Borgogna 2005

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vinogodi
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda vinogodi » 07 ago 2013 19:07

fabird ha scritto:di 2010 ho bevuto solo rossignol trapet gevrey e latricieres, un paio di meursault e un bourgogne di m. bouzerau, un mersault di roulot e un coche dury.
sconsiglio a chiunque l'acquisto sono vini drogati
...bene, almeno qualcuno che li ha bevuti. Avrei bisogno, anche se OT, di qualche altra testimonianza per confermare: perchè "drogati"? Espremmiti... 8)
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fabird
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda fabird » 07 ago 2013 19:52

vinogodi ha scritto:
fabird ha scritto:di 2010 ho bevuto solo rossignol trapet gevrey e latricieres, un paio di meursault e un bourgogne di m. bouzerau, un mersault di roulot e un coche dury.
sconsiglio a chiunque l'acquisto sono vini drogati
...bene, almeno qualcuno che li ha bevuti. Avrei bisogno, anche se OT, di qualche altra testimonianza per confermare: perchè "drogati"? Espremmiti... 8)

Sto cercando di valutare i vini in maniera diversa dalle semplici analisi olfattive e degustative cercando di essere oggettivamente neutrale e essere libero di esprimere le mie sensazioni in modo libero. Libero come lo erano i climbers in Yoeimite valley negli anni '60 mancando gli stereotipi che fino ad ora hanno imbrigliato commercialmente le valutazioni dei vini.

ps. mi sono appena bevuto un foret 2004 di raveneau.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda eno » 08 ago 2013 16:01

Io tuutti sti casini me li sono quasi eliminati comprando poco delle ultime annate: buono, non buono, no e'speculativo....in compenso abevo comprato parecchio di 09-01-02 e mo sto bevendo quelli : una goduria, altro che pippe....
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda eno » 08 ago 2013 16:09

Correggo, 99, non 09... Unica leggerezza, aver stappato un Clos de Tart, vino da schianto, a quel che ha dimostrato il giorno dopo, quando orma era praticamente finito, per adesso e' ancora sulle sue , appena aperto.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda Wineduck » 08 ago 2013 23:11

eno ha scritto:Correggo, 99, non 09... Unica leggerezza, aver stappato un Clos de Tart, vino da schianto, a quel che ha dimostrato il giorno dopo, quando orma era praticamente finito, per adesso e' ancora sulle sue , appena aperto.


Cioè, in quale annata? Hai esperienze con 98 e 96? Grazie
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda l'oste » 08 ago 2013 23:18

Non ho capito bene il tema.
Comunque, le bottiglie di borgogna 2005 che ho stappato ora sono aperte.
Le altre che ho in cantina sono chiuse.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda vinogodi » 09 ago 2013 08:13

l'oste ha scritto:Non ho capito bene il tema.
Comunque, le bottiglie di borgogna 2005 che ho stappato ora sono aperte.
Le altre che ho in cantina sono chiuse.
... :lol: ...
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda eno » 10 ago 2013 16:02

Wineduck ha scritto:
eno ha scritto:Correggo, 99, non 09... Unica leggerezza, aver stappato un Clos de Tart, vino da schianto, a quel che ha dimostrato il giorno dopo, quando orma era praticamente finito, per adesso e' ancora sulle sue , appena aperto.


Cioè, in quale annata? Hai esperienze con 98 e 96? Grazie


2001. 96 mai bevuto, 97 ottima riuscita nonostante l'annata non esaltante,9& devo avere 1 o 2 bott ma devo controllare, 2001-2002 grandi vini, anche se non ancora all'apice
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda Ombre » 17 gen 2014 22:24

de magistris ha scritto:non è chiaramente una risposta sufficientemente circostanziata, ma se consideriamo un po' di report recenti di appassionati che stanno stappando cru importanti del 2005, ti direi: per carità, non adesso.
Mi sembra infatti che i 2005 siano di nuovo in un periodo di profondo letargo, dopo aver avuto una breve finestra solare ed espressiva fino ad un annetto fa.


Riapro questo 3ad perchè avrei una bottiglia di Faiveley : Nuits-Saint-Georges 1er cru "Les Damodes" del 2005 da aprire, ma dopo aver letto questo post sono un pò dubbioso sul da farsi, non so se è meglio berlo adesso o aspettare, cosa mi consigliate di fare?

Un grazie a chi mi potrà dare un consiglio.

Un saluto a tutti
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda vinogodi » 17 gen 2014 22:34

Ombre ha scritto:
de magistris ha scritto:non è chiaramente una risposta sufficientemente circostanziata, ma se consideriamo un po' di report recenti di appassionati che stanno stappando cru importanti del 2005, ti direi: per carità, non adesso.
Mi sembra infatti che i 2005 siano di nuovo in un periodo di profondo letargo, dopo aver avuto una breve finestra solare ed espressiva fino ad un annetto fa.


Riapro questo 3ad perchè avrei una bottiglia di Faiveley : Nuits-Saint-Georges 1er cru "Les Damodes" del 2005 da aprire, ma dopo aver letto questo post sono un pò dubbioso sul da farsi, non so se è meglio berlo adesso o aspettare, cosa mi consigliate di fare?

Un grazie a chi mi potrà dare un consiglio.

Un saluto a tutti
...sono ancora un pò chiusotti ma cominciano lentamente a sbocciare dal tunnel...
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda l'oste » 18 gen 2014 02:31

de magistris ha scritto:non è chiaramente una risposta sufficientemente circostanziata, ma se consideriamo un po' di report recenti di appassionati che stanno stappando cru importanti del 2005, ti direi: per carità, non adesso.
Mi sembra infatti che i 2005 siano di nuovo in un periodo di profondo letargo, dopo aver avuto una breve finestra solare ed espressiva fino ad un annetto fa.

Pour parler, Paolo.
Che un'annata sia più "pronta" o più "chiusa" è fuori discussione, il clima e l'influenza su questo o quel vitigno e su un territorio (quel vitigno che che regge meglio il freddo, quel produttore che però le sue vigne sono più in alto e non beccano la canicola ecc), possono riuscire ad uniformare il procedere d'invecchiamento del vino in bottiglia.
Allo stesso modo è indiscutibile che ci siano vini (vigne, vitigni) e produttori (manici, enologi) che per loro dna offrano bottiglie più o meno abbordabili da giovani e per un lungo tempo al punto che alcuni invece della finestra di lettura hanno delle vere e proprie vetrate infinite.
Però trovo un po' inspiegabile, anche razionalmente, che tutti i vini di una zona e annata abbiano in contrmporanea delle fasi di chiusura e/o apertura, come se contenessero un chip che le comanda all'unisono. Mentre per me la conservazione (e quindi l'età dell'acquisto, la provenienza, i chilometri, la posizione in cantina ecc) può incidere in modo enorme sull'evoluzione di un vino.
Da questo distinguo sono ovviamente escluse le bottiglie conservate tutte allo stesso modo nella cantina dello stesso produttore.
Detto questo, io ho già bevuto molti 2005 rossi di Borgogna e l'idea che mi sono fatto è troppo articolata e forse noiosa per chi legge per il numero di nomi ed esempi da fare.
Diciamo che a livello statistico per ora -scegliendo attentamente quali zone, cru e produttori aprire e quali aspettare- finora ho trovato parecchie bottiglie in ottima beva e solo qualcuna in preda del mutismo espressivo e di quella "ostilità" della materia che contraddistinguono una fase di chiusura.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda de magistris » 18 gen 2014 09:53

l'oste ha scritto:
de magistris ha scritto:non è chiaramente una risposta sufficientemente circostanziata, ma se consideriamo un po' di report recenti di appassionati che stanno stappando cru importanti del 2005, ti direi: per carità, non adesso.
Mi sembra infatti che i 2005 siano di nuovo in un periodo di profondo letargo, dopo aver avuto una breve finestra solare ed espressiva fino ad un annetto fa.

Pour parler, Paolo.
Che un'annata sia più "pronta" o più "chiusa" è fuori discussione, il clima e l'influenza su questo o quel vitigno e su un territorio (quel vitigno che che regge meglio il freddo, quel produttore che però le sue vigne sono più in alto e non beccano la canicola ecc), possono riuscire ad uniformare il procedere d'invecchiamento del vino in bottiglia.
Allo stesso modo è indiscutibile che ci siano vini (vigne, vitigni) e produttori (manici, enologi) che per loro dna offrano bottiglie più o meno abbordabili da giovani e per un lungo tempo al punto che alcuni invece della finestra di lettura hanno delle vere e proprie vetrate infinite.
Però trovo un po' inspiegabile, anche razionalmente, che tutti i vini di una zona e annata abbiano in contrmporanea delle fasi di chiusura e/o apertura, come se contenessero un chip che le comanda all'unisono. Mentre per me la conservazione (e quindi l'età dell'acquisto, la provenienza, i chilometri, la posizione in cantina ecc) può incidere in modo enorme sull'evoluzione di un vino.
Da questo distinguo sono ovviamente escluse le bottiglie conservate tutte allo stesso modo nella cantina dello stesso produttore.
Detto questo, io ho già bevuto molti 2005 rossi di Borgogna e l'idea che mi sono fatto è troppo articolata e forse noiosa per chi legge per il numero di nomi ed esempi da fare.
Diciamo che a livello statistico per ora -scegliendo attentamente quali zone, cru e produttori aprire e quali aspettare- finora ho trovato parecchie bottiglie in ottima beva e solo qualcuna in preda del mutismo espressivo e di quella "ostilità" della materia che contraddistinguono una fase di chiusura.


mi sembra un'integrazione più che condivisibile.
Quando si parla di annate, è evidente che ci siano vari livelli di discussione e approfondimento. A chi chiede indicazioni "generali" si prova ad offrire risposte in tal senso, se poi c'è la voglia di entrare nel dettaglio chiaramente i distinguo e le indicazioni di segno opposto ci sono sempre.
Con la 2005 ho avuto finora belle soddisfazioni a livello di village e su appelation in genere non troppo considerate, anche nella cote chalonnaise, mentre su vini più "importanti" (anche recentemente con un paio di stappature) si conferma per me l'impressione generale di vini in evidente letargo espressivo.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda arnaldo » 19 gen 2014 12:12

l'oste ha scritto:Però trovo un po' inspiegabile, anche razionalmente, che tutti i vini di una zona e annata abbiano in contrmporanea delle fasi di chiusura e/o apertura, come se contenessero un chip che le comanda all'unisono. Mentre per me la conservazione (e quindi l'età dell'acquisto, la provenienza, i chilometri, la posizione in cantina ecc) può incidere in modo enorme sull'evoluzione di un vino.
Da questo distinguo sono ovviamente escluse le bottiglie conservate tutte allo stesso modo nella cantina dello stesso produttore.
Detto questo, io ho già bevuto molti 2005 rossi di Borgogna e l'idea che mi sono fatto è troppo articolata e forse noiosa per chi legge per il numero di nomi ed esempi da fare.
Diciamo che a livello statistico per ora -scegliendo attentamente quali zone, cru e produttori aprire e quali aspettare- finora ho trovato parecchie bottiglie in ottima beva e solo qualcuna in preda del mutismo espressivo e di quella "ostilità" della materia che contraddistinguono una fase di chiusura.


Quindi.....riassumendo " OGNUNO APRA QUELLO CHE VUOLE.......QUANDO VUOLE...e DOVE VUOLE!!!!!!!! :D :D :D
Perche' se uno......(TANTISSIMI) ha comprato un po' di bottiglie (da TANTE a PARECCHIE) di quell'annata (che ci HANNO RACCONTATO essere ETERNA...ma da APRIRE TRA UN LUSTRO...) con quella FAMOSISSIMA OPERAZIONE che tutti conosciamo..........e si RITROVA con QUALCHE CARTONE (parecchi) in cantina......e si pone mille volte la fatidica domanda.........e magari non ha MOLTE (quasi zero) bottiglie di annate precedenti.......NON PUO' STARE LI' a fare MILLEDISCORSI......ha la smania. ha la voglia,deve per forza prima o dopo cominciare a "calare" la meravigliosa pila che è li' da qualche anno........ecco solo allora hai la famosa prova se il vino è aperto o è meravigliosamente chiuso (per sempre...fino all'eternita').........PROSIT
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Discorso semiserio eh...... :lol: :lol:
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda l'oste » 19 gen 2014 18:55

de magistris ha scritto:
l'oste ha scritto:
de magistris ha scritto:non è chiaramente una risposta sufficientemente circostanziata, ma se consideriamo un po' di report recenti di appassionati che stanno stappando cru importanti del 2005, ti direi: per carità, non adesso.
Mi sembra infatti che i 2005 siano di nuovo in un periodo di profondo letargo, dopo aver avuto una breve finestra solare ed espressiva fino ad un annetto fa.

Pour parler, Paolo.
Che un'annata sia più "pronta" o più "chiusa" è fuori discussione, il clima e l'influenza su questo o quel vitigno e su un territorio (quel vitigno che che regge meglio il freddo, quel produttore che però le sue vigne sono più in alto e non beccano la canicola ecc), possono riuscire ad uniformare il procedere d'invecchiamento del vino in bottiglia.
Allo stesso modo è indiscutibile che ci siano vini (vigne, vitigni) e produttori (manici, enologi) che per loro dna offrano bottiglie più o meno abbordabili da giovani e per un lungo tempo al punto che alcuni invece della finestra di lettura hanno delle vere e proprie vetrate infinite.
Però trovo un po' inspiegabile, anche razionalmente, che tutti i vini di una zona e annata abbiano in contrmporanea delle fasi di chiusura e/o apertura, come se contenessero un chip che le comanda all'unisono. Mentre per me la conservazione (e quindi l'età dell'acquisto, la provenienza, i chilometri, la posizione in cantina ecc) può incidere in modo enorme sull'evoluzione di un vino.
Da questo distinguo sono ovviamente escluse le bottiglie conservate tutte allo stesso modo nella cantina dello stesso produttore.
Detto questo, io ho già bevuto molti 2005 rossi di Borgogna e l'idea che mi sono fatto è troppo articolata e forse noiosa per chi legge per il numero di nomi ed esempi da fare.
Diciamo che a livello statistico per ora -scegliendo attentamente quali zone, cru e produttori aprire e quali aspettare- finora ho trovato parecchie bottiglie in ottima beva e solo qualcuna in preda del mutismo espressivo e di quella "ostilità" della materia che contraddistinguono una fase di chiusura.


mi sembra un'integrazione più che condivisibile.
Quando si parla di annate, è evidente che ci siano vari livelli di discussione e approfondimento. A chi chiede indicazioni "generali" si prova ad offrire risposte in tal senso, se poi c'è la voglia di entrare nel dettaglio chiaramente i distinguo e le indicazioni di segno opposto ci sono sempre.
Con la 2005 ho avuto finora belle soddisfazioni a livello di village e su appelation in genere non troppo considerate, anche nella cote chalonnaise, mentre su vini più "importanti" (anche recentemente con un paio di stappature) si conferma per me l'impressione generale di vini in evidente letargo espressivo.

Infatti, concordo assolutamente con te che il dettaglio e il distinguo sono il focus migliore per decidere cosa stappare. Serve un minimo di conoscenza o qualche buon consiglio, ovviamente.
Per fare qualche esempio empirico, a parte i Village 2005 che ho purtroppo terminato con piacere quasi tutti da tempo e ho conservato solo uno Chambolle di Roumier, alcuni NSG, Pommard e Beaune per la nota coccciutaggine tannico-palatale dei vini (in generale ma non tanto) di questi comuni.
Alcuni 1er di NSG come Les Cailles e Les St Georges di Chicotot e Chevillon li ho trovati già molto godibili, scalpitanti nel tessuto ma espressivi nei profumi. Di Gouges, aperto solo un Village, temo che potrà goderlo mio figlio piccolo.
Stesso discorso con il Clos St.Jacques e addirittura il Griotte di Fourrier, potevano restare sdraiati in cantina per un paio di lustri, ma un paio d'anni fa erano comunque espressivi sia del vitigno che del dna del cru. Latricieres di Rossignol-Trapet ancora duro al palato e leggermente chiuso aromaticamente, mentre ad aspettarlo è spesso una gran snasata.
Clos de Lambrays, solitamente vino "bagascia" fin da giovine e infatti non si è smentito nelle due volte che l'ho bevuto. In Cotes de Beaune invece già pronti alcuni Volnay o Pommard 1er (Fremiets e Pezerolles di Voillot, Caillerets di Lafarge) molto meno altri 1er di Pommard e altri Volnay (Champans, Clos de Chene...).
Mi fermo per non infilzare anocra dettagli e nomi che il post diventerebbe lunghissimo.
A conclusione, forse si può dire che la grandezza dell'annata 2005 rossa in Borgogna (oltre che nell'alta qualità media per ottima produzione e andamento climatico del millesimo) sta proprio in questa regolarità e capacità di confermare le abituali nuances, caratteristiche e attitudine all'invecchiamento dei vari comuni e crus.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda yuzu » 21 gen 2014 13:01

mi scuso se il mio intervento sarà serio e conciso. io di buone bottiglie di borgogna ho la fortuna di berne qualcuna e devo dire che l'annata 2005 si conferma per quello che pareva essere qualche anno fa.
è un'ottima annata, con delle "durezze" dovute all'andamento climatico. un pò come in Langa, dove io ho amato subito quest'annata (mentre all'epoca dominava la 2004) ed adesso sta venendo fuori alla grande
tornando alla borgogna, questi vini sono fatti così ed invecchieranno così, se uno vuole annate più "fruttate" e gentili deve orientarsi su altre annate (va benissimo la 2006, o in prospettiva la 2009 è un'annata che si "concede" di più).
risposta: a) e b) van benissimo. bevili ora con grande soddisfazione, o bevili tra qualche anno con identica (se non addirittura maggiore) soddisfazione.

una piccola postilla sulla "chiusura" dei vini. per me tutti i vini si chiudono d'inverno, specie se sono in cantine fresche (che d'inverno diventano fredde). il consiglio è semplicemente quello di portare la bottiglia in casa come minimo qualche giorno prima di berla. la differenza sarà notevole

scusate la parentesi, tornate pure a sparare minki@te in allegria
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda yuzu » 21 gen 2014 13:02

la risposta alla tua domanda è: sia a) che b). bevili ora con grande soddisfazione, o bevili tra qualche anno con identica (se non addirittura maggiore) soddisfazione.

mi scuso se il mio intervento sarà serio e conciso. io di buone bottiglie di borgogna ho la fortuna di berne qualcuna e devo dire che l'annata 2005 si conferma per quello che pareva essere qualche anno fa.
è un'ottima annata, con delle "durezze" dovute all'andamento climatico. un pò come in Langa, dove io ho amato subito quest'annata (mentre all'epoca dominava la 2004) ed adesso sta venendo fuori alla grande. se iniziano ad esser pronti i baroli, figuriamoci i borgogna (specie i bianchi).
tornando alla borgogna, questi vini sono fatti così ed invecchieranno così, se uno vuole annate più "fruttate" e gentili deve orientarsi su altre annate (va benissimo la 2006, o in prospettiva la 2009 è un'annata che si "concede" di più), la 2005 non lo diventerà mai (ovviamente la terziarizzazione aggiungerà complessità aromatica.. ma l'annata resterà un pò "duretta" rispetto ai canoni "classici")

una piccola postilla sulla "chiusura" dei vini. per me tutti i vini si chiudono d'inverno, specie se sono in cantine fresche (che d'inverno diventano fredde). il consiglio è semplicemente quello di portare la bottiglia in casa come minimo qualche giorno prima di berla. la differenza sarà notevole

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Re: Borgogna 2005

Messaggioda gabriele succi » 21 gen 2014 14:17

yuzu ha scritto:...è un'ottima annata, con delle "durezze" dovute all'andamento climatico. un pò come in Langa, dove io ho amato subito quest'annata (mentre all'epoca dominava la 2004) ed adesso sta venendo fuori alla grande. se iniziano ad esser pronti i baroli, figuriamoci i borgogna (specie i bianchi)....

Scusa se te lo chiedo ma sono un po' corto e non ho capito...
...in langa secondo te è meglio la 05 o la 04?
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda yuzu » 21 gen 2014 14:54

gabriele succi ha scritto:
yuzu ha scritto:...è un'ottima annata, con delle "durezze" dovute all'andamento climatico. un pò come in Langa, dove io ho amato subito quest'annata (mentre all'epoca dominava la 2004) ed adesso sta venendo fuori alla grande. se iniziano ad esser pronti i baroli, figuriamoci i borgogna (specie i bianchi)....

Scusa se te lo chiedo ma sono un po' corto e non ho capito...
...in langa secondo te è meglio la 05 o la 04?

ciao Gabriele, sicuramente colpa mia che scrivo di getto e sono stato confusionario. all'epoca dell'uscita della 2005 quest'annata è passata sotto traccia, perchè tutti erano concentrati sulla tanto osannata 2004 (stampa, giornalisti, ecc.).
io quando parlo di langa ho poi un concetto distorto.. ammetto di bere solo 4/5 produttori di barolo ed 1 di barbaresco.. perchè trovo il resto dei vini avere un errato rapporto prezzo qualità
ciò detto, limitando la mia analisi a pochi produttori, la 2005 a barolo è meglio della 2004 PER I MIEI GUSTI. non amo le annate morbide e voluttuose, se non controbilanciate da acidità, freschezza e "leggerezza" (insomma, frutto maturo solo se NON a discapito della freschezza. cosa che accade di rado.. per intenderci tipo come SEMBRA essere la 2010 in borgogna).
beppe rinaldi, mariateresa mascarello hanno fatto 2 baroli meravigliosi nel 2005. all'inizio un pò scontrosi.. adesso iniziano ad essere piacevolissimi.. in prospettiva lo sono ancor di più
(ammetto poi che monprivato 2004 sia favoloso :) )
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda gabriele succi » 21 gen 2014 14:59

grazie.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda yuzu » 21 gen 2014 15:52

gabriele succi ha scritto:grazie.

figurati, quello che vorrei fosse chiaro è che non era scopo del mio intervento dire 2005 meglio di 2010 o di 2009.
2005 ha determinate caratteristiche, che possono rendere l'annata più o meno "ostica" ai bevitori.
(la mia idea è che gli amanti della langa "classica" possano apprezzare la 2005 in borgogna.. tannini più "vivaci", acidità un pò più spiccata.. ecc.)
ma è una questione di gusti, non bisogna pensare che l'annata cambierà caratteristiche nel tempo. i tannini polimerizzano e si affinano, ma quei rossi non diventeranno mai gentili e fruttati, neanche tra 20 anni.. quindi chi ricerca la "dolcezza" nel pinot nero, farebbe meglio a cercare soddisfazioni in altre annata (che magari costano anche meno)
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda paperofranco » 21 gen 2014 16:33

Aldilà dei gusti personali, ad esempio per me non c’è confronto in Langa fra 2004 e 2005(meglio la prima), trovo un po’ forzato il parallelo con la Borgogna solo in nome di un comune “classicismo”. La 2005 in Borgogna, per quel poco che ho bevuto, mi sembra che abbia dato vini di grande potenza e di grandissima prospettiva. La 2005 in Langa mi sembra che abbia dato vini sì classici, ma spesso ossuti, poco vibranti, e che secondo me non andranno così lontano.
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda yuzu » 21 gen 2014 17:03

paperofranco ha scritto:Aldilà dei gusti personali, ad esempio per me non c’è confronto in Langa fra 2004 e 2005(meglio la prima), trovo un po’ forzato il parallelo con la Borgogna solo in nome di un comune “classicismo”. La 2005 in Borgogna, per quel poco che ho bevuto, mi sembra che abbia dato vini di grande potenza e di grandissima prospettiva. La 2005 in Langa mi sembra che abbia dato vini sì classici, ma spesso ossuti, poco vibranti, e che secondo me non andranno così lontano.

io invece sulla 2005 vedo un parallelo perfetto con la borgogna, ma NON sul classicismo. semplicemente in entrambe i casi vedo vini di grande struttura e prospettiva. non credo la 2005 in borgogna sia proprio esatto definirla "classica", ed è questo forse il punto chiave del "malinteso", molti aspettano un evoluzione che non ci sarà.. (ciò di cui parlavo prima)

tornando un attimo alla langa..poco vibrante e ossuto mascarello 2005? rinaldi 2005? accomasso 2005? vigna rionda massolino 2005?
non direi assolutamente. sono grandissimi vini "classici" che, a differenza della pur buona 2004, hanno bisogno di un pò di invecchiamento per dare il meglio di se. eccezion fatta per il cavaliere (che ha fatto un 2004 meraviglioso), io preferisco nettamente la 2005, e sono in compagnia dei produttori in questione (anche se per un produttore è sempre difficile scegliere). mentre sempre a livello personale, forse la mia più grande delusione del 2013, come bevute, è ad esempio il monfortino 2004. un vino nato già "troppo" avanti per i miei gusti. nel senso che i tannini sono già molto morbidi, l'acidità piuttosto smussata (per essere un vino "giovane").. al punto che ho dubbi sulla sua tenuta (ovviamente parliamo di decenni). ma è una mia opinione personale (sono lontani i tempi in cui si diceva che un monfortino doveva essere almeno maggiorenne, altrimenti era un peccato berlo)

è solo il caso di citare che ovviamente il parallelo 2005 borgogna e barolo sia puramente casuale.. ad esempio nella citata 2004 le caratteristiche dei vini rossi nelle due zone sono quasi opposte (troppo verde per i rossi di borgogna, rotonda e matura in langa)
Ultima modifica di yuzu il 21 gen 2014 17:16, modificato 1 volta in totale.
paperofranco
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda paperofranco » 21 gen 2014 17:15

yuzu ha scritto:
paperofranco ha scritto:Aldilà dei gusti personali, ad esempio per me non c’è confronto in Langa fra 2004 e 2005(meglio la prima), trovo un po’ forzato il parallelo con la Borgogna solo in nome di un comune “classicismo”. La 2005 in Borgogna, per quel poco che ho bevuto, mi sembra che abbia dato vini di grande potenza e di grandissima prospettiva. La 2005 in Langa mi sembra che abbia dato vini sì classici, ma spesso ossuti, poco vibranti, e che secondo me non andranno così lontano.

io invece sulla 2005 vedo un parallelo perfetto con la borgogna, ma NON sul classicismo è che in entrambe i casi vini di grande struttura e prospettiva. non credo la 2005 in borgogna sia proprio esatto definirla "classica", ed è questo forse il punto chiave del "malinteso", molti aspettano un evoluzione che non ci sarà.. (ciò di cui parlavo prima)

tornando un attimo alla langa..poco vibrante e ossuto mascarello 2005? rinaldi 2005? accomasso 2005 (anche se il cavaliere ha fatto un 2004 meraviglioso)? vigna rionda massolino 2005?
non direi assolutamente. sono grandissimi vini "classici" che, a differenza della pur buona 2004, hanno bisogno di un pò di invecchiamento per dare il meglio di se.
forse la mia più grande delusione del 2013, come bevute, è ad esempio il monfortino 2004. un vino nato già "troppo" avanti per i miei gusti. nel senso che i tannini sono già molto morbidi, l'acidità piuttosto smussata (per essere un vino "giovane").. al punto che ho dubbi sulla sua tenuta (ovviamente parliamo di decenni). ma è una mia opinione personale (sono lontani i tempi in cui si diceva che un monfortino doveva essere almeno maggiorenne, altrimenti era un peccato berlo)
è solo il caso di citare che ovviamente il parallelo 2005 borgogna e barolo sia puramente casuale.. ad esempio nella citata 2004 le caratteristiche dei vini rossi nelle due zone sono quasi opposte (troppo verde per i rossi di borgogna, rotonda e matura in langa)


Dissento. Prendendo ad esempio i nomi di Langa che hai citato, per me la 2004 si prende di tacco la 2005 in ogni caso, eccezion fatta forse per quello di Maria Teresa Mascarello. E in generale, sempre a mio modesto parere, si parla di una grande annata contro un'annata media.
Quindi, direi che Langa e Borgogna non condividono quasi nulla nell'annata 2005.
yuzu
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda yuzu » 21 gen 2014 17:19

paperofranco ha scritto:
yuzu ha scritto:
paperofranco ha scritto:Aldilà dei gusti personali, ad esempio per me non c’è confronto in Langa fra 2004 e 2005(meglio la prima), trovo un po’ forzato il parallelo con la Borgogna solo in nome di un comune “classicismo”. La 2005 in Borgogna, per quel poco che ho bevuto, mi sembra che abbia dato vini di grande potenza e di grandissima prospettiva. La 2005 in Langa mi sembra che abbia dato vini sì classici, ma spesso ossuti, poco vibranti, e che secondo me non andranno così lontano.

io invece sulla 2005 vedo un parallelo perfetto con la borgogna, ma NON sul classicismo è che in entrambe i casi vini di grande struttura e prospettiva. non credo la 2005 in borgogna sia proprio esatto definirla "classica", ed è questo forse il punto chiave del "malinteso", molti aspettano un evoluzione che non ci sarà.. (ciò di cui parlavo prima)

tornando un attimo alla langa..poco vibrante e ossuto mascarello 2005? rinaldi 2005? accomasso 2005 (anche se il cavaliere ha fatto un 2004 meraviglioso)? vigna rionda massolino 2005?
non direi assolutamente. sono grandissimi vini "classici" che, a differenza della pur buona 2004, hanno bisogno di un pò di invecchiamento per dare il meglio di se.
forse la mia più grande delusione del 2013, come bevute, è ad esempio il monfortino 2004. un vino nato già "troppo" avanti per i miei gusti. nel senso che i tannini sono già molto morbidi, l'acidità piuttosto smussata (per essere un vino "giovane").. al punto che ho dubbi sulla sua tenuta (ovviamente parliamo di decenni). ma è una mia opinione personale (sono lontani i tempi in cui si diceva che un monfortino doveva essere almeno maggiorenne, altrimenti era un peccato berlo)
è solo il caso di citare che ovviamente il parallelo 2005 borgogna e barolo sia puramente casuale.. ad esempio nella citata 2004 le caratteristiche dei vini rossi nelle due zone sono quasi opposte (troppo verde per i rossi di borgogna, rotonda e matura in langa)


Dissento. Prendendo ad esempio i nomi di Langa che hai citato, per me la 2004 si prende di tacco la 2005 in ogni caso, eccezion fatta forse per quello di Maria Teresa Mascarello. E in generale, sempre a mio modesto parere, si parla di una grande annata contro un'annata media.
Quindi, direi che Langa e Borgogna non condividono quasi nulla nell'annata 2005.

al di là dei tuoi gusti, non condividi il parallelo: vini di grande struttura? è questo ciò su cui bisogna focalizzarsi. ho premesso che la mia analisi è limitatissima perchè io bevo solo 4/5 produttori in langa.. ma anche allargando lo sguardo, le "caratteristiche" dell'annata sono chiare: è innegabile che 2005 abbia struttura, potenza.. sia in langa, sia in borgogna. può piacere o meno, ma l'annata ha quelle caratteristiche.
(se poi qualche produttore scarso, ovvero la stragrande maggioranza, non ha fatto vini buoni nel 2005, è solo colpa del loro modo di lavorare.. o magari di una diversa posizione delle vigne.. ad esempio come dicevo monprivato 2004 è un vino fantastico)
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Re: Borgogna 2005

Messaggioda arnaldo » 25 gen 2014 17:48

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