videodrome ha scritto:Come un'iniziativa meritevole, quella della vendita delle bott in loco, perchè cmq questo è bene sottolinearlo, sia stata stravolta dalla logica della speculazione.....
Per quanto riguarda la vendita delle bottiglie di Rinaldi a Cerea, io a questo punto proporrei un evergreen italico....
la lotteria che ha sempre successo.. vuoi mettere, oltre al biglietto paghi 20 € per partecipare a l'estrazione a sorte , fanno sold out.
Oppure come alternativa il pacco a sorpresa di 6 bottiglie con la possibilità di pescare il cartone giusto con il barolo del citrico dentro, anche li sarebbe un successone.
Il massimo però sarebbe il tombolone come evento conviviale assieme ai produttori.
Al vinitaly il mood dei frequentatori a certi banchetti dei produttori più ricercati ( i soliti noti) era iperbolico come minimo, si sprecavano superlativi, il vino faceva da contorno. I produttori di vino ormai come archistar, con selfie imprescindibile richiesto dal visitatore da postare istantaneamente. Aveva ragione Warhol.........
la parte del selfie non è per deboli di quore...
bella l'idea della lotteria...
comunque mi sa che conviene di più improvvisarsi produttore di vini naturali per ottenere le famose bottiglie.
Peccato, l'iniziativa di vendere anche le bottiglie è buona... limitarne l'acquisto sarebbe l'ideale per poter permettere a quante più persone di accedervi.
Però se i primi "furbetti" sono gli stessi espositori... a ghe gnint da fer