LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

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dani23
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LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda dani23 » 01 set 2025 19:23

Buone bevute…le diete sono rimandate ad ottobre :mrgreen:
A.Oli
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda A.Oli » 02 set 2025 11:06

Fattoria del Pino - Brunello 2020.
Colore rosso rubino intenso. Al naso emergono sensazioni olfattive che richiamano alla frutta rossa matura e alla componente terrosa tipica del sangiovese il cinese. Segue uno sbuffo di menta selvatica che accompagna piacevolmente tutta la bevuta.
La 2020, diversamente dalla 2019, a mio avviso si presta maggiormente alla beva, nonostante la giovinezza.
Cantina che lavora con serietà e rispetto del territorio su tutta la linea.
piergi
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda piergi » 02 set 2025 15:05

Greco di Tufo Devon 2018- Caggiano
Astenersi appassionati della territorialità.
Il vino è godibile, aperto a pranzo con un tubettino con la rana pescatrice faceva la sua porca figura, note di salvia, menta, ananas maturo, una ancor discreta acidità. Alla cieca mai avrei sparato greco però!
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda vinogodi » 02 set 2025 19:30

...AdMira primitivo 2016 Nicola Ferri. Appena messo in commercio. Bottiglia come al solito dal peso "solenne". Colore vivissimo , da osservare con gli occhiali da sole. Integro all'eccesso. Il naso esplosivo di marasca, durone di Vignola, spezie fini (cannella), leggero tabacco, cioccolata fondente. La bocca di eleganza che non mi aspettavo , pensavo al solito pachidermico bicchiere di vino da queste uve. Impressiona l'equilibrio fra alcool, non eccessivo, e struttura imponente ma con equilibri superbi. Costa pochissimo rispetto al valore del vino, il più bel primitivo bevuto quest'anno ... in attesa del Memor 2017 in arrivo. Seguendo alcune aziende pugliesi, è dovere per scienza e conoscenza seguire quanto possibile i vini pugliesi , dove il Primiticvo è il vero re dell'area. i miei preferiti quest'anno ( 19 assaggi di Primitivo) :
- ES Gianfranco Fino Etichetta nera ( la Riserva Etichetta Rossa è fuori concorso , manco la cito......)
- AdMira Nicola Ferri
- Riserva Masseria Jorche
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda Nexus1990 » 02 set 2025 22:47

A.Oli ha scritto:Fattoria del Pino - Brunello 2020.
La 2020, diversamente dalla 2019, a mio avviso si presta maggiormente alla beva, nonostante la giovinezza.
Cantina che lavora con serietà e rispetto del territorio su tutta la linea.

Mi torna: 2019 annata seria, da lunga gittata, secondo me non quanto la 2016 ma vicina. 2020 molto più solare e approcciabile ma chi ha tenuto a bada alcool ed estrazione ha fatto bellissimi vini, relativamente pronti adesso
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda piergi » 04 set 2025 14:21

Roger Coulon-Champagne Grande Tradition (sboc. 2013)
Champagne maturo ma senza traccia di ossidazioni, tutto sulla frutta secca, fungo essiccato, crosta di pane. Bolla fine che tende a svanire alla vista ma resiste al palato. Buono

Pacina-vino dei trent'anni 2017
Il primo impatto è sul naturale spinto, ma tende a ripulirsi bene nel bicchiere. Cupo e con un alcol leggermente fuori limite, ha il pregio di esprimere bene una certa visione del sangiovese sudista, tanta parte affumicata, arancia dolce, tannini distesi. Sul finale purtroppo ci stanno due dita di posa che rendono tutto più amaro.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda Chef1984 » 04 set 2025 14:39

vinogodi ha scritto:...AdMira primitivo 2016 Nicola Ferri. Appena messo in commercio. Bottiglia come al solito dal peso "solenne". Colore vivissimo , da osservare con gli occhiali da sole. Integro all'eccesso. Il naso esplosivo di marasca, durone di Vignola, spezie fini (cannella), leggero tabacco, cioccolata fondente. La bocca di eleganza che non mi aspettavo , pensavo al solito pachidermico bicchiere di vino da queste uve. Impressiona l'equilibrio fra alcool, non eccessivo, e struttura imponente ma con equilibri superbi. Costa pochissimo rispetto al valore del vino, il più bel primitivo bevuto quest'anno ... in attesa del Memor 2017 in arrivo. Seguendo alcune aziende pugliesi, è dovere per scienza e conoscenza seguire quanto possibile i vini pugliesi , dove il Primiticvo è il vero re dell'area. i miei preferiti quest'anno ( 19 assaggi di Primitivo) :
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Approfitto della vostra sempre larga disponibilità.. chiedo cosa aspettarsi dopo i 10 anni da un primitivo di ottima fattura come quelli citati sopra, ho sempre avuto il timore che si siedono un po' e diventano un po stanchi, ma non avendo esperienza di bevute con qualche anno sulle spalle per ora è solo un pregiudizio.
Vale la pena avere qualcosa in cantina superati i 10 anni?
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda piergi » 04 set 2025 15:06

Chef1984 ha scritto:
vinogodi ha scritto:...AdMira primitivo 2016 Nicola Ferri. Appena messo in commercio. Bottiglia come al solito dal peso "solenne". Colore vivissimo , da osservare con gli occhiali da sole. Integro all'eccesso. Il naso esplosivo di marasca, durone di Vignola, spezie fini (cannella), leggero tabacco, cioccolata fondente. La bocca di eleganza che non mi aspettavo , pensavo al solito pachidermico bicchiere di vino da queste uve. Impressiona l'equilibrio fra alcool, non eccessivo, e struttura imponente ma con equilibri superbi. Costa pochissimo rispetto al valore del vino, il più bel primitivo bevuto quest'anno ... in attesa del Memor 2017 in arrivo. Seguendo alcune aziende pugliesi, è dovere per scienza e conoscenza seguire quanto possibile i vini pugliesi , dove il Primiticvo è il vero re dell'area. i miei preferiti quest'anno ( 19 assaggi di Primitivo) :
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Approfitto della vostra sempre larga disponibilità.. chiedo cosa aspettarsi dopo i 10 anni da un primitivo di ottima fattura come quelli citati sopra, ho sempre avuto il timore che si siedono un po' e diventano un po stanchi, ma non avendo esperienza di bevute con qualche anno sulle spalle per ora è solo un pregiudizio.
Vale la pena avere qualcosa in cantina superati i 10 anni?

Mediamente 10 anni è un tempo limite ma ci sono eccezioni che ho potuto constatare di persona, ad esempio i primitivo di Polvanera, o quelli di Chiaromonte, Giuliani bevuti anche dopo questa soglia avevano magari mutato caratteristiche ma certamente erano tutti ancora in forma.
Dal mio personale trascorso direi, però, che l'areale murgiano (quindi gioia del colle e limitrofi) tende a essere più longevo rispetto a Manduria/salento
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda Nebbiolino » 04 set 2025 22:39

piergi ha scritto:
Pacina-vino dei trent'anni 2017
Il primo impatto è sul naturale spinto,


Quindi fa cagare.

Cupo e con un alcol leggermente fuori limite,


Appunto, fa cagare.

Sul finale purtroppo ci stanno due dita di posa che rendono tutto più amaro.


Dai, fa cagare….


Passando a cose serie, quando é pronto l’olio? :D
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda piergi » 05 set 2025 07:44

Nebbiolino ha scritto:
piergi ha scritto:
Pacina-vino dei trent'anni 2017
Il primo impatto è sul naturale spinto,


Quindi fa cagare.

Cupo e con un alcol leggermente fuori limite,


Appunto, fa cagare.

Sul finale purtroppo ci stanno due dita di posa che rendono tutto più amaro.


Dai, fa cagare….


Passando a cose serie, quando é pronto l’olio? :D

:lol: :lol: :lol: penso che per dicembre dovrei essere pronto!
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda ORSO85 » 05 set 2025 08:02

Seguo con interesse per l’olio
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda piergi » 05 set 2025 12:42

Fiano di Avellino 2017- Colli di Lapio
Un bianco irpino 017 che mi riconcilia con l'annata. Alla vista si presenta di un colore oro brillante che lascerebbe presagire una certa evoluzione. Invece sia il naso che la bocca sono di mirabile integrità. Note di frutta bianca matura, litchi, mentuccia. Al palato ha la grassezza dei vini di Lapio ma equilibrata da una vena gessosa che rende il sorso compulsivo. Bottiglia finita in un amen
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda Lorenzo. » 06 set 2025 16:39

Qualche bevuta fra agosto e settembre:

Yannick Alléno & Michel Chapoutier Côtes du Rhône 2021
Non buono. Legnaccio sgradevole, dubito che sarà mai riassorbito, la seconda bottiglia la tengo da parte ma senza molte speranze

Guarnaccio - Tenuta Regaleali, Tasca d’Almerita Sicilia DOC Perricone 2021 (Perricone 100%)
Buono. Al naso: ciliegia e fiori, note speziate, direi proprio pepate. Fresco, minerale con un finale abbastanza persistente. Un buon vino quotidiano.

Contrada Feudo di Mezzo - Cottanera Etna rosso DOC 2020 (Nerello Mascalese)
Bevute due bottiglie la prima buona ma che sembrava aver scavallato. La seconda (bevuta temendo che fosse troppo tardi) invece si è rivelata molto buona, assolutamente giovane ma bevibilissima, aromi di frutta, fiori, spezie, elegante in bocca, molto persistente.

Cuvée Prestige rouge – Château La Tour Goubing AOC Valais 2021 (Pinot noir, Merlot et Cabernet)
Perché fanno così pochi vini questo blend? Provate il vino in questione e avrete la risposta. Al coraggioso mix di vitigni, aggiungete un legno più amaro della vita e voilà la Cuvée Prestige.

La Toula – Noble Pierre - Enfer d’Arvier 2021 (85% Petit Rouge, 10% Pinot Noir, 5% bacca rossa)
Buono+. Giovane vignaiolo promettente. Denominazione Enfer d'Arvier. Al naso frutti di bosco, una nota di cannella. Tannini vivaci ma eleganti e per niente aggressivi. Persistente.

Orto di Boccio Montecucco Rosso DOC 2018 (70% Sangiovese, 20% Merlot, 10% Cabernet Sauvignon)
Buono-. Equilibrato, aromi terziari ben sviluppati (bosco, fungo), rotondo, tannini ben integrati. L'impressione però è che sia all'apice e forse un briciolo oltre.


Müller Thurgau - Cembra Trentino DOC 2021 Müller Thurgau
Una sorpresa. Non ho molta esperienza col vitigno ma questo mi ha stupito in positivo. Aveva una complessità e dinamicità che non mi aspettavo. Gli aromi di agrume la fanno da padrone, poi note floreali. Notevole persistenza. Buona acidità e mineralità. In sintesi, buono, e direi da bere ora.

Rosa-ae - Torre dei Beati Cerasuolo d’Abruzzo 2022 Cerasuolo d’Abruzzo
Per me uno dei migliori rosati dello stivale. Struttura da rosso leggero. Sia scalpitante che fresco. Spremuta di fruttini rossi estivi e note di rosa (evvabbè..). Bevuto accanto al rosato Villa Gemma, ha piuttosto unanimamente vinto la sfida. Buono+.

Vigneto Giardino Asciutto Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Colbertaldo 2022 97% Glera, 3% Chardonnay
Teoricamente è un tre bicchieri GR. Mi ha dato poche emozioni.
ferrari federico
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda ferrari federico » 06 set 2025 20:47

Salina Bianco 2022
Carlo Hauner

Colore giallo intenso tendente al dorato. Bouquet che evidenzia una rara mineralità e salinità su un letto di frutto maturo ed esotico (papaya, melone bianco) con una nota lieve ma sensibile di eucalipto e mentuccia.
In bocca è grande: la caratteristica saliente è la sapidità minerale che già si avvertiva al naso, ma il frutto esuberante dell’ingresso di beva e la nota lievemente amaricante che si avverte nel lunghissimo retrobocca lo rendono molto interessante e rotondo, conferendo una “grassezza” nobile da bianchi di portata internazionale. A suo modo, anche molto tipico e isolano… per me 92/100.

Churfranken Großheubach Spätburgunder Alte Reben 2020
Weingut Steintal

Pinot tedesco di eccellente finezza: setoso e lieve come un fazzoletto di seta che ondeggia in un vento gentile. Per essere un grande, manca un po’ di lunghezza e persistenza in bocca, ma anche in questo manifesta tutta sua aerea leggerezza. Il colore è rubino chiaro dai riflessi granata. Il profumo è molto intenso ma - ancora - improntato alla leggerezza: piccoli frutti rossi, lampone e ribes; una bella nota di cuoio fresco e un fondo minerale a dare spessore al tutto. Poi, dopo una adeguata areazione, escono anche un bel goudron e un lieve affumicato. Profumo super! La beva, a partire dal grado alcolico (12 gradi), è facilissima e scorrevole ma l’intensità è comunque ragguardevole. Tannino ai minimi termini, ma l’acidità e l’equilibrio ne predicono almeno altri dieci anni di vita. 93/100 per me.

Soave Classico 2023
Pieropan

Il “base” di Pieropan in certe annate felici non ha nulla da invidiare ai cru e questo mi sembra proprio il caso: un bianco fresco ma anche insolitamente complesso, per essere un Soave, di rara persistenza, dal bouquet tutto già aperto e proiettato verso il naso del degustatore. Mela matura, pera, buccia di agrume, erbe aromatiche e minerali ferrosi, menta e fiori bianchi, gelsomino e gardenia.
Perfetto l’equilibrio in bocca. Beva accattivante. Molto molto buono. Per me 93/100

Gutturnio Superiore 2023
Luretta

Una sorpresa: insolitamente fine, per un vino da Croatina (vitigno carnoso e gratificante, che di solito gioca più su una certa rustica e rurale naturalezza che non su una urbana finezza, come accade qui).
Denso, fin dal colore viola - nero intensissimo, dal repertorio tannico tutto intriso di frutto maturo e di acidità vinosa, ma anche molto morbido, armonico, gratificante nel suo corpo di peso medio ma di densità alta.
Bouquet fruttato - speziato, dotato di un bello sfondo minerale. Beva molto facile che ben si sposa con cibi anche ben sapidi e strutturati.
90/100 imo.
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda L_Andrea » 07 set 2025 11:46

Riporto solo ora le note della visita da Nusserhof che ho fatto un paio di settimane fa :mrgreen:
Blatterle, ultima annata prodotta: al naso è piacevole con note floreali primarie delicate però in bocca è molto magro e il finale corto leggermente amaricante.
Heinrich Mayr mi ha detto che evolve bene, mi fido del suo giudizio ma ho qualche riserva.
Elda 2018: bellissimo colore rubino trasparente, al naso ammalia con un trionfo di fruttini rossi ( ribes, lamponi, rosa ), in bocca si sente dello stile delicato del produttore ma mantiene una certa profondità. Forse il vino piu borgognone dell alto Adige.
Lagrein Riserva 2021: deve smaltire ancora una punta di legno ma anche questo vino si conferma al top della tipologia. Più corpo dell Elda ma sempre elegante e senza quella nota verde che si ritrova in molti Lagrein.
Ho un po' di difficoltà a capire il posizionamento economico del Gloria (Lagrein) in cui non ho sentito la differenza rispetto al Lagrein Riserva :roll:
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda piergi » 07 set 2025 14:45

Graticciaia 2013- Vallone
Uno dei vini simbolo dell'enologia salentina, come altri figlio della mano di quel grand' enologo che fu Severino Garofano, irpino prestato alla Puglia.
Negroamaro con un saldo di malvasia nera, parziale appassimento delle uve su graticci (da cui il toscaneggiante nome), è un vino sinceramente mediterraneo. Caldo ma non eccessivamente alcolico, con note di melagrana, more di rovo, afther heigt, caffè macinato, rosmarino. Il sorso è importante ma non difficile, anzi una bottiglia si consuma facilmente in due (soprattutto se uno dei due è mio padre).
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda Ziliovino » 10 set 2025 11:35

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questo week-end si è gozzovigliato parecchio in nord Piemonte...
Le scorribande hanno previsto tappa a LUVA, ovvero la festa dell'uva di Gattinara e del bicchiere improbabile, molto più famosa per la gn*gn* scosciata e per lo struscio che per i vini, ma qualcosa si è bevuto lo stesso... metto le foto dei meritevoli di nota.

Poi puntatina lampo a Fara, dalla grintosa Francesca Castaldi:
solo 25mila bottiglie l'anno circa, 7Ha i vigneti gestiti, la piccola sede è subito dietro il massiccio e ben conservato castello di Briona, siamo al termine della collina che da Romagnano/Ghemme scende verso sud in vista ormai della pianura, ed i vigneti sono sul pianoro retrostante l'ormai leggero declivo, non lontani dalle risaie. Si vede ancora qualche vecchio vigneto allevato a Maggiorina, o qualcosa di molto simile. Imbottigliano dal 1997, prima conferivano le uve alla cantina sociale locale, chiusa da parecchio, ma per anni fondamentale per la sopravvivenza del Fara, ci dice.
La sua Uva rara 2023 Valceresé è praticamente un pelaverga di Fara, colore scarico, tutto pepe bianco, fiori e balsamicità, il tannino ben presente consiglia di attenderlo, mentre la freschezza da ciliegia selvatica chiama pane e salame...
La vespolina Nina 2024, in attesa di etichetta, ha un colore bello intenso, è storicamente da sempre aggiunta al nebbiolo per creare un Fara più colorato e più approcciabile da giovane. E' possibile aggiungere anche l'uva rara, ma non in quello Castaldi, perchè i risultati non convincevano. inoltre è in via di approvazione la modifica al disciplinare per poter ridurre le uve "gregarie" ed aumentare la quota di nebbiolo, oggi al massimo 70%. Tornando alla vespolina, fruttata e fragrante, buona rotondità al sorso, poi tanto pepe nero, ed anche qui tannini da smussare un poco. assaggeremo anche il mosto, un succo d'uva da bere a secchiate, ma dal finale pepato/piccante ben deciso.
Passiamo al Nebbiolo Bigin 2023, dal colore didattico, scarico e dai riflessi aranciati, di rosa passita e bella speziatura, uno poco rigido al sorso oggi, ma elegante.
Chiudiamo col Fara 2019, di bella struttura, naso tra frutto e spezia, anche qui tannino da affinarsi (ma erano tutte bottiglie appena stappate, sicuramente anche l'aria avrebbe giovato...), bella eleganza, da metter via. Ultime bottiglie di 19, poi si passa alla 21. Qualche vecchia annata disponibile. La 2019 è definita come annata molto classica, tant'è che si è riusciti a vinificare in uvaggio nebbiolo e vespolina, come spesso accadeva in passato.

Pranzo alla Trattoria Belvedere, vicina ad altro castello da foto, quello di Proh. Osteria ruspante, ma valida ed ottime materie prime, consiglerei. Tra gli altri ci propongono il Fara Motto del Lupo 2021 dei Cavallini, azienda giovane che sembra essere nata ritirando una parte della ex-Dessilani (da queste parti dovrebbe ricordare alcune cosette...). Gli anacronistici 12 virgola 5 gradi mi fanno dire mmmhh, ed invece il vino c'è, è peso leggero al sorso, ma è saporito ed equilibrato, con buon grip, e dal naso balsamico, di rose e macchia mediterranea, cenno canforato. Interessante. Abbinato alla paniscia locale.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda vinogodi » 12 set 2025 09:30

...tre belle ( o divertenti) bicchierate: sabato scorso in bue house con giovani appassionati ( didattica) sui vitigni bianchi e rossi "caratterizzati" , domenica in alta quota rifugio Colombè (1730 m) e martedì presso l'Osteria Bortolino godereccia sui grandi vitigni bianchi. A breve brevi resoconti. 8)
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda zampaflex » 13 set 2025 13:17

Domaine de l'Ecu - Muscadet de Sèvre et Maine Orthogneiss 2018
Il concentrato della personalità di questo insulso vitigno: abulico al naso, denso ma fluido, sapidità più che acidità. Scende ma non ispira.
:D :D :D ++

Domaine Gilles - Cornas 2014
Annata piovosa ma che per alcuni ha significato bella coda di maturazione e vendemmia sana. E' il caso, ma secondo me Gilles non fa massa prima di imbottigliare perché questa bottiglia deve essere uscita dalla botte nuova appena introdotta: il legno è evidente e un pochino fastidioso.
Morbido, caldino, poco definito, quasi grossolano per certi versi. Potrebbe migliorare con altro tempo in vetro.
:D :D :D :)

Frantz Saumon - Montlouis Minéral + 2019
La Révue scriveva: espressione di chenin densa e piena di vitalità; affinamento condotto con giudizio per calmare la trama naturalmente angolosa e offrire un frutto di grande sincerità. E mi ci trovo. C'è un lieve residuo ben integrato, il vino spinge sulla parte minerale ma accarezza con gentilezza il palato. Il frutto è fresco, ben preservato. Peso medio.
Un vino per tutti, ma con distinzione.
:D :D :D :) ++

Henriques & Henriques - Madeira Malvasia 10 YO
Manca un centro di gravità, vino pencolante tra ossidazione, toni fruttati del vitigno e sapidità isolana senza approcciare una sinergia utile al bevitore.
Uhm.
:D :D :D :)
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda vinogodi » 13 set 2025 18:25

vinogodi ha scritto:...tre belle ( o divertenti) bicchierate: sabato scorso in bue house con giovani appassionati ( didattica) sui vitigni bianchi e rossi "caratterizzati" , domenica in alta quota rifugio Colombè (1730 m) e martedì presso l'Osteria Bortolino godereccia sui grandi vitigni bianchi. A breve brevi resoconti. 8)
...e quattro...domani provo a riassumerle... :P
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda vinogodi » 14 set 2025 10:10

vinogodi ha scritto:
vinogodi ha scritto:...tre belle ( o divertenti) bicchierate: sabato scorso in bue house con giovani appassionati ( didattica) sui vitigni bianchi e rossi "caratterizzati" , domenica in alta quota rifugio Colombè (1730 m) e martedì presso l'Osteria Bortolino godereccia sui grandi vitigni bianchi. A breve brevi resoconti. 8)
...e quattro...domani provo a riassumerle... :P
...iniziato sabato scorso con 12 ragazzi giovani e promettenti, una panoramica di vini bianchi "caratterizzati da aromi primari oppure vini rossi con impronta riconoscibile. Didattica e divertente cieca che ha fatto divertire perle considerazioni davvero interessanti che saltavano fuori durante le discussioni mentre erano ancora stagnolate. Cosa?

Spumanti :
- Blanc de Blanc Luretta :D :D :D : sapido e fresco , un pò cortino
- Blanc de Noir Lini 910 millesimato 2012 :D :D :D :) : potente , cremoso , di buona persistenza

Bianchi:
- GW Traminer Tramin 2022 :D :D :) : cosa posso dirvi ... un GW classico che piace alle femmine ... 8)
- Malvasia Sorrisi del Cielo La Tosa 2021 :D :D :D ++ : floreale , di struttura, Malvasia importante...
- Sauvignon Dives Burlotto 2018 :D :D :D :) : varietale quanto basta, acidità ben espressa, di corpo medio
- Riesling Trocken Hollempfad 2016 Donnhoff :D :D :D :D : ha fatto sobbalzare i giovanotti presenti capendo cos'è il vero Riesling
- Confronto: Petit Chablis Cuvée de Chardonnay 2021 :D :D :D :) ++ : piacevolissimo e di eccezionale beva

Rossi:
- Cabernet Sauvignon Marengoni 2018 : didattico, di buona concentrazione , leggermente ( quanto basta) pirazinico :D :D :D
- Barolo Massolino 2018 : floreale, di bella struttura, grande bevibilità :D :D :D :) +++
- Sangiovese di Romagna Balia di Zola 2023 : violette a gogo, non lunghissimo , piacevole :D :D :D
- Primitivo Purpureus Nicola Ferri 2019 : rosso fuoco, bella marasca e prugna didattica , poderoso e riconoscibilissimo :D :D :D :)
- Confronto: Neostos Spiriti Ebbri 2020 : rosso intenso , profumi fruttati ma anche spezie e cuoio....difficile da riconoscerne i vigneti ... :lol: :D :D :D :)

Finale :
- Mscato d'Asti Cascina Fonda....troppo facile :lol: ... :D :D :D
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda emigrato » 14 set 2025 10:20

Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2016 – Val di Suga
Bel rosso rubino con unghia granata, al naso frutta rossa matura con un profilo splendidamente autunnale: foglie bagnate, sottobosco, funghi porcini e un tocco di spezia dolce che resta in sottofondo, perfettamente complementare.
Bocca energica e armoniosa, con tannini presenti ma molto piacevoli, sostenuti da una viva acidità e da una struttura ben equilibrata. Finale lungo ed elegante, appagante. Vino che ha sicuramente tanta strada davanti ma che e' bevibile anche ora.
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda alleg » 14 set 2025 10:35

emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2016 – Val di Suga
Bel rosso rubino con unghia granata, al naso frutta rossa matura con un profilo splendidamente autunnale: foglie bagnate, sottobosco, funghi porcini e un tocco di spezia dolce che resta in sottofondo, perfettamente complementare.
Bocca energica e armoniosa, con tannini presenti ma molto piacevoli, sostenuti da una viva acidità e da una struttura ben equilibrata. Finale lungo ed elegante, appagante. Vino che ha sicuramente tanta strada davanti ma che e' bevibile anche ora.


Bottiglia che ho perso di vista, Ricordo versioni anni 90 di grande livello, insieme a Ugolaia uno dei miei primi innamoramenti a Montalcino. Fa piacere sapere che é ancora una bella bevuta
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda emigrato » 14 set 2025 10:44

alleg ha scritto:
emigrato ha scritto:Brunello di Montalcino Vigna Spuntali 2016 – Val di Suga
Bel rosso rubino con unghia granata, al naso frutta rossa matura con un profilo splendidamente autunnale: foglie bagnate, sottobosco, funghi porcini e un tocco di spezia dolce che resta in sottofondo, perfettamente complementare.
Bocca energica e armoniosa, con tannini presenti ma molto piacevoli, sostenuti da una viva acidità e da una struttura ben equilibrata. Finale lungo ed elegante, appagante. Vino che ha sicuramente tanta strada davanti ma che e' bevibile anche ora.


Bottiglia che ho perso di vista, Ricordo versioni anni 90 di grande livello, insieme a Ugolaia uno dei miei primi innamoramenti a Montalcino. Fa piacere sapere che é ancora una bella bevuta

"Malgrado" essere parte del gruppo Bertani mi sembra che almeno questo cru si possa ancora bere 8)
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Re: LE BEVUTE DI SETTEMBRE 2025

Messaggioda zampaflex » 14 set 2025 11:19

Domenica scorsa a Sondrio prima edizione di ViVa - Vini di Valtellina, presenti 38 dei produttori associati. C'erano state manifestazioni simili in passato, poi un buco di qualche anno, cose ridotte, cose locali, cose verticali (come per gli Sforzato a Tirano), ma di questi banchi enciclopedici si sentiva la mancanza.
Super la mini offerta culinaria, con due piatti preparati da ristoranti ( :!: per la trota affumicata del Trippi, bravissimo Gianluca) e due selezioni di formaggi e salumi da boutique (MA! e Agneda).

Riassunto veloce dei miei assaggi, dove si vede che Piergi in confronto a me è come Pogacar contro il pensionato del giro del martedì :oops:
L'organizzazione ha voluto presentare solo vini dell'annata in uscita, molti non ancora in commercio, quindi va aggiunta la tara di possibili assestamenti post imbottigliamento tutti da trovare. Qualche produttore ha integrato con bottiglie più anziane.
Bello potere chiacchierare in maniera più estesa con loro perché sono emersi particolari che altrimenti sfuggono, come la presenza per me inaspettata di fasce argillose a quote medie, probabili residui dei primi cicli di glaciazione, quelli che hanno scavato in alto e lasciato delle terrazze naturali un po' in tutta la valle sulla sponda retica (vedasi Teglio, Tresivio, Montagna, Sassella e Triangia, Berbenno, Buglio).
Voti semplificati, scala dieci come alle elementari, perché solo il Gori ha uno spettrometro nella testa :D

agrilu maroggia 2022 6,5
abbastanza morbido, completo, lieve balsamico

agrilu grumello le streggie 2022 7
più fresco, completo

agrilu grumello la scala 2022 8
da vigne centenarie di fianco a Marsetti, alle Prudenze, verticale e persistente

andreoli valt sup proverbio 2022 6
leggerino, poca personalità, azienda giovane

ar.pe.pe. rosso di valtellina 2023 6
fragola, vinoso, sapido, leggero

ar.pe.pe. sassella stella retica 2022 5
freddo, nordico, non convincente anzi scostante

ar.pe.pe. sassella riserva rocce rosse 2018 8
buon frutto, ferroso, persistente, è tornato ai suoi livelli

ar.pe.pe. grumello riserva sant'antonio 2018 7
freddo eppure ha corpo, che il frutto sia caduto temporaneamente in ombra?

ascesa valt sup 2022 7,5
frutto, agrume, sapidità; godereccio

ascesa valt sup riserva murunée 2020 7,5
cereali poi balsamico potente; fresco ed ematico; da vigne a 700 metri, intrigante

assoviuno maroggia 2021 6
poco espressivo, molta acidità senza granché di contorno. Nota di contorno: hanno seri problemi con i cervi che vengono, pure loro, a mangiarsi i grappoli. Non bastavano i cinghiali.

assoviuno maroggia riserva 2020 6
un po' slavato, ha più glicerine ed estratto, ma un po' di tannino gallico

bettini inferno prodigio 2021 6,5
tondino, frutto, legnetto, poco dinamismo

bettini sforzato fruttaio di spina 2021 6
confettura di prugna ed alcool, non centra l'obiettivo

ca' bianche valt sup la tèna 2022 7
morbido e fruttato con giusto apporto di freschezza

ca' bianche valt sup riserva la tèna 2021 8
inebriante, golia, pomodoro secco, buona persistenza

ca' bianche sforzato fasèt 2023 7,5
campione da botte; floreale, violetta; pieno, ricco, solido. Sempre bravo Davide, davvero un buon lavoro il suo. E con la cantina dalla posizione più panoramica di tutta la valle, poco sotto contrada Baruffini sopra Tirano.

caven valt sup riserva giupa 2017 6
quasi emerso dall'affinamento pesantuccio, discreto frutto

caven valt sup riserva giupa 2019 5
un po' latteo ed amaro

caven inferno riserva al carmine 2017 7
vino corretto, esente da difetti, buona beva

caven inferno riserva al carmine 2019 6,5
abbastanza riuscito, centrato, classicheggiante

convento san lorenzo sassella riserva clos convento san lorenzo 2022 6,5
molto lavorato, caffè mou ed amari da legno, pieno al sorso

coop triasso sassella sassella sassi solivi 2022 7
nel suo stile, buona freschezza, agile

coop triasso sassella sassella i ciàz 2022 7
verticale, qualche frenata per ora, deve distendersi

dirupi valt sup 2023 6,5
brillante, sul frutto chiaro, un buon base

dirupi valt sup guast 2022 7,5
pulito, ben bilanciato, gradevole

dirupi grumello gèss 2022 8
pieno, abbonda e allunga. la solidità dei due (ex) ragazzi è accertata. Quella del conto economico un po' meno, dato che i prezzi per ettaro di vigna buona sono saliti molto e quindi (loro così come chiunque) sono costretti a limitarsi agli affitti se vogliono aumentare la produzione; ad oggi gestiscono tra proprietà e affitto ventisei parcelle.

dirupi grumello riserva dossi salati 2022 7,5
angurioso, persistente, peso welter

dislivelli rosso di valtellina 2020 2
volatile e succhi gastrici, ma per il produttore è buonissimo. ultranaturale, in catalogo da Ferdy Wild :roll:

dislivelli rosso di valtellina 2024 6
quasi regolare, poca volatile, un po' di fumé, forza modesta

faccinelli grumello ortensio lando 2022 7
pulito e fresco, senza il peso per concludere bene

faccinelli grumello riserva 2021 7
fresco ed attivo, interessante

ferrari rosso di valtellina 2024 6
immediato, facile, "estivo"

ferrari sassella 2023 7
discreta sostanza, lato linfatico dice raccolta un filo precoce?

ferrari inferno 2023 8
bel vino, completo e ben costruito. Lo stesso Marco ammette una mano borgognona, con macerazioni brevi. Stiloso.

folini valt sup riserva l'enrico 2021 7
menta, concentrato di pomodoro, vario, serrato

folini valgella riserva dos bel 2021 5
mal riuscito, c'è del melone surmaturo, non piacevole

gianatti grumello san martino 2021 NG
cerealicolo, chiuso, disunito: serve tempo?

la grazia valt sup goccia 2018 7
un po' di legnetto, buoni profumi, discreta sostanza

la spia sassella pg40 2022 7
materia e freschezza e tannino da ingentilirsi

la spia sassella riserva mr72 2019 6
la surmaturazione oltrepassa il limite, confetturato

lanzini valt sup 2021 7
classico, diritto, di buona stoffa

lanzini valt sup 2022 6,5
morbido, piacevole, disimpegnato

magi valgella 2021 6,5
onesto, schietto

magi valgella riserva 2019 8
davvero convincente, bella bevuta

magi valgella riserva 2017 7,5
più diritto del 19, con meno ciccia, meno immediato

marsetti valt sup riserva 4am 2021 6
aggressivo ma per fortuna il tannino è elegante

marsetti valt sup le prudenze 2021 7
più verticale del suo solito, ancora un po' ruvido

menegola valt sup orante 2019 6,5
da argille, e si vede: pieno e caldo

menegola sassella rupestre 2021 7,5
aromatico e fresco, archetipico; da viti di 65 anni

menegola sassella riserva tvv 2021 7
da viti ultrasecolari (!), bella materia ma vinificazione bizzarra, qualcosa sfugge

menegola sforzato pergiulio 2016 5
decisamente lattico, rientra nei problemi degli sforzati

mozzi sassella grisone 2023 8
bel naso, corpo cesellato, torna ad essere un grande

mozzi sassella mossino 2023 8
fresco, fragolina, diritto, invogliante

mozzi sassella riserva grisone 2022 9
alleggerito rispetto al passato centra l'obiettivo; intenso e balsamico. La migliore batteria della rassegna.

nino negri valt sup sassorosso 2021 6,5
frutto un po' smaccato, addomesticato, per bevitori occasionali

nino negri sforzato 5 stelle 2022 7
scopro che cambia composizione vigne e durata appassimento a seconda dell'annata, beh

nobili sforzato montescale 2020 7,5
centrato, uno sforzato di buona beva

pizzo coca inferno 2023 6,5
canonico, gradevole, poca spinta

pizzo coca valt sup rino 2022 6,5
qualche estrosità, fumé lieve, bassa tipicità

rainoldi inferno riserva 2021 6
ridotto, puzzicchia, solota morbidezza, da rivedere

rainoldi sfursat fruttaio ca' rizzieri 2022 6
succone, alcoolico, disallineato, anche lui da rivedere. Un passo falso rispetto alle consuete certezze: questione di tempo?

riter inferno 2021 7
asciutto ma saporito, interessante

rupi del nebbiolo valt sup creazione 2021 6
classico, talco, frutta, un po' frenato, deboluccio

rupi del nebbiolo valt sup tradizione 2021 6
molto freddo, da cibi grassi, verrebbe da dire "da osteria"

rupi del nebbiolo sforzato 2020 7
frutto, oliva, alcool, medio corpo, quasi pepato

tenuta scerscé sassella petrato 2022 6,5
da négoce; leggero, oliva, ben costruito ma corto

tenuta scerscé inferno flammante 2022 7,5
da négoce; oliva netta (20% raspi), buon frutto, espressivo, leggero

tenuta scerscé valgella riserva cristina scarpellini 2021 7
diritto, ciliegia, colorato, fresco

tenuta scerscé sforzato infinito 2021 7
gradi tanti e nascosti, ben eseguito, non pesante, lieve vegetale. Tutto sommato, una cantina di qualche interesse.

zanolari valt sup nebbiolo 2018 6,5
puro, cristallino, ma leggerino

zanolari sforzato 2017 7
molto diritto e leggero, estrazione misurata

zanolari rosso di valtellina indisciplinato 2018 7,5
vivo e puro

zanolari rosso di valtellina indisciplinato 2019 7,5
più pieno e confetturato, ma con anima battagliera. Marcel non delude mai, desta sempre attenzione e compie scelte non canoniche.
Non progredi est regredi

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