paperofranco ha scritto:Risiamo alle solite, mi tocca passare da quello che prende le difese dell'AIS, se qualcuno dei miei amici leggesse questi post si sbudellerebbe dalle risaste.
Nessuna difesa d'ufficio di una categoria e nessuna laude al cameriere mescitore, se ce la vuoi leggere fai una bella forzatura. Hai esperienza decennale, quindi sai bene che AIS non è solo il sommelier che serve il vino, è anche il "comunicatore" come dici tu, e non sempre le due figure coincidono, anzi quasi mai(intendo all'interno dell'associazione).
Siamo partiti da un elenco di caratteristiche fatto da Nelle Nuvole in forma di domande, quindi ti chiedo: per un professionista di sala di un ristorante, è un difetto saper riconoscere alla cieca una caterva di vini differenti, e sulla base di questo saper indirizzare i clienti nella scelta più appropriata per accompagnare le pietanze? E' un difetto saper gestire la cantina dando un occhio al prezzo e cercando di valorizzare il territorio in cui si opera? Io penso di no, poi va da sé che se hai questa grande competenza ma come persona sei uno ***, di strada ne farai poca.
...OK, per un attimo lasciamo da parte le "competizioni", che sono il vero nodo che mi fa gonfiare la vena: il sommelier ha già , purtroppo, il suo decalogo a cui assoggettarsi, obtorto collo. Dico solo che i corsi non dovrebbero essere "comuni" all'intera popolazione ma customizzati a seconda del target di riferimento e dagli obiettivi che si propone , ogni categoria, aderendovi. In base, appunto, al target , la struttura dell'insegnamento sarà del tutto idonea alle aspettative. Venendo alla categoria professionale legata al servizio, io la vedo così , in ordine di importanza:
- Passione
- Sensibilità , educazione ed essere estremamente customer oriented
- Competenza: grande conoscenza non solo enografica ma anche delle dinamiche di degustazione ed abbinamento
- Empatia : creare feeling con il cliente non significa né accondiscendenza né relazione univoca del sapere . Significa capacità di incuriosire e ...bravura nel soddisfare le curiosità.
- Capacità manageriali per ultime: uno sarà pure bravo a gestire economicamente le rotazioni di cantina e la conseguente carta dei vini, ma se poi i primi punti li disattende , diventa un ragioniere del vino e non è il suo mestiere il contatto con le persone...