Bevute a Napoli

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piergi
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda piergi » 18 feb 2025 21:46

l'oste ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
l'oste ha scritto:Che belle bottiglie avete bevuto Fiore e grazie per le note sul cibo, notevole, ormai ho capito che è una tua abitudine.
Visto il parterre, oltre a te, intendo piergi e Gianni femminella, mi sarebbe venuta la tentazione di tornare in Campania dopo tanto tempo, solo per conoscervi.



Potresti esserti risparmiato una delusione, anzi due, anzi tre :lol:

Se sarai disposto a scendere magari più avanti se ne fa un'altra in tuo onore.
Mi sto arrogando la disponibilità di casa di Fiore, ma credo che si possa rendere disponibile volentieri.

Casa mia è sempre disponibile per accogliere vecchi e nuovi amici :wink:

Vi ringrazio di slancio avvisandovi che anche per voi giovani potrebbe essere una delusione.
La distanza è ostica, la vita convulsa con famiglia e lavori ma con la stagione bella, tipo fine giugno potrebbe aprirsi una possibilità.
Toccando legno, ferro e maroni.

Andrea, la categoria giovani non mi tocca più, nemmeno in questa società ipergiovanilistica! :mrgreen:
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 18 feb 2025 21:54

piergi ha scritto:
l'oste ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
l'oste ha scritto:Che belle bottiglie avete bevuto Fiore e grazie per le note sul cibo, notevole, ormai ho capito che è una tua abitudine.
Visto il parterre, oltre a te, intendo piergi e Gianni femminella, mi sarebbe venuta la tentazione di tornare in Campania dopo tanto tempo, solo per conoscervi.



Potresti esserti risparmiato una delusione, anzi due, anzi tre :lol:

Se sarai disposto a scendere magari più avanti se ne fa un'altra in tuo onore.
Mi sto arrogando la disponibilità di casa di Fiore, ma credo che si possa rendere disponibile volentieri.

Casa mia è sempre disponibile per accogliere vecchi e nuovi amici :wink:

Vi ringrazio di slancio avvisandovi che anche per voi giovani potrebbe essere una delusione.
La distanza è ostica, la vita convulsa con famiglia e lavori ma con la stagione bella, tipo fine giugno potrebbe aprirsi una possibilità.
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 23 feb 2025 17:33

Prossima puntata Domenica 9 Marzo a pranzo, andrà in scena lo Chenin Blanc della Loira. Sarà una orizzontale 2014 più varie ed eventuali, Line-Up strepitosa. Ancora un posto disponibile se qualcuno è interessato :wink:
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda zampaflex » 24 feb 2025 12:33

Nexus1990 ha scritto:Prossima puntata Domenica 9 Marzo a pranzo, andrà in scena lo Chenin Blanc della Loira. Sarà una orizzontale 2014 più varie ed eventuali, Line-Up strepitosa. Ancora un posto disponibile se qualcuno è interessato :wink:


Mandami mp con i nomi, che sono curioso. Ne abbiamo fatta una l'anno scorso molto ampia, ma su annate miste. :D
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 01 mar 2025 13:43

Nexus1990 ha scritto:Prossima puntata Domenica 9 Marzo a pranzo, andrà in scena lo Chenin Blanc della Loira. Sarà una orizzontale 2014 più varie ed eventuali, Line-Up strepitosa. Ancora un posto disponibile se qualcuno è interessato :wink:

Ancora un posto disponibile se qualcuno volesse aggiungersi :D
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda l'oste » 01 mar 2025 17:52

Essendo indomito rossista, nella vita ho approfondito pochi vini bianchi, a parte il Trebbiano di Valentini, Cotat e Vatan, i borgogna, Chablis, Fiano di Avellino, Verdicchio, qualche Gravner, Gaja e Rey e nord italici vari.
Voglio ringraziare però la Gang del Bosco, vecchio gruppo di forumisti (gremul, deruj, il Comandante, pippuz, marcolandia e molti altri), che mi hanno fatto bere ed innamorare di alcune etichette fuori dal comune.
Chiedo permesso per una battuta Fiore.
Se nella line up della degustazione di chenin c'è una qualsiasi annata de Les Nourissons di Bernadeau, il podio parte dal secondo posto.
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 01 mar 2025 20:01

l'oste ha scritto:Essendo indomito rossista, nella vita ho approfondito pochi vini bianchi, a parte il Trebbiano di Valentini, Cotat e Vatan, i borgogna, Chablis, Fiano di Avellino, Verdicchio, qualche Gravner, Gaja e Rey e nord italici vari.
Voglio ringraziare però la Gang del Bosco, vecchio gruppo di forumisti (gremul, deruj, il Comandante, pippuz, marcolandia e molti altri), che mi hanno fatto bere ed innamorare di alcune etichette fuori dal comune.
Chiedo permesso per una battuta Fiore.
Se nella line up della degustazione di chenin c'è una qualsiasi annata de Les Nourissons di Bernadeau, il podio parte dal secondo posto.

Vedremo, ho anche io grosse aspettative per questa bottiglia ormai costosissima, che avrò il piacere di bere per la prima volta (e azzarderei non di una lunga serie, visto il prezzo non proprio amichevole a cui viene via di questi tempi)
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda l'oste » 01 mar 2025 22:23

Nexus1990 ha scritto:
l'oste ha scritto:Essendo indomito rossista, nella vita ho approfondito pochi vini bianchi, a parte il Trebbiano di Valentini, Cotat e Vatan, i borgogna, Chablis, Fiano di Avellino, Verdicchio, qualche Gravner, Gaja e Rey e nord italici vari.
Voglio ringraziare però la Gang del Bosco, vecchio gruppo di forumisti (gremul, deruj, il Comandante, pippuz, marcolandia e molti altri), che mi hanno fatto bere ed innamorare di alcune etichette fuori dal comune.
Chiedo permesso per una battuta Fiore.
Se nella line up della degustazione di chenin c'è una qualsiasi annata de Les Nourissons di Bernadeau, il podio parte dal secondo posto.

Vedremo, ho anche io grosse aspettative per questa bottiglia ormai costosissima, che avrò il piacere di bere per la prima volta (e azzarderei non di una lunga serie, visto il prezzo non proprio amichevole a cui viene via di questi tempi)

Purtroppo hai ragione, il costo attuale è proibitivo, ho avuto il çulo di conoscere e bere varie annate di questo vino a inizio millennio e ai tempi costava un po' meno di un foglio da 100.
L'ultima volta che l'ho bevuto era il 2021 ad una cena in cui c'era anche andrea (dago) non ricordo l'annata, forse era una 2008. Spettacolare comunque.
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda andrea » 02 mar 2025 19:28

l'oste ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
l'oste ha scritto:Essendo indomito rossista, nella vita ho approfondito pochi vini bianchi, a parte il Trebbiano di Valentini, Cotat e Vatan, i borgogna, Chablis, Fiano di Avellino, Verdicchio, qualche Gravner, Gaja e Rey e nord italici vari.
Voglio ringraziare però la Gang del Bosco, vecchio gruppo di forumisti (gremul, deruj, il Comandante, pippuz, marcolandia e molti altri), che mi hanno fatto bere ed innamorare di alcune etichette fuori dal comune.
Chiedo permesso per una battuta Fiore.
Se nella line up della degustazione di chenin c'è una qualsiasi annata de Les Nourissons di Bernadeau, il podio parte dal secondo posto.

Vedremo, ho anche io grosse aspettative per questa bottiglia ormai costosissima, che avrò il piacere di bere per la prima volta (e azzarderei non di una lunga serie, visto il prezzo non proprio amichevole a cui viene via di questi tempi)

Purtroppo hai ragione, il costo attuale è proibitivo, ho avuto il çulo di conoscere e bere varie annate di questo vino a inizio millennio e ai tempi costava un po' meno di un foglio da 100.
L'ultima volta che l'ho bevuto era il 2021 ad una cena in cui c'era anche andrea (dago) non ricordo l'annata, forse era una 2008. Spettacolare comunque.

Moi????? :D

Sicuro fosse il 2021? Mi sembra così tanto tempo fa... Non ci siamo più incrociati...
Nourissons è uno dei miei bianchi preferiti al mondo.
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda l'oste » 02 mar 2025 21:22

andrea ha scritto:
l'oste ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
l'oste ha scritto:Essendo indomito rossista, nella vita ho approfondito pochi vini bianchi, a parte il Trebbiano di Valentini, Cotat e Vatan, i borgogna, Chablis, Fiano di Avellino, Verdicchio, qualche Gravner, Gaja e Rey e nord italici vari.
Voglio ringraziare però la Gang del Bosco, vecchio gruppo di forumisti (gremul, deruj, il Comandante, pippuz, marcolandia e molti altri), che mi hanno fatto bere ed innamorare di alcune etichette fuori dal comune.
Chiedo permesso per una battuta Fiore.
Se nella line up della degustazione di chenin c'è una qualsiasi annata de Les Nourissons di Bernadeau, il podio parte dal secondo posto.

Vedremo, ho anche io grosse aspettative per questa bottiglia ormai costosissima, che avrò il piacere di bere per la prima volta (e azzarderei non di una lunga serie, visto il prezzo non proprio amichevole a cui viene via di questi tempi)

Purtroppo hai ragione, il costo attuale è proibitivo, ho avuto il çulo di conoscere e bere varie annate di questo vino a inizio millennio e ai tempi costava un po' meno di un foglio da 100.
L'ultima volta che l'ho bevuto era il 2021 ad una cena in cui c'era anche andrea (dago) non ricordo l'annata, forse era una 2008. Spettacolare comunque.

Moi????? :D

Sicuro fosse il 2021? Mi sembra così tanto tempo fa... Non ci siamo più incrociati...
Nourissons è uno dei miei bianchi preferiti al mondo.

Può essere, la memoria è labile, allora era prima del covid, al circolo c'era una nutrita schiera di forumisti, pippuz, il Comandante, gremul e bottiglie sparse, era serata relax estiva non ho appunti ma ricordo un Cru di Trapet e il Guercio tra i rossi, Tarlant zero, il Cupo di Pietracupa, un Breg 2001. E Les Nourissons che se non ricordo male avevi portato proprio tu.
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 10 mar 2025 02:55

Degustazione Chenin spettacolare per i miei gusti, una delle migliori a cui abbia partecipato, con una compagnia stupenda, si è parlato del vino ma anche di molto altro. Si è pure mangiato (stavolta a casa di una cara amica): si parte col crudo con scampi, gamberi rossi, ostriche e tartare di ricciola e salmone, poi insalatina di mazzancolle con mele e aceto balsamico, quindi mozzarella di bufala e carciofi grigliati, orata in crosta di patate con contorno di asparagi, infine polpo scottato su crema di ceci. Sui vini dolci un caprino a crosta fiorita spettacolare, roquefort, blu Stilton, quindi i dolci: bocconotti abruzzesi, tarte tatin, selezione di cioccolatini artigianali irpini. Sembrava di meno a tavola :lol:
I vini, tutti performanti:
Prologo: Le Maître
Ferme de la Sansonnière Vin de France La Lune 2021
Bello il gioco tra l’ossidazione e l’acidita, bella dolcezza di frutto, purtroppo manca un po’ di energia (servito colpevolmente un po’ caldo)
16,5
Prima Batteria: Touraine
François Chidaine Vouvray Les Argiles 2014
Complessità notevole tra miele di castagno, frutta gialla matura, un che di speziato. Bocca di grande concentrazione, rinfrancata dalla netta nota acida, finale ancora speziato e leggermente piccante che aggiunge un ulteriore tocco di colore 17,5
Domaine de Bellivière Jasnières ‘Calligramme’ 2014
Al naso marmellata di arance, una nota burrosa e una mineralità sparata, più propriamente rocciosa che pirica. La dovizia aromatica è accompagnata da una dinamica gustativa superba, che si sviluppa sia in ampiezza che in lunghezza, con un pizzico di sale a ravvivare il finale finemente affumicato. Grandissimo vino 18
Seconda Batteria: Anjou
Domaine du Collier Saumur La Charpenterie 2014
Parte su sentori insistenti di orzo torbato, invero un po’ grevi, per quanto personali, ma il tempo compie il miracolo: col passare dei minuti il vino ringiovanisce e i sentori guadagnano in finezza con tè, erbe officinali, noce pesca, un eco mentolato, bellissimo il finale, di raro lindore, che firma in calce il profilo aereo di questo vino. Manca forse qualcosa a centro bocca per eguagliare la bellezza del vino precedente. 17,75
Eric Morgat Savennières Fides 2014
Pure lui parte su sentori cerealicoli molto simili a quelli di Collier, decisamente più largo del suo vicino, esibisce un frutto maturo, ma turgido, luminoso, un ricordo di crema pasticcera. Vagamente dimostrativo, anche se in senso buono, gli manca proprio un pizzico di grazia rispetto al compagno di batteria. 17,25
Terza Batteria: I Top
Clos Rougeard Saumur Brezè 2014
Una parte affumicata poderosa, al naso, un po’ come il vino di suo figlio parte un po’ plumbeo ma quando esce il sole è mezzogiorno di fuoco: fiori di ogni sorta, la mineralità si fa più sottile, timo, salvia, rosmarino, poi l’eucalipto, un’apoteosi. Bocca tonica, di precisione cartesiana, tagliente e avvolgente insieme. Lunghissimo. Fuoriclasse se ce n’è uno. 18,5
Bernaudeau Vin de France Les Nourrissons 2014
Il trionfo dell’agrume: in scorza, candito, in marmellata, in crema, poi il frutto si fa più dolce e vira verso l’ananas e una mirabolante nota di burro aromatizzato alle erbe. Bocca vibrante, è letteralmente un globo di energia, meravigliosamente contrastata, esplosiva, in retrolfattiva la mineralità, non finisce mai. Fuoriclasse se ce n’è un altro. 18,5
Quarta Batteria: I Dolci
Delesvaux Coteau du Layon Selection de Grain Nobles 1994
Nettamente superiore al ben più blasonato Moelleux di Clos Naudin. Una complessità unica tra pinoli, lavanda (?), zucchero filato, chi più che ha più ne metta, ma alleggerita da un’acidità sferzante, rinfrescante, con delle incredibili note di scorza di arancia amara nel finale. Commovente 18,25
Clos Naudin Vouvray Moelleux Reserve 2005
Pure lui ha grande complessità tra ananas, pesca gialla, frutto della passione, agrume candito, ma ha molta meno aciditá e quindi allungo, c’è un bel tocco minerale ma con l’altro francamente non c’è partita, sui dolci comunque migliora. 17,25
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda piergi » 10 mar 2025 09:31

Che invidia non poter essere venuto... :lol: :lol: :lol:
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda bobbisolo » 10 mar 2025 10:15

Nexus1990 ha scritto:...di raro lindore...


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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda arnaldo » 10 mar 2025 11:21

col senno di poi la batteria Touraine andava messa penultima. calligramme lo ricordo con un discreto residuo.......
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda zampaflex » 10 mar 2025 15:48

arnaldo ha scritto:col senno di poi la batteria Touraine andava messa penultima. calligramme lo ricordo con un discreto residuo.......


Dei vini di Bellivière, Rosiers ha certamente un notevole residuo, Calligramme di solito è secco.
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 10 mar 2025 19:50

zampaflex ha scritto:
arnaldo ha scritto:col senno di poi la batteria Touraine andava messa penultima. calligramme lo ricordo con un discreto residuo.......


Dei vini di Bellivière, Rosiers ha certamente un notevole residuo, Calligramme di solito è secco.

Questo era totalmente secco
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 06 apr 2025 16:06

Ieri con la solita combriccola a casa mia, piccola panoramica sulla Grenache.
Menù: crescia umbra con salame dei nebrodi, fave e pancetta. Assaggio di zuppetta primaverile (fave, piselli, asparagi) con crostini di pane fritto. Maccarunari al ragù irpino fatti dalle sapienti mani di una cara amica che ha partecipato alla serata. Filetto di maialino alla senape bardato con lardo di maialino dei nebrodi con contorno di asparagi grigliati. Quindi formaggi per il Cannonau e torta Barozzi per il Banyuls.
Olivier Pithon Le Colt d’en Olby 2017
Il campionario di puzze è notevolissimo: riduzione, volatile, uovo, se la cerchi la trovi. Però in bocca ha una dolcezza piacevole e una bella dinamica. 16
Clos Marie Pic Saint Loup Les Glorieuses 2017
Questo è un vino serio, (giovanissimo, color porpora), scuro nei sentori di frutta e pepe nero, mora, la nota sanguigna. Sorso di grande austerità, avvolgente ma dritto, pregevole la nota amara nel finale. Tra 5 anni sarà un grande vino. 17
P.S. Unico vino che non fosse Grenache in purezza, ma un blend 50% Syrah/50% Grenache.
Jimenez-Landi Sierra de Gredos Las Iruelas 2019
Parte ridotto ma si pulisce velocemente sfoderando una complessità impressionante fatta di macedonia di fragole, ribes (?), timo, scorza di agrume, qualcosa di erbaceo, quasi medicinale. Bocca quasi verticale al netto dell’alcool e della densità del liquido, elettrica, tannino fitto e graffiante. Finale lungo. Molto buono, chissà tra 4/5 anni. 17,5
Domaine de la Janasse Chateauneuf du Pape Chaupin 2001
Naso notevole, dolce ma con una nota di oliva, cuoio, frutto ben maturo. In bocca parte sempre sul dolce, notevole viscosità, sembra cedere a un po’ di mollezza ma si riscatta con la freschezza balsamica che rimonta di minuto in minuto. 17
Chateau Rayas Chateauneuf du Pape Reserve 2007
Cambia continuamente nel calice, parte su un insistente nota fumè, poi esce il fruttino rosso e la spezia orientale, il mandarino, le erbe aromatiche, la mineralitá. Trama molto bella, elegantissima, con una dinamica di bocca unica: il liquido entra in bocca e si espande per poi restringersi ed allungarsi nel finale. Manca un po’ di guizzo/ tensione per fare il capolavoro, ma la complessità e la mobilità sono irreali. 18,25
Montisci Barrosu Riserva 2008
Tutto macchia mediterranea: mirto, rosmarino, insistenti note officinali, frutta sotto spirito. In bocca l’alcool c’è e si sente ma non prevarica, anzi aggiunge un punto di saturazione al quadro rendendolo sicuramente personale. 17
Domaine de la Rectorie Banyuls Leon Parcé 1998
Datteri, caffè, erbe aromatiche, balsamicità spiccata, grafite. Bocca di bel peso, asciutta pur nella dolcezza, grande sapidità. 17,25
Krug 164
Parte che è una spremuta di agrumi, acido e scattante, giovanissimo. Col tempo il limone si fa crema ed esce una nota affumicata che conferisce un pizzico di rotondità, che non guasta. Sempre un bello champagne, da risentire tra 5 anni. 17,5
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Noirphenix81 » 09 apr 2025 10:17

Nexus1990 ha scritto:Ieri con la solita combriccola a casa mia, piccola panoramica sulla Grenache.
Menù: crescia umbra con salame dei nebrodi, fave e pancetta. Assaggio di zuppetta primaverile (fave, piselli, asparagi) con crostini di pane fritto. Maccarunari al ragù irpino fatti dalle sapienti mani di una cara amica che ha partecipato alla serata. Filetto di maialino alla senape bardato con lardo di maialino dei nebrodi con contorno di asparagi grigliati. Quindi formaggi per il Cannonau e torta Barozzi per il Banyuls.
Olivier Pithon Le Colt d’en Olby 2017
Il campionario di puzze è notevolissimo: riduzione, volatile, uovo, se la cerchi la trovi. Però in bocca ha una dolcezza piacevole e una bella dinamica. 16
Clos Marie Pic Saint Loup Les Glorieuses 2017
Questo è un vino serio, (giovanissimo, color porpora), scuro nei sentori di frutta e pepe nero, mora, la nota sanguigna. Sorso di grande austerità, avvolgente ma dritto, pregevole la nota amara nel finale. Tra 5 anni sarà un grande vino. 17
P.S. Unico vino che non fosse Grenache in purezza, ma un blend 50% Syrah/50% Grenache.
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Parte ridotto ma si pulisce velocemente sfoderando una complessità impressionante fatta di macedonia di fragole, ribes (?), timo, scorza di agrume, qualcosa di erbaceo, quasi medicinale. Bocca quasi verticale al netto dell’alcool e della densità del liquido, elettrica, tannino fitto e graffiante. Finale lungo. Molto buono, chissà tra 4/5 anni. 17,5
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Naso notevole, dolce ma con una nota di oliva, cuoio, frutto ben maturo. In bocca parte sempre sul dolce, notevole viscosità, sembra cedere a un po’ di mollezza ma si riscatta con la freschezza balsamica che rimonta di minuto in minuto. 17
Chateau Rayas Chateauneuf du Pape Reserve 2007
Cambia continuamente nel calice, parte su un insistente nota fumè, poi esce il fruttino rosso e la spezia orientale, il mandarino, le erbe aromatiche, la mineralitá. Trama molto bella, elegantissima, con una dinamica di bocca unica: il liquido entra in bocca e si espande per poi restringersi ed allungarsi nel finale. Manca un po’ di guizzo/ tensione per fare il capolavoro, ma la complessità e la mobilità sono irreali. 18,25
Montisci Barrosu Riserva 2008
Tutto macchia mediterranea: mirto, rosmarino, insistenti note officinali, frutta sotto spirito. In bocca l’alcool c’è e si sente ma non prevarica, anzi aggiunge un punto di saturazione al quadro rendendolo sicuramente personale. 17
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Datteri, caffè, erbe aromatiche, balsamicità spiccata, grafite. Bocca di bel peso, asciutta pur nella dolcezza, grande sapidità. 17,25
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Parte che è una spremuta di agrumi, acido e scattante, giovanissimo. Col tempo il limone si fa crema ed esce una nota affumicata che conferisce un pizzico di rotondità, che non guasta. Sempre un bello champagne, da risentire tra 5 anni. 17,5


Buongiorno, posso chiedere con quanto anticipo sono state stappate le bottiglie, e se sono stati usati decanter / caraffe in qualche modo?

Grazie in anticipo, saluti
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 09 apr 2025 11:01

Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Ieri con la solita combriccola a casa mia, piccola panoramica sulla Grenache.
Menù: crescia umbra con salame dei nebrodi, fave e pancetta. Assaggio di zuppetta primaverile (fave, piselli, asparagi) con crostini di pane fritto. Maccarunari al ragù irpino fatti dalle sapienti mani di una cara amica che ha partecipato alla serata. Filetto di maialino alla senape bardato con lardo di maialino dei nebrodi con contorno di asparagi grigliati. Quindi formaggi per il Cannonau e torta Barozzi per il Banyuls.
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Il campionario di puzze è notevolissimo: riduzione, volatile, uovo, se la cerchi la trovi. Però in bocca ha una dolcezza piacevole e una bella dinamica. 16
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P.S. Unico vino che non fosse Grenache in purezza, ma un blend 50% Syrah/50% Grenache.
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Naso notevole, dolce ma con una nota di oliva, cuoio, frutto ben maturo. In bocca parte sempre sul dolce, notevole viscosità, sembra cedere a un po’ di mollezza ma si riscatta con la freschezza balsamica che rimonta di minuto in minuto. 17
Chateau Rayas Chateauneuf du Pape Reserve 2007
Cambia continuamente nel calice, parte su un insistente nota fumè, poi esce il fruttino rosso e la spezia orientale, il mandarino, le erbe aromatiche, la mineralitá. Trama molto bella, elegantissima, con una dinamica di bocca unica: il liquido entra in bocca e si espande per poi restringersi ed allungarsi nel finale. Manca un po’ di guizzo/ tensione per fare il capolavoro, ma la complessità e la mobilità sono irreali. 18,25
Montisci Barrosu Riserva 2008
Tutto macchia mediterranea: mirto, rosmarino, insistenti note officinali, frutta sotto spirito. In bocca l’alcool c’è e si sente ma non prevarica, anzi aggiunge un punto di saturazione al quadro rendendolo sicuramente personale. 17
Domaine de la Rectorie Banyuls Leon Parcé 1998
Datteri, caffè, erbe aromatiche, balsamicità spiccata, grafite. Bocca di bel peso, asciutta pur nella dolcezza, grande sapidità. 17,25
Krug 164
Parte che è una spremuta di agrumi, acido e scattante, giovanissimo. Col tempo il limone si fa crema ed esce una nota affumicata che conferisce un pizzico di rotondità, che non guasta. Sempre un bello champagne, da risentire tra 5 anni. 17,5


Buongiorno, posso chiedere con quanto anticipo sono state stappate le bottiglie, e se sono stati usati decanter / caraffe in qualche modo?

Grazie in anticipo, saluti

Niente caraffa/decanter. Pithon e Clos Marie conoscendo lo stile dei produttori le ho stappate circa 6-8 ore prima e ho scolmato un calice. Le altre bottiglie le ho stappate una per volta calcolando di servirle orientativamente 2 ore dopo l’apertura
Noirphenix81
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Noirphenix81 » 09 apr 2025 13:09

Nexus1990 ha scritto:
Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Ieri con la solita combriccola a casa mia, piccola panoramica sulla Grenache.
Menù: crescia umbra con salame dei nebrodi, fave e pancetta. Assaggio di zuppetta primaverile (fave, piselli, asparagi) con crostini di pane fritto. Maccarunari al ragù irpino fatti dalle sapienti mani di una cara amica che ha partecipato alla serata. Filetto di maialino alla senape bardato con lardo di maialino dei nebrodi con contorno di asparagi grigliati. Quindi formaggi per il Cannonau e torta Barozzi per il Banyuls.
Olivier Pithon Le Colt d’en Olby 2017
Il campionario di puzze è notevolissimo: riduzione, volatile, uovo, se la cerchi la trovi. Però in bocca ha una dolcezza piacevole e una bella dinamica. 16
Clos Marie Pic Saint Loup Les Glorieuses 2017
Questo è un vino serio, (giovanissimo, color porpora), scuro nei sentori di frutta e pepe nero, mora, la nota sanguigna. Sorso di grande austerità, avvolgente ma dritto, pregevole la nota amara nel finale. Tra 5 anni sarà un grande vino. 17
P.S. Unico vino che non fosse Grenache in purezza, ma un blend 50% Syrah/50% Grenache.
Jimenez-Landi Sierra de Gredos Las Iruelas 2019
Parte ridotto ma si pulisce velocemente sfoderando una complessità impressionante fatta di macedonia di fragole, ribes (?), timo, scorza di agrume, qualcosa di erbaceo, quasi medicinale. Bocca quasi verticale al netto dell’alcool e della densità del liquido, elettrica, tannino fitto e graffiante. Finale lungo. Molto buono, chissà tra 4/5 anni. 17,5
Domaine de la Janasse Chateauneuf du Pape Chaupin 2001
Naso notevole, dolce ma con una nota di oliva, cuoio, frutto ben maturo. In bocca parte sempre sul dolce, notevole viscosità, sembra cedere a un po’ di mollezza ma si riscatta con la freschezza balsamica che rimonta di minuto in minuto. 17
Chateau Rayas Chateauneuf du Pape Reserve 2007
Cambia continuamente nel calice, parte su un insistente nota fumè, poi esce il fruttino rosso e la spezia orientale, il mandarino, le erbe aromatiche, la mineralitá. Trama molto bella, elegantissima, con una dinamica di bocca unica: il liquido entra in bocca e si espande per poi restringersi ed allungarsi nel finale. Manca un po’ di guizzo/ tensione per fare il capolavoro, ma la complessità e la mobilità sono irreali. 18,25
Montisci Barrosu Riserva 2008
Tutto macchia mediterranea: mirto, rosmarino, insistenti note officinali, frutta sotto spirito. In bocca l’alcool c’è e si sente ma non prevarica, anzi aggiunge un punto di saturazione al quadro rendendolo sicuramente personale. 17
Domaine de la Rectorie Banyuls Leon Parcé 1998
Datteri, caffè, erbe aromatiche, balsamicità spiccata, grafite. Bocca di bel peso, asciutta pur nella dolcezza, grande sapidità. 17,25
Krug 164
Parte che è una spremuta di agrumi, acido e scattante, giovanissimo. Col tempo il limone si fa crema ed esce una nota affumicata che conferisce un pizzico di rotondità, che non guasta. Sempre un bello champagne, da risentire tra 5 anni. 17,5


Buongiorno, posso chiedere con quanto anticipo sono state stappate le bottiglie, e se sono stati usati decanter / caraffe in qualche modo?

Grazie in anticipo, saluti

Niente caraffa/decanter. Pithon e Clos Marie conoscendo lo stile dei produttori le ho stappate circa 6-8 ore prima e ho scolmato un calice. Le altre bottiglie le ho stappate una per volta calcolando di servirle orientativamente 2 ore dopo l’apertura


Mi sarei aspettato qualche oretta in più anche per Rayas. Grazie per le info
Nexus1990
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 09 apr 2025 17:34

Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Ieri con la solita combriccola a casa mia, piccola panoramica sulla Grenache.
Menù: crescia umbra con salame dei nebrodi, fave e pancetta. Assaggio di zuppetta primaverile (fave, piselli, asparagi) con crostini di pane fritto. Maccarunari al ragù irpino fatti dalle sapienti mani di una cara amica che ha partecipato alla serata. Filetto di maialino alla senape bardato con lardo di maialino dei nebrodi con contorno di asparagi grigliati. Quindi formaggi per il Cannonau e torta Barozzi per il Banyuls.
Olivier Pithon Le Colt d’en Olby 2017
Il campionario di puzze è notevolissimo: riduzione, volatile, uovo, se la cerchi la trovi. Però in bocca ha una dolcezza piacevole e una bella dinamica. 16
Clos Marie Pic Saint Loup Les Glorieuses 2017
Questo è un vino serio, (giovanissimo, color porpora), scuro nei sentori di frutta e pepe nero, mora, la nota sanguigna. Sorso di grande austerità, avvolgente ma dritto, pregevole la nota amara nel finale. Tra 5 anni sarà un grande vino. 17
P.S. Unico vino che non fosse Grenache in purezza, ma un blend 50% Syrah/50% Grenache.
Jimenez-Landi Sierra de Gredos Las Iruelas 2019
Parte ridotto ma si pulisce velocemente sfoderando una complessità impressionante fatta di macedonia di fragole, ribes (?), timo, scorza di agrume, qualcosa di erbaceo, quasi medicinale. Bocca quasi verticale al netto dell’alcool e della densità del liquido, elettrica, tannino fitto e graffiante. Finale lungo. Molto buono, chissà tra 4/5 anni. 17,5
Domaine de la Janasse Chateauneuf du Pape Chaupin 2001
Naso notevole, dolce ma con una nota di oliva, cuoio, frutto ben maturo. In bocca parte sempre sul dolce, notevole viscosità, sembra cedere a un po’ di mollezza ma si riscatta con la freschezza balsamica che rimonta di minuto in minuto. 17
Chateau Rayas Chateauneuf du Pape Reserve 2007
Cambia continuamente nel calice, parte su un insistente nota fumè, poi esce il fruttino rosso e la spezia orientale, il mandarino, le erbe aromatiche, la mineralitá. Trama molto bella, elegantissima, con una dinamica di bocca unica: il liquido entra in bocca e si espande per poi restringersi ed allungarsi nel finale. Manca un po’ di guizzo/ tensione per fare il capolavoro, ma la complessità e la mobilità sono irreali. 18,25
Montisci Barrosu Riserva 2008
Tutto macchia mediterranea: mirto, rosmarino, insistenti note officinali, frutta sotto spirito. In bocca l’alcool c’è e si sente ma non prevarica, anzi aggiunge un punto di saturazione al quadro rendendolo sicuramente personale. 17
Domaine de la Rectorie Banyuls Leon Parcé 1998
Datteri, caffè, erbe aromatiche, balsamicità spiccata, grafite. Bocca di bel peso, asciutta pur nella dolcezza, grande sapidità. 17,25
Krug 164
Parte che è una spremuta di agrumi, acido e scattante, giovanissimo. Col tempo il limone si fa crema ed esce una nota affumicata che conferisce un pizzico di rotondità, che non guasta. Sempre un bello champagne, da risentire tra 5 anni. 17,5


Buongiorno, posso chiedere con quanto anticipo sono state stappate le bottiglie, e se sono stati usati decanter / caraffe in qualche modo?

Grazie in anticipo, saluti

Niente caraffa/decanter. Pithon e Clos Marie conoscendo lo stile dei produttori le ho stappate circa 6-8 ore prima e ho scolmato un calice. Le altre bottiglie le ho stappate una per volta calcolando di servirle orientativamente 2 ore dopo l’apertura


Mi sarei aspettato qualche oretta in più anche per Rayas. Grazie per le info

Non stappo mai con larghissimo anticipo vini che hanno più di 15 anni, la mia routine prevede di stappare un paio d’ore prima e poi scolmare o meno un calice a seconda di come trovo il vino. In particolare la bottiglia di Rayas l’ho stappata alle 19:30 (sarebbe stato servito alle 22 circa), ne ho versata una piccolissima quantità e risultava già piuttosto aperto, quindi non ho ritenuto necessario neanche scolmare. Cosa che invece ho fatto con il vino di Jimenez Landi che presentava un po’ di riduzione
Noirphenix81
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Noirphenix81 » 09 apr 2025 18:39

Nexus1990 ha scritto:
Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Ieri con la solita combriccola a casa mia, piccola panoramica sulla Grenache.
Menù: crescia umbra con salame dei nebrodi, fave e pancetta. Assaggio di zuppetta primaverile (fave, piselli, asparagi) con crostini di pane fritto. Maccarunari al ragù irpino fatti dalle sapienti mani di una cara amica che ha partecipato alla serata. Filetto di maialino alla senape bardato con lardo di maialino dei nebrodi con contorno di asparagi grigliati. Quindi formaggi per il Cannonau e torta Barozzi per il Banyuls.
Olivier Pithon Le Colt d’en Olby 2017
Il campionario di puzze è notevolissimo: riduzione, volatile, uovo, se la cerchi la trovi. Però in bocca ha una dolcezza piacevole e una bella dinamica. 16
Clos Marie Pic Saint Loup Les Glorieuses 2017
Questo è un vino serio, (giovanissimo, color porpora), scuro nei sentori di frutta e pepe nero, mora, la nota sanguigna. Sorso di grande austerità, avvolgente ma dritto, pregevole la nota amara nel finale. Tra 5 anni sarà un grande vino. 17
P.S. Unico vino che non fosse Grenache in purezza, ma un blend 50% Syrah/50% Grenache.
Jimenez-Landi Sierra de Gredos Las Iruelas 2019
Parte ridotto ma si pulisce velocemente sfoderando una complessità impressionante fatta di macedonia di fragole, ribes (?), timo, scorza di agrume, qualcosa di erbaceo, quasi medicinale. Bocca quasi verticale al netto dell’alcool e della densità del liquido, elettrica, tannino fitto e graffiante. Finale lungo. Molto buono, chissà tra 4/5 anni. 17,5
Domaine de la Janasse Chateauneuf du Pape Chaupin 2001
Naso notevole, dolce ma con una nota di oliva, cuoio, frutto ben maturo. In bocca parte sempre sul dolce, notevole viscosità, sembra cedere a un po’ di mollezza ma si riscatta con la freschezza balsamica che rimonta di minuto in minuto. 17
Chateau Rayas Chateauneuf du Pape Reserve 2007
Cambia continuamente nel calice, parte su un insistente nota fumè, poi esce il fruttino rosso e la spezia orientale, il mandarino, le erbe aromatiche, la mineralitá. Trama molto bella, elegantissima, con una dinamica di bocca unica: il liquido entra in bocca e si espande per poi restringersi ed allungarsi nel finale. Manca un po’ di guizzo/ tensione per fare il capolavoro, ma la complessità e la mobilità sono irreali. 18,25
Montisci Barrosu Riserva 2008
Tutto macchia mediterranea: mirto, rosmarino, insistenti note officinali, frutta sotto spirito. In bocca l’alcool c’è e si sente ma non prevarica, anzi aggiunge un punto di saturazione al quadro rendendolo sicuramente personale. 17
Domaine de la Rectorie Banyuls Leon Parcé 1998
Datteri, caffè, erbe aromatiche, balsamicità spiccata, grafite. Bocca di bel peso, asciutta pur nella dolcezza, grande sapidità. 17,25
Krug 164
Parte che è una spremuta di agrumi, acido e scattante, giovanissimo. Col tempo il limone si fa crema ed esce una nota affumicata che conferisce un pizzico di rotondità, che non guasta. Sempre un bello champagne, da risentire tra 5 anni. 17,5


Buongiorno, posso chiedere con quanto anticipo sono state stappate le bottiglie, e se sono stati usati decanter / caraffe in qualche modo?

Grazie in anticipo, saluti

Niente caraffa/decanter. Pithon e Clos Marie conoscendo lo stile dei produttori le ho stappate circa 6-8 ore prima e ho scolmato un calice. Le altre bottiglie le ho stappate una per volta calcolando di servirle orientativamente 2 ore dopo l’apertura


Mi sarei aspettato qualche oretta in più anche per Rayas. Grazie per le info

Non stappo mai con larghissimo anticipo vini che hanno più di 15 anni, la mia routine prevede di stappare un paio d’ore prima e poi scolmare o meno un calice a seconda di come trovo il vino. In particolare la bottiglia di Rayas l’ho stappata alle 19:30 (sarebbe stato servito alle 22 circa), ne ho versata una piccolissima quantità e risultava già piuttosto aperto, quindi non ho ritenuto necessario neanche scolmare. Cosa che invece ho fatto con il vino di Jimenez Landi che presentava un po’ di riduzione


Ti ringrazio per l'ulteriore chiarimento, si fa per imparare / confrontarsi...un giorno spero di avere il piacere di stappare una bottiglia di Château Rayas anch'io :shock:
Ho comunque sentito di alcuni ristoranti che stappano 12 ore prima se non di più, magari senza (quasi) sversare, dunque ero curioso.
Grazie ancora
Ultima modifica di Noirphenix81 il 09 apr 2025 18:44, modificato 1 volta in totale.
Nexus1990
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Nexus1990 » 09 apr 2025 18:42

Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Noirphenix81 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
Noirphenix81 ha scritto:
Buongiorno, posso chiedere con quanto anticipo sono state stappate le bottiglie, e se sono stati usati decanter / caraffe in qualche modo?

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Mi sarei aspettato qualche oretta in più anche per Rayas. Grazie per le info

Non stappo mai con larghissimo anticipo vini che hanno più di 15 anni, la mia routine prevede di stappare un paio d’ore prima e poi scolmare o meno un calice a seconda di come trovo il vino. In particolare la bottiglia di Rayas l’ho stappata alle 19:30 (sarebbe stato servito alle 22 circa), ne ho versata una piccolissima quantità e risultava già piuttosto aperto, quindi non ho ritenuto necessario neanche scolmare. Cosa che invece ho fatto con il vino di Jimenez Landi che presentava un po’ di riduzione


Ti ringrazio per l'ulteriore chiarimento, si fa per imparare / confrontarsi...un giorno spero di avere il piacere di stappare una bottiglia di Château Rayas anch'io :shock:
Ho comunque sentito di alcuni ristoranti che stappano 12 ore prima se non di più, magari senza (quasi) sversare, dunque ero curioso.
Grazie ancora
Grazie ancora

Scusa ma non avete stappato la stessa bottiglia meno di un mese fa alla bevuta Rodano?
Noirphenix81
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda Noirphenix81 » 09 apr 2025 19:00

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Nexus1990 ha scritto:Niente caraffa/decanter. Pithon e Clos Marie conoscendo lo stile dei produttori le ho stappate circa 6-8 ore prima e ho scolmato un calice. Le altre bottiglie le ho stappate una per volta calcolando di servirle orientativamente 2 ore dopo l’apertura


Mi sarei aspettato qualche oretta in più anche per Rayas. Grazie per le info

Non stappo mai con larghissimo anticipo vini che hanno più di 15 anni, la mia routine prevede di stappare un paio d’ore prima e poi scolmare o meno un calice a seconda di come trovo il vino. In particolare la bottiglia di Rayas l’ho stappata alle 19:30 (sarebbe stato servito alle 22 circa), ne ho versata una piccolissima quantità e risultava già piuttosto aperto, quindi non ho ritenuto necessario neanche scolmare. Cosa che invece ho fatto con il vino di Jimenez Landi che presentava un po’ di riduzione


Ti ringrazio per l'ulteriore chiarimento, si fa per imparare / confrontarsi...un giorno spero di avere il piacere di stappare una bottiglia di Château Rayas anch'io :shock:
Ho comunque sentito di alcuni ristoranti che stappano 12 ore prima se non di più, magari senza (quasi) sversare, dunque ero curioso.
Grazie ancora
Grazie ancora

Scusa ma non avete stappato la stessa bottiglia meno di un mese fa alla bevuta Rodano?


Sì esatto, ma non mi sono occupato direttamente io delle bottiglie. Rayas 07 era stata stappata la sera prima (se non erro) e bevuta attorno alle 15-15:30, ed era (per me) da pelle d'oca.
Mi è capitato invece di bere a casa Château des Tours Reserve Rouge negli ultimi 3 anni, 2001 (stanchina), 2011 (emozionante), 2014 (deliziosa), 2015 (la migliore), 2017 (golosa) tutte aperte la sera prima assaggiandone giusto un sorso ma senza sversare troppo, e ritengo che le bottiglie abbiano migliorato notevolmente, specie la 2011, ad eccezione della 2001.
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gianni femminella
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Re: Bevute a Napoli

Messaggioda gianni femminella » 09 apr 2025 19:36

Conosco bene Fiore, ero a casa sua il mese scorso. So che sbaglia spesso, gli vanno insegnate un sacco di cose, del resto è un ragazzo giovane.






:mrgreen:
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
Rutilio Namaziano, de reditu

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