l'oste ha scritto:vinogodi ha scritto:gabriele succi ha scritto:Francvino ha scritto:Per me: il Ronco del Re di Castelluccio bevuto solo da magnum e con almeno 15 anni sulle spalle, avendo l'accortezza di scegliere solo le annate felici ma non chiedermi quali perché è passato così tanto tempo che non lo bevo che non me le ricordo più.
L'81 è il miglior bianco italico di sempre e riga.
...bevuto qualche vecchio Fiorano Semillon oppure supermaturo Trebbiano di Valentini?...
Ecco, per quanto di bianchi ne beva pochi, hai nominato proprio due superlativi assoluti.
Il Fiorano '71 del quale sarò per sempre riconoscente a fratello Aramis, mi torna ancora in mente, naso e bocca per quanto era sorprendente. Pure il Trebbiano '88 del Mestro non scherza...
Ma il Succi si fa un po' prendere dall'orgoglio romagnolo......
Diciamo che è uno dei bianchi più buoni mai fatti in Italia, senza bisogno di nominare il "migliore di sempre" o altro.
Oltre a quelli nominati ci potrebbe essere anche qualche vecchio Gravner, magari anche qualche Chardonnay di Tasca in edizione "particolare", poi non so, un Villa Bucci 1988 non vogliamo mettercelo?
E Vintage Tunina 1983 fa schifo?
Ed il Fiorano 1971?
Secondo me ad aver avuto la possibilità di sentire tutto lo scibile conservato a puntino, singole annate come quelle nominate sarebbero senza dubbio ascrivibili alla categoria dei grandissimi vini, quello che manca a mio avviso è la continuità.
Cioè è difficile trovare anche solo una singola etichetta, Trebbiano a parte probabilmente, che abbia avuto un periodo relativamente lungo di eccellenza.
Il Vintage Tunina è eccelso solo in 2/3 annate anni 80/90, il Ronco del Re solo in un paio, lo Chardonnay siciliano in un isolato caso, Villa Bucci idem, e così via.....siamo insomma un po' legati all'episodio, forse anche al caso, all'intuito di qualche produttore illuminato in determinate circostanze.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)