LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

[vinogodi]

...Neostos Rosato 2019 Spiriti Ebbri: 880 bottiglie prodotte....bomba atomica:

[win_67]

Brunello di Montalcino 2016 Col d'Orcia
Nel bicchiere è glicerico quanto basta, rosso granato.
Al naso piccoli frutti rossi con qualche sbuffo di vaniglia che si percepisce leggermente, chiodi di garofano, non pulitissimo secondo me.
In bocca è di buon corpo e i tannini sono molto ben domati, ti accarzza la lingua e ti scalda leggermente la bocca, abbastanza persistente.
Non ho trovato nessun caprone ed altro animale
Per un Brunello di questa fascia di prezzo sarebbe ingiusto chiedere di più.
Voto 7 e 1/2.

[fabrizio leone]

Krug 168: una bella versione. Naso bello grasso in bocca una bella freschezza. Davvero buono

Sforzato Canua Sertoli Salis 2015. Davvero un buon vino. Con cinghiale amore a prima vista

[zampaflex]

Tenuta di Carleone - Uno 2014

Annata fresca e vino non freddo ma tenero, salvato dalla mano lungimirante di Sean, bel campionario di aromi più autunnali della norma (corredo di spezie), tannino morbido, acidità misurata e anche una bella sostanza. Grande bontà, alta facilità di beva.

+

[Ludi]

Erik Schreiber, Champagne Astral NV: nel microvigneto sono stati impiantati dei massi per catalizzare l'energia cosmica. Non mi impressiona più di tanto, ma il vino c'è, nelle sue declinazioni leggermente ossidative à la Jacquesson, forse, anzi sicuramente, più rustiche. Comunque, promosso a pieni voti.
Solaia 2001: il vino che mi piacerebbe stroncare, odiare, confinare nel limbo delle orge milanesi. Eppure, purtroppo, è fatto benissimo. E' perfetto. Gli manca totalmente la dimensione emozionale, ma Cartesio si sarebbe masturbato sino alla cecità di fronte a questo vino.
Domaine Belland, Chambertin 2005: non ha convinto tutti al tavolo. A me è piaciuto: molto speziato, orientaleggiante, forse un pò scomposto sul tannino (copyright mio figlio). Tuttavia, è borgognone sino al midollo.
Montevertine 2018: annata sottostimata e grandissima; così dicono alcuni. Difficile giudicare in base ad un vino imbottigliato da poche settimane, ma che comunque esibisce un frutto golosissimo sin da ora. Invecchierà bene? Non so. Il tannino è perfetto, e non so se sia un buon segno.
Tenuta delle Terre Nere, Calderara Sottana 2006 speziatura austera, severa, quasi introversa. C'è molto frutto in bocca, c'è energia e vitalità, c'è quella meravigliosa nota di traversina ferroviaria (copyright mia moglie) che gli da la spinta sensuale.

[mattiave]

- Bollinger, RD 2004
- Dagueneau, Buisson Renard 2011
- Trapet, Chambertin 2002
- Rayas, Chateauneuf-du-Pape Reserve blanc 2007 Naso: bocca:
- Domaine du Pegau, Chateauneuf du Pape Cuvee Da Capo 2007
- Villa Diamante, Pater Nobilis 2006

[Alberto]

Oggi a pranzo griglia mista (pollastrello alla diavola marinato 24 ore con olio, aglio, peperoncino e erbe mediterranee / reale di scottona francese, bistecca di 400 g circa, solo con dry brining) e:
Montello e Colli Asolani Rosso Superiore S. Carlo, Case Paolin, 2007 (14%)
Bel bordolese gourmand: rubino scuro e compatto, denso, ancora pieno di frutto scuro (mora) e di polpa, tannini dolci dolci e terziari caffettosi e fumé di contorno ma non preponderanti, nel suo plateau di beva sebbene ancora molto lontano dal declino. Uno potrebbe apprezzare un profilo nel complesso più asciutto e longilineo...ma la freschezza di base c'è.
Non vorrei scrivere una castroneria, ma mi pare che all'epoca le uve, come oggi provenienti dal vigneto omonimo situato nella fascia "grand cru" di terra rossa ai piedi della collina boscata, trascorressero un breve periodo di asciugatura in cassetta prima di essere vinificate (oggi invece nella scheda tecnica non se ne fa menzione)...ad ogni modo, se fosse, male non gli avrebbe fatto.

[Kalosartipos]

Piaciuto.
E bravo Castoldi.

[alleg]

Venerdì sera, cena con amici a base di Antipasto misto (strolghino, pizza, acciughe in salsa piccante e non ricordo cos'altro), anolini in brodo e costata di cavallo con fagioli in umido.

Si è bevuto:

Christoph Pont La cave de l'Orangerie Mersalut 2013: Mersault atipico con sentori sulfurei più alla Puligny. Anche il corpo è più esile del previsto ed la tipica burrosità molto soffusa. Piaciuto anche se forse poco tipico per il comune (ma prendetemi con le pinze perchè non è che ne abbia bevuti milioni e come sempre Borgogna si dovrebbe anche ragionare sul perché di questa "aticipità")

Bouquin Dupont BdB Millesimé 2008: Champagne fine, teso, di bella mano, giocato su fiori bianchi e tanta acidità. Molto più fresco di quanto mi aspettassi. Forse manca un po' di ciccia o forse è in una fase di riassestamento.

Andreé Clouet Un jour du 1911: Più ignorante del precedente ma apprezzato al medesimo livello. Qui di ciccia ce ne è in abbondanza ed il cognaccoso da champagne evoluto spinge bene, pur senza mortificare la vitalità del vino stesso. Due interpretazioni quasi opposte ed un bel confronto che dimostra ancora una volta come in champagne si possano tirare fuori prodotti su cifre stilistiche completamente diverse ma di medesimo livello complessivo. Basta riuscire a scegliere di volta in volta quello di cui si ha più voglia.

San Giusto a Rentennano Percarlo 2014: Vino già oggi di piacevolezza estrema. Mi aspettavo un carrarmato azzoppato dall'annata invece abbiamo trovato un vino di grandissima finezza (molto più di quanto non mi aspettassi) senza essere diluito (anzi). Ovviamente manca la parte di corredo aromatico terziario che potrà sviluppare negli anni ma al momento ha un frutto golosissimo, giustamente concentrato ma sfaccettato ed aiutato nell'equilibrio da una bella scia sapida. Grande persistenza.

Bel Air Marquise d'Aligre Margaux 2000: celebrato dal nostro Aramis nel suo volumetto sugli Chateaux di Bordeaux, si rivela in ottima forma anche se completamente svolto. Probabilmente non peggiorerà per tanti anni ma dubito possa diventare meglio di adesso. Al momento tira fuori piraziniche discrete (nel senso di non invadenti), una setosità al sorso notevole, che però nel finale sembra sfociare in diluzione, e un corredo aromatico che va dal tabaccoso alla grafite. Bello anche se forse un po' sfuggente...

[Ziliovino]

Bel Air Marquise d'Aligre Margaux 2000: celebrato dal nostro Aramis nel suo volumetto sugli Chateaux di Bordeaux, si rivela in ottima forma anche se completamente svolto. Probabilmente non peggiorerà per tanti anni ma dubito possa diventare meglio di adesso. Al momento tira fuori piraziniche discrete (nel senso di non invadenti), una setosità al sorso notevole, che però nel finale sembra sfociare in diluzione, e un corredo aromatico che va dal tabaccoso alla grafite. Bello anche se forse un po' sfuggente...

bevuto poco tempo fa, mi ritrovo nelle note e considerazioni.

[Spectator]

...Neostos Rosato 2019 Spiriti Ebbri: 880 bottiglie prodotte....bomba atomica:

..Figurati il rosso 2018..che tra poco..mi arriva !

[bondo]

Neostòs rosato con dentro del merlot? In Calabria? Allucinante a dir poco.

[Wineduck]

San Giusto a Rentennano Percarlo 2014: Vino già oggi di piacevolezza estrema. Mi aspettavo un carrarmato azzoppato dall'annata invece abbiamo trovato un vino di grandissima finezza (molto più di quanto non mi aspettassi) senza essere diluito (anzi). Ovviamente manca la parte di corredo aromatico terziario che potrà sviluppare negli anni ma al momento ha un frutto golosissimo, giustamente concentrato ma sfaccettato ed aiutato nell'equilibrio da una bella scia sapida. Grande persistenza.

[vinogodi]

Neostòs rosato con dentro del merlot? In Calabria? Allucinante a dir poco.

...è un'aggiunta piccolissima da un'anfora trovata vicino ai Bronzi di Riace , mi hanno raccontato ...io ci credo ...

[AmoSlade]

Winston Churchill 2002: non sono avvezzo ad aprire bottiglie di questo tipo, quindi potrei essere condizionato nel giudizio. Dalla mia poca esperienza, faccio un po' fatica a pensare in cosa uno champagne potrebbe essere migliore. Mi ha colpito il suo essere fine e ricco allo stesso tempo, l'equilibrio fra le parti (quella cremosa, che ricorda il panettone, il miele, e quella fresca, con agrumi, mango) rasenta la perfezione. Ha lunga vita davanti ma credo sia difficile potersi pentire aprendolo adesso.

Gattinara riserva 2012 - Caligaris: con un anno in più di cantina ha acquisito ulteriore complessità. Serio e articolato, frutta sotto spirito, catrame, tante spezie che a tratti sembra di mettere il naso in un gram masala. Sul finale è nettissima la liquirizia. Secondo me dà paga a diversi Baroli che costano il doppio.

[Luca castoldi]

Piaciuto.
E bravo Castoldi.

grazie marco, grazie. Sono molto affezionato a questo vino, perchè è stato un parto lungo. Avevo assaggiato diversi alabarini, di cantine blasonate e alcune importate, tipo palacio de fefinanes ( gaja), albamar, ed altri. Buoni, perfettini, io nemmeno avevo troppa dimistichezza con sto albarino 3 anni fa. Santiago lo trovai una locanda basca a Cambados, la capitale dell'albarino.
Inizialmente rimasi sospreso, molto incerto dopo tutti sti assaggi di vini quasi identici e perfetti. però mi incuriosiva, questa sottile torbatura, eucalipti e garriga, agrumi e sali sparsi.
Così ,come sempre faccio, portai tutti i campioni in italia, di tutti, mi sedetti al tavolo e chiesi al mio amico ristoratore di velare tutte le bottiglie, volevo che la mia ex socia bevesse con me senza sapere nulla e si traessero le conclusioni.
Raramente mi è capitato che in pochi minuti tutto fosse così chiaro. Numero 4 per me e numero 4 per lei. Per distacco. Santiago Roma. L'etichetta di un tempo era demenziale, il freddo faceva magicamente evidenziare, in un ricercato gioco di effetti, la cappella sistina di Roma . Una roba inguardabile, ma ci importò poco la cosa.
I palati hanno affinità, la tecnica conta relativamente quando selezioni, diverso quando scrivi di vino per le guide. Può sembrare una bestemmia, ma il palato è quello che unisce, dà un impronta indelebile. Non metterei in mano la scelta dei miei vini a tanti illustri sommelier o critici di vino. Ognuno ha la sua impronta.
Che si deve trasferire nei vini che scegli, non in chi ti legge.
Non avevo una cazza da fare e così ho portato via qualche minuto a tutti.

Santiago è buono e mi riempie di gioia ti sia piaciuto.

[teo777full]

Gattinara riserva 2012 - Caligaris: con un anno in più di cantina ha acquisito ulteriore complessità. Serio e articolato, frutta sotto spirito, catrame, tante spezie che a tratti sembra di mettere il naso in un gram masala. Sul finale è nettissima la liquirizia. Secondo me dà paga a diversi Baroli che costano il doppio.

Tra le migliori espressioni della denominazione, in annata eccezionale!
Sull’ultima affermazione... mi trovi assolutamente d’accordo

[l'oste]

Gattinara riserva 2012 - Caligaris: con un anno in più di cantina ha acquisito ulteriore complessità. Serio e articolato, frutta sotto spirito, catrame, tante spezie che a tratti sembra di mettere il naso in un gram masala. Sul finale è nettissima la liquirizia. Secondo me dà paga a diversi Baroli che costano il doppio.

Tra le migliori espressioni della denominazione, in annata eccezionale!
Sull’ultima affermazione... mi trovi assolutamente d’accordo

Mi associo ad entrambi, bevo i suoi vini da un po' di annetti, Luca è un produttore appassionato, tenace e una persona gentile e sensibile, ha vigne in ottima età e posizione.
Quasi impossibile che faccia vini qualsiasi.

[AmoSlade]

Gattinara riserva 2012 - Caligaris: con un anno in più di cantina ha acquisito ulteriore complessità. Serio e articolato, frutta sotto spirito, catrame, tante spezie che a tratti sembra di mettere il naso in un gram masala. Sul finale è nettissima la liquirizia. Secondo me dà paga a diversi Baroli che costano il doppio.

Tra le migliori espressioni della denominazione, in annata eccezionale!
Sull’ultima affermazione... mi trovi assolutamente d’accordo

Mi associo ad entrambi, bevo i suoi vini da un po' di annetti, Luca è un produttore appassionato, tenace e una persona gentile e sensibile, ha vigne in ottima età e posizione.
Quasi impossibile che faccia vini qualsiasi.

L'ultima volta che sono stato da lui mi pare mi avesse detto che dopo il 2012 non aveva fatto altri "riserva". Risulta anche a voi?

Ottimo comunque anche il "base", il 2016 ricordo molto buona la prima bottiglia bevuta appena preso, mentre la seconda dopo qualche mese si era come chiusa.
Ah, ed ho un bel ricordo anche del semplice nebbiolo 2013.

Ho fatto l'errore di prenderne troppo poche, devo tornare a trovarlo

[Luca90]

Gattinara riserva 2012 - Caligaris: con un anno in più di cantina ha acquisito ulteriore complessità. Serio e articolato, frutta sotto spirito, catrame, tante spezie che a tratti sembra di mettere il naso in un gram masala. Sul finale è nettissima la liquirizia. Secondo me dà paga a diversi Baroli che costano il doppio.

Tra le migliori espressioni della denominazione, in annata eccezionale!
Sull’ultima affermazione... mi trovi assolutamente d’accordo

Mi associo ad entrambi, bevo i suoi vini da un po' di annetti, Luca è un produttore appassionato, tenace e una persona gentile e sensibile, ha vigne in ottima età e posizione.
Quasi impossibile che faccia vini qualsiasi.

L'ultima volta che sono stato da lui mi pare mi avesse detto che dopo il 2012 non aveva fatto altri "riserva". Risulta anche a voi?

Ottimo comunque anche il "base", il 2016 ricordo molto buona la prima bottiglia bevuta appena preso, mentre la seconda dopo qualche mese si era come chiusa.
Ah, ed ho un bel ricordo anche del semplice nebbiolo 2013.

Ho fatto l'errore di prenderne troppo poche, devo tornare a trovarlo

Fatto riserve 17 e 18 ma devono ancora uscire. Luca fa riserve in base alla bontà dell'annata ma anche alla quantità di uva che riesce a raccogliere avendo pochissimi ettari. Nel 16 non lha fatta perché una grandinata ha distrutto troppa uva. 17 a gattinara non cosi disastrosa come in langa (e annata del decennio a boca)

[Nexus1990]

Montevertine 2018: annata sottostimata e grandissima; così dicono alcuni. Difficile giudicare in base ad un vino imbottigliato da poche settimane, ma che comunque esibisce un frutto golosissimo sin da ora. Invecchierà bene? Non so. Il tannino è perfetto, e non so se sia un buon segno.

Parli dell’annata in generale o della riuscita del Montevertine? Io ho parecchi assaggi della 18 in Chianti e secondo me è una bella annata, grandissima... Ho dei dubbi. Godibile come dici tu, molti vini golosi e gastronomici, pronti e buoni. Anche io ho dei dubbi sull’invecchiamento. Ho bevuto un CC Buondonno l’altra sera senza mangiare (di solito Buondonno non è vino da bere senza cibo nella maniera più assoluta) e ed era di una solarità, di una prontezza e di una golosità incredibili, con un tannino ovviamente vivo ma ammaestrato.

[AmoSlade]

Fatto riserve 17 e 18 ma devono ancora uscire. Luca fa riserve in base alla bontà dell'annata ma anche alla quantità di uva che riesce a raccogliere avendo pochissimi ettari. Nel 16 non lha fatta perché una grandinata ha distrutto troppa uva. 17 a gattinara non cosi disastrosa come in langa (e annata del decennio a boca)

Grazie!

[Luca castoldi]

Luca Caligaris lo devo risentire, sto casino ci ha allontanato. Ho bevuto magnum la 2010 ed è stato uno dei nebbioli dell'anno, in quella fascia. Buonissimo. Lo avevo già messo in scuderia, poi coi posti chiusi non ho sentito urgenza di prendere un gattinara.
Vini di bella schiettezza, magari mancano di precisione ogni tanto ma sono gustosi e genuini. Per l'autunno ci sarà.
Tra l'altro aveva qualche magnum 2015, ora lo chiamo

[giodiui]

Aurelio Settimo, Barolo, 2014. Un barolo in stile molto classico, in cui dominano le Note crepuscolari. Al naso sentori di tabacco e sottobosco, in bocca predominano le durezze, come è inevitabile in questa annata fredda e piovosa.è un vino esile, con una struttura che ricorda quasi più un nebbiolo che un Barolo. Ma questa finezza ed eleganza sono forse il suo punto di forza. E poi è un barolo che costa come un nebbiolo, quindi ci sta.

Giovanni Rosso 'à rina', Etna Rosso, 2014. Ho (avevo) un po' smesso di comprare Etna perchè i prezzi sono diventati impegnativi, però questa bottiglia mi ha fatto un po' ricredere e rimpiangere di non aver riempito di più la cantina. Colore rosso brillante scuro. Si apre su note decisamente mentolate, vira su profumi floreali di viola e rosa, per poi spostarsi su note decisamente fruttate, prugne e ciliegie sottospirito. dopo un'altra mezzora ritornano le note mentolate. Il naso è pirotecnico e di grande intensità.la bocca è sostenuta da un solido scheletro acido, ma non ha la persistenza del naso (sarebbe stato difficile). E' forse l’unico rimprovero che si può fare ad un vino altrimenti nettamente eccellente.
Due belle bottiglie a prezzi accessibili, agli antipodi come stile ma coerenti con il territorio (più il primo del secondo).

[Luca castoldi]

Castel Juval, pinot nero, credo dintorni della val senales, azienda di Messner da quanto ho capito, Riserva 2017. Prezzo boh? ho lasciato degli euri al ristorante di una amica che lo prende diretto, a prezzi perlomeno ragionevoli ( cmq 13 piu iva eh)
Legno subito in bell'evidenza, che non sarebbe un male se non fosse che a furia di sottrarre, pregevole arte ma con le dovute misure, gli hanno tolto anche l'anima e lo scheletro. Non c'è nulla oltre il legno e dei profumi standard di frutta rossa, ciliegia, ribes etc, solito corredo. Acqua colorata che non regge nulla. In bocca non cambia marcia nemmeno se gli metti del gasolio
Una banalità che non amo ma so perfettamente che ha il suo mercato. E torna immediatamente il tempo delle nostre Mary-Jane.
Chet Baker: but not for me. Bello