gp ha scritto:Messner ha scritto:Barolo Bricco delle Viole 2014 Mario Marengo
Frutta a profusione: marasca sotto spirito, fragola, lampone, violette, tabacco, china, cuoio, una piccola nota salmastra e vegetale di pepe verde che non stona affatto, vuoi che sia causa dell'annata fredda e piovosa, vino comunque decisamente riuscito, mi è piaciuto tanto, non da aspettare come in altre annate, tra l'altro cru d'altura che si esprime maggiormente rispetto ad altri sul breve periodo. Barrique nuove in percentuale irrisoria, dosaggio del legno magistrale. A quel prezzo è un gran bel bere
17,75/20
Da quello che si legge in giro, Marengo usa una versione aggiornata della ricetta modernista dei Barolo Boys: macerazioni brevi con rotovinificatore (e simili) [1], solo barrique di cui nuove il 15% [2] o più, aggiungerei anche l'enologo Caviola [2].
Ottiene recensioni più o meno entusiaste dalla critica USA, con connessi punteggi sopra i 90 e per i più rapiti sopra i 95. Alcuni critici giocano sull'equivoco, qualificando il suo stile come tradizionale, come la Larner di Wine Advocate "Mario Marengo is known for traditional and age-worthy Barolos that show best after at least ten years of cellaring". [3]
La piacevolezza immediata dei vini ottenuti con questa ricetta è fuori discussione: per esempio, Galloni (Vinous) che è un critico più sottile della media USA parla di "totally seductive personality” [3] a proposito del Bricco delle Viole 2012. La questione è se con questo approccio non si perda in profondità e tridimensionalità, smussando la dimensione verticale propria del Barolo alla ricerca di una rotondità tipica di altre zone e di altri vitigni.
Questa recensione del Bricco delle Viole 2011 mi pare interessante perché evidenzia l'apporto del legno (marcatura speziata e addirittura resina), diversamente da altre recensioni USA che non vi fanno cenno, sospetto non perché non lo trovano, ma perché lo danno per scontato:
Rose, iris, dark berry and baking spice [mischiotto di spezie] aromas emerge on this taut wine. The dense palate doles out mature black cherry, resin, cinnamon, vanilla and a hint of toast balanced by fine-grained tannins and bright acidity. [4]
[1] https://www.iltaccuvino.com/2015/01/09/ ... no-felice/
[2] http://www.marcdegrazia.com/italian-win ... -2012.html
[3] https://topwinesonly.com/mario-marengo- ... -75cl.html
[4] https://www.winemag.com/buying-guide/ma ... ole-barolo
gp, ma dopo tutte queste fantastiche recensioni, tu, l'hai bevuto? così potrai darci la tua struggente opinione...
è semplicemente lo specchio di Barolo per mercato estero, in particolare oltreoceano e, in parte, asiatico
le nuove versioni sono più "alleggerite" come praticamente tutti in zona....il mercato è cambiato e il mulino gira dove tira il vento...non lo fa per passione