grande Trabateo, spettacolo
Vi risparmio le banalità:
bella giornata, sempre e comunque divertente... grande indigenza ma anche gran livello.
Ma porco lo zio... grazie Marco
sui vini:
Prima Batteria :
- Chablis Grand Cru "Les Clos" JP e Benoit Droin 2010 , naso che richiama il burro e la frutta tropical(ananas),
bocca di buon corpo, soddisfacente su tutti i punti e non vuota o in debito di sostanza, ...
con tagliata di fassona ci stava da dio e l'uno non annullava l'altro.
- Bourgogne Blanc 2015 Roulot,
rispetto ai vicini al naso ha un qualcosa che attira e respinge allo stesso tempo, non saprei descriverlo ma inconsueto,
basta questo però per fartelo ricordare e per invitarti a scoprirne la bocca,
che ha minor sostanza del precedente però allo stesso tempo si gode una freschezza ancora agrumata
che allo chablis mancava... squillante ma di ottima misura, senza punte di durezza... più ci penso e più piango per non poterlo ribere
- Bourgogne Blanc 2017 Domaine Leflaive, splendido naso, ricordi di pietra focaia
ma anche fiori e frutti bianchi che generano un insieme irresistibile, che da un'idea solida di freschezza più che potenza... bocca di sostanza
ma non ne avverti il peso... gran bel vino
Seconda Batteria:
- Meursault 2013 Matrot (

)... caduto in battaglia, tappo bastardo al naso che in bocca sembrava avvertirsi di meno..prontamente sostituito,
e con che cosa...
- Meursault premier cru Blagny 2018 Matrot... molto riservato sulle prime e comunque con uno stile
che poggia sulla tensione, con un po' di pazienza si distende il bouquet(fiori e frutta gialla/bianca) e lo si gode
alla grande anche in bocca, non così sottile ma maturità e pesantezze da annata calda non pervenute. Volendo fargli le pulci forse il più tendente al verde come finale.
- Chassagne Montrachet 2014 Ramonet... gran bel naso, stilisticamente similare al matrot, questo è elettrizzante
senza avere la stessa età e chiude più sapido(mentre il maursault più acido), quasi salato.
- Puligny Montrachet 1er Cru "Les Combettes" Etienne Sauzet... colore che preannuncia una certa maturità e infatti
è così al naso,su note di crema pasticcera, ma non è seduto o spento, anzi ha una materia invitante che ti tira dentro
il bicchiere e ti avvolge... bellissimo in bocca, dove sensazioni di sapori evoluti, però mai alla deriva, lasciano spazio a un finale salato
che tiene in piedi la baracca... e che baracca!
Terza Batteria (colori in foto non rendono giustizia):
- Nuits St Georges 2014 Emmanuel Rouget... naso concentrato, sembra esserci tanta sostanza sotto tanto da farmi pensare
al nebbiolo, l'assaggio però toglie ogni dubbio, non senza mancare di un quid di astringenza sul palato, ma molto contenuto...
avercene di bocce così, questa con un sorso elegante e scorrevvole, molto calibrato. "Digestivo" cit.
- Pommard "Charmes" Premier Cru 2017 Vaudoisey Creusefond, forse quello che si gode meno perchè ancora corrazzato, ma quando si spoglierà... ora c'è tanta materia, comunque di gran qualità.
- Pernand Vergelesses 2015 "Les Belles Filles" Ramonet, splendido, a partire dal colore leggermente più scuro di mascarello
ma decisamente più brillante, propone un quadro complesso e suadante al naso, con ricordi delicati di incenso e carne alla brace, bocca con una silhouette invidiabile, senza peso, scorrevole, elegante e apparentemente leggera ma dall'importante persistenza affusolata.
Quarta Batteria :
- Vosne Romanée 2010 Méo Camuzet.. naso concentrato e per quel che mi riguarda il più maturo rispetto ai vicini, è comunque fantastico per bevibilità, disteso, sebbene sia fra quelli con più sostanza.
- Barolo Villero Mascarello 2014.. splendido imboscato, il colore avrebbe tradito, bevuto dopo camuzet
non si sarebbe avvertito il tannino nebbiolesco... nebbiolo di grande fattura, mi piace sempre per il suo colore più scarico tendente al cerasuolo... in generale trovo che i suoi barolo abbiano, se vogliamo, meno dettagli rispetto a quelli di altri. Penso che sia un pregio e caratteristica che lo avvicina ai pinot borgognoni.
- Gevrey Chambertin 2006 " Aux Echezaux" Vieilles Vignes Fourrier irreale rispetto all'età.
Non l'ho percepito maturo o stanco nel frutto, semmai ancora integro, con una bocca assottigliata dall'età
ma irresistibile, con sensazioni agrumate al sorso e un corpo mai debordante, misurato e fresco.
Intermezzo :
- Valpolicella Superiore 2002 Dalforno, potenza distruttiva, personalmente faccio sempre fatica con questi vinoni... col parmigiano vacche rosse è stato però magistrale.
- Valpolicella 2005 Quintarelli, qui si avverte più l'alcol, ma ti arriva un pugno meno forte di Dalforno
Finale :
- Riesling Spatlese Oberhauser Bruke 2016 Donnhoff e qui ormai i sensi, se non lo si è capito qualche decina di righe più su,
erano già in aperitivo serale...
- Riesling Spatlese GC Graacher Himmelreich 2016 Willi Schafer, questo dotato di un bouquet e un frutto più carnoso,
leggermente più sostanzioso del precedente... preferito
indeciso fra i due rossi, Fourrier e Ramonet, per il vino della giornata