LE BEVUTE DI APRILE 2020

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Messner
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Messner » 17 apr 2020 22:38

giodiui ha scritto:Piccola orizzontale di barbere di langa 2015 con intruso.
Giuseppe Mascarello: parte con sentori erbacei un po' atipici ma intriganti, poi ritorna su aromi più tipici. Non particolarmente concentrato, ma con una beva pazzesca, lungo, persistente. Piaciuto moltissimo.
Bartolo Mascarello: inizialmente chiuso, una piccola riduzione che poi sparisce. Per niente esuberante, composto, il più classico della batteria. Non uccideresti tua madre per berlo, ma è, come spesso, uno standard setter.
Giacomo Conterno: il più intenso e concentrato, si fa notare subito per la potenza. Bella intensità, controllato, scuro e un po' cupo come gli altri, complice l'annata calda. Molto piaciuto.
F.lli Cigliuti Campass 2017: l'outsider intrigante, frutto molto più fresco, ma bella complessità e notevole profondità.
Per quello che può rivelare un bicchiere, cioè il giusto, Giuseppe Mascarello è quello che ho preferito, nonostante una certa atipicità al naso che un po' sorprende rispetto al suo stile in genere controllato, se non 'pettinato'. Però è la lunghezza in bocca, la golosità che lo hanno distinto dagli altri tre in modo netto.
4 bellissime bevute, il coravin aiuta a distrarsi :mrgreen: :mrgreen:


Codamonte, Perno o Scudetto? Non è una variabile trascurabile :mrgreen:
Per me Codamonte è squisita, la mia preferita, peccato non venga più prodotta :(
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda giodiui » 18 apr 2020 00:11

Messner ha scritto:
giodiui ha scritto:Piccola orizzontale di barbere di langa 2015 con intruso.
Giuseppe Mascarello: parte con sentori erbacei un po' atipici ma intriganti, poi ritorna su aromi più tipici. Non particolarmente concentrato, ma con una beva pazzesca, lungo, persistente. Piaciuto moltissimo.
Bartolo Mascarello: inizialmente chiuso, una piccola riduzione che poi sparisce. Per niente esuberante, composto, il più classico della batteria. Non uccideresti tua madre per berlo, ma è, come spesso, uno standard setter.
Giacomo Conterno: il più intenso e concentrato, si fa notare subito per la potenza. Bella intensità, controllato, scuro e un po' cupo come gli altri, complice l'annata calda. Molto piaciuto.
F.lli Cigliuti Campass 2017: l'outsider intrigante, frutto molto più fresco, ma bella complessità e notevole profondità.
Per quello che può rivelare un bicchiere, cioè il giusto, Giuseppe Mascarello è quello che ho preferito, nonostante una certa atipicità al naso che un po' sorprende rispetto al suo stile in genere controllato, se non 'pettinato'. Però è la lunghezza in bocca, la golosità che lo hanno distinto dagli altri tre in modo netto.
4 bellissime bevute, il coravin aiuta a distrarsi :mrgreen: :mrgreen:


Codamonte, Perno o Scudetto? Non è una variabile trascurabile :mrgreen:
Per me Codamonte è squisita, la mia preferita, peccato non venga più prodotta :(

Scudetto.
Codamonte se non sbaglio 2014 è stata l'ultima annata.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda teo777full » 18 apr 2020 10:26

giodiui ha scritto:
Messner ha scritto:
giodiui ha scritto:Piccola orizzontale di barbere di langa 2015 con intruso.
Giuseppe Mascarello: parte con sentori erbacei un po' atipici ma intriganti, poi ritorna su aromi più tipici. Non particolarmente concentrato, ma con una beva pazzesca, lungo, persistente. Piaciuto moltissimo.
Bartolo Mascarello: inizialmente chiuso, una piccola riduzione che poi sparisce. Per niente esuberante, composto, il più classico della batteria. Non uccideresti tua madre per berlo, ma è, come spesso, uno standard setter.
Giacomo Conterno: il più intenso e concentrato, si fa notare subito per la potenza. Bella intensità, controllato, scuro e un po' cupo come gli altri, complice l'annata calda. Molto piaciuto.
F.lli Cigliuti Campass 2017: l'outsider intrigante, frutto molto più fresco, ma bella complessità e notevole profondità.
Per quello che può rivelare un bicchiere, cioè il giusto, Giuseppe Mascarello è quello che ho preferito, nonostante una certa atipicità al naso che un po' sorprende rispetto al suo stile in genere controllato, se non 'pettinato'. Però è la lunghezza in bocca, la golosità che lo hanno distinto dagli altri tre in modo netto.
4 bellissime bevute, il coravin aiuta a distrarsi :mrgreen: :mrgreen:


Codamonte, Perno o Scudetto? Non è una variabile trascurabile :mrgreen:
Per me Codamonte è squisita, la mia preferita, peccato non venga più prodotta :(

Scudetto.
Codamonte se non sbaglio 2014 è stata l'ultima annata.


2015 ultima annata di codamonte
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alemusci » 18 apr 2020 20:03

Boveri Luigi, filari di timorasso colli tortonesi 2017: Erbe aromatiche (salvia e rosmarino impressionanti), idrocarburo, frutta a polpa gialla, agrumi: il naso è un mix esplosivo. La bocca è una lancia tagliente ricoperta da una stoffa morbida, con un retrolfatto perfettamente concordante, intenso e lungo. Grandissimo vino. Bella zio con le scaloppine al limone
:D :D :D :D :)
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Mike76 » 18 apr 2020 21:41

Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda ale1984 » 18 apr 2020 22:55

Dezi - Regina del bosco 2010
Una bevuta forse non di moda, ma di assoluto valore.
Colore rubino che comincia a virare su toni granato, con accenni appena aranciati sull’unghia.
Al naso visciola, tabacco, note terrose, funghi, cioccolato e menta (ricordate gli after eight? Ecco...).
In bocca tannino di velluto, completamente risolto. Giocato più sulle morbidezze che sulle acidità, più largo che verticale, ma si beve che è una carezza. Nel complesso, piaciuto un bel po’. Una piacevole divagazione dai miei vini lametta comfort zone.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Ludi » 19 apr 2020 09:58

Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alì65 » 19 apr 2020 10:49

Ludi ha scritto:
Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


direi anch'io; bevuto la 2011 poco tempo fa assieme a La Moussiere, 2 ottime bevute
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda zampaflex » 19 apr 2020 11:28

Messner ha scritto:
giodiui ha scritto:Piccola orizzontale di barbere di langa 2015 con intruso.
Giuseppe Mascarello: parte con sentori erbacei un po' atipici ma intriganti, poi ritorna su aromi più tipici. Non particolarmente concentrato, ma con una beva pazzesca, lungo, persistente. Piaciuto moltissimo.
Bartolo Mascarello: inizialmente chiuso, una piccola riduzione che poi sparisce. Per niente esuberante, composto, il più classico della batteria. Non uccideresti tua madre per berlo, ma è, come spesso, uno standard setter.
Giacomo Conterno: il più intenso e concentrato, si fa notare subito per la potenza. Bella intensità, controllato, scuro e un po' cupo come gli altri, complice l'annata calda. Molto piaciuto.
F.lli Cigliuti Campass 2017: l'outsider intrigante, frutto molto più fresco, ma bella complessità e notevole profondità.
Per quello che può rivelare un bicchiere, cioè il giusto, Giuseppe Mascarello è quello che ho preferito, nonostante una certa atipicità al naso che un po' sorprende rispetto al suo stile in genere controllato, se non 'pettinato'. Però è la lunghezza in bocca, la golosità che lo hanno distinto dagli altri tre in modo netto.
4 bellissime bevute, il coravin aiuta a distrarsi :mrgreen: :mrgreen:


Codamonte, Perno o Scudetto? Non è una variabile trascurabile :mrgreen:
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Concordo, buonissima
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda zampaflex » 19 apr 2020 11:34

Ludi ha scritto:
Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Messner » 19 apr 2020 11:44

zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:
Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.


Ho un solo assaggio in annata 2013 del vino in questione (Les Romains) ed è avvenuto nel 2019. Era pronto da bere, sul plateau evolutivo. Nessun flaw nè premox. Tra l'altro ricordo essere stata una bella bevuta, molto piacevole.
Confermo la capacità di Mellot di sfornare vini territoriali e buoni, anzi alcuni molto buoni. Tra i comuni mortali preferisco Pinard o Cotat; Dagueneau corre un'altra gara, un Kilian Jornet della Loira :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda alì65 » 19 apr 2020 11:48

Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:
Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.


Ho un solo assaggio in annata 2013 del vino in questione (Les Romains) ed è avvenuto nel 2019. Era pronto da bere, sul plateau evolutivo. Nessun flaw nè premox. Tra l'altro ricordo essere stata una bella bevuta, molto piacevole.
Confermo la capacità di Mellot di sfornare vini territoriali e buoni, anzi alcuni molto buoni. Tra i comuni mortali preferisco Pinard o Cotat; Dagueneau corre un'altra gara, un Kilian Jornet della Loira :mrgreen:


Pinard non lo godo, alcune bevute storte anni fa mi hanno deviato su altri
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda zampaflex » 19 apr 2020 12:00

Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:
Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.


Ho un solo assaggio in annata 2013 del vino in questione (Les Romains) ed è avvenuto nel 2019. Era pronto da bere, sul plateau evolutivo. Nessun flaw nè premox. Tra l'altro ricordo essere stata una bella bevuta, molto piacevole.
Confermo la capacità di Mellot di sfornare vini territoriali e buoni, anzi alcuni molto buoni. Tra i comuni mortali preferisco Pinard o Cotat; Dagueneau corre un'altra gara, un Kilian Jornet della Loira :mrgreen:


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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda SommelierSardo » 19 apr 2020 12:03

Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


Bottiglia non a posto.
Mellot (Alphonse!!) è un personaggio straordinario, e tutta la gamma veramente ben fatta.
In una visita del 2016 durata una mattinata, nella sua labirintica cantina con svariati punti frigo disseminati ovunque, ci ha fatto provare veramente di tutto: stappava a raffica senza ritegno, compresi assaggi da vasca, uovo ecc. ecc..
Una certezza, di cui si parla troppo poco...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Fedevarius » 19 apr 2020 12:05

Ludi ha scritto:
Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013

Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Stavo per scrivere le stesse cose, a me piace molto, più di Cotat... anche se a dire il vero non ho mai bevuto niente di suo annata 2013.
Però Edmond 2008 bevuto lo scorso anno, bella bevuta davvero.
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Mike76 » 19 apr 2020 12:06

Ludi ha scritto:penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


A me ha fatto pensare ad una botta di caldo, che ha snaturato alcune caratteristiche del vino rendendolo irriconoscibile.
Non aveva niente del Sancerre...nessuna mineralità verticale, nessun accenno vegetale...e veramente niente piacevolezza, molto squilibrato.
Vabbè...ho un altro paio di cru presi insieme a questo...curioso a questo punto di sentirli...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda teo777full » 19 apr 2020 12:51

Barolo Francia 2015 - Giacomo Conterno: goduria allo stato puro! Colore esemplare, naso Conterniano con subito quel bel frutto rosso (fragoline) esplosivo e spezie, non manca una parte verde(quasi di peperone, tipo cabernet) che ci puó stare visto la giovinezza. Ma é la bocca a stupire, per bontá e godibilitá, é armonico e tutto perfettamente coordinato.
Di eleganza sopraffina!

L’ho trovato piú elegante e anche piú godibile giá da subito rispetto ad Arione bevuto qualche mese fá, quest’ultimo piú largo e duretto.

Infanticidio? Forse si, nel senso che un vino cosí puó solo che migliorare col tempo, ma chissene... ne ho altre e volevo farmi un’idea 8)

Abbinamento: cosa meglio di un ottimo brasato!
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda piergi » 19 apr 2020 14:05

Verso sud 2016-I pastini
Azienda bianchista della valle d'itria, questo rosso è un susumaniello in purezza da vigne di torre Guaceto.
Vino profondamente mediterraneo, dal sorso semplice ma goloso. Sentori spiccati di mirto, cioccolato e tabacco biondo.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
http://timpadeilupi.blogspot.com/
http://www.timpadeilupi.it
Messner
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Messner » 19 apr 2020 14:19

zampaflex ha scritto:
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Mike76 ha scritto:Alphonse Mellot - Sancerre "Les Romains" 2013
Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.


Ho un solo assaggio in annata 2013 del vino in questione (Les Romains) ed è avvenuto nel 2019. Era pronto da bere, sul plateau evolutivo. Nessun flaw nè premox. Tra l'altro ricordo essere stata una bella bevuta, molto piacevole.
Confermo la capacità di Mellot di sfornare vini territoriali e buoni, anzi alcuni molto buoni. Tra i comuni mortali preferisco Pinard o Cotat; Dagueneau corre un'altra gara, un Kilian Jornet della Loira :mrgreen:


Hai provato anche Riffault? Non lo conosco.


Un paio di referenze, circa un lustro fa. Auksinis e Skeveldra. Considera che se non ha cambiato stile lavora su uve botritizzate... Due assaggi, isolati, non fanno sicuramente storia, ma non mi hanno entusiasmato. Il iistino triple A spesso e volentieri non contiene vini su cui investo perché non sono nelle mie corde
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Messner » 19 apr 2020 14:23

alì65 ha scritto:
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Tappo perfetto, nessuna trafilatura.
Paglierino pieno, giusto per un 2013.
Poi lo assaggio...
Al naso note da vermentino (di quelli cattivi), salato e con rimandi di frutta secca. In bocca sapido, salato, ma non in senso positivo...alta acidità, ma che squilibra ancora di più il quadro. Finisce corto e fortemente, ancora, salato.
Controllo sull'etichetta, non vorrei che per la vicinanza ci fosse finito uno Chenin Blanc...purtroppo no, ma niente è più lontano dalla mia idea di Sancerre.
Non mi aspettavo certo Dagueneau o Cotat, ma in realtà avevo letto belle cose di questo produttore, anche in particolare su questo vino in questa annata...
Spero in una bottiglia sfortunata, anche perché non me lo saprei spiegare diversamente...


penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.


Ho un solo assaggio in annata 2013 del vino in questione (Les Romains) ed è avvenuto nel 2019. Era pronto da bere, sul plateau evolutivo. Nessun flaw nè premox. Tra l'altro ricordo essere stata una bella bevuta, molto piacevole.
Confermo la capacità di Mellot di sfornare vini territoriali e buoni, anzi alcuni molto buoni. Tra i comuni mortali preferisco Pinard o Cotat; Dagueneau corre un'altra gara, un Kilian Jornet della Loira :mrgreen:


Pinard non lo godo, alcune bevute storte anni fa mi hanno deviato su altri


Ci può stare!
Io invece ritengo il Nuance un ottimo qp: mi ha sempre colpito positivamente. Senza cercare di strafare, niente di troppo impegnativo ma completo nella sua semplicità
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda biodinamico » 19 apr 2020 14:39

Mike76 ha scritto:
Ludi ha scritto:penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


A me ha fatto pensare ad una botta di caldo, che ha snaturato alcune caratteristiche del vino rendendolo irriconoscibile.
Non aveva niente del Sancerre...nessuna mineralità verticale, nessun accenno vegetale...e veramente niente piacevolezza, molto squilibrato.
Vabbè...ho un altro paio di cru presi insieme a questo...curioso a questo punto di sentirli...

Confermo,
Bevuto la stesso vino un paio di mesi fa,bottiglia comprata dal produttore,piaciuto parecchio.
Mellot produce vini tendenzialmente più completi ed equilibrati anche da giovani rispetto agli altri seppur ottimi Sancerre,gli preferisco leggermente Pascal Cotat,in cui trovo maggior carattere,ma è una questione soggettiva.Sul Sauvignon in generale come già detto è molto difficile avvicinarsi a Dagueneau anche per il tanto celebrato Vatan secondo me...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda zampaflex » 19 apr 2020 16:01

Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Ludi ha scritto:
penso sia una bottiglia sfortunata. Mellot fa cose egregie, e a mio avviso è tra i produttori di riferimento della denominazione. Personalmente, a me piace più di Cotat (anche se Dagueneau resta irraggiungibile)


Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.


Ho un solo assaggio in annata 2013 del vino in questione (Les Romains) ed è avvenuto nel 2019. Era pronto da bere, sul plateau evolutivo. Nessun flaw nè premox. Tra l'altro ricordo essere stata una bella bevuta, molto piacevole.
Confermo la capacità di Mellot di sfornare vini territoriali e buoni, anzi alcuni molto buoni. Tra i comuni mortali preferisco Pinard o Cotat; Dagueneau corre un'altra gara, un Kilian Jornet della Loira :mrgreen:


Hai provato anche Riffault? Non lo conosco.


Un paio di referenze, circa un lustro fa. Auksinis e Skeveldra. Considera che se non ha cambiato stile lavora su uve botritizzate... Due assaggi, isolati, non fanno sicuramente storia, ma non mi hanno entusiasmato. Il iistino triple A spesso e volentieri non contiene vini su cui investo perché non sono nelle mie corde


Dalla tua descrizione mi sembra il prototipo del bio- naturalista odierno, uno che deve fare vini eccentrici perché altrimenti non se lo fila nessuno. Ne starò lontano, grazie.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Messner » 19 apr 2020 16:24

zampaflex ha scritto:
Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Messner ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Anche qui metto il mio mattoncino. Bevuto due mesi fa Edmond 2012 ed aveva smussato ogni spigolo. Certo, in un Sancerre giovane le durezze la fanno da padrone, il fatto che un 2013 fosse ancora così tosto è strano.


Ho un solo assaggio in annata 2013 del vino in questione (Les Romains) ed è avvenuto nel 2019. Era pronto da bere, sul plateau evolutivo. Nessun flaw nè premox. Tra l'altro ricordo essere stata una bella bevuta, molto piacevole.
Confermo la capacità di Mellot di sfornare vini territoriali e buoni, anzi alcuni molto buoni. Tra i comuni mortali preferisco Pinard o Cotat; Dagueneau corre un'altra gara, un Kilian Jornet della Loira :mrgreen:


Hai provato anche Riffault? Non lo conosco.


Un paio di referenze, circa un lustro fa. Auksinis e Skeveldra. Considera che se non ha cambiato stile lavora su uve botritizzate... Due assaggi, isolati, non fanno sicuramente storia, ma non mi hanno entusiasmato. Il iistino triple A spesso e volentieri non contiene vini su cui investo perché non sono nelle mie corde


Dalla tua descrizione mi sembra il prototipo del bio- naturalista odierno, uno che deve fare vini eccentrici perché altrimenti non se lo fila nessuno. Ne starò lontano, grazie.



Piuttosto se vuoi qualcosa di ben fatto e non lo conosci già (ne dubito, è bravo e noto in quel di Sancerre...) vai su Gerard Boulay
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda biodinamico » 19 apr 2020 18:17

Ressia-Barbaresco Canova 2010
Granato.Naso molto classico su note di arancia sanguinella,violetta,terra e tabacco biondo.Bocca delicata,tannino fine,elegante,chiude purtroppo non lunghissimo ma nel complesso piaciuto!
Kà Mancinè-Rossese di Dolceacqua Galeae Angè 2012
Granato.Ciliegia,scorza d’arancia,fiori secchi,chiodo di garofano e bella balsamicità.In bocca è ancora teso,il tannino non ancora risolto ma di buona fattura,finale di buona lunghezza con ritorni balsamici,produttore che visitai anni fa e quando capita compro e bevo volentieri soprattutto in vacanza,vini sempre molto piacevoli.
Fx Pichler-Urgenstein terrassen riesling federspiel 2008
Dorato,naso maturo e caleidoscopico di ananas,cedro,pietra,lemongrass,cardamomo e iodio.Intenso,di medio corpo,ancora nervoso con un’acidità sostenuta che invoglia al sorso,chiusura di buona lunghezza e salinità considerando la tipologia,grande manico...tappo stelvin!
Balthazar-Cote du Rhône 2017
Rubino.Ciliegia,mora e pepe nero,bocca semplice,piacevole e non banale.
Jamet-Côte Rotie 2009
Rubino cupo,riflesso granato.Subito complesso,ciliegia,pepe nero,arancia,carne alla brace,cenere e una sottile nota sanguigna e di caffè in granì.Bocca intensa,polposa,tannino ben presente e finissimo,finale lungo e appagante.Stile tra i miei preferiti in zona,davvero ottimo!
Bressan-Schioppettino 2013
Rubino.Naso affascinante di arancia amara,chinotto,pepe rosa e erbe di montagna,balsamico.Sorso fresco,teso con buona progressione nel finale su note di erbe aromatiche e resina.
Giuseppe Rinaldi-Rosae 2017
Rubino brillante.Ciliegia,mirtilli,pepe e noce moscata,sorso semplice,vigoroso,ottimo vino da tavola.
Mi è capitato di assaggiare altri Ruchè,della zona più famosa di Castagnole/Caresana trovandoli sempre parecchio alcolici e squilibrati,cosa che non riscontro mai nella versione di Rinaldi,c’è qualche produttore che merita escludendo Gatto,Ferraris e Crivelli(questo secondo me il migliore tra i tre)?
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2020

Messaggioda Ludi » 19 apr 2020 19:52

Contratto, For England Rosé 2011: buono. Non eccellente, ma ci sta. Pecca di deficit di acidità, come quasi tutti i metodo classico italiani, ma la fragolina è irresistibile.
Casa Rojo, Rias Baixas La Marimorena 2018: assolutamente delizioso! Ha tutto il corredo aromatico dell'Albarino, dall'albicocca alla salsedine, con una acidità che lo rende una tentazione continua. Incredibile rapporto q/p (8€)
Fongoli, Sagrantino di Montefalco 2008: non è il Fracanton, che per me è uno dei migliori SdM, ma si fa bere davvero bene. Composto e quasi austero, con tannino domo. Un produttore che amo davvero molto.

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