alexer3b ha scritto:a) Valutate sempre se il produttore invia i propri campioni o meno.
b)Aggiungo: ogni qualvolta si presenta una lista, puntualmente vengono fatti gli stessi nomi da chi la avversa. Se ipoteticamente si mettessero proprio quei nomi, diventerebbe monotona perchè sarebbero sempre quei benedetti nomi.
Alex
c) PS: non lavoro più al Gambero, anzi sto alla concorrenza quindi non ho interesse nel difenderli ma è un ragionamento che può essere esteso a tutte le Guide
...come sempre , gli interventi di Alexer sono stimolantissimi , condivisibili e forieri di discussione possibilmente interessante , se supportata da onestà intellettuale di chi legge . Anche se OT , ma l'interattività del forum è auspicabile parlando di ciò che ruota attorno alla nostra passione comune, direi di approfondire questi punti che potrebbero da soli reggere un thread .
a) E' il punto che meno mi trova d'accordo proprio per il mio approccio con la comunicazione e informazione enoica . Se io scelgo di fare una guida , che per etimologia è indirizzata a "guidare" , l'informazione deve essere la più completa possibile. Con o senza condivisione dei produttori . Lo dico anche per contrasti nel passato con alcuni curatori di guide con le quali ho collaborato , dove non me n'è mai fregato un cazzo di variabili che ritengo esclusivamente frutto di equivoci o malintesi , quali ad esempio "la massa critica" di quel vino , la reperibilità , il prezzo , la simpatia del produttore (nel passato qualcuno non recensiva Soldera e Alois Lageder perché "dal carattere impossibile" , perché molti produttori non mandano campioni (machissenefrega ... nell'impossibilità assoluta faccio una premessa o una postilla dove esplicito alcuni criteri o motivazioni che hanno portato a non recensire , ma mai omissione a priori) .
Quindi , una guida sarà più autorevole più sarà completa nell'informazione , non importa se "essenziale" o "totale" . Aderendo al principio che in una guida vanno segnalati esclusivamente i produttori che mandano campioni , ebbene , ogni guida sarebbe estremamente incompleta, soprattutto nei leaders del settore , perché i vari Conterno (entrambi) , Giacosa, Quintarelli , Roagna, Miani , Soldera , Mascarello (entrambi) , ma anche Rosso , Dalforno, Biondi Santi , Incisa della Rocchetta o la tenuta di Ornellaia e compagnia cantante , col cazzo che mandano campioni a destra e a manca . Anzi , da loro voce diretta (li seguo in molti ... o quasi ... e quelli che non seguo li conosco di persona) sempre di persona mi hanno confessato senza meno che mai e poi mai manderanno campioni alle guide , sia per costo che per necessità , visto che per tanti le guide sono soprattutto una vetrina e loro hanno già le produzioni vendute in prenotazione. Se anche qualche "originale" produttore ti diffida (succede , se non per la cantina di produzione almeno per alcune etichette ...) di mettere i suoi vini in guida ... io sono per metterli lo stesso per dovere e completezza di informazione , anche perché sono decisi punti di riferimento qualitativo per parametrizzare i giudizi . L'importante è che siano all'altezza e degni di menzione .
In molti casi li assaggio fra le mie assegnazioni personali oppure acquistandoli che , tanto , li berrei lo stesso . E' una questione di principio e come vedo io l'informazione .
Peggio se ci sono preclusioni ideologiche o , peggio ancora , favoritismi ideologici (... non parlo di interessi personali perché non sono dimostrabili oltre che aberranti , nella mia mentalità) .
Quindi , deve essere sempre il bicchiere il termometro di giudizio .
b) Concordo appieno . Ma ogni classifica è fatta per ingenerare discussioni . Anche personalmente , non c'è una classifica mondiale o guida a cui aderisco indscriminatamente in termini di identità di giudizio . Hai voglia di parlare di "oggettività" , comunque concordo con Cernilli su una "oggettività relativa" (leggete un suo bellissimo editoriale su Doctor Wine sull'argomento)
c) Neppure io : per circa 6 - 7 anni sono stato in commissione in Emilia Romagna GR poi me ne sono andato insalutato ospite . So che sono fenomeni locali , ma ci mettevo la faccia con tanti produttori che conoscevo e non sempre riuscivo a giustificare certe scelte . Quindi problema mio , non della guida , quando si hanno divergenze troppo elevate rispetto ad una collaborazione , meglio ognuno per la sua strada. Sucecde nelle aziende "serie" , figuriamoci in un ricettacolo di soggettività come è una commissione per una guida... anch'io oggi collaboro per la concorrenza , per amicizia , passione e "gratis et amore Deis" ...
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