Le Colonne Milanesi

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gianluca1975
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gianluca1975 » 10 giu 2011 20:15

Dedalus ha scritto:
gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto:Troppo lunga per oggi pomeriggio. Vedi che sono brevissimo.

Ti dico solo che all'interno di quei parametri, che potrebbero anche essere formulati diversamente (variabilità 1), si trova una variabilità fortissima, che si rivela nel momento in cui il singolo traduce dalla fattispecie astratta delle complessità, dell'equilibrio, etcetera, la sua personale conformazione e misura ovvero fattispecie concreta di complessità, equilibrio etcetera. Quella che a lui piace di più.

Non si scappa da questo punto, che poi è lo stesso di Pigigres: la complessità da sola non basta, deve essere anche gradita.

Rossano, hai frantumato i maroni per venti pagine chiedendo risposte e ti è stata data, oltretutto condivisa anche da quelli che hanno le mie stesse posizioni, la risposta alla tua obiezione è sottolineata e comunque fammi capire cosa stiamo sbagliando e perchè, altrimenti abbiamo già finito di parlare e finalmente è chiaro a tutti, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, il vostro atteggiamento e cosa intendete per dialogo...

Come "fammi capire"?

Te l'ho appena scritto.

Quei parametri sono parziali, eterogenei e opinabili. Potrebbero essere stesi diversamente.

Quei parametri vanno poi declinati concretamente nel significato che prendono al palato e nella testa di ognuno. Portano concretamente a valutazioni diverse.

Che ti devo dire di più?

Le pratiche masturbatorie non mi sono mai piaciute neanche da piccolo, soprattutto quelle mentali...
Come diceva il Sommo Poeta:
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Dedalus
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 20:16

gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto:Inoltre.

Un amico discreto assaggiatore di vini tedeschi mi diceva un giorno: "oh, sto vino cià 'na sapidità pazzesca, cià n'intensità olfattiva pazzesca, cià n'acidità dolce e bella che da sola va benissimo, ma... quando sono tutte e tre insieme altissime, ti sfondano la bocca!"

Che vuol dire? Che la somma delle parti di massimo livello non dà sempre (o meglio non dà solitamente) la bellezza perfetta, il buono assoluto.

Il piacere è nel disegno d'insieme, nella cosa intera e viva, e non invece nelle singole parti isolate dalle altre, nella vivisezione.

gianluca1975 ha scritto:4) La valutazione di un vino è composta dalla la sommatoria delle valutazioni dei singoli criteri rielaborati e ricalcolati in un'ottica complessiva d’insieme ed alla fine esternate in un numero/voto.


Ma è appunto questo rielaborare i dati degustativi in visione d'insieme il punto in cui entra in gioco il gusto personale, sia fisico, il suo palato e la sua tolleranza per l'alcool o il dolce o la noce moscata... sia mentale, la sua preferenza per vini sobri o esplosivi, da rincorrere o che te la buttano in faccia, mentali o carnali...

Come si fa a non vedere che a questo punto il vino che è uno solo nel bicchiere genera visioni e quindi valutazioni inevitabilmente diverse, che possono finire per giungere INDIFFERENTEMENTE ED IMPREVEDIBILMENTE vicino alle valutazioni di altri, oppure lontano.

Quando uno conosce il gusto del singolo valutatore lo può prevedere e interpretare, e in questo sta il significato della comunicazione del vino.

Se uno ti dice (ogni tanto capita ancora): "questo vino ha preso il primo premio!" tu che gli chiedi? GLi chiedi ovviamente: "chi glie l'ha dato?". Non solo per sapere se è una sagra di paese o uno dei grandi degustatori del mondo, ma anche E SOPRATTUTTO se è Bettane o Masnaghetti, se è Parker o Galloni, se è Robinson o Suckling. Lo stesso per i forumisti.

Perché cambia tutto.

Come si faccia a negare questa enorme evidenza, io proprio non riesco a capirlo.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 20:17

gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto:
gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto:Troppo lunga per oggi pomeriggio. Vedi che sono brevissimo.

Ti dico solo che all'interno di quei parametri, che potrebbero anche essere formulati diversamente (variabilità 1), si trova una variabilità fortissima, che si rivela nel momento in cui il singolo traduce dalla fattispecie astratta delle complessità, dell'equilibrio, etcetera, la sua personale conformazione e misura ovvero fattispecie concreta di complessità, equilibrio etcetera. Quella che a lui piace di più.

Non si scappa da questo punto, che poi è lo stesso di Pigigres: la complessità da sola non basta, deve essere anche gradita.

Rossano, hai frantumato i maroni per venti pagine chiedendo risposte e ti è stata data, oltretutto condivisa anche da quelli che hanno le mie stesse posizioni, la risposta alla tua obiezione è sottolineata e comunque fammi capire cosa stiamo sbagliando e perchè, altrimenti abbiamo già finito di parlare e finalmente è chiaro a tutti, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, il vostro atteggiamento e cosa intendete per dialogo...

Come "fammi capire"?

Te l'ho appena scritto.

Quei parametri sono parziali, eterogenei e opinabili. Potrebbero essere stesi diversamente.

Quei parametri vanno poi declinati concretamente nel significato che prendono al palato e nella testa di ognuno. Portano concretamente a valutazioni diverse.

Che ti devo dire di più?

Le pratiche masturbatorie non mi sono mai piaciute neanche da piccolo, soprattutto quelle mentali...
Come diceva il Sommo Poeta:
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.


Sei tu però che qui molli il ragionamento e prendi gli atteggiamenti a corrente alternata che rinfacci ai soggettivisti.

O no?
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda vittoxx » 10 giu 2011 20:23

gianluca1975 ha scritto:Le pratiche masturbatorie non mi sono mai piaciute neanche da piccolo.

Neanche da piccolo?... :shock: :mrgreen:
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gianluca1975 » 10 giu 2011 20:28

Dedalus ha scritto:
Sei tu però che qui molli il ragionamento e prendi gli atteggiamenti a corrente alternata che rinfacci ai soggettivisti.

O no?

No!!! Mi avete fracassato i coglioni, ho avuto conferma, già lo sapevo da un pezzo ma tendo sempre ad essere ottimista, che a voi non ve ne frega un cazzo delle opinioni altrui, è un copione già trito e ritrito, prima ci sei tu che sembri voler ragionare e capire le motivazioni degli altri e spacchi il capello su tutto usando ragionamenti logici se qualcuno nella foga scrive qualcosa di sbagliato oppure passi all'onanismo sfrenato per confutare tesi logiche e sensate, poi, quando si arriva ad un punto di contatto sul quale si può trovare una convergenza ti eclissi ed arrivano i kamikaze imbottiti di minchiate ed offese che fanno degenerare il tutto ed alla fine ritorni tu a concludere che siamo noi a tirarci indietro sul dialogo. La verità è che con voi è impossibile ragionare di alcunché. Non venire a dire che non centri nulla perchè non dico che devi dissociarti da certi discorsi (capisco bene questo atteggiamento di non voler scontentare nessuno sul forum, soprattutto certi elementi, però non lo condivido), però manco avallarli, perchè così facendo ti tratto esattamente come loro. Finisco tornando all'inizio: mi avete fracassato i coglioni!!!
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gianluca1975 » 10 giu 2011 20:29

vittoxx ha scritto:
gianluca1975 ha scritto:Le pratiche masturbatorie non mi sono mai piaciute neanche da piccolo.

Neanche da piccolo?... :shock: :mrgreen:

ho anche scritto "soprattutto quelle mentali", non fare il soggettivsta pure tu!!! :D
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda M. de Hades » 10 giu 2011 20:31

gianluca1975 ha scritto:...mi avete fracassato i coglioni!!!



:roll: :roll: :roll:
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 20:38

gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto:
Sei tu però che qui molli il ragionamento e prendi gli atteggiamenti a corrente alternata che rinfacci ai soggettivisti.

O no?

No!!! Mi avete fracassato i coglioni, ho avuto conferma, già lo sapevo da un pezzo ma tendo sempre ad essere ottimista, che a voi non ve ne frega un cazzo delle opinioni altrui, è un copione già trito e ritrito, prima ci sei tu che sembri voler ragionare e capire le motivazioni degli altri e spacchi il capello su tutto usando ragionamenti logici se qualcuno nella foga scrive qualcosa di sbagliato oppure passi all'onanismo sfrenato per confutare tesi logiche e sensate, poi, quando si arriva ad un punto di contatto sul quale si può trovare una convergenza ti eclissi ed arrivano i kamikaze imbottiti di minchiate ed offese che fanno degenerare il tutto ed alla fine ritorni tu a concludere che siamo noi a tirarci indietro sul dialogo. La verità è che con voi è impossibile ragionare di alcunché. Non venire a dire che non centri nulla perchè non dico che devi dissociarti da certi discorsi (capisco bene questo atteggiamento di non voler scontentare nessuno sul forum, soprattutto certi elementi, però non lo condivido), però manco avallarli, perchè così facendo ti tratto esattamente come loro. Finisco tornando all'inizio: mi avete fracassato i coglioni!!!

No, scusa.

Se parli con me, parla con me.

Io rispondo di quello che scrivo io, come lo scrivo io.

Purtroppo rispondo anche di quando lo scrivo io. Avrei mai pensato che qualcuno mi avrebbe rimproverato di non essere abbastanza assiduo sul forum a parlare di soggettivo ed oggettivo... :mrgreen:

Scherzi a parte, mi dispiace che ti incazzi, ma il ragionamento è ragionamento. Arriva al punto centrale, quello in cui la percezione degli stimoli organolettici, uguali per tutti, si trasforma in valutazione, attraverso una prima ricomposizione in parametri, complessità, intensità, blablablà, e poi attraverso una seconda in figure, in fisionomie.

Non basta evocare dei totem generici, "la complessità", "l'intensità", "l'equilibrio", se questi non fanno altro che spostare il problema a valle, anziché risolverlo.

Non è che ci sia qualcosa di molto diverso fra il dire: "un vino per essere grande deve essere buono" e "un vino per essere grande deve essere complesso". Perché qualsiasi parametro diviene significativo non in sé, ma per il fatto che si presume che dia piacere. Se il piacere una certa complessità non lo provoca, e uno sa dirti esattamente perché (ad esempio perché è tutta complessità di legni e coadiuvanti enologici, mentre lui vuole sentire l'uva e la terra, o viceversa), quello ti ha descritto la sua regola del gusto e dato con questo sostanza e contenuto concreto a questi parametri astratti dentro cui può starci qualsiasi cosa.

La complessità non basta. Deve essere complessità gradita, e tale gradimento è soggettivo.
Inoltre possono essere grandi anche vini piuttosto semplici, o per meglio dire normalmente complessi, in virtù di altri parametri eccezionali. Ad esempio ricordo che uno dei grandissimi DRC d'annata che si sbevazzavano quelli di winesnob venne esaltato in maniera incredibile non tanto per la complessità, che era nella media, ma per la nettezza e il realismo spinto di un singolo descrittore fra i più comuni, la ciliegia o il lampone, ora non ricordo.

Io la vedo così. Se tu vuoi continuare ad insultare e gridare ai complotti a me dispiace, ma ci posso fare poco.
Ultima modifica di Dedalus il 10 giu 2011 20:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gianluca1975 » 10 giu 2011 20:45

Dedalus ha scritto: ...

Per me l'argomento è chiuso, quando ci vedremo ne parlerò molto volentieri, ma sul forum per me se ne è già parlato pure troppo...


gianluca1975 ha scritto:Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 20:48

gianluca1975 ha scritto:
Dedalus ha scritto: ...

Per me l'argomento è chiuso, quando ci vedremo ne parlerò molto volentieri, ma sul forum per me se ne è già parlato pure troppo...

Sta bene.


gianluca1975 ha scritto:Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos


Però ora per onestà intellettuale vatti a rileggere il ritratto del soggettivista che hai offerto qualche pagina più indietro, e guarda se non ti si addice perfettamente, in questo passaggio.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gianluca1975 » 10 giu 2011 20:50

Dedalus ha scritto:Però ora per onestà intellettuale vatti a rileggere il ritratto del soggettivista che hai offerto qualche pagina più indietro, e guarda se non ti si addice perfettamente, in questo passaggio.

NO!!!
:D
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda l'oste » 10 giu 2011 20:55

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che dü maron
sütan a giugà in dü
sarann minga culatun...?
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Palma » 10 giu 2011 21:10

Se scrivessi ora non potrei non offendere pesantemente diversi soggettivisti, in primis Matteo, quindi attendo domani per vedere se la notte porterà consiglio. Visto che chiedete sempre spiegazioni che poi non vanno mai bene, vorrei giusto capire una cosa pure io: qual'è il processo culturale che porta ad ammettere il 60/100 a Krug 88, ma non il 98/100 al Berlucchi, perchè non è mica chiaro, ma proprio per nulla, a meno che... domani, domani
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda alexer3b » 10 giu 2011 21:13

Scusate ma torno da una falanghinata galattica ... ma il Runcot c'aveva per caso troppo legno ?

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 10 giu 2011 21:37

Rossano pero' tornando al discorso di prima cioe' che giustamente bisogna sapere quale tal critico da quel tal punteggio da come la metti giu' sembra che tutti i critici siano Maroni inteso come essere estremista, non e' cosi', questo e' anche quello che cerco di dire nel discorso generale riferito all'esperienza e al buon senso quando si valuta un vino

Se io come detto amo le, semplifichiamo, asperita' di uno Chablis di Denis Race sono pero' perfettamente in grado di apprezzare e riconoscere la superiorita' di un Raveneau molto piu' intenso, profondo ed equilibrato di Race, il Maroni estremista invece da 60 a Race 80 a Raveneau e 95 allo Chardonnay di Planeta

Fa benissimo per carita' perche' deve portare avanti il personaggio che si e'
costruito ma non tutta la critica enologica e' cosi' ci sono dei distinguo facciamocene una ragione
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 21:42

Palma ha scritto:Se scrivessi ora non potrei non offendere pesantemente diversi soggettivisti, in primis Matteo, quindi attendo domani per vedere se la notte porterà consiglio. Visto che chiedete sempre spiegazioni che poi non vanno mai bene, vorrei giusto capire una cosa pure io: qual'è il processo culturale che porta ad ammettere il 60/100 a Krug 88, ma non il 98/100 al Berlucchi, perchè non è mica chiaro, ma proprio per nulla, a meno che... domani, domani


Infatti secondo me sono entrambi plausibili, in astratto.

Solo che l'eccellenza è fatta spesso di almeno una caratteristica particolarmente spiccata, e questa è facile che tanto crei entusiasmo sfrenato nei più, tanto può comprensibilmente causare fastidio in alcuni.

Nei vini che normalmente si considerano mediocri c'è di norma poca roba a cui attaccarsi, anche se in linea generale nulla osta. Metti quel certo [MODE] di Wineduck che misura la qualità del vino non sulla qualità degustativa ma sull'efficienza manageriale dell'azienda che lo produce e lo vende. Vogliamo dire che da questo punto di vista il Berlucchi non sia uno dei più grandi vini d'Italia.

Tanto alla fine per l'utilità e per il peso collettivo dell'opinione non è che sia qualificante la legittimità in quanto tale. E' invece la sua capacità di illustrare aspetti e prospettive insoliti ma ficcanti, la sua capacità di smuovere neuroni e aprire potenziali modi alternativi di guardare al vino. Tutto sta a vedere quanto sono interessanti per ognuno...
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 21:48

gremul ha scritto:Rossano pero' tornando al discorso di prima cioe' che giustamente bisogna sapere quale tal critico da quel tal punteggio da come la metti giu' sembra che tutti i critici siano Maroni inteso come essere estremista, non e' cosi', questo e' anche quello che cerco di dire nel discorso generale riferito all'esperienza e al buon senso quando si valuta un vino

Se io come detto amo le, semplifichiamo, asperita' di uno Chablis di Denis Race sono pero' perfettamente in grado di apprezzare e riconoscere la superiorita' di un Raveneau molto piu' intenso, profondo ed equilibrato di Race, il Maroni estremista invece da 60 a Race 80 a Raveneau e 95 allo Chardonnay di Planeta

Fa benissimo per carita' perche' deve portare avanti il personaggio che si e'
costruito ma non tutta la critica enologica e' cosi' ci sono dei distinguo facciamocene una ragione


Qui viene in mezzo ai piedi il solito punto del giusto delta.

Non è la misura della differenza di opinioni che conta, ma la sua natura.

Se la natura della differenza è data solo dalle piccole differenze organolettiche, perché ognuno ha la sua anatomia e fisiologia leggermente diversa dagli altri, salvo stranezze tutti rientriamo grosso modo negli stessi parametri, e in ogni caso impariamo a farci la tara reciprocamente.

Ma questo è nulla.

Il punto è che anche a parità perfetta di percezione sensoriale, il meccanismo mentale che trasforma i dati sensoriali in immagini e le immagini in opinioni è talmente complesso che può portare ovunque. Non conta se poi porta vicino o porta lontano. Conta che ognuno abbia la sua strada.

In questo senso quello che ritiene che un vino non superi la famosa soglia dei 90 e si ferma a 89, e l'altro che invece glie la fa superare e va a 91, sembrano vicini ma invece sono molto lontani, come percorso mentale. Qui davvero ha ragione l'oste, sti cazzo di punti sono ambigui e pericolosi.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 10 giu 2011 21:50

Ma no dai Ross quella roba li di giudicare un vino in base alla capacita' imprenditoriale e' una farsa su, ora non diciamo eresie per difendere le proprie posizioni
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 21:51

alexer3b ha scritto:Scusate ma torno da una falanghinata galattica ... ma il Runcot c'aveva per caso troppo legno ?

Alex


Per alcuni "abbastanza" troppo.

Per altri "molto" troppo.

:mrgreen:
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda alexer3b » 10 giu 2011 21:55

Dedalus ha scritto:
alexer3b ha scritto:Scusate ma torno da una falanghinata galattica ... ma il Runcot c'aveva per caso troppo legno ?

Alex


Per alcuni "abbastanza" troppo.

Per altri "molto" troppo.

:mrgreen:

C'è la terza opzione dedicata a De Castoris in De Cervaris : "non è mai" troppo.

Alex
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda de magistris » 10 giu 2011 21:59

alexer3b ha scritto:
Dedalus ha scritto:
alexer3b ha scritto:Scusate ma torno da una falanghinata galattica ... ma il Runcot c'aveva per caso troppo legno ?

Alex


Per alcuni "abbastanza" troppo.

Per altri "molto" troppo.

:mrgreen:

C'è la terza opzione dedicata a De Castoris in De Cervaris : "non è mai" troppo.

Alex


devi essere stanco per il viaggio, fratello, forse ti sei scordato che la mia opzione è "troppo è mai".
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 10 giu 2011 22:17

gremul ha scritto:Ma no dai Ross quella roba li di giudicare un vino in base alla capacita' imprenditoriale e' una farsa su, ora non diciamo eresie per difendere le proprie posizioni


Ma rientra teoricamente nel campo di gioco, come il vino frutto di Maroni.

Sono posizioni che appunto per quanto non siano incoerenti, hanno poco interesse per l'appassionato, perché poco aggiungono alla possibilità di aumentare la comprensione del vino, o semplicemente di considerare una nuova possibilità significativa. Se invece incontri il Mazzoleni di dieci anni fa, le sue posizioni sono non meno distanti dalla media degli altri degustatori, ma il loro significato... :wink:

La cultura funziona così.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda alexer3b » 10 giu 2011 22:26

de magistris ha scritto:devi essere stanco per il viaggio, fratello, forse ti sei scordato che la mia opzione è "troppo è mai".

Ops , scusa brother ! La solforosa offusca anche le menti più brillanti e , non facendo parte della categoria , mi ritrovo un gradino sotto a Jimmy il Fenomeno.

Alex
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 10 giu 2011 22:27

Ma non e' vero, Maroni anche se estremo valuta, fino a prova contraria, quello che c'e' nel bicchiere, wineduck valuta la capacita' imprenditoriale di vendere un prodotto che sia vino, detersivo o auto, come fai ad accostarlo a Maroni??

Allora anche la bellezza dell'etichetta dovrebbe rientrare nel punteggio finale?? Suvvia...
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda manichi » 10 giu 2011 22:47

"Non so se sono stato mai poeta
e non mi importa niente di saperlo
riempirò i bicchieri del mio vino
non so com'è però vi invito a berlo
e le masturbazioni celebrali
le lascio a chi è maturo al punto giusto
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto."
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto.

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