LE BEVUTE DI MARZO 2021

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Nightfall
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Nightfall » 15 mar 2021 11:03

Milziade Antano - Sagrantino di Montefalco 2012

Avevo assaggiato questo vino in cantina qualche anno fa, e mi aveva colpito la bellissima materia, al tempo però
sovrastata da un tannino troppo arrogante. Dopo qualche anno di bottiglia decido di tornare su questo vino.
Rosso rubino cupo ed impenetrabile, con leggeri riflessi che virano sul granato sull'unghia.
Naso molto variegato e giocato su toni molto scuri, emergono note di mora, pepe, muschio, cuoio, grafite e liquirizia.
In bocca è molto ben fatto, la buona acidità ed i tannini ancora fitti ma più morbidi accompagnano una grande materia senza affaticare la beva, molto piacevole ed equilibrata. Molto bello anche il finale giocato su liquirizia e grafite, che ritornano con grande persistenza. Un sagrantino davvero ben fatto, piaciuto molto.
Alcuni non diventano mai folli. I loro vini devono essere proprio noiosi.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda vinogodi » 15 mar 2021 11:31

Nightfall ha scritto:Milziade Antano - Sagrantino di Montefalco 2012

Avevo assaggiato questo vino in cantina qualche anno fa, e mi aveva colpito la bellissima materia, al tempo però
sovrastata da un tannino troppo arrogante. Dopo qualche anno di bottiglia decido di tornare su questo vino.
Rosso rubino cupo ed impenetrabile, con leggeri riflessi che virano sul granato sull'unghia.
Naso molto variegato e giocato su toni molto scuri, emergono note di mora, pepe, muschio, cuoio, grafite e liquirizia.
In bocca è molto ben fatto, la buona acidità ed i tannini ancora fitti ma più morbidi accompagnano una grande materia senza affaticare la beva, molto piacevole ed equilibrata. Molto bello anche il finale giocato su liquirizia e grafite, che ritornano con grande persistenza. Un sagrantino davvero ben fatto, piaciuto molto.
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Nightfall
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Nightfall » 15 mar 2021 11:53

vinogodi ha scritto:
Nightfall ha scritto:Milziade Antano - Sagrantino di Montefalco 2012

Avevo assaggiato questo vino in cantina qualche anno fa, e mi aveva colpito la bellissima materia, al tempo però
sovrastata da un tannino troppo arrogante. Dopo qualche anno di bottiglia decido di tornare su questo vino.
Rosso rubino cupo ed impenetrabile, con leggeri riflessi che virano sul granato sull'unghia.
Naso molto variegato e giocato su toni molto scuri, emergono note di mora, pepe, muschio, cuoio, grafite e liquirizia.
In bocca è molto ben fatto, la buona acidità ed i tannini ancora fitti ma più morbidi accompagnano una grande materia senza affaticare la beva, molto piacevole ed equilibrata. Molto bello anche il finale giocato su liquirizia e grafite, che ritornano con grande persistenza. Un sagrantino davvero ben fatto, piaciuto molto.
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Concordo pienamente Marco! E' uno di quei produttori (insieme a Bea e Tabarrini) che mi ogni tanto mi fa ricredere su questo vino, che col tempo ho quasi completamente abbandonato
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda vinogodi » 15 mar 2021 12:06

Nightfall ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Nightfall ha scritto:Milziade Antano - Sagrantino di Montefalco 2012

Avevo assaggiato questo vino in cantina qualche anno fa, e mi aveva colpito la bellissima materia, al tempo però
sovrastata da un tannino troppo arrogante. Dopo qualche anno di bottiglia decido di tornare su questo vino.
Rosso rubino cupo ed impenetrabile, con leggeri riflessi che virano sul granato sull'unghia.
Naso molto variegato e giocato su toni molto scuri, emergono note di mora, pepe, muschio, cuoio, grafite e liquirizia.
In bocca è molto ben fatto, la buona acidità ed i tannini ancora fitti ma più morbidi accompagnano una grande materia senza affaticare la beva, molto piacevole ed equilibrata. Molto bello anche il finale giocato su liquirizia e grafite, che ritornano con grande persistenza. Un sagrantino davvero ben fatto, piaciuto molto.
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Concordo pienamente Marco! E' uno di quei produttori (insieme a Bea e Tabarrini) che mi ogni tanto mi fa ricredere su questo vino, che col tempo ho quasi completamente abbandonato
...e con gli altri due hai fatto tris, hai enumerato i produttori più emozionanti. Nel periodo di approfondimento di Sagrantino , erano sempre quelli che si elevavano una spanna su tutti. Vorrei aggiungere, anche se contestabile da qualcuno, il 25 anni di Arnaldo Caprai , sempre vituperato perchè troppo mediatico. Ha una longevità spaventosa e con gli anni migliora, mitigando alcune "internazionalità" un poco spinte . Aprire oggi una 1997/1998/1999 davvero sono da strabuzzare gli occhi , anche come integrità e cromaticità da far impallidire blasonati Pomerol...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Ziliovino » 15 mar 2021 13:07

Immagine 

Immagine

Champagne Louis XV 1995 Brut - De Venoge. Aperto e concessivo fin da subito, frutta gialla, mirabelle, spezia dolce, a tratti sembra di stare in profumeria mantenendo comunque buona eleganza, sorso teso e bollicina cremosa, ha quasi un tocco di piccantezza al sorso che mi convince poco, comunque Champagne di carattere.

Saumur rouge Les Motelles 2013 - Domaine Guiberteau. Apre sulla frutta scura, piuttosto chiuso, concederà poi anche liquirizia e leggero fumé, peperone solo accennato, sorso fresco e di corpo leggero, gli manca un po' di incisività ma l'eleganza non manca.

Saumur Champigny Les Poyeux 2013 - Antoine Senzay. Anche questo necessità di un po' di aria per aprirsi, è però speculare al precedente, il tratto è più rustico ed il sorso più pieno, simile nello sviluppo con la frutta un poco più chiara ed il peperone solo accennato. Non so come siano le ultime annate di Clos Rougeard, comunque per quanto riguarda la Loira rossa mi sembra sempre che davanti in fuga ci sia Rougeard ed il gruppo di inseguitori tutti indietro ed ancora ben distanziati...

Bugey Cerdon Demì-sec 2019 - Renardat Fache. Si lascia bere bene grazie all'equilibrio al sorso tra spiccata freschezza e zuccheri ben dosati, ma al naso è davvero parecchio selvatico, sembra quasi un fragolino. Eh, niente, se confrontiamo i nostri moscato, brachetto, e mettiamoci pure lambrusco, con i similari d'oltralpe i cugini sono indietro anni luce, c'è poco da fare...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda gmi1 » 15 mar 2021 17:28

Riesling 2012 Castel Juval
forse la prima versione con tappo a vite (la 2010 aveva ancora il sughero), di una freschezza da non credere, colore ancora luminoso e per nulla carico, che dire la bontá fatta vino, é piaciuto a tutti, anche a chi non va al di lá del prosecchino e fragolino :mrgreen: , sicuramente anni davanti a se per dare ancora soddisfazioni su cosa sia un buonissimo riesling, con frutta e sapori minerali ben in evidenza, mantenendo sempre una finezza e regalitá stupefacente.... vale la pena aspettarli questi riesling, perché a pochi anni dalla vendemmia non danno queste piacevolezze cosí compiute....
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Ludi » 16 mar 2021 09:58

Aldo Clerico, Barolo 2014: piuttosto piatto, giocato molto su toni speziato, leggeremente surmaturo. Non ha le nuances verdi che a volte trovo nell'pannata, ma passa iniosservato.
Aldo Clerico, Barolo del Comune di Serralunga 2014: un po' meglio, se non altro per la presenza di note fruttate più accentuate e di un pizzico di rosa.
Brancaia, Ilatraia 2005: ha terziarizzato davvero bene, ed esprime alla perfezione il territorio nelle note calde, che non gli fanno però perdere eleganza. C'è decisamente di peggio in giro.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda michelep » 16 mar 2021 15:34

Nightfall ha scritto:Dato che siamo in pieno tema sangiovese romagnolo, mi sapete dare qualche info sul Domus Caia di Ferrucci?

Vedo che non ti hanno risposto, ci provo io: il domus caia è fatto con appassimento delle uve, che detta così ti fa immaginare un monolite fruttoloso amaroneggiante e invece da' un prodotto sicuramente impegnativo (è pur sempre riserva) ma sfaccettato e interessante, mantiene eleganza e si beve senza sforzi sia a tavola che no. Non è una macchietta come la descrizione della vinificazione puo' far pensare, insomma.
Buon potenziale di tenuta nel tempo, ho bevuto anno scorso qualcosa della prima metà anni 00 (se non sbaglio) ed era ancora interessante.
Al prezzo cui si trova (in zona 25 euro al supermercato/enoteca) è da provare.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Nightfall » 16 mar 2021 17:09

michelep ha scritto:
Nightfall ha scritto:Dato che siamo in pieno tema sangiovese romagnolo, mi sapete dare qualche info sul Domus Caia di Ferrucci?

Vedo che non ti hanno risposto, ci provo io: il domus caia è fatto con appassimento delle uve, che detta così ti fa immaginare un monolite fruttoloso amaroneggiante e invece da' un prodotto sicuramente impegnativo (è pur sempre riserva) ma sfaccettato e interessante, mantiene eleganza e si beve senza sforzi sia a tavola che no. Non è una macchietta come la descrizione della vinificazione puo' far pensare, insomma.
Buon potenziale di tenuta nel tempo, ho bevuto anno scorso qualcosa della prima metà anni 00 (se non sbaglio) ed era ancora interessante.
Al prezzo cui si trova (in zona 25 euro al supermercato/enoteca) è da provare.



Grazie mille per le delucidazioni! Me ne è stata regalata una bottiglia 2016, aspetterò ancora un pò a stapparla.
Mi ero promesso di stapparla insieme ad un chianti riserva della stessa annata per fare un confronto, ma alla luce di questa cosa
dell'appassimento credo che me la berrò da sola :lol:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda vinogodi » 16 mar 2021 21:17

...difficile che parli fi un " vino quotidiano" , quello che bevo a pasto, con la famiglia. Segnatevelo: Bonarda " La Picciona" 2015 Lusenti. Nonosta nte i 6 anni è spaventosamente integro, rosso con netti riflessi violacei. Profumi di cassis e ciliegia, netti , intensi. Bocca potente, tannini decisi , avvolgente. Davvero buono...come direbbe l' Oste , piaciuto proprio...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Alberto » 16 mar 2021 21:58

vinogodi ha scritto:...difficile che parli fi un " vino quotidiano" , quello che bevo a pasto, con la famiglia. Segnatevelo: Bonarda " La Picciona" 2015 Lusenti. Nonosta nte i 6 anni è spaventosamente integro, rosso con netti riflessi violacei. Profumi di cassis e ciliegia, netti , intensi. Bocca potente, tannini decisi , avvolgente. Davvero buono...come direbbe l' Oste , piaciuto proprio...

Quotidiano mica tanto, vino ambizioso che gira sul ventello a bottiglia...ad ogni modo mi incuriosisce parecchio... :wink:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Riccardo M. » 16 mar 2021 22:54

Clos de La Roche 2017 - A. Rousseau

“I grandi vini sono grandi sempre”.
Un drappo di seta dai colori vividi. Carezzevole, rapporto tra ampiezza e lunghezza da formula magica. Il miglior vino giovane della mia vita. Mi ha letteralmente lasciato spiazzato, scosso. Vino memorabile.

Peccato, non riesco ad inserire una foto per mostrare il colore da sindrome di Stendhal.
Riccardo
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda M.Sangiorgi » 16 mar 2021 23:26

Degustazione solo in Magnum in questa occasione.

Albana Codronchio 2013 • Fattoria Monticino Rosso
Molto piacevole, una grande Albana secca.
:D :D :D :) +

Edda 2018 • Cantine San Marzano
Chardonnay profumato e avvolgente. Buono ma non è il mio vino.
:D :D :D :)

Valdobbiadene Sup. Dirupo Extra Dry • Andreola
Prosecco molto profumato, spicca la mela. Si beve come aperitivo ma perlage grossolano che non apprezzo particolarmente.
:D :D :)

Le Liti Bianche • I Sabbioni
Sangiovese forlivese vinificato in bianco, premette bene olfattivamente ma si perde completamente in bocca. Non piaciuto
:)
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda vinogodi » 17 mar 2021 10:43

Alberto ha scritto:
vinogodi ha scritto:...difficile che parli fi un " vino quotidiano" , quello che bevo a pasto, con la famiglia. Segnatevelo: Bonarda " La Picciona" 2015 Lusenti. Nonosta nte i 6 anni è spaventosamente integro, rosso con netti riflessi violacei. Profumi di cassis e ciliegia, netti , intensi. Bocca potente, tannini decisi , avvolgente. Davvero buono...come direbbe l' Oste , piaciuto proprio...

Quotidiano mica tanto, vino ambizioso che gira sul ventello a bottiglia...ad ogni modo mi incuriosisce parecchio... :wink:

...vabbè ...ditelo subito , allora, che da me volete solo che parli di La Tache e Montrachet... 8) :lol:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda michelep » 17 mar 2021 19:58

Nightfall ha scritto:
michelep ha scritto:
Nightfall ha scritto:Dato che siamo in pieno tema sangiovese romagnolo, mi sapete dare qualche info sul Domus Caia di Ferrucci?

Vedo che non ti hanno risposto, ci provo io: il domus caia è fatto con appassimento delle uve, che detta così ti fa immaginare un monolite fruttoloso amaroneggiante e invece da' un prodotto sicuramente impegnativo (è pur sempre riserva) ma sfaccettato e interessante, mantiene eleganza e si beve senza sforzi sia a tavola che no. Non è una macchietta come la descrizione della vinificazione puo' far pensare, insomma.
Buon potenziale di tenuta nel tempo, ho bevuto anno scorso qualcosa della prima metà anni 00 (se non sbaglio) ed era ancora interessante.
Al prezzo cui si trova (in zona 25 euro al supermercato/enoteca) è da provare.



Grazie mille per le delucidazioni! Me ne è stata regalata una bottiglia 2016, aspetterò ancora un pò a stapparla.
Mi ero promesso di stapparla insieme ad un chianti riserva della stessa annata per fare un confronto, ma alla luce di questa cosa
dell'appassimento credo che me la berrò da sola :lol:

Oddio, per provare si puo' anche fare perché non è un appassimento pesante e bolso, ma dovrebbero essere due stili piuttosto diversi.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda giodiui » 17 mar 2021 21:00

Castello di Volpaia, Chianti Classico, 2019, 14°. Coloro rosso rubino chiaro, si apre su note floreali che fanno pensare più al Piemonte che alla Toscana, senza gli usuali ‘marcatori’ del sangiovese come le note ematiche e l’arancia sanguinella. La bocca conferma l’impronta fresca e delicata, con un tannino appena percepibile, una discreta lunghezza.
In altro post si diceva della minore versatilità del sangiovese rispetto al nebbiolo. Questo vino è la perfetta controprova: elegante, discretamente complesso ma con una bevibilità e freschezza che allargano molto lo spettro di abbinamento, mi spingo senza problemi fino al brodetto di pesce. Peccato solo per il 14°.
Pagato poco più di 13 euro su xtrawine (offerta), è decisamente una bella bevuta.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda gianni femminella » 17 mar 2021 22:57

giodiui ha scritto:Castello di Volpaia, Chianti Classico, 2019, 14°. Coloro rosso rubino chiaro, si apre su note floreali che fanno pensare più al Piemonte che alla Toscana, senza gli usuali ‘marcatori’ del sangiovese come le note ematiche e l’arancia sanguinella. La bocca conferma l’impronta fresca e delicata, con un tannino appena percepibile, una discreta lunghezza.
In altro post si diceva della minore versatilità del sangiovese rispetto al nebbiolo. Questo vino è la perfetta controprova: elegante, discretamente complesso ma con una bevibilità e freschezza che allargano molto lo spettro di abbinamento, mi spingo senza problemi fino al brodetto di pesce. Peccato solo per il 14°.
Pagato poco più di 13 euro su xtrawine (offerta), è decisamente una bella bevuta.


Mi permetto. In quel post, Luca mi ha detto si riferiva a un certo tipo di cucina moderna, nella quale certe delicatezze non vanno di buon accordo col sangiovese. Se rimaniamo nella cucina "normale", è un modo di dire, il sangiovese è re incontrastato :D
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda giodiui » 17 mar 2021 23:01

gianni femminella ha scritto:
giodiui ha scritto:Castello di Volpaia, Chianti Classico, 2019, 14°. Coloro rosso rubino chiaro, si apre su note floreali che fanno pensare più al Piemonte che alla Toscana, senza gli usuali ‘marcatori’ del sangiovese come le note ematiche e l’arancia sanguinella. La bocca conferma l’impronta fresca e delicata, con un tannino appena percepibile, una discreta lunghezza.
In altro post si diceva della minore versatilità del sangiovese rispetto al nebbiolo. Questo vino è la perfetta controprova: elegante, discretamente complesso ma con una bevibilità e freschezza che allargano molto lo spettro di abbinamento, mi spingo senza problemi fino al brodetto di pesce. Peccato solo per il 14°.
Pagato poco più di 13 euro su xtrawine (offerta), è decisamente una bella bevuta.


Mi permetto. In quel post, Luca mi ha detto si riferiva a un certo tipo di cucina moderna, nella quale certe delicatezze non vanno di buon accordo col sangiovese. Se rimaniamo nella cucina "normale", è un modo di dire, il sangiovese è re incontrastato :D

Magari non proprio re incontrastato, ma ci siamo intesi :wink: :wink:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 17 mar 2021 23:22

Un attimo, è sempre difficile, quando poi lo spettro dei vini è così ampio e variabile.
Qui sta il problema, che forse rende superflua la discussione.
Un pian del ciampolo in annata fresca potrebbe essere irrestibile anche con un vitello tonnato.
Cosa che potrebbe non accadere per un nebbiolo di Altare.
Io facevo una media. Ma forse non ha senso, ogni palato ha il suo stile, le sue abitudini e inclinazioni.
Ci sono dei Sangiovese che ho trovato più in stile Pinot di tanti Pinot che lo volevano essere. Tanto da creare confusione nel berli.
Però, nella media, il Sangiovese non brilla per duttilità.
Specie ora e fatte salve eccezioni.
E più le temperature saliranno e meno lo saranno.
Ma questo è quello che penso
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda giodiui » 17 mar 2021 23:53

Luca castoldi ha scritto:Un attimo, è sempre difficile, quando poi lo spettro dei vini è così ampio e variabile.
Qui sta il problema, che forse rende superflua la discussione.
Un pian del ciampolo in annata fresca potrebbe essere irrestibile anche con un vitello tonnato.
Cosa che potrebbe non accadere per un nebbiolo di Altare.
Io facevo una media. Ma forse non ha senso, ogni palato ha il suo stile, le sue abitudini e inclinazioni.
Ci sono dei Sangiovese che ho trovato più in stile Pinot di tanti Pinot che lo volevano essere. Tanto da creare confusione nel berli.
Però, nella media, il Sangiovese non brilla per duttilità.
Specie ora e fatte salve eccezioni.
E più le temperature saliranno e meno lo saranno.
Ma questo è quello che penso

Vero, però c'è la variabile 'fattore umano'. bisogna vedere chi e dove capisce come sta evolvendo la natura e come imparare a fare il vino di conseguenza. Mi è capitato spesso di incontrare produttori che dicono che loro portano le uve a perfetta maturazione e venga quel che venga. sono destinati al declino con il clima che ci aspetta. chablis a 14.5° e quello che ne consegue. Probabilmente il riscaldamento climatico spariglierà le carte più di qualsiasi altro fenomeno umano e naturale degli ultimi 50 anni, e se è vero che il manico è fondamentale, quello che serve nelle annate di oggi e di domani è diverso da quello che ti permetteva di fare il vino eccellente ieri.
Questo determina una rottura radicale del principio di trasmissione della competenza tra generazioni. I 'tradizionalisti' che hanno fatto la fortuna del vino di ieri non sono attrezzati per fare il vino buono domani.
Se ci pensate, è un fatto rivoluzionario: quanti produttori in Borgogna e Langa si crogiolano e gongolano nella beata consapevolezza che facendo come hanno fatto i loro avi non possono sbagliare. Con le estati a 42-43° hai voglia di imparare da tuo nonno per il quale la più grande preoccupazione era arrivare almeno a 12° alcolici...
Per me sta diventando una cartina di tornasole: parla con un produttore e chiedigli come gestisce le annate calde. La metà cambia discorso, un altro quarto ti dà risposte elusive, poi ci sono quelli che ti dicono le cose che fanno per attenuare la siccità, per proteggere i grappoli, ecc.
Dovremmo aprire un thread su vino e cambiamenti climatici.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 18 mar 2021 00:27

Io posso parlare con un po di cognizione sulla zona di cui ho maggior contezza. Borgogna.
Peraltro non sono un tecnico, ma ascolto
18 19 20 calde.
14 17 più Pinot, classiche, con rischi di diluizione, ma a me piacciono.
Io non ho produttori "interventisti". Dopo fanno poco.
Devono solo capire quando vendemmiare, lì giocano la partita.
Lì devi essere bravo . Un giorno può cambiare le sorti di una vendemmia.
Sarà sempre più così.
Ma va bene, i vini possono essere non perfetti.
Ma se hanno talento, non sarà nascosto da qualche imperfezione.
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Bordolese78 » 18 mar 2021 08:17

Il cambiamento climatico in atto, al netto dell'intervento e della sapienza dei produttori, sarà con tutta probabilità costate e progressivo ed allo stesso modo influirà sulla nostra percezione, il nostro gusto ed anche il "modo" di bere.

Farà parte di quei cambiamenti dei trend che negli anni abbiamo osservato, vuoi influenzati da mode (supertuscans et simila) o da "necessità" (prezzi assurdi/reperibilità limitata).

Guarderemo con rimpianto i "vini di oggi" oppure magari, verremo sorpresi da zone produzione che in questo momento faticano a far breccia nel cuore degli appassionati più esigenti...chissà.

Ciao a tutti
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda emigrato » 18 mar 2021 14:30

giodiui ha scritto:Castello di Volpaia, Chianti Classico, 2019, 14°. Coloro rosso rubino chiaro, si apre su note floreali che fanno pensare più al Piemonte che alla Toscana, senza gli usuali ‘marcatori’ del sangiovese come le note ematiche e l’arancia sanguinella. La bocca conferma l’impronta fresca e delicata, con un tannino appena percepibile, una discreta lunghezza.
In altro post si diceva della minore versatilità del sangiovese rispetto al nebbiolo. Questo vino è la perfetta controprova: elegante, discretamente complesso ma con una bevibilità e freschezza che allargano molto lo spettro di abbinamento, mi spingo senza problemi fino al brodetto di pesce. Peccato solo per il 14°.
Pagato poco più di 13 euro su xtrawine (offerta), è decisamente una bella bevuta.

Io sono fermo all 2017 del Castello di Volpaia ma anche se l'annata era molto calda mi e' piaciuto piu' tannino e meno freschezza ma un bel bouquet e come hai detto te abbastanza lungo nel finale. Lo importano qui in Polonia ma con un prezzo decisamente superiore.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda eno » 18 mar 2021 15:54

giodiui ha scritto:[
Vero, però c'è la variabile 'fattore umano'. bisogna vedere chi e dove capisce come sta evolvendo la natura e come imparare a fare il vino di conseguenza. Mi è capitato spesso di incontrare produttori che dicono che loro portano le uve a perfetta maturazione e venga quel che venga. sono destinati al declino con il clima che ci aspetta. chablis a 14.5° e quello che ne consegue. Probabilmente il riscaldamento climatico spariglierà le carte più di qualsiasi altro fenomeno umano e naturale degli ultimi 50 anni, e se è vero che il manico è fondamentale, quello che serve nelle annate di oggi e di domani è diverso da quello che ti permetteva di fare il vino eccellente ieri.
Questo determina una rottura radicale del principio di trasmissione della competenza tra generazioni. I 'tradizionalisti' che hanno fatto la fortuna del vino di ieri non sono attrezzati per fare il vino buono domani.
Se ci pensate, è un fatto rivoluzionario: quanti produttori in Borgogna e Langa si crogiolano e gongolano nella beata consapevolezza che facendo come hanno fatto i loro avi non possono sbagliare. Con le estati a 42-43° hai voglia di imparare da tuo nonno per il quale la più grande preoccupazione era arrivare almeno a 12° alcolici...
Per me sta diventando una cartina di tornasole: parla con un produttore e chiedigli come gestisce le annate calde. La metà cambia discorso, un altro quarto ti dà risposte elusive, poi ci sono quelli che ti dicono le cose che fanno per attenuare la siccità, per proteggere i grappoli, ecc.
Dovremmo aprire un thread su vino e cambiamenti climatici.


Mah... io non me la vedo tutta questa moltitudine di produttori che se ne strafregano beatamente dell’innalzento delle temperature.... ma posso sbagliarmi..
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Ziliovino » 18 mar 2021 19:02

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Collines Rhodaniennes Syrah 2016 - Domaine Garon. Prodotto base tutto sul frutto, con yogurt al mirtillo e frutti rossi, piacevole, nella media della zona direi, niente di più.

Terre Siciliane Nero Ossidiana 2016 - Tenuta di Castellaro. Decisamente spiazzante questo mix 50% gamay di  Morgon e 50% Cerasuolo di Vittoria che in realtà arriva da Lipari... tutto frutti rossi e fiori, dal frutto croccante, sorso fresco e sapido e giusto un tocco di tannino. Gli manca l'allungo e la mobilità, ma sicuramente bevuta interessante.

Toscana Tignanello 2000 - Antinori. Sarà banale e scontato, ma in quest'annata anche piuttosto buono: subito aperto e concessivo, ricco di frutta rossa, anche leggermente sotto spirito, spezie dolci, legni stagionati solo di contorno, sorso ricco e rotondo ma rinvigorito da una buona scia di freschezza, solo il tannino è ancora graffiante e non bello cesellato come ce lo si aspetterebbe. L'ultimo bicchiere a due giorni dalla stappatura non cede minimamente.

Verdicchio di Matelica 2008 - Collestefano. E' ancora tutto lì. Certo un minimo di evoluzione ce l'ha, verso la cera soprattutto, ma proprio un minimo, c'è ancora la frutta ed i fiori, un tocco vegetale, il sorso fresco. Non acquisisce complessità, ma per quello che costa ha già fatto fin troppo...

Moscato d'Asti 2020 - Cascina Castlet. A Natale avevo stappato il 2019, che mi era parso un poco spento, la seconda possibilità con l'annata fresca è più convincente, fruttato e fragrante, buon equilibrio al sorso, bollicina migliorabile, piacevole.

Barco Reale di Carmignano 2018 - Capezzana. Visti i prezzi in ascesa più o meno ovunque, tocca ravanare nelle denominazioni più misteriose per avere bottiglie da sfoderare col suocero. Questo per una decina di euri compie molto più che egregiamente al compito, nessun peperone, naso fragrante e bocca di bella sostanza e freschezza.
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