Messaggioda picenum » 08 giu 2013 16:51
Finalmente un po’ di tempo per scrivere.
Lunedì giornata di assaggi a Firenze (Impruneta) con i vini di territorio di Le Caves de Pyrene. Belle bocce molti i vini piaciuti…
Cominciamo con i nostri:
Assaggi à la volèe tra i quali piaciuti di più Cavallotto (Barolo Vigna san Giuseppe 06), Iuli (Barbera Barabba Magnum 04), i dolcetti di San Fereolo (2004 e 2001 ma anche il dolcetto sup 1593 da Magnum 2003) e Cascina Baricchi bollicine non male tra le quali mi è piaciuto molto il Metodo Classico “Jamais”….
Piaciuta tantissimo la Nosiola Fontanasanta 2011 di Foradori e degno di menzione anche Il Ciso de I Dolomitici un lambrusco come non ne avevo mai bevuto…
poi finalmente arrivo dal mio preferito Bressan, personaggio unico, e gli assaggi non deludono: tutti fantastaci, grigio in grigio, carat, rosantico ma su tutti uno stupendo Pignol 2001 ed il vino che più mi è piaciuto in tutta la giornata… il Verduzzo Friulano 2007 (colore fantastico orange ramato dal quale ti aspetti un naso altrettanto bello, e così è, su tutto frutta matura ma tanto altro, ed in bocca ancora più avvolgente, dinamico, complesso , lungo, insomma fantastico).
Poi altra serie di assaggi, prima di cambiare sala, tra i quali ricordo compiacere l’azienda Croci ed in particolare l’Alfiere Rosè (metodo classico da barbera e bonarda - imho perfetto con la paranza, qualcuno in abbinamenti chiedeva…) e Barzaghi tra cui mi sono piaciuti l’”E” 2011 e la riserva “La” 2010 (ca@@o papero stai lì dietro potevi venire!).
Seconda sala oltre ai noti Pian dell’Orino, Fattoria San Lorenzo, Ciro Picariello, vorrei mettere l’accento sul Cirsium di Ciolli da vecchie vigne di cesanese… tanto bello il 2008.
Non male e da approfondire i vini di Anna Martens e Marabino ma tra i ricordi ho in mente altro:
Cirelli: buono il cerasuolo anfora; veramente ottimo il suo trebbiano (anfora) 2012… peccato veramente non averlo aspettato un po’ (almeno un anno di affinamento in bottiglia avrebbe giovato).
Porta del Vento: Sorpresa della giornata con due assaggi di assoluto livello… il Saharay 2009, da uve Catarratto bello bello ambrato con note agrumate naso per me abbastanza complesso, bocca avvolgente fresca di buon corpo con una bella nota acida… un vino che avrà ancora molto da dire. Poi il Maquè Perricone un altro vino assoluto rubino intenso, naso variegato dai frutti rossi a toni salmastri e speziati in bocca si giocano equilibri perfetti, vellutato e morbido, ma anche tannico (bucce spesse, tannino ben dosato) e con la giusta acidità… finale lungo lungo…. Insomma due vini meravigliosi!
Poi i Franzosi… che palle! Sempre i banchetti assaltati da personaggi che si posizionavano con i plinti ai piedi…
Tra gli sciampi mi son piaciuti in primis Demarne-Frison (Goustan Brut Nature), poi Boulard (blanc de blanc nature e il Maylly G.C. Extra Brut Nature), ma soprattutto Pierre Gerbais (L’Audace Pas Dosè).
Tra i bianchi l’assaggio che più mi ha impressionato è stato il Puilly Fumè 2010 di Thierry Puzelat che ha sovrastato completamente i sauvignon di Riffault (comunque molto buoni) : colore carico e olfatto pieno, agrumato, anche questo complesso e dinamico e, idem sopra, in bocca ritrovi tutto e di più ciò che il naso ti aveva regalato, minerale, rotondo, morbido e potente…Grande.
Degni di menzione poi i bianchi di Matassa e Ganevat (in particolare il Savagnin Ouille “Vigne Mon Pere 2000 anche questo stile semi-ossidativo, vino superbo).
Tra i Rossi assaggi mooolto veloci mi son piaciui Matassa (cuvee romanissa 2010), Domaine des Roche Neuves (vedi davideff… non c’era il super chenin però c’era, molto molto buono, il Saumur Champigny Franc de Pied 100% cabernet franc da terreno calcareo, affinato sulle fecce, rubino intenso, frutti rossi, CILIEGIA, tante spezie, frutto sontuoso) e più che buoni i vibi di Derain (in particolare il Gevrey Chambertin En Vosne 2011 ancora giovine, fresco e armonico con il tannino cmq già ben amalgamato, e finale molto lungo).
… à la prochaine.