il fumo artificiale hanno un loro particolare odore, probabilmente non riconducibile all'anidride carbonica ma a altri gas/sostanze. Io la ricordo come una nota simile al talco. Basta essere stati almeno una volta nella vita a Gardaland e essere entrati o nella giostra dei Faraoni o in quella dei Pirati per averlo sentito.

Sentiti anche io; però a Ibiza in mezzo alle fighe, non a Gardaland. :twisted: :twisted: :twisted: :lol: :lol: :lol:

Sicuro sicuro sicuro che fossero proprio fighe original???? :twisted: :twisted: :mrgreen:
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda pippuz » 11 lug 2011 19:40

mbrown ha scritto:
pippuz ha scritto:
mbrown ha scritto:Le macchine sceniche usate per fare il fumo artificiale hanno un loro particolare odore, probabilmente non riconducibile all'anidride carbonica ma a altri gas/sostanze. Io la ricordo come una nota simile al talco. Basta essere stati almeno una volta nella vita a Gardaland e essere entrati o nella giostra dei Faraoni o in quella dei Pirati per averlo sentito.

Sentiti anche io; però a Ibiza in mezzo alle fighe, non a Gardaland. :twisted: :twisted: :twisted: :lol: :lol: :lol:

Sicuro sicuro sicuro che fossero proprio fighe original???? :twisted: :twisted: :mrgreen:

Mi sa che non ci sei mai stato. :mrgreen: 8)
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