Uffa! Guarda cosa mi tocca leggere nel 2020 in un paese che, almeno sulla carta, dovrebbe essere basato sul "libero mercato", la concorrenza e l'iniziativa privata. Dico sulla carta perchè poi quasi il 50% della nostra economia è, direttamente o indirettamente, gestita dallo Stato con punte del 90% (in Calabria, fino a pochi anni or sono) il PIL prodotto dai privati superava di poco il 10%. Questo evidentemente spiega perchè siamo, nella media, così tanto ignoranti (nel senso che ignoriamo) i meccanismi basilari di funzionamento del mercato. La conseguenza è lo stupore per la crescita improvvisa del prezzo di un prodotto voluttuario come il vino e soprattutto le fantasiose spiegazioni che vanno dalal quasi comune "condanna etica" dei maledetti speculatori, fino al complottismo di stampo internazionale passando per il globalismo finanziario-lobbistico-plutarchico! (manca il giudaico e poi siamo al completo nel menù sovranista-anti-elite....
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Invece basterebbere un'ora di auto formazione sui meccanismi di BASE del funzionamento di un mercato e di cose si forma un prezzo e tutto sarebbe risolto.In sintesi: l'offerta del prodotto è rigida (le quantità di bottiglie per annata è molto limitata, parliamo di 15-25k per produttore), la curva è quindi quasi verticale. La domanda è elastica (parliamo di valori che vanno da 5 a 10 volte l'offerta), molto elastica, cioè elevata ed in crescita costante (la ristorazione italiana ha colonizzato quasi tutto il mondo, anche in paesi con gusti ed abitudini molto diversi, con miliardi di abitanti e con un numero di ricchi che si conta ormai con le decine di milioni di individui). I potenziali consumatori di prodotti rari della nostra enogastronomia sono talmente tanti che è sufficiente che una piccolissima percentuale si avvicini al vino e le richieste salgono veritiginosamente...
Qual è l'unico meccanismo naturale che frena la crescita della domanda? Naturalmente il prezzo.
La crescita del prezzo rimette in equilibrio il rapporto fra domanda ed offerta. Alcuni produttori lo fanno prima dell'uscita dalla cantina: Roberto Conterno, Giuseppe Mascarello, Sandrone, ecc. non sono oggetto della "speculazione" come la chiamate voi!
(mi fa morire dal ridere quando leggo questa parola, immagino la faccia indignata e schifata con cui la pronunciate!
)
Il fenomeno riguarda produttori che lasciano che il prezzo di mercato si formi fuori dalla cantina: Alan mi ha raccontato di aver visto più volte dei loschi figuri attendere fuori dalla cantina i clienti di Maria Teresa uscire con le bottiglie per offrire loro subito il 300% del prezzo pagato..... PEZZENTI!
"E' il mercato ragazzi e voi non potete farci niente! Niente, capito!"