Messaggioda brontosauro » 14 mag 2022 21:57
I due locali citati sono ben noti ma, sfortunatamente, non ho esperienze personali recenti.
Da bergamasco (non molto aduso a uscire a cena) provo a darti qualche alternativa, immaginando che la richiesta sia indirizzata verso esercizi che presentino, insieme, informalità e tipicità.
E dunque:
- Trattoria del Teatro - Piazza L. Mascheroni 3/A (Bergamo Alta). Chiuso lunedì. Espressione della cucina bergamasca più didattica. I piatti tradizionali (casoncelli, polenta con brasato o funghi, coniglio, ecc.) eseguiti senza aggiornamenti o rivisitazioni.
- La Tana Enoristorante - Via San Lorenzo 25 (Bergamo Alta). Sempre aperto, mi pare. Locale rustico che rivisita la cucina regionale di terra (non solo bergamasca) con buona attenzione alle materie prime e al vino.
- Enoteca Zanini Osteria - Via Borgo Santa Caterina 90/A (Bergamo Bassa). Chiuso lunedì. Ristorante rustico-elegante (ambiente a mio avviso gradevole) che si cimenta sia sulla carne sia sul pesce con moderata creatività.
Poco fuori città: - Trattoria Falconi, Via Valbona 81 a Ponteranica. Chiuso lunedì e sabato a pranzo. Regno della carne, di matrice forse più toscana che bergamasca, ma con in carta le principali preparazioni locali e ottima scelta enoica.
La mia prima scelta: - Osteria Al Gigianca, Via Broseta 113 (Bergamo Bassa). Chiuso domenica. Osteria contemporanea che reinterpreta la cucina tradizionale con spirito Slow Food. Pochi piatti in carta e bella carta dei vini. Ambiente poco tipico e quartiere un po' anonimo ma (secondo me) indirizzo affidabile e di sostanza.
Se non avessi chiesto una trattoria per la serata di mercoledì, ma per un'altra sera, avrei indicato senza esitazioni:
- Trattoria Visconti, Via A. De Gasperi 12 ad Ambivere (km. 10 a W della città). Cucina tradizionale rivisitata e bella cantina. Chiocciola Slow Food. Ma martedì e mercoledì è chiusa. Da tenere presente per un'altra occasione!
Bronto Sauro
"Si può vivere senza musica, senza gioia, senza amore e senza filosofia. Ma mica tanto bene" (Vladimir Jankélévitch)