Velocissima visita l'altro venerdi' chez le "Domaine Domenico Clerico" a Monforte con assaggio lampo offerto dal suo gentilissimo capo cantiniere (Domenico non c'era):
Barolo Badarina 2006 (dalle nuove vigne in affitto dietro Cascina Francia in Serralunga, tolto dalle barrique 2 mesi fa): colore rubino brillante, non cupo, quasi trasparente. UNa brillantezza e lucentezza che fa presagire la splendida acidità. Il naso ha una nota fruttata importante con una balsamicità che viene fuori a tratti e che rimane il marchio di fabbrica della cantina. Il legno non si sente. Il tannino è vellutato, senza grinze, l'acidità in bocca è una lama. Il finale è lungo, non lunghissimo. . Interessante.
Barolo Ciabot Mentin Ginestra 2006: un Badarina zoommato. PIu' intenso, piu' complesso. Il naso dominato dalla nota balsamica della Ginestra. In bocca è piu' acido, piu' tannico (ingrippa un po', ma non mi sembra tannino da legno), piu' lungo, piu' potente. niente legno neanche qui. Buono, molto buono, forse il miglior 2006 sentito finora. Vino che si puo' già colocare ora al di sopra dei 90. Ne comprero' molto volentieri qualche bottiglia.
Nota a margine. Negli ultimi anni Domenico Clerico e il suo team si stanno decisamente spostando, come del resto richiede il mercato e il mio gusto personale

, verso uno stile di vinificazione piu' leggero. I rotomaceratori ci sono sempre e vengono ancora utilizzati per la fermentazione, ma il loro uso è "alla Cavallotto", con una frequenza di pale di circa un terzo del passato (fino all'annata 2004). Le macerazione sono passate dai 7-10 giorni del periodo Langainista turbospinto ai 15 giorni dei 2006 ai 24 giorni dell'annata 2008 (ricordo che Giacosa lavora intorno ai 15 giorni di macerazione). Il vino fino al 2007 viene messo in barrique, dal 2008 (o forse 2009, non ho capito) il vino di Serralunga verrà messo in botti Pauscha da 25 ettolitri. Il cambiamento stilistico è in atto, non credo diventerà mai un tradizionalista, ma finalmente si riuscirà di nuovo ad assaggiare un nuovo vino della Ginestra non turbato da tannini grippanti, da colori caberneggianti e da nasi talvolta con derive smaltate.
Forza Domenico, forza ragazzi. La strada secondo me è quella giusta.