


non ho bevuto nulla ma sai la soddisfazione di aprire il post di bevute mensile?????
supersonic76 ha scritto:Primitivo Contrada Barbatto 2018 Tenute Chiaromonte
Già il colore, inchiostro impressionante, prelude a qualcosa di unico.Le note di prugna, ciliegia, macchia mediterranea sono intense ma mai grossolane o dolciastre.Finezza unica per il genere.Ma è in bocca che spazza via con decisione qualsiasi concorrente.Seta pura di incredibile sensualità e inusitata freschezza.
16,5°? Impossibile.Impercercettibili.
Capolavoro assoluto
Il Parente ha scritto:supersonic76 ha scritto:Primitivo Contrada Barbatto 2018 Tenute Chiaromonte
Già il colore, inchiostro impressionante, prelude a qualcosa di unico.Le note di prugna, ciliegia, macchia mediterranea sono intense ma mai grossolane o dolciastre.Finezza unica per il genere.Ma è in bocca che spazza via con decisione qualsiasi concorrente.Seta pura di incredibile sensualità e inusitata freschezza.
16,5°? Impossibile.Impercercettibili.
Capolavoro assoluto
Azz... Mi hai fatto tornare la voglia di stapparmi un primitivo... È un botto di tempo che nn ne bevo uno... Anche se... 16,5... Mammamia! ... Se nn è la temperatura... Preoccupante!
...
eno ha scritto:Forse si’, chi lo sa. Ma se poi vendemmia e vinifica uguale, ho l’impressione che non cambi poi molto
Il Parente ha scritto:supersonic76 ha scritto:Primitivo Contrada Barbatto 2018 Tenute Chiaromonte
Già il colore, inchiostro impressionante, prelude a qualcosa di unico.Le note di prugna, ciliegia, macchia mediterranea sono intense ma mai grossolane o dolciastre.Finezza unica per il genere.Ma è in bocca che spazza via con decisione qualsiasi concorrente.Seta pura di incredibile sensualità e inusitata freschezza.
16,5°? Impossibile.Impercercettibili.
Capolavoro assoluto
Azz... Mi hai fatto tornare la voglia di stapparmi un primitivo... È un botto di tempo che nn ne bevo uno... Anche se... 16,5... Mammamia! ... Se nn è la temperatura... Preoccupante!
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supersonic76 ha scritto:Guarda, se non fosse per le allucinazioni mistiche che appaiono dopo il primo sorso, parrebbe davvero che i 16,5° siano un errore di stampa.... questo gioca proprio un altro campionato.Mai vista tanta eleganza, freschezza, leggiadria in un Primitivo così strutturato.Pazzesco
piergi ha scritto:Sui primitivo di Gioia i 16/17 gradi di solito sono supportati da una vena minerale tale da fare passare in secondo piano eventuali sbuffi alcolici
zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015
Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?
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Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015
Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?
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[Arnold mode: ON]Che cavolo stai dicendo, Zampa?!?[Arnold mode: OFF]
Tentativi esterofili non direi, visto che le varietà bordolesi sono insediate in Vallagarina ormai dall'alba del post-fillossera...eppoi il teroldego, uva un po' stron zetta, viene mica tanto bene fuori dal suo natìo Campo Rotaliano! Magari volevi scrivere marzemino...
alleg ha scritto:Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015
Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?
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[Arnold mode: ON]Che cavolo stai dicendo, Zampa?!?[Arnold mode: OFF]
Tentativi esterofili non direi, visto che le varietà bordolesi sono insediate in Vallagarina ormai dall'alba del post-fillossera...eppoi il teroldego, uva un po' stron zetta, viene mica tanto bene fuori dal suo natìo Campo Rotaliano! Magari volevi scrivere marzemino...
Più che altro mi sembra strano il risultato nel bicchiere. Dopo soffiata della colonna trentina del forum, ho bevute varie cose di Grigolli (anche se non lo specifico vino in oggetto) e non ho mai trovato durezze eccessive, parti verdi o vanigliose in evidenza, anzi mi sono sempre sembrati in ottimo equilibrio tra maturità del frutto e freschezza e li reputo tra le cose migliori che si possono trovare in quella zona. Dovevamo anche fare un visita in cantina, poi ci si è messo il covid...
Ora capisco un po' di bias positivo nel bere questi vini nelle loro terre d'origine, con la cucina locale etc. ma dite che ho preso un abbaglio così grosso?
alleg ha scritto:Alberto ha scritto:zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015
Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?
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[Arnold mode: ON]Che cavolo stai dicendo, Zampa?!?[Arnold mode: OFF]
Tentativi esterofili non direi, visto che le varietà bordolesi sono insediate in Vallagarina ormai dall'alba del post-fillossera...eppoi il teroldego, uva un po' stron zetta, viene mica tanto bene fuori dal suo natìo Campo Rotaliano! Magari volevi scrivere marzemino...
Più che altro mi sembra strano il risultato nel bicchiere. Dopo soffiata della colonna trentina del forum, ho bevute varie cose di Grigolli (anche se non lo specifico vino in oggetto) e non ho mai trovato durezze eccessive, parti verdi o vanigliose in evidenza, anzi mi sono sempre sembrati in ottimo equilibrio tra maturità del frutto e freschezza e li reputo tra le cose migliori che si possono trovare in quella zona. Dovevamo anche fare un visita in cantina, poi ci si è messo il covid...
Ora capisco un po' di bias positivo nel bere questi vini nelle loro terre d'origine, con la cucina locale etc. ma dite che ho preso un abbaglio così grosso?
Trabateo ha scritto:Stasera a cena
Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...
Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.
littlewood ha scritto:Trabateo ha scritto:Stasera a cena
Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...
Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.
Hai ...ti sei forse fissato con un produttore che nn e' il meglio che c' e'!
Veltliner ha scritto:Ho bisogno dell'aiuto del forum per capire dove sta il problema con questo vino:
Pierre Matrot - Meursault Charmes 1er Cru 2014
Tanta acidità, tanto sale e nient'altro.
Zero corpo, sapori non pervenuti, magro e algido non riesce a regalare alcun sentore e piacevolezza.
Da un 1er di Meursault mi attendevo tutt'altro.
Secondo voi è da ricondurre al produttore o ad una bottiglia sfigata?
Perché l'annata non dovrebbe essere male, così come non mi aspetterei una tale tristezza da un vitigno 1er di Meursault.
Attendo vostre considerazioni/consigli.
Grazie
bobbisolo ha scritto:Veltliner ha scritto:Ho bisogno dell'aiuto del forum per capire dove sta il problema con questo vino:
Pierre Matrot - Meursault Charmes 1er Cru 2014
Tanta acidità, tanto sale e nient'altro.
Zero corpo, sapori non pervenuti, magro e algido non riesce a regalare alcun sentore e piacevolezza.
Da un 1er di Meursault mi attendevo tutt'altro.
Secondo voi è da ricondurre al produttore o ad una bottiglia sfigata?
Perché l'annata non dovrebbe essere male, così come non mi aspetterei una tale tristezza da un vitigno 1er di Meursault.
Attendo vostre considerazioni/consigli.
Grazie
Ci potrebbe stare... Assaggiamo di recente un 15(annata più calda?), ricordava un ramonet alla cieca, si muoveva su un registro di leggerezza, coerente la bocca. La 2014, magari annata più fredda, non è detto che sia stata centrata da tutti, ha portato anche a vini smagriti.
Remi jobard 11 similare, anzi più algido e lineare... Meglio michelot 13 che ricalca più fedelmente la letteratura sullo charmes
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