Verdicchio - Il thread assolutistico

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 03 mar 2012 20:52

Kalosartipos ha scritto:
ugc ha scritto: Santa Barbara Stefano Antenucci

Bevuto un paio di annate di questo (metà anni 2000) ed erano certe botte di legno.. :oops:



Adesso è migliorato. Stefano Antonucci Bianco 2009 secondo me è un bel Verdicchio.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 03 mar 2012 20:53

ugc ha scritto:
Francvino ha scritto:
gp ha scritto:Le generalizzazioni basate su zone di una certa ampiezza sono utili soprattutto per dare un'idea dei caratteri distintivi piuttosto che per fissare gerarchie troppo rigide, però spesso per evitare il rischio delle seconde si finisce per buttare a mare le generalizzazioni in favore del "ogni vino fa storia a sé". Io sarei per le generalizzazioni (sempre confutabili, è ovvio) e perfino per il concetto desueto dell'"eccezione che conferma la regola".


Generalizzando direi che è vero il contrario riguardo all'affermazione del buon Umberto UGC: se ci sono vini che "intoppano" la beva sono proprio quelli della riva destra (Staffolo, San Paolo di Jesi, Cupramontana anche se quest'ultimo, con i suoi 600 mt, fa un po' storia a sé) generalmente più alcolici ed estrattivi.
A sinistra c'è sempre stata più finezza (Podium, Villa Bucci, Balciana 2009, Vecchie Vigne, Pallio, Balluccio e anche diverse annate del Vigna Novali tipo una 2002 che farebbe impazzire chiunque ami il tocco della botrite nella sfera olfattiva).

agg dett 'na kazzat? :? :oops: :oops:
Beh, a mia parziale discolpa avevo in mente Vigna delle Oche, Santa Barbara Stefano Antenucci e Casalfarneto almeno fino al 2004, che ho sempre trovato appesantiti e a meno di miei ulteriori errori stanno a sinistra.
Generalizzare porta a semplificare e ad aggregare, e scrivendo avevo in mente il seg sillogismo
sinistra Esino: altitudini più basse, esposizione sud e ovest ovvero più sole e calore
destra Esino: altitudini più elevate, esposizione nord e est ovvero più luce e fresco
peccato che a sinistra come a destra le cose siano un filo più complesse. Da un lato c'è da tener conto di entrambi i versanti della valle del Misa che è anche orientata ancora più "verticalmente" della valle Esina, mentre a destra sono comunque presenti versanti con esposizione a ovest e a sud, per esempio a San Paolo e a Staffolo, e Cupramontana ha pure dei versanti sud pieno che poi essendo anche più all'interno sono meno ventilati, ergo...
Bisognerebbe quindi ragionare più secondo le esposizioni dei singoli vigneti che non secondo il lato...e a questo proposito sarebbe interessante se qualcuno di quelli che ne sanno volesse farci una lectio magistralis, ancor meglio se vis-a-vis con tanto di prova palatale :lol:
Detto questo, confido nella clemenza della corte :wink: :D



Tutto giusto Umberto. Sono io che "generalizzavo". :-)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 04 mar 2012 22:18

Francvino ha scritto:
cesmic ha scritto:
Francvino ha scritto:
Alessio1983 ha scritto:sono ben accetti consigli su altri tipi di Verdicchio da provare :)



Prova l'Ylice 2010 di Poderi Mattioli. Un po' rustichetto ma molto efficace.
Poi quando diventerà famoso dite che ve l'ha consigliato Cesmic. :lol:

L'ho provato e posso dirti che non mi è piaciuto neanche un pò.....confetto al naso bocca grossa e cedevole il tutto condito da adeguata solforosa....



Vabbé, diremo che l'ha consigliato qualcun'altro :lol:

ne ho una bottiglia in fresco perché volevo riassaggiarlo. Tu quando l'hai provato?
Le mie rude note estive di degustazione dicono ""Un po rustichetto, bocca discreta, bell'acidità, termina sapido""

Vedremo. L'azienda è giovane, fa (al momento) solo questo vino ed è tirato in quasi 9000 bottiglie.


VCJ Cl. Sup. Ylice 2010 Poderi Mattioli.

Ribevuto qualche ora fa e compagno di una lunga chiacchierata post prandiale sul vino marchigiano con un paio di amici "che ci capiscono" e devo dire che è andato meglio di come me lo ricordavo: agrumi, mandorla, verdicchioso nidito. Bocca fresca, bella progressione. Si è scrollato di dosso ogni indecisione aromatica e fa trasparire finalmente uno stile pulito, coerente con la mano che l'ha fatto. Gli manca un po' di finale, quello si.
Devo dire che ne ho lentamente seguito tutto lo sviluppo nel bicchiere e ha ben impressionato tutti.

Durante il pranzo abbiamo bevuto:
Jacquesson 2000
Ribolla Gialla 2004 Radikon
Fiano di Avellino 2008 Marsella (bono parecchio)
Chianti Classico Riserva Cellole 2001 San Fabiano Calcinaia
Rutherford Napa Valley 2000 Frog's Leap
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda alexer3b » 05 mar 2012 10:06

Francvino ha scritto:Fiano di Avellino 2008 Marsella (bono parecchio)

Occhio che De Castoris se ingrifa.

Alex
Oggi, in latino...l'ha pijata ar culo. (Romano ad honorem 08-10-2008)

... a Nossiter (come ai suoi compaesani) bisognerebbe spiegare che quando avrà capito l’importanza di usare il bidet sarà sempre troppo tardi… :lol: (anonimo 07-02-2012)
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 05 mar 2012 10:56

alexer3b ha scritto:
Francvino ha scritto:Fiano di Avellino 2008 Marsella (bono parecchio)

Occhio che De Castoris se ingrifa.

Alex


Ci ha messo un po' ad aprirsi ma ha tirato fuori un naso di grande bellezza e una bocca misurata, elegante, più sussurrata che gridata. Qualche Marsella del passato mi erano sembrati all'opposto: caciaroni, quasi a esser zotici.
Questo sembrava un lord a confronto.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda sasso » 06 mar 2012 11:24

Resoconto delle visite di ieri:

Sartarelli:
il classico è un vinellino secondo me dal buon rapporto Q/P, naso di impatto, magari non proprio varietale, ma comunque nel c9mplesso io lo giudico bene.

Tralivio: mi è parso tutto meno che pesante come qualcuino aveva detto, l'ho trovato giovanissimo, mooolto varietale, bello teso e salato, lungo e proittato nel tempo. Buono

Il Balciana: a me è ppiaciuto molto, certo non bisogna essere amanti delle sciabole di acciaio nei denti altrimenti si gode poco, comunque trovo che sia un vino con un suo equilibrio, certo livellato in alto am comunqu davvero buono.


La Marca di San Michele:
Capovolto 2010: vino di carattere, giovane, salato, dal naso veramente sussurrato, ma con un po' di paziens aviene fuori tutto il suo bagaglio aromatico, profumi belli, netti, ampio, bocca tesa e giovanissimo alla ricerca del suo equilibrio, credo che dopo l'estate decollerà.

Capovolto 2009: come sopra ma il vino è disteso, integrato armonico , buono.

Il Pigro 2010: giovanerrimo.. ancora slegato, ha l astoffa del grande vino, ancora davvero così giovane da farsi appena comprendere, valuto molto bene la materia grezza che si farà....

Il Pigro 2008: Bello, composto, ampissimo, forse il legno è un po' troppo ma il vino reagisce benissimo e non si fa sopraffare, ampio, estremamente ricco ma fine, bella bocca tesa, grand evino.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 06 mar 2012 11:36

sasso ha scritto:Resoconto delle visite di ieri:

Sartarelli:
il classico è un vinellino secondo me dal buon rapporto Q/P, naso di impatto, magari non proprio varietale, ma comunque nel c9mplesso io lo giudico bene.

Tralivio: mi è parso tutto meno che pesante come qualcuino aveva detto, l'ho trovato giovanissimo, mooolto varietale, bello teso e salato, lungo e proittato nel tempo. Buono

Il Balciana: a me è ppiaciuto molto, certo non bisogna essere amanti delle sciabole di acciaio nei denti altrimenti si gode poco, comunque trovo che sia un vino con un suo equilibrio, certo livellato in alto am comunqu davvero buono.


Scusa, mi dici le annate?
Teoricamente dovrebbero esser 2010,2009,2009 ma potrebbero anche esser diverse. Thanks.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda sasso » 06 mar 2012 11:59

Francvino ha scritto:
sasso ha scritto:Resoconto delle visite di ieri:

Sartarelli:
il classico è un vinellino secondo me dal buon rapporto Q/P, naso di impatto, magari non proprio varietale, ma comunque nel c9mplesso io lo giudico bene.

Tralivio: mi è parso tutto meno che pesante come qualcuino aveva detto, l'ho trovato giovanissimo, mooolto varietale, bello teso e salato, lungo e proittato nel tempo. Buono

Il Balciana: a me è ppiaciuto molto, certo non bisogna essere amanti delle sciabole di acciaio nei denti altrimenti si gode poco, comunque trovo che sia un vino con un suo equilibrio, certo livellato in alto am comunqu davvero buono.


Scusa, mi dici le annate?
Teoricamente dovrebbero esser 2010,2009,2009 ma potrebbero anche esser diverse. Thanks.



hai ragione due volte, uno perchè non le ho scritte eddue perchè le hai azzeccate....
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda zampaflex » 06 mar 2012 19:16

Giusto per segnalare in luogo consono la boccia che ho aperto ieri: Casal di Serra Vecchie Vigne 2008 (recensita nel thread delle bevute di marzo). Molto buono, naso soprattutto finissimo, e devo a qualcuno qui (Francvino forse?) la dritta involontaria.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 15 mar 2012 17:50

Ribevuto oggi il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2010 di Sartarelli:
naso perfettamente aderente alle caratteristiche del vitigno (sin troppe parole per dire "tipico"), bocca sapida e pulita in corpo medio, fa della scorrevolezza e del riverbero varietale il suo punto di forza.
Vale anche più il prezzo che costa, però senza gridare al miracolo.
Sulle mafaldine con sugo rosso di tonno e alici faceva la sua porchissima figura.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 15 mar 2012 19:38

Francvino ha scritto:Ribevuto oggi il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2010 di Sartarelli:
naso perfettamente aderente alle caratteristiche del vitigno (sin troppe parole per dire "tipico"), bocca sapida e pulita in corpo medio, fa della scorrevolezza e del riverbero varietale il suo punto di forza.
Vale anche più il prezzo che costa, però senza gridare al miracolo.
Sulle mafaldine con sugo rosso di tonno e alici faceva la sua porchissima figura.


Oh, così mi piaci.

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda il chiaro » 15 mar 2012 20:52

Domanda agli specialisti del vitigno in questione: quali sono i sentori tipici, sia al naso che al palato che si devono percepire in un verdicchio "didattico"?

Grazie!
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 16 mar 2012 00:05

il chiaro ha scritto:Domanda agli specialisti del vitigno in questione: quali sono i sentori tipici, sia al naso che al palato che si devono percepire in un verdicchio "didattico"?

Grazie!


Con tutte variabilità che passano da mano a mano, da vigna a vigna, da valle a valle direi:

Naso
Per le versioni più semplici non ci si discosta dalla triade mela/mandorla/fiori d'acacia.
Le migliori tra le giovani giocano sul timbro agrumato del limone e del pompelmo, lasciando bene in evidenza la mandorla e i fiori di acacia.
Declinazioni di erbe officinali, camomilla/fieno/fiori secchi, tocchi vegetali (sedano, salvia) in genere individuano la mano o la tecnica produttiva.
Le versioni più eleganti e complesse hanno un inequivocabile sentore di anice che si trasforma in liquirizia in fase terziaria.
Raramente, in fase terziaria, c'è un soffio di canfora che fa capolino in alcune versioni. Colonnara/Ubaldo Rosi, Garofoli/Podium e Serra Fiorese (in un paio di annate), Crognaletti/San Lorenzo i casi più evidenti. Ancora sconosciuta la matrice e il perché compaia questa sensazione.
Le versioni da uve ben mature (sino al surmaturo) hanno una timbrica netta di buccia d'arancia (sino ad arrivare a sfumature mielose se c'è il concorso della botrite, cui il vitigno è molto sensibile e facilmente attaccabile per via del suo grappolo serrato a forma d'imbuto).

Bocca
attacco deciso, sviluppo dapprima largo e saporito per poi volgere, dal centro bocca in poi, in sapidità dominante.
Le versioni giovani hanno più verticalità e meno sapore.
Le migliori selezioni hanno più sapore e sviluppano un deciso contrasto tra alcolicità e acidità regolata, di norma, da un lungo riverbero amarognolo (che, a seconda dei casi, va dalla mandorla fresca a quella tostata) vero marchio di fabbrica di ogni Verdicchio. Anche il più dolce e zuccheroso ha un colpo di coda che volge in tonalità gradevolmente amaricanti.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda alexer3b » 16 mar 2012 00:16

Francvino ha scritto:
il chiaro ha scritto:Domanda agli specialisti del vitigno in questione: quali sono i sentori tipici, sia al naso che al palato che si devono percepire in un verdicchio "didattico"?

Grazie!


Con tutte variabilità che passano da mano a mano, da vigna a vigna, da valle a valle direi:

Naso
Per le versioni più semplici non ci si discosta dalla triade mela/mandorla/fiori d'acacia.
Le migliori tra le giovani giocano sul timbro agrumato del limone e del pompelmo, lasciando bene in evidenza la mandorla e i fiori di acacia.
Declinazioni di erbe officinali, camomilla/fieno/fiori secchi, tocchi vegetali (sedano, salvia) in genere individuano la mano o la tecnica produttiva.
Le versioni più eleganti e complesse hanno un inequivocabile sentore di anice che si trasforma in liquirizia in fase terziaria.
Raramente, in fase terziaria, c'è un soffio di canfora che fa capolino in alcune versioni. Colonnara/Ubaldo Rosi, Garofoli/Podium e Serra Fiorese (in un paio di annate), Crognaletti/San Lorenzo i casi più evidenti. Ancora sconosciuta la matrice e il perché compaia questa sensazione.
Le versioni da uve ben mature (sino al surmaturo) hanno una timbrica netta di buccia d'arancia (sino ad arrivare a sfumature mielose se c'è il concorso della botrite, cui il vitigno è molto sensibile e facilmente attaccabile per via del suo grappolo serrato a forma d'imbuto).

Aggiungerei lo zenzero in alcune belle versioni. :wink:

Alex
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 16 mar 2012 11:59

Io alle sensazioni olfattive aggiungerei come abbastanza ricorrente fra gli jesini (meno sui matelica), cioè la macchia mediterranea: quell'insieme di piccoli fiori bianchi, arbusti selvatici quasi resinosi ed alcune erbette aromatiche.

Comunque complimenti a Francvino, mai letta una descrizione meglio articolata.

Ciao

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda il chiaro » 16 mar 2012 13:04

Grazie, adesso vado a caccia al vinitaly e a Cerea preparato :D :D
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 16 mar 2012 17:35

vignadelmar ha scritto:
Comunque complimenti a Francvino, mai letta una descrizione meglio articolata.




:oops:

Grazie.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda de magistris » 16 mar 2012 18:03

Francvino ha scritto:
vignadelmar ha scritto:
Comunque complimenti a Francvino, mai letta una descrizione meglio articolata.




:oops:

Grazie.


non c'è niente da fare... :lol:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 17 mar 2012 20:37

Francvino ha scritto:
il chiaro ha scritto:Domanda agli specialisti del vitigno in questione: quali sono i sentori tipici, sia al naso che al palato che si devono percepire in un verdicchio "didattico"?
Grazie!

Con tutte variabilità che passano da mano a mano, da vigna a vigna, da valle a valle direi:

Naso
Per le versioni più semplici non ci si discosta dalla triade mela/mandorla/fiori d'acacia.
Le migliori tra le giovani giocano sul timbro agrumato del limone e del pompelmo, lasciando bene in evidenza la mandorla e i fiori di acacia.
Declinazioni di erbe officinali, camomilla/fieno/fiori secchi, tocchi vegetali (sedano, salvia) in genere individuano la mano o la tecnica produttiva.
Le versioni più eleganti e complesse hanno un inequivocabile sentore di anice che si trasforma in liquirizia in fase terziaria.
Raramente, in fase terziaria, c'è un soffio di canfora che fa capolino in alcune versioni. Colonnara/Ubaldo Rosi, Garofoli/Podium e Serra Fiorese (in un paio di annate), Crognaletti/San Lorenzo i casi più evidenti. Ancora sconosciuta la matrice e il perché compaia questa sensazione.
Le versioni da uve ben mature (sino al surmaturo) hanno una timbrica netta di buccia d'arancia (sino ad arrivare a sfumature mielose se c'è il concorso della botrite, cui il vitigno è molto sensibile e facilmente attaccabile per via del suo grappolo serrato a forma d'imbuto).

Bocca
attacco deciso, sviluppo dapprima largo e saporito per poi volgere, dal centro bocca in poi, in sapidità dominante.
Le versioni giovani hanno più verticalità e meno sapore.
Le migliori selezioni hanno più sapore e sviluppano un deciso contrasto tra alcolicità e acidità regolata, di norma, da un lungo riverbero amarognolo (che, a seconda dei casi, va dalla mandorla fresca a quella tostata) vero marchio di fabbrica di ogni Verdicchio. Anche il più dolce e zuccheroso ha un colpo di coda che volge in tonalità gradevolmente amaricanti.

Bene, bravo, bis!
Aggiungerei al naso lo iodio (a Jesi), mentre depotenzierei i fiori d'acacia in un generico "fiori bianchi" (i fiori a grappolo della robinia pseudoacacia, a giugno, sono veramente stordenti se ci si mette il naso).
Nella bocca c'è spesso anche un lato vegetale, in particolare l'amarognolo lo segno in genere come "vegetale/ amarognolo".

Ho riscontrato anch'io il "mistero della canfora", mi aveva fatto litigare con il Podium quando si era affacciata in un modo che ricordo invadente con l'annata 1998. Poi nelle annate successive è diventata intermittente e in ogni caso meno sfacciata. Chissà se qualcuno riuscirà un giorno a risolvere il mistero.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda de magistris » 17 mar 2012 20:47

gp ha scritto:
Ho riscontrato anch'io il "mistero della canfora", mi aveva fatto litigare con il Podium quando si era affacciata in un modo che ricordo invadente con l'annata 1998. Poi nelle annate successive è diventata intermittente e in ogni caso meno sfacciata. Chissà se qualcuno riuscirà un giorno a risolvere il mistero.


so che al Cern di Ginevra ci sta lavorando un gruppo di 42 persone, coordinati dall'agente Mulder e da Carlo Lucarelli.. Potrebbero uscire presto fuori agghiaccianti verità.. :D
ps quindi poi hai fatto pace? io no, volevo parlarci ma erà già occupato con francvino, vignadelmar e alex: sono arrivato quarto e quindi tagliato fuori dal Podium.. :oops:
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda chambertin » 17 mar 2012 20:58

Salve.
Al prossimo Vinitaly vorrei dedicare una mattinata ai verdicchi.
Chimi dice quali quelli da non perdere e quindi da preferire su tutti?
Grazie!
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 17 mar 2012 21:01

chambertin ha scritto:Salve.
Al prossimo Vinitaly vorrei dedicare una mattinata ai verdicchi.
Chimi dice quali quelli da non perdere e quindi da preferire su tutti?
Grazie!


Riserva Giocchino Garofoli 2006

Indiscutibilmente (secondo me :P :wink: ) il miglior verdicchio degli ultimi decenni.

Ci sarebbero anche altri papabili, ma viste le annate delle bottiglie non li troveresti al Vinitaly

Ciao

.
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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda crail » 17 mar 2012 21:14

vignadelmar ha scritto:
chambertin ha scritto:Salve.
Al prossimo Vinitaly vorrei dedicare una mattinata ai verdicchi.
Chimi dice quali quelli da non perdere e quindi da preferire su tutti?
Grazie!


Riserva Giocchino Garofoli 2006

Indiscutibilmente (secondo me :P :wink: ) il miglior verdicchio degli ultimi decenni.

Ci sarebbero anche altri papabili, ma viste le annate delle bottiglie non li troveresti al Vinitaly

Ciao

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 17 mar 2012 21:54

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Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda hansen » 22 mar 2012 17:20

Cito
@vigna:
Pievalta nuove uscite non ho assaggiato nulla. Testimonianze di amici degustatori mi dicono di un Pievalta 2010 molto buono, migliore del 2009 perché non "puzza" come il 2009. San Paolo 2008 elegante. Dominé molto interessante dopo l'anno "senza solfiti". Se tanto mi dà tanto siamo dalle parti di una delle migliori aziende del Verdicchio tout court.

Chiedo:
qual'è l'anno del Dominé senza solfiti? dal 2009 in poi o solo per quell'annata?
Se poi il mastro Pievalta che mi pare sia iscritto al forum potesse dare ulteriori info in merito sarebbe molto interesante visto che è un azienda molto promettente e una delle poche biodinamiche nelle Marche

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